Igiene 08 Hilights 1.8 a Flashcards
Sorveglianza sanitaria
Un altro aspetto nell’ambito delle misure di profilassi generica è la possibilità di attivare una sorveglianza sanitaria, facendo dei controlli periodici sul portatore e anche sui soggetti che possono essere stati esposti al contagio (conviventi o persone con contatti). Sul tema del contatto si è sviluppata una letteratura molto ricca, anche prima dell’insorgenza della pandemia. Durante l’indagine epidemiologica, che va a cercare i contatti, si può fare una distinzione tra il contatto stretto,
igiene – Lezione del 31 mar. 2023 – Pag. 9 di 11
contatto regolare e contatto occasionale, i protocolli di profilassi sono diversi a seconda del tipo di contatto.
Ci sono tipologie di frequenza e di modalità di contatto e tipologie di ambienti o di condizioni in cui si possono distinguere le diverse forme di contatto, che portano ad avere delle strategie di prevenzione diverse.
Sorveglianza sanitaria
Un altro aspetto nell’ambito delle misure di profilassi generica è la possibilità di attivare una sorveglianza sanitaria, facendo dei controlli periodici sul portatore e anche sui soggetti che possono essere stati esposti al contagio (conviventi o persone con contatti). Sul tema del contatto si è sviluppata una letteratura molto ricca, anche prima dell’insorgenza della pandemia. Durante l’indagine epidemiologica, che va a cercare i contatti, si può fare una distinzione tra il contatto stretto,
igiene – Lezione del 31 mar. 2023 – Pag. 9 di 11
contatto regolare e contatto occasionale, i protocolli di profilassi sono diversi a seconda del tipo di contatto.
Ci sono tipologie di frequenza e di modalità di contatto e tipologie di ambienti o di condizioni in cui si possono distinguere le diverse forme di contatto, che portano ad avere delle strategie di prevenzione diverse.
Gli interventi per i contatti sono:
-accertamenti: individuare la fonte di contagio e verificare l’avvenuta infezione (es.: tb, salmonellosi); -immunoprofilassi passiva;
-vaccinoprofilassi;
-chemioprofilassi.
Se i contatti sono stretti si può avviare una sorveglianza che preveda degli accertamenti di tipo diretto o indiretto, per verificare se insorga un’infezione e per ridurre la probabilità che ciò avvenga si può, per esempio, intervenire, per alcuni particolari fattori di rischio, con l’immunoprofilassi passiva e quindi con la somministrazione del siero. Un esempio è quello di una donna gravida che non ha un’immunizzazione attiva
nei confronti della rosolia e che frequenta amici e viene a contatto col loro figlio, che dopo poco sviluppa un’eruzione esantematica; nel dubbio che l’origine sia rubeolica la donna può effettuare una sieroprofilassi antirubeolica. Un altro esempio è quello di un soggetto maschio adulto che non ha mai avuto vaccinazione per
parotite epidemica o che non l’ha mai avuta e frequenta amici e viene a contatto col loro figlio, che dopo poco
presenta un ingrossamento delle parotidi e quindi si sospetta parotite; può effettuare una immunoprofilassi passiva per non rischiare di avere la complicanza dell’orchite da parotite.
Gli interventi per i contatti sono:
-accertamenti: individuare la fonte di contagio e verificare l’avvenuta infezione (es.: tb, salmonellosi); -immunoprofilassi passiva;
-vaccinoprofilassi;
-chemioprofilassi.
Se i contatti sono stretti si può avviare una sorveglianza che preveda degli accertamenti di tipo diretto o indiretto, per verificare se insorga un’infezione e per ridurre la probabilità che ciò avvenga si può, per esempio, intervenire, per alcuni particolari fattori di rischio, con l’immunoprofilassi passiva e quindi con la somministrazione del siero. Un esempio è quello di una donna gravida che non ha un’immunizzazione attiva
nei confronti della rosolia e che frequenta amici e viene a contatto col loro figlio, che dopo poco sviluppa un’eruzione esantematica; nel dubbio che l’origine sia rubeolica la donna può effettuare una sieroprofilassi antirubeolica. Un altro esempio è quello di un soggetto maschio adulto che non ha mai avuto vaccinazione per
parotite epidemica o che non l’ha mai avuta e frequenta amici e viene a contatto col loro figlio, che dopo poco
presenta un ingrossamento delle parotidi e quindi si sospetta parotite; può effettuare una immunoprofilassi passiva per non rischiare di avere la complicanza dell’orchite da parotite.
La vaccinoprofilassi ha l’handicap di essere ritardata come efficacia, rispetto all’immunoprofilassi passiva e alla chemioprofilassi. Tuttavia, di fronte ad un soggetto che ha già subito un ciclo vaccinale completo per il quale può essere utile e significativo somministrare una dose booster, come può avvenire per il tetano, questo può essere una risposta efficace, per esempio, per i soggetti esposti al rischio (per es. ferita lacerocontusa sporca), ma si trova in una finestra temporale tra i 5 e 10 anni successivi all’ultimo richiamo dell’antitetanica.
In ultimo si è di fronte a virus e batteri per i quali si possiedono degli efficaci strumenti di profilassi antibiotica o antivirale e ci si può trovare nella circostanza in cui bisogna applicare la profilassi, sia in senso preventivo, che in senso di profilassi post esposizione, ossia secondaria, ai contatti stretti.
La vaccinoprofilassi ha l’handicap di essere ritardata come efficacia, rispetto all’immunoprofilassi passiva e alla chemioprofilassi. Tuttavia, di fronte ad un soggetto che ha già subito un ciclo vaccinale completo per il quale può essere utile e significativo somministrare una dose booster, come può avvenire per il tetano, questo può essere una risposta efficace, per esempio, per i soggetti esposti al rischio (per es. ferita lacerocontusa sporca), ma si trova in una finestra temporale tra i 5 e 10 anni successivi all’ultimo richiamo dell’antitetanica.
In ultimo si è di fronte a virus e batteri per i quali si possiedono degli efficaci strumenti di profilassi antibiotica o antivirale e ci si può trovare nella circostanza in cui bisogna applicare la profilassi, sia in senso preventivo, che in senso di profilassi post esposizione, ossia secondaria, ai contatti stretti.
