Filiera suinicola italiana Flashcards
(5 cards)
Com’è strutturata la filiera suinicola italiana e dove si concentra principalmente?
La filiera è articolata e complessa, con circa 420 mangimifici, 30.000 allevamenti (ciclo chiuso e aperto), 3.000 imprese di trasformazione e distribuzione tra retail e Horeca. È fortemente concentrata nel Nord Italia, in particolare in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna.
Quali sono le criticità principali del settore suinicolo in Italia?
L’Italia non è autosufficiente (copre solo il 62% del fabbisogno), dipende dalle importazioni e ha subito un calo del numero di allevamenti (-20% dal 2017 al 2021). Nel 2022 ha registrato un forte aumento dei costi di produzione, soprattutto per mangimi ed energia.
Come si presenta il comparto della macellazione e della trasformazione?
La macellazione è stabile (11,4 milioni di suini nel 2021), concentrata in Lombardia ed Emilia-Romagna. L’industria della trasformazione produce salumi di vario tipo e vanta 42 DOP e IGP, tra cui Prosciutto di Parma, San Daniele e Mortadella Bologna, con un forte impatto economico.
Quali sono le tendenze nei consumi e nel mercato internazionale?
I consumi di carne suina fresca sono calati nel 2021 ma risaliti nel 2022 per effetto dell’inflazione. I salumi restano stabili, con preferenza per il prosciutto cotto. A livello globale, la produzione cresce in Cina ma cala nell’UE (soprattutto in Spagna e Germania), con una riduzione delle esportazioni mondiali.
Quali sono le prospettive future per il settore suinicolo europeo?
Si prevede una maggiore attenzione alla sostenibilità, un leggero calo del consumo pro capite e una contrazione della produzione UE di circa -0,8% annuo fino al 2031.