demenza Flashcards

(40 cards)

1
Q

definizione

A

condizione di. subdola comparsa di sintomi confusionale e alterazione della performance cognitiva

patologie fin alterazione di più domini cognitivi e comportamentali con alterazioni che interferiscono con indipendenza delle attività della vita quotidiana
costantemente presenti

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2
Q

mci

A

mild cognitive impairment

alterazione di una o più funzioni cognitive

-anamnestico
-non anamnestico

alto rischio di sviluppare demenza

diagnosi b amiloide e proteina tau

terapia per eliminare accumuli e aducanumab

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3
Q

diagnosi demenza

A

anamnesi
valuti se demenze degenerative o altro
es depressione idrocefalo noemi teso ipotiroidismo

scale come ADL MMSE
NPI
scala hamilton e beck per depressione

PET
segni extrapiramidali o disturbi cognitivi

tac e rm se pensi tumore

esame liquor per b amiloide e proteina tau

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4
Q

classificazione demenze

A

età insorgenza
pre senili <65aa
senili >65 aa

sintominprevalenti
corticali (alzheimer corpi lewy e frontotemporale )
sottocorticali (es vascolari o SM)

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5
Q

tipo di demenza su proteina

A

All’interno delle forme non curabili, conoscendo qual è la prir distribuire in base alla tipologia di proteina coinvolta, Tra
-Le sinucleinopatie
Parkinson dove c’è un’alterazione della sinucleina;
Demenza a corpi di Lewy;
Atrofia multisistemica.

-Le taulopatie:
Demenza fronto-temporale;
• Paralisi sopranucleare progressiva, patologia con disturbo della motilità oculare verticale;
Degenerazione cortico-basale, che è un mix di disturbi cognitivi particolari e di disturbi extrapiramidali.
-Le amiloidopatie:
• Alzheimer;
• Encefalopatie trasmissibili come la Malattia Prionica.

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6
Q

se inizia con disturbi comportamento e linguaggio cosa pensi

A

DFT

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7
Q

se inizia con disturbi movimento e poi cognitivi

A

parkinson

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8
Q

disturbi cognitivi selettivi attenzione aprassia costruttiva allucinazioni etc

A

demenza a corpi di lewy

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9
Q

alzheimer esordio

A

40-90

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10
Q

alzheimer sintomi non presenti

A

esordio rapido
segni neurologici focali piramidali
e extrapiramidali e sensibilità e campo visivo

attacchi epilettici precoci

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11
Q

aplotipo predisponente alzheimer

A

aplotipo e4 dell apoliproteina E

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12
Q

Alzheimer cosa va in atrofia

A

lobi frontali parietali a livello temporale ippocampo (1alterazioen visibile )

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13
Q

geni coinvolti alzheimer

A

II precursore dell’amiloide fu il primo ad essere stato identificato, ma in rei responsabile solo in una piccola percentuale dei casi familiari;
Le preseniline 1 e 2 che rientrano all’interno di un complesso della membrana cellula che insieme ad altre proteine intervengono nel clivaggio del precursore dell’amiloide e sembrano quelle maggiormente coinvolte alle forme genetiche;
Mutazioni della proteina nicastrina sono state riscontrate in alcuni casi.

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14
Q

segni frontali alzheimer

A

Prensione forzata;
Segno della suzione;
Imitare le azioni di altri soggetti.

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15
Q

diagnosi alzheimer

A

5.9 DIAGNOSI
• Analisi del liquor in cui si ha:
-una riduzione della B42;
-una modifica del rapporto della proteina
aumento di quest’ultima

se due alterazioni sn 85-94% e sp 83-100%
pet

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16
Q

terapia alzheimer

A

Il professore mostra la PET di un depresso (sx) e di uno affetto da Alzheimer (dx).
5.10 TERAPIA
-Dieta equilibrata ed evitare l’obesità poiché il tessuto adiposo produce citochine infiammatorie.
-Attività riabilitativa sia mentale che fisica.
-Terapia farmacologia sia sull’attività cognitiva sia sull’attività comportamentale. Quest’ultima si inizia quando il soggetto ha delle alterazioni del comportamento ma senza esagerare poiché è molto importante sottolineare che, il soggetto affetto da Alzheimer non è un soggetto psichiatrico, quindi se non dà disturbo a nessuno o nn è pericoloso è meglio utilizzare dei dosaggi bassi. (I professore consiglia di avere molta calma nell’affrontare le cose), Tra i farmaci:
• Inibitori dell’acetilcolinesterasi centrale;
• Memantina, farmaco anti-glutammatergico, utilizzato nei soggetti con demenza avanzata.
Essa riduce l’attività del glutammato agendo nel suo recettore, poiché la iper-stimolazione di questo porta a sofferenza cellulare;
• Farmaci dell’amiloide di cui ancora non si sa molto;
• Neurolettici utilizzati quando vi sono disturbi comportamentali difficili da gestire;
• Antidepressivi, come ad esempio il Trazodone che ha un effetto rilassante, migliora l’umore ed è ben tollerato dai soggetti anziani.

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17
Q

demenza a corpi di lewy
che proteina aumenta

clinica

incidenza

A

-inclusi di sinucleina

disturbi cognitivi+parkinsonismi
insidiosa fluttuante e precoci segni parkinsoniani
+- disturbi comportamentali forme allucinatorie visive e uditive e disturbi disautonomici

UNICA COM CUI PEGGIORANO I SINTOMI PSICOTICI CON NEUROLETTICI

frequente più del parkinson

puoi somministra ldopa

18
Q

Degenerazione lobare fronto temporale
proteina
come si chiamava m
incidenza

clinica e forme particolari

A

tau e CHMP2B e VCP

demenza di pick per presenz a inclusi identificati da pick all’interno delle cellule nervose della corteccia cerebrale

terza dopo alzheimer e demenza a corpi di lewy con forte familiarità

disturbi del comportamento per atrofia lobo frontale e temporale

forme particolari riguardano disturbo lentamente progressivo del linguaggio
- afasia progressiva non fluente dovuta a degenerazione lobo frontale)
- demenza semantica forma posteriore (non capisce cosa gli di dica)
questi sintomi hanno esordio progressivo

poi disturbi comportamentali

19
Q

tre forme di FTLD

A

La FTLD comprende 3 forme cliniche principali:
1. Demenza Fronto-Temporale (bvFTD) che è la variante comportamentale, la più frequente con alterazioni carattere (impulsivi distratti rigidi non si curano)condotta sociale e disturbi cognitivi (astrazione, problem solving)oltre che riduzione linguaggio spontaneo fino a mutismo
2. Afasia Progressiva non fluente (PPA)
3. Demenza semantica (sPPA)

20
Q

proteine coinvolta nell FLTD

21
Q

sintomi FLTD
esordio

A

Demenza Fronto-Temporale
Caratteristiche diagnostiche principali
• Esordio insidioso e progressione graduale
• Precoce perdita della consapevolezza della propria persona
• Precoce perdita della consapevolezza
sociale
• Precoce inadeguatezza emotiva
• Precoce perdita della coscienza di malattia.

22
Q

esami FTLD

A

pet e rmn funzionale

per senza tracciante noti zone di ipoafflusso

23
Q

caratteristiche anamnestico e di esckudionFTLD

A

FTLD
Caratteristiche cliniche di esclusione
1. Esordio improvviso, ictale
2. Traumi cranici precedenti l’esordio
3. Precoci gravi disturbi di memoria
4. Precoci disturbi di orientamento spaziale
5. Linguaggio logoclonico (ripetizione delle ultime sillabe delle parole) con rapida perdita dei
concett
6. Mioclonie
7. Deficit corticali, bulbari e spinali
8. Atassia cerebellare
9. Coreoatetosi

24
Q

caratteristiche anamnestico e di esclusione

A

FTLD
Caratteristiche cliniche di esclusione
1. Esordio improvviso, itale
2. Traumi cranici precedenti l’esordio
3. Precoci gravi disturbi di memoria
4. Precoci disturbi di orientamento spaziale
5. Linguaggio logoclonico (ripetizione delle ultime sillabe delle parole) con rapida perdita dei
concetti
6. Mioclonie
7. Deficit corticali, bulbari e spinali
8. Atassia cerebellare
9. Coreoatetosi

25
con cosa ddf rispetto FTLD
sifilide SM aids dementia complex HSV a livello temporale
26
demenza vascolare causa
ostruzione vascolare o ipoafflusso cronico
27
scala ha chi ami
punteggio per capire probabilità demenza origine vascolare soprattutto esordio avuto , evoluzione fluttuante, sintomi e segni neurologici focali
28
criteri esclusione demenza vascolare segni contrari
3.2 CRITERI DIAGNOSTICI E DI ESCLUSIONE I criteri per la diagnosi della demenza vascolare sono- - demenza - fattori di rischio cardiovascolari - esordio improvviso - evoluzione fluttuante - correlazione temporale con eventi ischemici cerebrali (es. ictus) -associazione con segni che non legati al problema vascolare o cognitivi come incontinenza urinaria, disturbi precoci della deambulazione, turbe dell‘equilibrio I segni contrari ad una diagnosi di demenza vascolare sono: - la precoce comparsa di alterazione delle funzioni corticali più elevate (amnesia, afasia, aprassia, agnosia) in assenza di un imaging focale correlato; - assenza di lesioni cerebrovascolari alla RMN o TC.
29
30
forme di demenza vascolare
- encefalopatia di Binswanger ed encefalopatia ischemica ipossica hanno alla base meccanismi di ipoperfusione e quadri anatomopatologici caratteristici che dalla RMN non è possibile distinguere; infatti a RMN si manifesta con zone confluenti legata al deposito di amiloide vi fine tramite GRE e SWI sotto forma di aree ipodense espressione di piccole emorragie causate dai depositi - demenza causata dall'occlusione dei piccoli vasi che porta allo stato lacunare con la presenza di tante piccole lesioni - demenza multi-infartuale legata all'ostruzione di piccoli e grossi vasi - demenza vascolare da singolo infarto in cui il soggetto presenta la lesione e solo successivamente sviluppa il declino cognitivo. può essere causata da vasculiti
31
terapia demenza vascolare
off label memantina e anticolinesterasici
32
cadasil
rara forma genetica di demenza vascolare caratterizzata da piccoli infarti visibili a rx mutazione genetica NOTCH3
33
idrocefalo normoteso causa sintomi terapia
quadri che evidenziano dilatazione dei ventricoli per parziale ostruzione del deflusso del liquor disattenzione confusione disturbi memoria disturbi deambulazione disturbi minzione tac dilatazione ventricoli in assenza di atrofia corteccia actezolamide o ripetute punture lombari 10cc liquor ma usata più come test drenaggio liquor da ventricoli a cavità peritoneale “derivazione”
34
idrocefalo normoteso
quadri che evidenziano dilatazione dei ventricoli per parziale ostruzione del deflusso del liquor disattenzione confusione disturbi memoria disturbi deambulazione disturbi minzione tac dilatazione ventricoli in assenza di atrofia corteccia actezolamide o ripetute punture lombari 10cc liquor ma usata più come test drenaggio liquor da ventricoli a cavità peritoneale “derivazione”
35
demenza alcolica
• Prevalenza tra 6-25% negli alcoolisti anziani • Spesso chiamata demenza di Korsakoff •Spesso presente assieme ad AD • Associata a neuropatia periferica • Linguaggio generalmente preservato • Confabulazioni • Relativamente difficile da diagnosticare • Riferito in alcuni casi miglioramento con inibitori delle acetilcolinesterasi
36
encefalopatia da farmaci
- antagonisti colinergici - sedativi ipnotici (benzodiazepine, barbiturici) - narcotici - antagonisti dell'istamina - digossina - antagonisti dopaminergici (neurolettici)
37
leucodistrofie definizione
patologie genetiche a insorgenza nel bambino che riguardano la sostanza bianca e si associano a alterata maturazione della mielina bambino alterazione cognitiva motoria e comportamentale se si manifesta nell adulto solo tre possono dare demenza 'aspetto motorio e comportamentale. Esistono leucodistrofie che si manifestano nell'età - leucodistrofia metacromatica - leucodistrofia a cellule globoidi di Krabbé - adrenoleucodistrofia/adrenomieloneuropatia sospetti se rmn e trovi diffusa e omogenea degenerazione della sostanza bianca test diagnostici è dosaggio ematico di acidi grassi a catena molto lunga, che , a causa di un deficit generico si accumulano e sono tossici
38
se rmn diffusa e omogenea degenerazione della sostanza bianca cosa sospetti particolarità nell adulto
leucodistrofia nell adulto vedi degenerazione posteriore ma con contrasto c’è presa di contrasto
39
40