proteinuria ed ematuria Flashcards

1
Q

Proteinuria

A

La proteinuria è il più importante e frequente
sintomo di malattia renale.

Raramente una patologia renale si instaura e
progredisce in assenza di un alcunchè minimo
incremento di tale parametro

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2
Q

Nefropatie non proteinuriche

A
rene policistico ereditario
Nefriti interstiziali acute e croniche
Necrosi tubulare acuta
Nefropatia da depositi di acido urico
Nefropatia da ipercalcemia
Uropatie ostruttive
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3
Q

Proteinuria

A

Le anse capillari glomerulari filtrano la
maggior parte delle proteine a basso peso
molecolare (inferiore a 50.000 D )

La preurina contiene quindi una quantità
relativamente elevata di proteine a basso
peso molecolare,quasi interamente riassor-
bite nel tratto prossimale del tubulo distale.

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4
Q

Proteinuria

A

n condizioni di riassorbimento massimale il
tubulo distale può incrementare
il proprio potenziale riassorbitivo fino a un
massimo di 20-40 g/die,vale a dire un
aumento di 10-20 volte rispetto ad una
situazione di normalità.

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5
Q

cut off proteinuria

A

Nei soggetti sani la proteinuria non supera
gli 80 mg/L ( nelle 24 ore circa 150 mg/die)

     60% di origine plasmatica
     40% di origine tubulare
          (Tamm-Horsfall)
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6
Q

definizione proteinuria

A

Proteinuria ‹ 150 mg/24 h assente

Albuminuria microalbuminuria
fra 30 e 300 mg/24 h

Albuminuria › 300 mg/24 h macroalbuminuria

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7
Q

Meccanismi di proteinuria

A

Maggior trasporto e filtrazione di proteine a basso peso molecolare ,superiore alla capacità di riassorbimento del TD
2. Aumento della permeabilità del capillare
glomerulare
3. Minore capacità di riassorbimento del TD
4. Alterazioni emodinamiche
5. Emorragia estesa

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8
Q

Maggior trasporto e filtrazione

A

Discrasia plasmacellulare
Leucemia
Rabdomiolisi
Emolisi

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9
Q

Aumento della permeabilità capillare

A
Glomerulopatie primitive
Glomerulopatie secondarie
Forme isolate di proteinuria
Insufficienza cardiaca congestizia
Ipertensione
Affezioni febbrili
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10
Q

Minore capacità riassorbitiva del TD

A

Nefropatia acquisite (es:tossica ,discrasia plasma-
cellulare,nefropatia di Balkan)
Rigetto di trapianto
Affezioni febbrili
Esercizio
Malattie metaboliche ereditarie o acquisite:
(Wilson,S.di Fanconi,acidosi
tubulare renale,cistinosi)

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11
Q

lo slit diaphragm

A

Lo slit diaphragm dei podociti è la struttura più importante nel prevenire la filtrazione glomerulare delle proteine.

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12
Q

Classificazione delle proteinurie

A

Fisiologica rapporto albumine/globuline
sempre inferiore ad 1
2.Pre-renale proteine a basso peso molecola
re,solo in parte riassorbite dal
tubulo.
3.Glomerulare indice di danno glomerulare
Selettive ( ↑ albumina )
Non selettive( ↑ albumina,
IgG)Tubulare il tubulo presenta diminuite capacità
di riassorbimento (funzione glome-
rulare normale)

5.Mista coinvolgimento dell’intero nefrone
(proteine glomerulari e tubulari)

6.Post-renale proteinuria mista in caso di emor-
ragia delle vie urinarie o di malattie
infiammatorie.

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13
Q

dal punto di vista clinico, proteinuria transitoria

A

proteinuria transitoria, Malattie febbrili,esercizio fisico
insufficienza cardiaca,crisi
convulsive.
Raramente supera 1 g/die
microalbuminuria,Utile per la monitorizzazione
del danno renale nel diabete
proteinuria ortostatica, , non supera i 2 g die

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14
Q

Metodi di dosaggio della proteinuria

A

Quantitativi : colorimertrici (es.strisce reattive) turbidometrici (es.ac.tricloroacetico,picrico)
chimici (misura azoto liberato)

Qualitativi : elettroforesi immunoelettroforesi immunofissazione
rapporto u prot u creat

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15
Q

ematuria, micro e macro

Entità della microematuria all’esame microscopico

A

Classificazione della Mayo Clinic:

Grado I da 1 a 8 G.R. x campo microscopico
Grado II da 8 a 30 G.R. x c.m.
Grado III + di 30 G.R. x c.m.
Grado IV tappeto di G.R.
Grado V macroematuria (1 ml x L di urine)

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16
Q

CATEGORIE DI EMATURIA

A
MACROEMATURIA
 EMATURIA MICROSCOPICA CON SINTOMI  
    CLINICI
 EMATURIA MICROSCOPICA ASINTOMATICA 
    ISOLATA
 EMATURIA MICROSCOPICA ASINTOMATICA   
    CON  PROTEINURIA
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17
Q

Sede dell’ematuria

A

renale e basse vie urinarie

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18
Q

ematuria renale

A
urine scure
presenza di proteinuria
cilindri eritrocitari
eritrociti deformati
presenza di cellule
epiteliali tubulari nel
sedimento
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19
Q

ematuria basse vie urinarie

A
ematuria terminale
presenza di coaguli
ematici
eritrociti normali
assenza di proteinuria o
proteinuria in tracce
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20
Q

Prova dei 3 bicchieri

A

ematuria totale, rena vescica, ematuria terminale, vescica, prostata, ematuria iniziale uretra

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21
Q

Cause di ematuria nefrologiche

A
GN acuta
GN cronica
sindrome di Schoenlein- Henoch
collagenopatie
sindrome di Alport
nefriti familiari
malattia membrane sottili
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22
Q

Cause di ematuria urologiche

A
umori renali
tumori vescicali
litiasi renale
uropatie malformative
malattia policistica
traumi
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23
Q

Altre cause di ematuria

A
trombosi vene renali
difetti della coagulazione
nefriti interstiziali immunoallergiche
malformazioni vascolari, gn acuta, cronica, sindrome schloenlein henoch, collagenopatie, sindorme di alport, nefriti familiari, malattie mambrane sottili
sindrome dolore lombare-ematuria
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24
Q

Pseudoematuria

A

Urine rosse in assenza di GR nel sedimento:

Mioglobinuria
Emoglobinuria 
Bilirubinuria
Porfiria 
Rifampicina,fenolftaleina,fenotiazine,fenitoina
Alimenti (rabarbaro,more,barbabietola)
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25
Q

Inquadramento diagnostico

A
Anamnesi 
Intensità e frequenza del sintomo
Sintomi di accompagnamento
Colore delle urine
Età
Sesso
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26
Q

Procedimento diagnostico

A
Esame urine x conferma
Esame obiettivo ,esami di funzione renale
Prova 3 bicchieri
Urinocoltura 
Citologia urinaria
Ecografia,TAC
Endoscopia se causa chirurgica
Biopsia renale se causa medica
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27
Q

Le principali sindromi cliniche

A
Sindrome nefritica
  Sindrome nefrosica
  Nefrite tubulo-interstiziale
  Anomalie urinarie 
  Insufficienza renale acuta
  Insufficienza renale cronica
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28
Q

Nephritic

A
Hematuria
Proteinuria
Hypoalbuminemia
Oliguria (GFR, Cr, BUN)‏
Edema (salt and water retention)‏
Hypertension
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29
Q

Nephrotic

A
Proteinuria (“nephrotic range” >3.5g/24h)‏
Hypoalbumimenia
Edema
Hyperlipidemia
Lipiduria
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30
Q

Classificazione rigida,scolastica!

A

La realtà è più complessa!!!

Sono infatti più frequenti le sindromi miste
nelle quali può prevalere l’aspetto nefritico
oppure quello nefrosico

Non raramente il quadro può mutare
durante il decorso!

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31
Q

alterazioni emodinamiche che danno proteinura

A

Insufficienza cardiaca congestizia
Ipertensione
Proteinuria da sforzo
Proteinuria ortostatica

32
Q

altre anterazioni che danno proteinuria

A

emorragia eccesiva, infezionesevera delle vie urinarie

33
Q

test per proteinuria, dipstick,

A
Stima semiquantitativa
della concentrazione
di proteine urinarie:Tracce     5-20 mg/dl
1+          30 mg/dl
2+          100 mg/dl
3+          300 mg/dl
4+         ›2000 mg/dl
34
Q

rapporto u prot u crat

A

evita la raccolta delle urine delle 24 h, più costoso ma affidabile

35
Q

meccanismi di proteinuria

A

Maggior trasporto e filtrazione di proteine a basso peso molecolare ,superiore alla capacità di riassorbimento del TD
2. Aumento della permeabilità del capillare
glomerulare
3. Minore capacità di riassorbimento del TD
4. Alterazioni emodinamiche
5. Emorragia estesa

36
Q

alterazioni emodinamiche

A

Insufficienza cardiaca congestizia
Ipertensione
Proteinuria da sforzo
Proteinuria ortostatica

37
Q

altre cause di proteinuria

A

Emorragia eccessiva

Infezione severa delle vie urinarie

38
Q

microalbuminuria

A

Utile per la monitorizzazione

del danno renale nel diabete

39
Q

proteinuria ortostatica

A

non supera i 2 g die

40
Q

proteinuria non nefrosica

A

danno glomerulare, non supera i 3 g die

41
Q

proteinuria nefrosica,

A

danno glomerulare, superiore a 3,5 g die

42
Q

proteinuria tubulare

A

danno tubulo interstiziale, non supera i 2 g die

43
Q

Colorazione delle urine in ematuria:

A

L’urina può essere rossa, rosso-sangue o color coca-cola (ematuria macroscopica con ossidazione del sangue trattenuto nella vescica) o di colore meno visibilmente alterato (ematuria microscopica).

44
Q

Altre cause di urine rosse

A

Le urine rosse non sempre sono dovute a GR. Una colorazione anomala rossa o bruno-rossastra può derivare da:
Hb o mioglobina nell’urina
Porfiria (la maggior parte dei tipi)
Cibo (p. es., bietole, rabarbaro, talora coloranti alimentari)
Farmaci (più comunemente fenazopiridina, ma talvolta cascara, difenilidantoina, metildopa, fenacetina, fenindione, fenolftaleina, fenotiazina, senna)

45
Q

Fisiopatologia ematuria isolata

A

I GR possono entrare nell’urina da qualsiasi punto lungo il tratto urinario, dai reni, dal sistema collettore e dagli ureteri, dalla prostata, dalla vescica e dall’uretra.

46
Q

Eziologia ematuria isolata:

A

La maggior parte dei casi consiste in un’ematuria microscopica transitoria che è autolimitante ed idiopatica. L’ematuria microscopica transitoria è particolarmente comune nei bambini, presente in fino al 5% dei loro campioni di urina. Vi sono numerose cause specifiche.

47
Q

Le cause specifiche più frequenti

A
dell'ematuria differiscono in parte a seconda dell'età, ma nel complesso le più frequenti sono:
Infezione delle vie urinarie
Prostatite
Calcoli urinari (negli adulti)
Esercizio fisico intenso, 
cancro e patologia prostatica
patologie glomerulari, glomerulopatie primitive e secondarie
LES
vasculite, 
neforpatia da igA
schistosomiasi, endemica in africa
micobacterium tubercolosis
48
Q

Valutazione pz con ematuria:

Anamnesi pz con ematuria

A

Si articola in: anamnesi patologica prossima, natura del disturbo, duarata, rassegna sintomi, anamnesi patologica remota, anamnesi farmacologica, fattori di rischio, familiarità. L’anamnesi patologica prossima comprende la durata dell’ematuria ed eventuali episodi precedenti. Vanno rilevati sintomi da ostruzione urinaria (p. es., svuotamento incompleto, nicturia, difficoltà nell’iniziare o terminare la minzione) e sintomi di tipo irritativo (p. es., irritazione, urgenza, frequenza, disuria). I pazienti devono essere interrogati sulla presenza di dolore, sulla sua localizzazione e intensità e se praticano un’attività fisica intensa.

49
Q

La rassegna dei sistemi

A

deve ricercare i sintomi di possibili cause, tra cui dolori articolari ed eruzioni cutanee (malattie del tessuto connettivo). Deve essere annotata anche la presenza di febbre, sudorazione notturna, o perdita di peso.

50
Q

‘anamnesi patologica remota

A

deve comprendere domande su eventuali infezioni recenti, in particolare mal di gola che può indicare infezione da streptococco ß-emolitico di gruppo A. Devono essere ricercate quelle condizioni note come causa di sanguinamento delle vie urinarie (in particolare, calcoli renali, drepanocitosi o tratto drepanocitico e anomalie glomerulari). Inoltre, devono essere identificati quei fattori che predispongono a glomerulopatie, come patologie del tessuto connettivo (particolarmente lupus eritematoso sistemico e artrite reumatoide), endocardite, infezioni da shunt e ascessi addominali. Vanno identificati fattori di rischio per cancro del tratto genito-urinario, tra cui il fumo (il più significativo), farmaci (p. es., ciclofosfamide, fenacetina), e l’esposizione a sostanze chimiche industriali (p. es., nitrati, nitriti, nitrilotriacetato, tricloroetilene).
L’anamnesi familiare deve identificare parenti con malattia nota del rene policistico, malattia glomerulare, o cancro del tratto genito-urinario. I pazienti devono essere interrogati circa viaggi in aree in cui la schistosomiasi è endemica, e i fattori di rischio della tubercolosi devono essere valutati. L’anamnesi farmacologica deve annotare l’uso di anticoagulanti, farmaci antiaggreganti piastrinici (sebbene gli anticoagulanti controllati in sé non causino ematuria) e l’uso significativo di analgesici.

51
Q

Esame obiettivo pz con ematuria

A

:I parametri vitali vanno controllati ricercando febbre e ipertensione.Il cuore deve essere auscultato alla ricerca di soffi (suggestivi di endocardite). Inoltre, segno di giordano, punti dolorosi renali e pieloureterali.
L’addome deve essere palpato per la ricerca di masse; bisogna eseguire la percussione dei fianchi per dolorabilità perirenale. Negli uomini, si deve eseguire un’esplorazione digito-rettale per controllare ingrossamento, noduli e dolorabilità della prostata.
Il volto e le estremità devono essere ispezionati per edema (suggestivo di patologia glomerulare), e la pelle deve essere osservata per eruzioni cutanee (suggestive di vasculite, lupus eritematoso disseminato, o vasculite da deposito di immunoglobulina A).

52
Q

Segni d’allarme per ematuria:

A

Ematuria macroscopica e proteinuria concomitante
Persistente ematuria microscopica, specialmente nei pazienti anziani
Età > 50 anni
Ipertensione ed edema
Sintomi sistemici (p. es., febbre, sudorazione notturna, perdita di peso)

53
Q

Interpretazione dei reperti

A
Le manifestazioni cliniche delle varie cause si sovrappongono notevolmente, per cui sono spesso necessari esami dell'urina e del sangue. A seconda dei risultati, può essere poi necessaria la diagnostica per immagini. Tuttavia, alcuni reperti clinici offrono degli utili indizi ( Alcune cause frequenti specifiche di ematuria).
Coaguli di sangue nelle urine escludono di fatto una glomerulopatia. Le glomerulopatie sono spesso accompagnate da edema, ipertensione o entrambi; i sintomi possono essere preceduti da un'infezione (in particolare infezione da streptococco β-emolitico di gruppo A nei bambini).
I calcoli di solito si manifestano con dolore lancinante, di tipo colico. Un dolore meno intenso e più continuo è causato con maggiore probabilità da infezione, cancro, rene policistico, glomerulonefrite e sindrome dolore lombare-ematuria.
Sintomi urinari di tipo irritativo suggeriscono un'infezione vescicale o prostatica, ma possono accompagnare alcuni tipi di cancro (principalmente vescica e prostata).
Sintomi urinari di tipo ostruttivo di solito suggeriscono una patologia prostatica.
Una massa addominale suggerisce un rene policistico o un carcinoma a cellule renali.
Un'anamnesi familiare positiva per nefrite, drepanocitosi o tratto drepanocitico, o rene policistico suggerisce che la causa sia una di queste patologie.
Un viaggio in Africa, Medio Oriente o India suggerisce la possibilità di schistosomiasi.
Sintomi sistemici (p. es., febbre, sudorazione notturna, perdita di peso) possono indicare un cancro o un'infezione subacuta (p. es., tubercolosi) o un disturbo autoimmune (tessuto connettivo).
D'altra parte, alcuni comuni reperti (p. es., ingrossamento della prostata, eccessiva anticoagulazione), sebbene potenziali cause di ematuria, non devono esserne considerati la causa senza ulteriori indagini.
54
Q

Esami in caso di ematuria:

A

Prima di procedere con le indagini, eseguire un esame delle urine per distinguere un’ematuria vera da urine di colore rosso. Nelle donne con sanguinamento vaginale, il campione deve essere prelevato utilizzando cateterismo diretto per evitare la contaminazione da parte di una fonte non urinaria di sangue. Urine rosse senza presenza di GR suggeriscono mioglobinuria o emoglobinuria, porfiria, o ingestione di alcuni farmaci o cibi. In generale, la presenza di ematuria deve essere confermata prelevando un secondo campione.
La presenza di cilindri, proteine o GR dismorfici (di forma insolita, con spicole, pliche e vescichette) indica una glomerulopatia. GB o batteri suggeriscono un’eziologia infettiva. Tuttavia, poiché in alcuni pazienti con cistite l’analisi delle urine mostra principalmente i GR, si effettua generalmente un’urinocoltura. Una coltura positiva impone il trattamento con antibiotici. Se l’ematuria si risolve dopo il trattamento e nessun altro sintomo è presente, non sono necessarie altre indagini nei pazienti di età < 50 anni, soprattutto se donne.
Se i pazienti < 50 anni, bambini inclusi, hanno solo ematuria microscopica e non presentano reperti urinari suggestivi di glomerulopatia, né manifestazioni cliniche che suggeriscano una causa o fattori di rischio per cancro, possono essere tenuti in osservazione, ripetendo l’esame delle urine ogni 6-12 mesi. Se l’ematuria è persistente, è indicata un’ecografia o una TC con contrasto.
I pazienti di < 50 anni con ematuria macroscopica o sintomi sistemici inspiegabili richiedono un’ecografia o una TC di addome e pelvi.
Se i reperti urinari o clinici suggeriscono una glomerulopatia, si valuta la funzionalità renale misurando azotemia, creatininemia ed elettroliti; eseguendo l’analisi delle urine; e periodicamente determinando il rapporto urinario proteine/creatinina. L’ulteriore valutazione di una glomerulopatia può richiedere esami sierologici, biopsia renale, o entrambi.
Per tutti i pazienti ≥ 50 anni va richiesta una cistoscopia, come pure per i pazienti che hanno < 50 anni ma che presentano fattori di rischio come familiarità per il cancro della vescica o sintomi sistemici. Per gli uomini ≥ 50 anni va richiesta la misurazione del Ag prostatico specifico; quelli con livelli elevati richiedono ulteriore valutazione per cancro della prostata.

55
Q

Trattamento pz con ematuria

A

Il trattamento è diretto alla causa.

56
Q

Punti chiave diagnosi e trattamento ematuria:

A

L’urina rossa va distinta dall’ematuria vera (GR nelle urine).
L’analisi delle urine e l’esame del sedimento urinario aiutano a distinguere le cause glomerulari da quelle non glomerulari.
Il rischio di malattia grave aumenta con l’invecchiamento e con la durata e il grado di ematuria.
Cistoscopia e diagnostica per immagini sono in genere necessarie per pazienti > 50 anni o per i pazienti più giovani con sintomi sistemici o fattori di rischio per cancro.

57
Q

Se lo stick fosse negativo

A

?va sempre fatto il sedimento. A fresco, perché sennò non possiamo vedere emazie, globuli bianchi, batteri, cellule epiteliali, cristalli, cilindri e muco. Prima di tutto si fa centrifugare la provetta a 1500 giri/min, non di più altrimenti i cilindri si spezzano e i globuli rossi si lisano, per 15-20 min. Dopo andiamo a vedere il sedimento. Una volta che la centrifuga si è fermata si prende la provetta; sul fondo si sarà formato il sedimento, che può essere più o meno evidente, e con molta attenzione perché altrimenti si rimescola, si prende, si rovescia e si lascia solo il sedimento. Dopo di che si risospende, con molta attenzione si prepara un vetrino, si mette una goccia di questa soluzione, si mette un vetrino copri-oggetto e si va al microscopio a vedere che cosa abbiamo.

58
Q

Quando troviamo globuli rossi nel sedimento che cosa significa?

A

(Caratteristiche microscopiche: sono piccoli, a volte possono sembrare con doppio contorno come se fosse un occhio di bue e sono molto più piccoli dei globuli bianchi e in più non hanno il nucleo). Se sono presenti in grossa quantità dobbiamo fare diagnosi differenziale da infezione, trauma, tumore, calcolo renale, danno glomerulare o più banalmente nelle donne da contaminazione del ciclo mestruale.

59
Q

Cause di emorragia: •

A

Calcolo (può essere nel rene, nell’uretere, in vescica, nell’uretra), a volte sono microcalcoli che non si vedono • Incidente stradale, può far sospettare un trauma al rene • Cisti renale • Tumore del rene, della pelvi • Infarto renale • Necrosi papillare come può avvenire in pazienti diabetici • Tubercolosi renale, prima era molto più frequente e ora si sta ripresentando

60
Q

Tipologie di ematuria:

A

L’ematuria si può esprimere in due modi: si contano su campo microscopico e si scrive per esempio “10/12 globuli rossi per campo”, oppure se ce ne sono tantissimi e non si riesce a contarli si scrive “tappeto di globuli rossi”.

61
Q

Il pH

A

un pH normale è tra 5.5 e 6.5, quando sale al di sopra di questo range di solito c’è un’infezione,mentre se c’è infezione da bacillo della TBC il pH è basso. Da che cosa può essere determinato il pH? Dalla dieta e dal metabolismo dell’organismo sia in condizioni fisiologiche che patologiche.

62
Q

Le proteine

A

normalmente non sono presenti, perché i pedicelli e i podociti sono in grado di fare da filtro e non permettono il passaggio delle proteine. Possono essere presenti in minime quantità, e non sono necessariamente espressione di patologie, per esempio quando ci sono degli sforzi fisici intensi, ma sono estemporanee e quantità sempre piccole.

63
Q

L’urobilinogeno

A

nelle patologie epatiche come anche la bilirubina

64
Q

I nitriti:

A

(prodotti di degradazione del metabolismo dei germi) possono essere presenti in molte infezioni delle vie urinarie.

65
Q

Globuli bianchi, in urine

A

: non ci devono essere, possono indicare processi infiammatori del tratto urinario, infezioni genitali o espressione di altre condizioni infettive, disidratazione, stress, febbre e glomerulonefriti con infezioni sovrapposte.

66
Q

Caratteristiche microscopiche globuli bianchi

A

: volume maggiore rispetto ai globuli rossi e hanno il nucleo. Siamo in grado di vedere se si tratta di un neutrofilo, di una plasmacellula, ecc.).

67
Q

Cellule epiteliali squamose

A

possono venire da vari tratti delle vie urinarie,con un’origine uretrale e vaginale (di scarso significato). Possono essere cellule di transizione, possono essere confuse con i globuli bianchi ,ma sono molto più grandi, possono essere arrotondate o un pochino allungate, possono essere di provenienza della pelvi renale, dell’uretere, della vescica o anche dell’uretra.

68
Q

Cellule tubulari:

A

(differenti a seconda della provenienza) sono più grandi e piatte e possono suggerire una necrosi tubulare, un rigetto di trapianto o una glomerulonefrite.

69
Q

Cilindri

A

non sempre è facile trovarli,sono elementi caratteristici che nel sedimento appaiono come formazioni piatte, allungate, curve a bordi rettilinei o paralleli, con estremità irregolari o tronche. Sono il segno più tipico di una nefropatia, sintomo di un danno renale alto. La loro forma infatti non è altro che lo stampo di un tubulo renale, nel cui lume si sono accumulati materiali patologici che sono formati essenzialmente da proteine, all’interno delle quali possono trovarsi anche globuli bianchi, globuli rossi e cellule di sfaldamento.

70
Q

I cilindri ialini

A

•sono i più comuni e sono quelli che possono essere rinvenuti dopo esercizio fisico o stress, però spesso in una proteinuria iniziale o in una proteinuria anche importante, sono quelli indicativi di patologia, non facilmente ritrovabili, ialini sta per quasi trasparenti, hanno la forma di tubulo e non contengono cellule ma solo proteine e quindi è veramente difficile vederli.

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Cilindri granulari,

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più evidenti ma comunque si deve essere in grado di cercarli per poterli vedere. Non sono solo proteine ma ci possono essere anche altre sostanze (per esempio globuli rossi). • I cilindri eritrocitari (proteine con all’interno globuli rossi) sono indicativi di un’ematuria di origine renale, c’è presenza di una glomerulonefrite. • I cilindri leucocitari sono osservati più frequentemente nelle glomerulonefriti ma in genere quando è associata un’infezione

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batteri

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un gran numero di batteri è indicativo di infezione del tratto urinario, a meno che il prelievo non fosse a lungo sottoposto a fermentazione o le urine siano state depositate in un contenitore contaminato, generalmente la presenza di soli batteri senza globuli bianchi associati in genere è indice di una contaminazione, in genere quando c’è un’infezione sono associati globuli bianchi.

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Lieviti:

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I lieviti si possono trovare soprattutto nei pazienti diabetici. Ricordatevi che nell’esame delle urine si possono trovare anche spermatozoi, o muco vaginale, soprattutto dopo un rapporto recente. Il muco si può trovare anche negli uomini, tipico per esempio dell’uretrite si può tro

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Cristalli, tanti tipi:

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  • Cristalli di acido urico: si possono trovare anche nelle urine normali, spesso si trovano nei pazienti con gotta (scintillano un po’, possono essere allungati sembrano delle spine)
  • Cristalli di ossalato di calcio: dieta con alimenti che contengono molto ossalato di calcio (cioccolato, tè, bibite, pomodori, vegetali a foglia verde), li chiamano “a busta di lettera”
  • Urati amorfi: sostanze dovute alla concentrazione delle urine e quindi a quelle scorie azotate che normalmente vengono eliminate
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peso specifico

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Chi ha questo sedimento spesso va incontro alla formazione di calcoli: in un soggetto disidratato, le urine si concentrano e queste sostanze precipitano, dando origine ai calcoli renali.

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i cristalli che si trovano in urine basiche

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sono: carbonato di calcio, fosfato di calcio, NH3, fosfati amorfi.
Esistono anche degli altri cristalli che sono: fosfato ammonico magnesiaco, cristalli di cistina, cristalli di tirosina e cristalli di leucina, ma queste sono in condizioni particolari (patologie ben specifiche). Si possono trovare anche dei lipidi, cristalli di colesterolo nella sindrome nefrosica per esempio, cristalli di bilirubina, cristalli di emosiderina nelle anemie emolitiche, cristalli di triplofosfato ammonio magnesiaco (a coperchio di bara).