Dermatosi parassitarie e micosi cutanee Flashcards

1
Q

Dermatosi parassitarie

A

Le ectoparassitosi più importanti sono le pediculosi e la scabbia. Le pediculosi sono causate da pediculus hominis e phtirus e possono colpire capo, corpo e pube. La p. del capo è tipica dei bambini, trasmessa per contatti interpersonali frequenti e
continuativi o per contatto indiretto. Si manifesta con prurito al capo (st occipitale, retroauricolare, temporoparietale o diffuso; possibile estensione a sopracciglia, barba, baffi, ascelle, pube o a mantellina) e lendini adese al fusto del capello. Quella del corpo, st nei clochards, a trasmissione interumana o tramite indumenti, si manifesta con prurito, lesioni papulose e pomfoidi eritematose, con piccolo punto emorragico centrale in torace, spalle, ascelle e addome. La p. del pube è sessualmente trasmissibile, tipica dell’adulto (ma possibile nel bambino) e può diffondere ad addome, torace, ascelle e cosce; si manifesta con prurito, rare papule. Terapia: piretrine e permetrina, malathion, siliconi.
La scabbia è dovuta al Sarcoptes scabies hominis, trasmessa per contatto diretto, rapporti sessuali, contatto indiretto. La lesione patognomonica a 2-3 sett dall’infestazione (3-4 giorni alla seconda infestazione) è il cunicolo, al cui fondo è visibile la vescicola perlacea e sono riscontrabili le escoriazioni secondarie all’intenso prurito. Interessa regioni interdigitali, polsi, asta, mammella, inguine, glutei. La dx è clinica e parassitologica su materiale da grattamento. Terapia: benzoato di benzile, permetrina, ivermectina, accompagnata da antisettici o ATB topici per scongiurare sovrinfezione batterica; trattare anche i contatti.

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2
Q

Scabbia

A

Dermatite parassitaria dovuta a sarcoptes scabiei hominis che si trasmette per contatto diretto, rapporti sessuali, indumenti ed effetti letterecci. Lesione elementare patognomonica è il cunicolo, sottile tragitto lineare e sinuoso di 5-10 mm che l’acaro femmina effettua sulla superficie cutanea depositando le uova, al cui fondo si localizza l’acaro (vescicola perlacea). Il sintomo principale è il prurito, con peggioramento notturno, che tende ad insorgere dopo un periodo di 2-3 settimane alla prima infestazione e 3-4 giorni in quelle successive, poiché espressione di reazione immunitaria. Localizzazioni tipiche dell’adulto sono regioni interdigitali, polsi, asta nell’uomo, mammelle nella donna, ascelle, inguine, glutei. Nel neonato la topografia delle lesioni è meno specifica, con tutta la superficie cutanea che può essere coinvolta, compreso il capo. Complicanze: impetiginizzazione, eczematizzazione. Diagnosi: clinica + parassitologico su materiale da grattamento. Terapia specifica: permetrina, benzoato di benzile, ivermectina. Terapia aspecifica per evitare il rischio di sovrinfezione: antisettici/ATB topici. Trattare anche i contatti del pz (potrebbero essere in periodo di incubazione)

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3
Q

Pediculosi

A

Dermatiti parassitarie causate da pidocchi. L’agente eziologico è il pediculus humanus, Capitis per il capo, Corporis -> corpo, Phtirus Pubis -> pube. La p. del capo è tipica dei bambini e si trasmette tramite contatti interpersonali diretti e continuativi o tramite contatto indiretto. L’infezione di lunga durata può anche coinvolgere barba, sopracciglia, ciglia, ascelle e pube. La femmina depone le uova (lendini) dopo fecondazione, visibili ad occhio nudo, che si ancorano alla base del capello e una volta schiuse ne seguono la crescita. Sintomo caratteristico è il prurito, soprattutto in sede occipitale, retroauricolare, temporoparietale (possibile anche diffuso o con estensione a mantellina), che può portare a lesioni da grattamento. La forma del corpo è tipica dei clochard, si trasmette attraverso vestiti e contatti interpersonali e può essere vettore di Bartonelle o Ricchetzie; le lesioni sono papulose e pomfoidi eritematose con punto centrale emorragico, soprattutto in spalle, torace, ascelle e addome. La p. del pube è una MST, tipica dell’adulto; provoca intenso prurito, raramente papule; dal pube può raggiungere addome, torace, ascelle, cosce. Terapia: piretrine e permetrina (blocco canali Na con paralisi), malathion (inibitore fosforico di colinesterasi), siliconi (bloccano la respirazione)

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4
Q

Lendini

A

Uova dei pidocchi Pediculus Humanus Capitis, visibili ad occhio nudo nella pediculosi del capo, una dermatosi parassitaria.Hanno forma ovale, color grigio perla, si schiudono in 8 giorni dopo essere state deposte dalla femmina fecondata e aver aderito saldamente alla base del capello, in corrispondenza dell’ostio follicolare.Sedi predilette: occipitale, retro-auricolare, temporo-parietale. Per parlare di pediculosi in atto la maggiorparte delle uova deve essere a meno di 6,5mm dal cuoio capelluto, adese al fusto del capello. Se l’infezione è di lunga durata c’è possibile infestazione di barba, sopracciglia, ciglia, ascelle, pube. La p. del capo è tipica di bambini e si trasmette per contatto diretto interpersonale e continuativo.

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5
Q

Dermatofizie

A

Manifestazioni dovute ai dermatofiti, gruppo omogeneo di miceti con spiccata capacità di demolire la cheratina grazie alle cheratinasi. Si ritrovano a livello cutaneo, soprattutto strato corneo, pelo e unghia (no mucose). Sono riconducibili a 3 generi fondamentali: microsporum, tricophyton, epidermophyton. Le fonti di infezioni sono uomo, animali e terreno, le specie più importanti: antropofili -> T. rubrum, T. Mentagrophytes, T. Violaceum; zoofili: M. Canis; geofili: M. Gypseum. Vengono suddivise per sede in: superficiali
-> della cute glabra (tinea corporis, faciei, cruris, manuum, pedis);
-> degli annessi (capitis, barbis, unguiuum);
profonde
-> suppurative (sicosi parassitaria, kerion celsi);
-> croniche (dermatofizia granulomatosa gambe, inguino-crurale, granuoma tricofitico di Majocci); dermatofidi
-> forme secondarie che possono complicare una dermatofizia.

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6
Q

Caratteristiche cliniche T. Microsporica e Tricofitica

A

Rappresentano due forme della T. capitis, dermatofizia pilare del cuoio capelluto che colpisce quasi sempre bambini o donne in età post menopausale, per l’assenza/riduzione della secrezione sebacea ad azione fungostatica. È endemica, con piccoli focolai nelle comunità e si associa spesso a candidosi mucocutanea cronica. Nella microsporica (M. Canis) abbiamo parassitamento esopilare (ectotrix) con artrospore a manicotto all’esterno del pelo, che cresce un po’ al di fuori dell’ostio (3-4 mm) e va incontro a rottura. L’aspetto è “a prato falciato”, la lesione è grande e spesso unica, si manifesta come chiazza eritemato-desquamativa a margini netti. Nella tricofitica (T. Mentagrophytes, Violaceum) il parassitamento è endocapillare (endotrix) con artrospore “a sacco di noce”. Il quadro è di tante piccole chiazze pseudoalopeciche a margini mal definiti con black dots, rappresentanti i capelli distrutti in profondità. La terapia può in questo caso essere effettuata con alcool iodato. Nei bambini entrambe le forme tendono a guarire con completa restitutio ad integrum alla pubertà. Terapia: Griseofulvina

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7
Q

Differenze T. microsporica e tricofitica

A

Rappresentano due forme della T. capitis, dermatofizia pilare del cuoio capelluto che colpisce quasi sempre bambini o donne in età post menopausale. Nella t. microsporica si ha un’unica e grande lesione, chiazze eritemato-desquamative a limiti netti, con aspetto del cuoio capelluto a prato falciato. Nella tricofitica sono presenti piccole e multiple lesioni, chiazze pesudoalopeciche a limiti mal definiti. L’aspetto del cuoio capelluto è a black dots. Nella prima l’agente eziologico è il M. Canis, con un tipo di invasione ectotrix e rottura del fusto del capello a 3-4 mm dallo sbocco. Nella seconda sono responsabili i T. violaceum, Tonsurans, Mentagraphytes, con invasione endotrix e frattura allo sbocco. La microsporica
va incontro a guarigione ed è positiva alla luce di Wood, la tricofitica tende a cronicizzare nell’adulto ed è negativa.

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8
Q

Kerion Celsi

A

Dermatofizie follicolari conglomerate, dt del cuoio capelluto. St bambini residenti in aree rurali. Si manifesta con uno o più focolai rosso vivo/rosso violaceo, rotondeggianti, irregolari, con: elementi vescicolosi integri e decapitati, croste siero-purulento-ematiche, peli radi e spesso tronchi. Di solito regressione spontanea e restitutio.

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9
Q

Tinee cute glabra

A

Dermatomicosi superficiali a carico della cute glabra causata da dermatofiti. In base alla sede distinguiamo: tinea corporis -> colpisce classicamente bambini e donne. Le lesioni sono eritemato-desquamative anulari con tendenza all’espansione centrifuga, presentano orletto concentrico più arrossato e desquamante rispetto al centro, che non tende alla guarigione. Le lesioni sono inizialmente nelle zone esposte, ma successivamente per autoinoculazione raggiungono anche quelle coperte. Tinea facies -> lesioni eritematodesquamative con modesta risoluzione centrale e orletto periferico irregolare, localizzate al volto. Tinea cruris -> chiazze eritemato-desquamative con regressione centrale e festonatura periferica. Tinea manuum -> lesioni tipicamente monolaterali finemente desquamanti o eritemato-desquamative anulari, perlopiù palmari. Tinea pedis -> o piede d’atleta, 3 forme con diverso interessamento: intertriginosa, ipercheratosica, disidrosiforme.

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10
Q

Tinee

A

Anche dette dermatofizie, sono dermatomicosi superficiali provocate da dermatofiti del genere Trichopyton, Microsporum ed Epidermophyton, alla cui base patogenetica c’è un parassitamento delle strutture corneificate dell’epidermide e dei suoi annessi cheratinizzate che evolve generalmente senza alcuna compromissione diretta degli altri tessuti cutanei o, meno frequentemente, con l’associazione di modesti fenomeni infiammatori a carattere tossico-irritativo. Vengono suddivise in tinee: della cute glabra -> corporis, faciei, cruris, manuum, pedis; dei peli: capitis, distinta in microsporica, tricofitica, favosa, e barbae; delle unghie: unguiuum o onicomicosi dermatofitica. Il quadro clinico ha variazioni evidenti in base a sede anatomica, tipo della struttura cornea interessata, specie dermatofitica.

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11
Q

Candidosi cutanee

A

Micosi causate da lieviti asporigeni del genere Candida. Le intertrigini delle grandi pieghe colpiscono soprattutto donne e obesi (in particolare diabetici), lattanti e anziani con pannolone. Sono colpite le pieghe inguino-crurali, sottomammarie, ascellari e sovrannumerarie addominali. Si riscontrano lesioni eritemato-vescio-pustolose che tendono a rompersi e confluire in chiazze eritematose a estensione periferica senza risoluzione centrale, lisce e lucenti, con piccoli satelliti eritematosi e desquamanti in periferia, con scollamento e possibili accumuli di sostanza bianca. Le intertrigini delle piccole
pieghe colpiscono casalinghe, addetti pulizie, baristi, pasticcieri (sostanze dolci e alcalinizzanti). Interessano gli spazi interdigitali delle mani, in particolare il 3o (talvolta il IV del piede, solitamente associato a dermatofizie), con chiazza eritematosa e possibili ragadi, desquamazione e materiale biancastro. Infine onissi e perionissi colpiscono casalinghe, addetti pulizie e pasticcieri. Viene colpito inizialmente il perionichio con un cercine rilevato eritematoso dolente, da cui in seguito a pressione fuoriesce una sostanza cremosa biancastra (verse in compresenza di P. Aeruginosa), con successivo coinvolgimento ungueale a partenza prossimale/laterale con chiazze giallo-grigie/giallo-verdastre e solcature irregolari.
Dx: clinica, esame microsopico e colturale. Terapia: antimicotici topici (polienici, imidazoli, terbinafina) o sistemici (triazolici).

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12
Q

Candidosi mucose

A

Micosi causate da lieviti asporigeni del genere candida. Sono malattie sessualmente trasmissibili.

  • Cheilite angolare (soprattuttoin bambini, drogati, anziani con protesi dentarie): commessure arrossate, al fondo della piega lesione ragadiforme circondata da macerazione con talvolta piccole papule biancastre (impianto candidosico). E’ importante la dd con leucoplachia (non facilmente asportabile).
  • Mughetto (bambini, drogati, anziani, ID, ATB, GC, immunosoppressori): condizione più frequente, localizzato a mucosa delle guance, lingua e palato (raro gengive). Presenta chiazze eritematose che si ricoprono di papule biancastre (composte da C e elementi epiteliali macerati), facilmente rimovibili.
  • Vulvo-vaginite: cute e mucose vaginali si presentano eritematose con elementi vescicolo-pustolosi e ragadiformi. Si accompagnano prurito (talvolta bruciore) e secrezione vaginale biancastra densa (diff. Tricomonas: schiumosa),non abbondante, che aumenta in periodo premestruale.
  • Balano-postite: eritema laccato del glande e del foglietto interno del prepuzio con possibile presenza di papule pseudovescicole biancastre, con satelliti esfolianti senza fuoriuscita di materiale. Lesioni prima isolate, poi confluenti, con prurito intenso. Terapia: nistatina, imidazoli, fluconazolo
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13
Q

Pytiriasi Versicolor

A

La più frequente e benigna delle micosi superficiali, il cui agente eziologico è il Malassezia Furfur, lievito dimorfo saprofita della cute umana. Colpisce tipicamente adolescenti e giovani adulti, principalmente per virulentazione favorita da un cambiamento del pH cutaneo (normalmente acido), co parassitazione dello strato corneo. Fattori favorenti sono le alterazioni della secrezione sebacea e sudorale, condizioni climatiche, fattori ormonali e predisposizione genetica. Si presenta con macchie asintomatiche di dimensioni (crescita lenta, tendenza alla confluenza senza risoluzione centrale), forma e colore (dal rosato al bruno scuro) variabili, spesso desquamative: se vengono rimosse non ci sono esulcerazione o sanguinamento. Può dare follicolite. Le sedi preferenziali sono: parte alta del collo, tronco, spalle, ma ci sono forme diffuse più estese (addome, braccia, pube, radice cosce; nel bambino colpisce tipicamente il viso).
Variante clinica: forma acromica, dovuta a esposizione solare o dopo un periodo di evoluzione della malattia; si caratterizza per chiazze biancastre desquamanti (per produzione di enzimi che idrolizzano i TG -> produzione di FA che danneggiano i melanociti).La diagnosi è essenzialmente clinica, eventualmente complementata da luce di Wood (fluorescenza giallo-verdastra) e esame microscopico. La terapia prevede imidazoli topici/sistemici e detergenti acidi.

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14
Q

Fattori favorenti le infezioni micotiche

A

I miceti sono saprofiti e si trovano a livello cutaneo anche in condizioni fisiologiche. Diventano patogeni quando le difese immunitarie diventano inefficienti. Le cause favorenti si distinguono in Fisiologiche: gravidanza, infanzia, invecchiamento, razza (caucasica) Farmacologiche: antibiotici, corticosteroidi, estroprogestinici, immunosoppressori Patologiche: malattie metaboliche (diabete), neoplasie, AIDS Fattori esogeni: temperatura, umidità, macerazione, iperidrosi, traumatismi

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