I controlli della produttività del latte Flashcards

(50 cards)

1
Q

Cosa si intende per “controlli della produttività” negli allevamenti?

A

Sono misurazioni standardizzate della produzione lattiera (quantità e qualità) e di altri parametri produttivi, applicabili a bovini, ovini e caprini. Servono per valutare e confrontare le performance degli animali tra diversi allevamenti e paesi.

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2
Q

Perché è importante standardizzare questi controlli funzionali?

A

Per permettere:

Confronti oggettivi tra allevamenti e paesi

Scambio di informazioni affidabili

Selezione genetica basata su dati uniformi

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3
Q

Come viene organizzato il controllo della produttività?

A

Livello aziendale: Registrazioni interne

Livello associativo: Controlli esterni da parte di associazioni di razza

Eccezione: Piccole aziende possono effettuare “controlli fiduciali” autonomamente

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4
Q

Con quale frequenza si misura la produzione di latte?

A

Ogni 3-4 settimane, con prelievo di campioni per analisi di grasso, proteine e cellule somatiche. Negli ultimi anni la frequenza si è ridotta per contenere i costi.

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5
Q

Quali innovazioni hanno migliorato i controlli?

A

Sistemi automatici di rilevazione (es. lattometri)

Minori visite in azienda grazie alla tecnologia

Analisi predittive basate su dati parziali invece di lattazioni complete

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6
Q

Perché il primo controllo è statisticamente critico?

A

Perché:

Deve avvenire tra il 5° e 40° giorno (prima del picco)

Se fatto dopo causa sovrastime della produzione

Serve come base unica per le stime iniziali

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7
Q

Cosa si valuta oltre alla quantità di latte?

A

Qualità (grasso, proteine, cellule somatiche)

Parametri funzionali:

Difficoltà al parto

Mungibilità (velocità, post-dripping)

Longevità

Resistenza alle mastiti

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8
Q

Come è cambiato l’approccio ai controlli nel tempo?

A

Prima: Si attendevano dati completi di intere lattazioni

Oggi: Analisi predittive basate su controlli parziali

Futuro: Maggiore automazione e integrazione con parametri sanitari

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9
Q

Quali errori possono verificarsi nei controlli?

A

Dati anomali da verificare (es. picchi improvvisi)

Sovrastime se il primo controllo è tardivo

Variazioni stagionali non considerate

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10
Q

Perché le vacche più produttive vanno in asciutta nei mesi caldi?

A

Perché:

Sono più sensibili allo stress termico

Il caldo ne comprometterebbe la produzione

Si ottimizza così il loro ciclo produttivo

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11
Q

Qual è l’organismo internazionale che regola i controlli funzionali per la produzione di latte?

A

L’ICAR (International Committee for Animal Recording) è l’ente che stabilisce gli standard internazionali per questi controlli, garantendo uniformità nei metodi e nei dati tra i diversi paesi.

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12
Q

Quali sono i principali obiettivi dei controlli funzionali standardizzati?

A

Scambio di informazioni tra allevamenti e nazioni

Miglioramento genetico collaborativo (tramite Interbull)

Scambio di materiale genetico (semenze, embrioni)

Sviluppo tecnologico nei metodi di monitoraggio

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13
Q

Qual è la differenza tra controllo di tipo “A” e “B”?

A

Tipo A: Eseguito da un controllore ufficiale (A4 = misurazione di tutte le mungiture giornaliere con campionamento proporzionale)

Tipo B (fiduciale): Effettuato dall’allevatore o suo incaricato, con standard meno rigorosi

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14
Q

Cosa indica il numero accanto alla sigla del controllo (es. A4, AT5)?

A

Rappresenta l’intervallo in settimane tra due controlli consecutivi (es. A4 = controllo ogni 4 settimane).

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15
Q

Come funziona il controllo “AT” (alternato)?

A

Monitora solo una mungitura (alternando mattina/sera tra un controllo e l’altro)

Riduce costi e tempo mantenendo affidabilità

Le sigle (AT4, AT5, AT6) indicano la frequenza settimanale

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16
Q

Qual è il vantaggio del controllo “ATJ”?

A

Utilizza lattometri aziendali omologati, permettendo:

Maggiore automatizzazione

Riduzione degli interventi esterni

Frequenze flessibili (ATJ4 = ogni 4 settimane)

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17
Q

Perché è cruciale l’alternanza mattina/sera nei controlli AT?

A

Per compensare le variazioni giornaliere nella produzione di latte:

La mungitura serale è solitamente più abbondante

Alternando si ottiene una media rappresentativa

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18
Q

Come viene gestito il campionamento nel controllo di tipo A4?

A

Si misura tutta la produzione giornaliera

I prelievi sono proporzionali a ogni mungitura

Garantisce la massima accuratezza

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19
Q

Quali vantaggi offre la standardizzazione ICAR?

A

Dati confrontabili a livello globale

Affidabilità nei programmi genetici

Facilità nel commercio di materiale riproduttivo

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20
Q

In che modo questi controlli supportano il miglioramento genetico?

A

Forniscono dati fenotipici precisi per la selezione

Permettono valutazioni transnazionali (Interbull)

Identificano animali ad alta trasmissibilità genetica

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21
Q

Quali sono le caratteristiche principali del metodo A4?

A

Eseguito da un controllore ufficiale

Monitora tutte le mungiture nelle 24 ore

Primo controllo tra il 5° e 40° giorno dal parto

Intervallo tra controlli: 26-33 giorni

Strumenti di misura omologati ICAR

Possibilità di campionamento singolo per le analisi

22
Q

Come funziona l’alternanza mattina/sera nel metodo AT?

A

Il controllore alterna mensilmente tra:

Mungitura mattutina (un mese)

Mungitura serale (mese successivo)
Questo per compensare le naturali variazioni di produzione tra i due momenti della giornata.

23
Q

Come viene calcolata la produzione giornaliera nel metodo AT?

A

Si raddoppia la quantità misurata nella singola mungitura controllata.
Esempio: se si misurano 15 kg alla mungitura serale, si registrano 30 kg come produzione giornaliera.

24
Q

Quali sono le differenze tra AT4, AT5 e AT6?

A

La differenza è nella frequenza dei controlli:

AT4: ogni 4 settimane

AT5: ogni 5 settimane

AT6: ogni 6 settimane
Maggiore è l’intervallo, minori sono i costi ma diminuisce la precisione.

25
Quali requisiti ha il metodo B?
Richiede autorizzazione annuale dall'AIA Intervallo fisso tra controlli (29-31 giorni) Visita di verifica del controllore ogni 2 mesi Collaborazione attiva dell'allevatore
26
Perché il primo controllo deve avvenire tra il 5° e 40° giorno?
Questo periodo è cruciale perché: Prima del 5° giorno si ha colostro, non latte maturo Dopo il 40° giorno si rischia di perdere dati sul picco produttivo Garantisce una baseline accurata per i controlli successivi
27
Qual è il vantaggio del metodo A4 rispetto agli altri?
Offre la massima precisione perché: Considera tutte le mungiture giornaliere Elimina l'errore della stima per raddoppio Permette campionamenti più rappresentativi
28
Perché è importante l'omologazione ICAR degli strumenti?
Garantisce: Uniformità delle misurazioni tra diversi allevamenti Affidabilità dei dati per confronti internazionali Precisione nelle valutazioni genetiche
29
Come viene verificata l'affidabilità del metodo B?
Attraverso: Autorizzazione preventiva e rinnovo annuale Visite bimestrali di verifica del controllore Controlli incrociati con metodi ufficiali
30
Quale metodo conviene a un piccolo allevamento?
Il metodo B è ideale perché: Riduce i costi del controllo Mantiene una buona periodicità Pur richiedendo meno risorse, garantisce tracciabilità
31
Qual è la novità principale introdotta dal nuovo disciplinare?
L'introduzione nel 2012 del controllo funzionale con cadenza quindicinale (ogni 5 settimane) come metodo standard, che ha sostituito progressivamente i precedenti sistemi.
32
Quanti controlli sono necessari per certificare una lattazione con cadenza quindicinale?
Sono richiesti: 5 controlli validi 4 intercontrolli regolari (rispetto ai 6 controlli e 5 intercontrolli del metodo ogni 4 settimane)
33
Quali sono i limiti temporali degli intercontrolli nel metodo ogni 5 settimane?
Minimo: 32 giorni Massimo: 40 giorni per intercontrolli regolari Massimo assoluto: 80 giorni
34
Come è cambiata l'incidenza dei metodi di controllo in Italia dagli anni '90 a oggi?
Si è passati da: Anni '90: 91% A4+A6 e 9% AT4 Oggi: 97,6% AT4 e solo 2,4% A4+A6
35
Come si procede con le lattazioni inferiori a 305 giorni?
Si utilizza: La produzione effettiva registrata Il dato dell'ultimo controllo Un fattore di "estensione" per proiettare la produzione ai 305 giorni standard
36
Qual è la procedura per lattazioni superiori a 305 giorni?
Si calcola la media giornaliera tra gli ultimi due controlli e la si applica fino al 305° giorno, troncando la produzione eccedente.
37
Quali sono i principali obiettivi dei controlli funzionali?
Miglioramento quanti-qualitativo della produzione Riduzione dei costi Monitoraggio dei caratteri funzionali: Difficoltà al parto Mungibilità Longevità Resistenza alle mastiti
38
Perché il metodo AT4 ha avuto così tanto successo?
Perché offre un buon compromesso tra: Affidabilità dei dati Riduzione dei costi Minore impegno per gli allevatori rispetto ai metodi più tradizionali.
39
Qual è l'importanza degli intercontrolli regolari?
Garantiscono: Uniformità nella raccolta dati Possibilità di confronto tra allevamenti Corretta proiezione delle produzioni
40
Come viene considerato il metodo B nell'attuale sistema?
Attualmente non ci sono dati ufficiali sulla sua diffusione, essendo utilizzato principalmente in casi particolari o piccoli allevamenti.
41
Quali dati produttivi vengono registrati nei controlli funzionali?
Vengono registrati: Produzione di latte Eventi zootecnici (nascite, morti, vendite) Dati riproduttivi (fecondazioni, parti) Grado di difficoltà del parto (scala a 5 classi) Velocità di mungitura (valutata 2 volte/anno)
42
Come viene classificata la difficoltà al parto?
Su una scala di 5 classi: a) Facile b) Assistito c) Cesareo d) Difficile e) Embrioctomia (vitello morto durante il parto)
43
Come viene valutata la mungibilità?
l mungitore segnala 2 volte all'anno le vacche più lente della media Questi dati servono per calcolare gli indici di mungibilità
44
Qual è la situazione dei controlli nella specie ovina?
Solo circa 100.000 capi controllati Controllo funzionale non obbligatorio (a differenza di quello sanitario) Maggior produzione destinata al latte (non alla carne)
45
Come funziona il controllo AC per gli ovini?
Prevede: Controllo di una sola mungitura giornaliera Misura del volume totale prodotto in azienda Registrazione della produzione della mungitura precedente Conteggio delle fattrici munte Prelievo del campione durante la mungitura controllata
46
Perché i controlli negli ovini iniziano dopo il 30° giorno?
Perché: Nei primi 30 giorni il latte è destinato all'agnello Dopo il 30° giorno l'agnello viene svezzato e destinato alla produzione di carne Si può quindi iniziare a monitorare la produzione lattiera per il mercato
47
Come si calcola la produzione individuale nella mungitura precedente?
Moltiplicando la produzione individuale controllata per il rapporto tra la produzione media della mungitura precedente e quella controllata.
48
Quali sono le differenze principali tra controlli bovini e ovini?
Bovini: controlli più frequenti e standardizzati Ovini: meno uniformità, controllo AC specifico Bovini: dati più completi e dettagliati Ovini: maggiore stima dei parametri produttivi
49
Quali vantaggi offre il controllo AC per gli allevatori ovini?
Minore frequenza dei controlli Maggiore praticità operativa Minor costo rispetto ai sistemi bovini Adeguato per la tipologia di produzione ovina
50
Perché è importante registrare la difficoltà al parto?
Calcolare indici genetici di facilità al parto Migliorare la selezione dei riproduttori Ridurre i problemi riproduttivi Aumentare il benessere animale