Igiene 08 Hilights 1.2 a Flashcards
Le 5 classi di patologie infettive
* Classe I
La classe I è quella che, per definizione,
comprende patologie per cui c’è la
possibilità dell’avvio di procedure che
possono determinare l’isolamento di intere
aree del pianeta, in termini di blocco della
mobilità di merci e persone, col fine di
interrompere la catena epidemiologica
(es. febbre emorragiche virali). È utile
anche per patologie per le quali può
essere importante uno stretto
monitoraggio, ai fini di verificare il corretto
funzionamento del servizio sanitario.
L’esempio più eclatante è dato dal tetano:
l’evidenza sul piano clinico di
un’infezione tetanica potrebbe essere
determinata dal fatto che il paziente si
ferisce, non si disinfetta, trascura le fasi
inziali della sintomatologia e va incontro alla fase tetanica. Potrebbe però essere correlata ad un ritardo diagnostico, talvolta può accadere che il paziente si presenti in una struttura sanitaria per la cura di una classica ferita da esposizione tetanica e non venga adeguatamente trattato, soprattutto in termini di profilassi antitetanica.
Le 5 classi di patologie infettive
* Classe I
La classe I è quella che, per definizione,
comprende patologie per cui c’è la
possibilità dell’avvio di procedure che
possono determinare l’isolamento di intere
aree del pianeta, in termini di blocco della
mobilità di merci e persone, col fine di
interrompere la catena epidemiologica
(es. febbre emorragiche virali). È utile
anche per patologie per le quali può
essere importante uno stretto
monitoraggio, ai fini di verificare il corretto
funzionamento del servizio sanitario.
L’esempio più eclatante è dato dal tetano:
l’evidenza sul piano clinico di
un’infezione tetanica potrebbe essere
determinata dal fatto che il paziente si
ferisce, non si disinfetta, trascura le fasi
inziali della sintomatologia e va incontro alla fase tetanica. Potrebbe però essere correlata ad un ritardo diagnostico, talvolta può accadere che il paziente si presenti in una struttura sanitaria per la cura di una classica ferita da esposizione tetanica e non venga adeguatamente trattato, soprattutto in termini di profilassi antitetanica.
Ciò a livello internazionale è considerato un classico esempio di evento sentinella, cioè di un evento avverso che in campo medico non dovrebbe mai avvenire, in quanto, soprattutto nel contesto di sanità occidentale, sono a disposizione tutte le conoscenze, le competenze e gli strumenti per poter agire tempestivamente, al fine di poter evitare l’insorgenza di una malattia tetanica sul piano clinico. Quindi, pur non essendo una patologia diffusiva, il tetano, come altre, fa parte di questa classe prioritaria che presenta il flusso informativo più completo e supera l’informativa a livello internazionale, per arrivare addirittura all’Organizzazione mondiale della sanità.
Nella classe I, che comprende queste (immagine) diverse patologie, il flusso informativo parte anche dal caso sospetto ed ecco perché, nella profilassi generica, è sempre necessario completare i processi di notifica con
igiene – Lezione del 31 mar. 2023 – Pag. 2 di 11
igiene – Lezione del 31 mar. 2023 – Pag. 3 di 11 l’accertamento diagnostico, sia sul piano diretto che indiretto. Il medico territoriale fa la segnalazione
all’azienda USL o all’azienda sanitaria locale.
PARENTESI
La distinzione tra azienda USL e azienda sanitaria locale è esclusivamente di denominazione, è dovuta al fatto
che la regione Veneto con il processo di aziendalizzazione ha voluto mantenere la dicitura USL (unità sanitaria locale) perché la USL è stata sperimentata in Veneto; quindi, si tratta di un tributo di tipo storico a ciò che è avvenuto nel contesto del territorio, ma in realtà si è di fronte al modello di azienda sanitaria locale
Ciò a livello internazionale è considerato un classico esempio di evento sentinella, cioè di un evento avverso che in campo medico non dovrebbe mai avvenire, in quanto, soprattutto nel contesto di sanità occidentale, sono a disposizione tutte le conoscenze, le competenze e gli strumenti per poter agire tempestivamente, al fine di poter evitare l’insorgenza di una malattia tetanica sul piano clinico. Quindi, pur non essendo una patologia diffusiva, il tetano, come altre, fa parte di questa classe prioritaria che presenta il flusso informativo più completo e supera l’informativa a livello internazionale, per arrivare addirittura all’Organizzazione mondiale della sanità.
Nella classe I, che comprende queste (immagine) diverse patologie, il flusso informativo parte anche dal caso sospetto ed ecco perché, nella profilassi generica, è sempre necessario completare i processi di notifica con
igiene – Lezione del 31 mar. 2023 – Pag. 2 di 11
igiene – Lezione del 31 mar. 2023 – Pag. 3 di 11 l’accertamento diagnostico, sia sul piano diretto che indiretto. Il medico territoriale fa la segnalazione
all’azienda USL o all’azienda sanitaria locale.
PARENTESI
La distinzione tra azienda USL e azienda sanitaria locale è esclusivamente di denominazione, è dovuta al fatto
che la regione Veneto con il processo di aziendalizzazione ha voluto mantenere la dicitura USL (unità sanitaria locale) perché la USL è stata sperimentata in Veneto; quindi, si tratta di un tributo di tipo storico a ciò che è avvenuto nel contesto del territorio, ma in realtà si è di fronte al modello di azienda sanitaria locale
FINE PARENTESI
L’azienda sanitaria locale, attraverso il proprio dipartimento di prevenzione e la propria unità operativa di igiene e sanità pubblica, provvede all’eventuale inchiesta epidemiologica, disposizioni all’isolamento o contumacia, all’eventuale attivazione di chemioprofilassi o quant’altro. Contemporaneamente dà informazioni del sospetto o dell’avvenuto accertamento, sul piano diagnostico, di una di queste patologie alla regione, che contemporaneamente le trasmette sia al Ministero della salute, sia all’Istituto Superiore di Sanità, che a loro volta trasferiscono all’Organizzazione mondiale della sanità e all’ISTAT.
Di fronte a problematiche di potenziale impatto internazionale, come possono essere la febbre ricorrente epidemica, le febbri emorragiche virali e il tifo, l’OMS si correla in Italia con l’Istituto Superiore di Sanità e può attivare le unità di crisi d’emergenza e decidere o meno se ci sia un rischio di una pandemia e quindi se sia necessario limitare la possibilità che dal nostro Paese si muovano o le persone o le merci coinvolte nell’epidemia. Uno degli ultimi episodi coinvolse delle partite di verdura contaminate da un ceppo di E. Coli enterocolitico, venne bloccata la commercializzazione di tali alimenti provenienti da 3 diversi Paesi dell’Unione Europea, di cui l’Italia fortunatamente non faceva parte, con delle ripercussioni sul piano economico abbastanza devastanti.
Il flusso quindi è velocissimo, quello che era previsto dal decreto è stato superato dalla possibilità di trasmettere le informazioni direttamente via internet, cosa che prima non era chiaramente possibile; quindi, questi flussi sono diventati estremamente rapidi.
FINE PARENTESI
L’azienda sanitaria locale, attraverso il proprio dipartimento di prevenzione e la propria unità operativa di igiene e sanità pubblica, provvede all’eventuale inchiesta epidemiologica, disposizioni all’isolamento o contumacia, all’eventuale attivazione di chemioprofilassi o quant’altro. Contemporaneamente dà informazioni del sospetto o dell’avvenuto accertamento, sul piano diagnostico, di una di queste patologie alla regione, che contemporaneamente le trasmette sia al Ministero della salute, sia all’Istituto Superiore di Sanità, che a loro volta trasferiscono all’Organizzazione mondiale della sanità e all’ISTAT.
Di fronte a problematiche di potenziale impatto internazionale, come possono essere la febbre ricorrente epidemica, le febbri emorragiche virali e il tifo, l’OMS si correla in Italia con l’Istituto Superiore di Sanità e può attivare le unità di crisi d’emergenza e decidere o meno se ci sia un rischio di una pandemia e quindi se sia necessario limitare la possibilità che dal nostro Paese si muovano o le persone o le merci coinvolte nell’epidemia. Uno degli ultimi episodi coinvolse delle partite di verdura contaminate da un ceppo di E. Coli enterocolitico, venne bloccata la commercializzazione di tali alimenti provenienti da 3 diversi Paesi dell’Unione Europea, di cui l’Italia fortunatamente non faceva parte, con delle ripercussioni sul piano economico abbastanza devastanti.
Il flusso quindi è velocissimo, quello che era previsto dal decreto è stato superato dalla possibilità di trasmettere le informazioni direttamente via internet, cosa che prima non era chiaramente possibile; quindi, questi flussi sono diventati estremamente rapidi.
