Cap.4 Progetto l'Altroparlante (slide 10) Flashcards
(6 cards)
Cos’è il progetto l’AltRoparlante?
E’ un progetto basato sul translanguaging come pratica didattica portato avanti dal 2016 in una rete di scuole (Firenze, Alessandria, Prato, Gavardo le prime). Si basa su un quadro teorico che integra educazione linguistica democratica (tesi GISCEL, prosp.italiana), pedagogia dle translanguaging (Progetto CUNY.Nysieb Ophelia Garcia prosp. americana) e approcci plurali (prospettiva europea, FREPA-CARAP)
E’ un progetto di Ricerca-azione trasformativa che si svolge in 6 fasi
Quali sono le 6 fasi in cui si articolano le azioni del progetto l’AltRoparlante?
Sono 6 fasi cicliche:
1) Contatto: momento iniziale di avvicinamento, con incontri con dirigenti e insegnanti per raccogliere informazioni sulle necessità educative e linguistiche. Si condivide la visione del bilinguismo e i principi della pedagogia del translanguaging. Si pensano le strategie attuabili
2) Formazione a docenti (Critical multilingual language awareness: scardinamento ideologia monolingue, emersione di consapevolezza dei diritti linguistici e dei rapporti gerarchici tra lingue, analisi di documenti di politica linguistica europei e italiani, buone pratiche (es. CUNY-NYSIEB) per valorizzazione plurilinguismo) e famiglie (Sfatare i falsi miti sul bilinguismo, evidenziando i vantaggi del mantenimento linguistico, politiche linguistiche familiari per sostenere lo sviluppo bilingue, ruolo biliteracy -> consigli di materiali e letture, didattica del translanguaging) - Fase di STANCE
3) Rilevazione etnografica (questionari sociolinguistici, attività ludiche, silohuette linguistiche)
4) Progettazione e primo livello di implementazione (Costruzione, in collaborazione ricercatori-docenti, di attività translinguistiche integrate nella didattica curricolare, modificazione schoolscape (bacheca plurilingue) -> ecologia scolastica, coinvolgimento delle famiglie con storytelling plurilingue. Attività episodiche e con supervisione ricercatori) - Fase di DESIGN
5) Implementazione avanzata e monitoraggio (Adattamento da parte dei/delle docenti, in autonomia, di materiali e risorse per coinvolgere l’intero repertorio linguistico della classe, gestione, in autonomia, da parte degli studenti di diverse tipologie testuali, in modalità ricettiva e produttiva, e di riflettere a livello metalinguistico. Raggiunto dopo almeno due anni di implementazione) - FAse di SHIFT
6) Disseminazione (Interna alla rete (newsletter mensile, incontri annuali) • Seminari pubblici (scuole, stakeholders, cittadinanza) • Pubblicazioni scientifiche • Social media e sito web) Livello topdown e bottomup si intrecciano.
Su che aspetti posso lavorare, a seconda dell’età degli studenti?
Infanzia:
Dimensione orale, routine educative, riconoscimento degli alfabeti
Primaria:
Dimensione lessicale, frasale/brevi espressioni/ testuale
Secondaria
Dimensione testuale e disciplinare
Dieci domande essenziali da porsi prima di implementare una didattica plurilingue
- Chi sono io?
- Com’è composta la mia classe?
- I miei studenti di origine straniera sono…?
- Quanti anni hanno i miei studenti?
- Quali risorse, supporti o soggetti posso coinvolgere?
- Che tipi di input posso proporre?
- In che lingua propongo l’input?
- Quali attività corredate all’input posso proporre?
- Quali attività di output posso proporre?
- Come valuto?
Il docente non può conoscere tutte le lingue della classe, come può attuare la pedagogia del translanguaging?
Grazie alla compartecipazione del ruolo educativo con altri attori, quali le famiglie, i mediatori, i facilitatori, e, in particolare, con gli studenti stessi, le principali risorse linguistico-semiotiche in classe.
Ciò richiede uno scardinamento dei consueti ruoli di educatore, studente e genitore verso l’emersione di una comunità di apprendimento de-gerarchizzata in cui ognuno collabora apportando le proprie competenze e facendo tesoro di diverse forme di insegnamento/apprendimento.
Richiede inoltre collaborazione tra docenti.
Dimensione della valutazione degli obiettivi plurilingui
I descrittori del Frepa/Carap sono una risorsa utile per stabilire degli obiettivi e orientare la riflessione degli studenti su alcuni aspetti specifici relativi al funzionamento delle lingue, ma anche per stabilire dei livelli di coinvolgimento in pratiche linguistiche plurilingui da parte di tutti gli alunni.
Il docente può applicare una valutazione performance-based, volta alla raccolta dei vari prodotti in un portfolio, condivisibile con le famiglie, e fondata su alcuni criteri come la qualità dei contenuti, la comprensività dei temi trattati, l’adeguatezza e l’efficacia. Entro il progetto Cuny-Nysieb sono stati sperimentati degli strumenti di autovalutazione dello studente e del gruppo di studenti e infine una scheda di valutazione per le famiglie.