IL PARLAMENTO Flashcards

1
Q

Quali sono le principali caratteristiche dei parlamenti attuali rispetto a quelli del passato?

A

I parlamenti attuali sono molto diversi rispetto a quelli del passato, che assomigliavano più a delle assemblee. La trasformazione di queste assemblee in qualcosa di vagamente simile ai parlamenti attuali avvenne dapprima in Inghilterra e durò vari secoli.

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2
Q

Qual era la struttura del parlamento inglese durante il Settecento?

A

Il parlamento inglese era composto da due camere: la House of Lords e la House of Commons. Nel corso del Settecento, il parlamento inglese affermò gradualmente un potere fondamentale, ovvero quello di influire sulla scelta del re, dei ministri e del primo ministro.

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3
Q

Qual è stato un importante passo nella trasformazione dei parlamenti in istituzioni democratiche?

A

Con l’introduzione del suffragio universale, i parlamenti sono diventati le vere istituzioni dello stato democratico. Tuttavia, fino alla fine del XIX secolo, il potere esecutivo era ancora nelle mani del re.

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4
Q

Come hanno influenzato i parlamenti la formazione dell’esecutivo nel corso del tempo?

A

Col tempo, i parlamenti hanno affermato il potere di influire sulla formazione dell’esecutivo, inclusa la scelta dei ministri e del primo ministro. Questo processo è stato favorito dall’affermarsi dello stato costituzionale, caratterizzato da una costituzione rigida che ha determinato una rigida separazione dei poteri.

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5
Q

Qual è l’origine storica del Parlamento italiano e qual era la struttura del parlamento durante l’Italia monarchica?

A

Il Parlamento italiano è il diretto erede del parlamento dell’Italia monarchica e dello statuto del 1848. Lo statuto prevedeva un parlamento bicamerale composto da una Camera dei Deputati, sede della rappresentanza nazionale, e da un Senato di nomina regia.

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6
Q

Quali caratteristiche aveva il parlamento durante il periodo fascista?

A

Durante il fascismo, la Camera dei Deputati fu trasformata in Camera dei fasci e delle corporazioni, perdendo la sua natura di organo elettorale e diventando un organo di nomina governativa e partitica.

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7
Q

Quali furono le principali discussioni durante l’Assemblea Costituente riguardo alla forma del Parlamento?

A

Durante l’Assemblea Costituente, si discusse sulla forma da dare al Parlamento italiano. Alcuni sostenevano un parlamento monocamerale, mentre altri proponevano un parlamento bicamerale.

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8
Q

Qual è la struttura del Parlamento italiano attuale?

A
  • Il Parlamento italiano attuale si fonda su un bicameralismo paritario, indifferenziato e perfetto.
  • Questo significa che entrambi i rami, il Senato e la Camera dei Deputati, hanno poteri legislativi paritari e possono approvare leggi con lo stesso procedimento.
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9
Q

Quali sono le differenze tra il Senato e la Camera dei Deputati in termini di rappresentatività?

A

Il Senato ha una rappresentatività più limitata rispetto alla Camera dei Deputati, in quanto rappresenta 45 milioni di elettori contro i 50 milioni rappresentati dalla Camera. Le differenze nell’età di voto possono comportare equilibri politici diversi nelle due camere, data la composizione elettorale differenziata.

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10
Q

Quali sono le due camere che compongono il Parlamento italiano?

A

Il Parlamento italiano è composto da due camere:

  • La Camera dei deputati, formata da 630 componenti eletti da cittadini maggiorenni.
  • Il Senato della Repubblica, formato da 315 componenti eletti da cittadini che abbiano compiuto 25 anni, oltre a un numero limitato di senatori a vita nominati dal presidente della Repubblica.
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11
Q

Come avviene l’elezione dei membri del Parlamento italiano?

A

L’elezione avviene a suffragio universale e diretto, garantendo il diritto di voto a tutti i cittadini.
Questo significa che ogni cittadino maggiorenne ha il diritto di votare per i membri del Parlamento.

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12
Q

Chi può essere eletto come membro del Parlamento?

A
  • Possono essere eletti come membri del Parlamento i cittadini che abbiano compiuto i 25 anni per la Camera dei deputati e i 40 anni per il Senato, e che siano elettori.
  • Le condizioni di ineleggibilità prevedono che non si possano detenere due cariche contemporaneamente (incompatibilità) e che non possano candidarsi persone che ricoprono o hanno ricoperto determinate cariche, come presidenti di provincia o sindaci di comuni oltre i 20.000 abitanti.
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13
Q

Senatori a vita

A
  • La carica presidenziale dura 7 anni e possono essere eletti solo coloro che hanno almeno 50 anni. Questo fa sì che i senatori ex presidenti della Repubblica siano pochi.
  • Gli altri senatori a vita sono nominati direttamente dal Presidente della Repubblica e sono spesso importanti figure politiche.

In certe circostanze, il voto dei senatori può essere decisivo, come è successo durante il secondo governo Prodi.

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14
Q

Circoscrizione estero

A

i 12 deputati e i 6 senatori eletti nelle circoscrizioni estero rappresentano i cittadini che non risiedono in Italia.

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15
Q

Quali sono le regole riguardanti la durata della carica delle Camere del Parlamento italiano?

A
  • Le Camere durano in carica 5 anni e non possono essere prorogate se non per legge nel solo caso in cui il Paese si trovi in stato di guerra.
  • Il divieto di proroga risponde al principio cardine del periodico rinnovo delle cariche.
  • I poteri delle Camere, inoltre, sono prorogati fino al momento in cui non si riuniscono le nuove Camere, allo scopo di far sì che sia in ogni caso garantita la continuità nell’esercizio delle funzioni parlamentari.
  • Una o entrambe le camere possono essere sciolte in anticipo.
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16
Q

Il parlamento in seduta comune

A

Il Parlamento in seduta comune, formato dai membri delle due Camere, si riunisce sempre nell’aula della Camera dei deputati ai soli scopi definiti dalla Costituzione.
Si tratta di funzioni esclusivamente elettive.
Il Parlamento in seduta comune:

  • elegge, con il concorso dei delegati regionali, il presidente della Repubblica e assiste al suo giuramento. Lo può mettere anche in stato d’accusa;
  • elegge 1/3 dei componenti del Consiglio superiore della magistratura;
  • elegge 1/3 dei componenti della Corte costituzionale.

Il Parlamento in seduta comune è presieduto dal presidente della Camera, anche il regolamento è quella della Camera.
È sempre il presidente della Camera a indire l’elezione del nuovo presidente della Repubblica.
L’organo vota sempre e solo a maggioranza qualificata.

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17
Q

Quali sono le regole fondamentali stabilite dalla Costituzione riguardanti l’organizzazione e il funzionamento delle due Camere del Parlamento italiano?

A
  • Ciascuna camera elegge fra i suoi componenti presidente ed ufficio di presidenza.
  • Ciascuna camera adotta il proprio regolamento e lo fa a maggioranza assoluta dei propri componenti, garantendo così l’autonomia delle camere.
  • Le sedute sono di norma pubbliche, a meno che non sia deliberata la seduta segreta, anche se quest’ultima è raramente utilizzata. Durante le sedute viene redatto un processo verbale sia in forma sintetica che integrale.
  • Le decisioni sono di norma assunte con il voto favorevole della maggioranza dei presenti (quorum funzionale), purché sia presente la maggioranza dei componenti di ciascuna assemblea (numero legale).
    Il numero legale è costituito dalla metà più uno dei componenti, salvo congedi autorizzati.
    Quando manca il numero legale, le deliberazioni non sono valide.
  • Il quorum funzionale per l’approvazione di una proposta è quello della maggioranza semplice, a meno che la Costituzione non preveda una maggioranza più ampia, come la maggioranza qualificata o assoluta.
  • I componenti del governo hanno il diritto di assistere alle sedute e di essere ascoltati ogni volta che lo richiedano, e hanno l’obbligo di farlo se richiesti.
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18
Q

Quali sono i diritti e i doveri dei parlamentari disciplinati dalla Costituzione?

A
  • Non è possibile appartenere contemporaneamente ad entrambe le Camere del Parlamento.
  • Le qualifiche necessarie per diventare parlamentare e eventuali situazioni di ineleggibilità o incompatibilità durante il mandato sono valutate dalle Camere stesse
  • Ogni parlamentare rappresenta l’intera nazione
  • Ogni parlamentare riceve un’indennità stabilita dalla legge, la cui misura è decisa dall’ufficio di presidenza di ciascuna camera, entro un tetto che corrisponde allo stipendio dei magistrati con funzioni di presidente di sezione di Corte di Cassazione.
  • I parlamentari godono di una serie di immunità, originariamente concepite per proteggersi dal potere regio. Oggi, da un lato, si vogliono garantire il libero esercizio delle funzioni parlamentari e, dall’altro, evitare il rischio di prevaricazioni da parte del potere giudiziario.
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19
Q

Di quali immunità godono i parlamentari?

A

Le immunità si distinguono in:

  • Insindacabilità, che protegge i parlamentari per come votano e per ciò che dicono nell’esercizio delle loro funzioni
  • Inviolabilità, che impedisce ai parlamentari di subire limitazioni della libertà personale, a meno che la camera di appartenenza non autorizzi. Esistono alcune eccezioni, come nel caso in cui il parlamentare venga colto nell’atto di commettere un delitto per il quale l’arresto in flagranza è obbligatorio o nel caso in cui è stata emessa una condanna definitiva nei suoi confronti.
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20
Q

Quali sono gli organi delle camere?

A
  • Il presidente dell’assemblea
  • L’ufficio di presidenza
  • La conferenza dei presidenti dei gruppi
  • organi collegiali
  • commissioni permanenti
  • commissioni speciali/commissioni d’inchiesta
  • commissioni bicamerali
  • I gruppi parlamentari
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21
Q

presidente dell’assemblea

A

Il presidente dell'assemblea

  • rappresenta la camera all’esterno
  • garantisce il corretto svolgimento dei suoi lavori e dell’amministrazione interna
  • dirige le sedute
  • fa rispettare il regolamento

È eletto con una maggioranza qualificata.
La presidenza agisce come un’arbitra imparziale per facilitare il buon funzionamento della camera. Di solito, il presidente è un membro della maggioranza parlamentare.

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22
Q

ufficio di presidenza

A

L’ufficio di presidenza (al Senato consiglio di presidenza) è composto in modo da rappresentare tutti i gruppi parlamentari. Ha compiti amministrativi e attinenti alla disciplina interna.

23
Q

conferenza dei presidenti dei gruppi

A

La conferenza dei presidenti dei gruppi, composta dai capigruppo di tutti i partiti parlamentari, assiste il presidente nell’organizzazione dei lavori parlamentari.
Decide il programma, il calendario e l’ordine del giorno delle sedute, con decisioni prese all’unanimità al Senato e a maggioranza qualificata dei tre quarti alla Camera. Se non raggiunge un accordo, il presidente decide autonomamente.

24
Q

organi collegiali

A

Alcuni organi collegiali hanno compiti specifici:

  • la giunta per il regolamento assiste il presidente nell’interpretazione del regolamento;
  • la giunta delle elezioni gestisce le procedure elettorali;
  • la giunta delle autorizzazioni a procedere risponde alle richieste dell’autorità giudiziaria riguardo ai parlamentari.
25
Q

commissioni permanenti

A

Le commissioni permanenti, al momento 14, sono organizzate in base alle loro competenze specifiche, come affari costituzionali, giustizia, affari esteri, difesa, bilancio, e così via. Svolgono ruoli fondamentali nel processo legislativo e nel controllo del governo. La composizione delle commissioni riflette la proporzione dei gruppi parlamentari: i gruppi di maggioranza nell’assemblea sono anche maggioritari nelle commissioni, mentre quelli di minoranza sono rappresentati di conseguenza.

26
Q

commissioni bicamerali

A

Esistono numerose commissioni bicamerali, cioè costituite da un numero uguale di senatori e deputati, per svolgere funzioni che spettano ad entrambi i rami del Parlamento.
Due sole commissioni sono previste dalla Costituzione:

  1. la commissione per le questioni regionali
  2. la commissione per i procedimenti d’accusa.

Le altre commissioni bicamerali sono istituite per legge e hanno un carattere:

  • o permanente (commissioni per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, la commissione per il controllo degli enti previdenziale, comitato per la sicurezza della Repubblica);
  • o temporaneo (commissione d’inchiesta e commissioni consultive).
27
Q

gruppi parlamentari

A

I gruppi parlamentari sono fondamentali per l’organizzazione dei partiti politici all’interno delle Camere.
Dopo la prima seduta della camera di appartenenza, gli eletti devono dichiarare la loro appartenenza a un gruppo; altrimenti, vanno nel gruppo misto.
Per costituire un gruppo parlamentare, è necessario avere almeno 20 deputati o 10 senatori.
I presidenti dei gruppi hanno un ruolo cruciale nei lavori e nei dibattiti parlamentari, e la distribuzione del tempo per gli interventi in aula avviene in base alla dimensione dei gruppi.

28
Q

Procedimento ordinario

A

Il procedimento legislativo è formato da diverse fasi:

  1. fase dell’iniziativa
  2. fase istuttoria
  3. fase deliberativa
  4. promulgazione
  5. pubblicazione
29
Q

fase dell’iniziativa

A

i titolari del potere di iniziativa legislativa sono:

  1. il governo
  2. ciascun consiglio regionale
  3. il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro
  4. il popolo mediante proposta firmata da 50.000 elettori
  5. ciascun membro del Parlamento

Mentre i parlamentari possono presentare proposte alla sola camera a cui appartengono, gli altri titolari dell’iniziativa hanno facoltà di scelta senza limitazioni.

30
Q

fase istuttoria

A

La fase istruttoria è affidata alle commissioni ed è obbligatoria, come previsto esplicitamente dalla Costituzione. Ogni progetto di legge viene assegnato al presidente della commissione competente, e altre commissioni possono essere coinvolte per esprimere un parere.

31
Q

fase deliberativa

A

che si può svolgere secondo tre procedure diverse, è possibile tuttavia passare da un procedimento all’altro:

  • procedimento normale o in sede referente: attribuisce alla commissione un compito esclusivamente istruttorio. Il presidente della commissione riferisce sul progetto e la commissione, dopo aver acquisito tutti gli elementi informativi necessari, lo discute prima in via generale e poi lo esamina articolo per articolo;
  • procedimento in sede redigente: alla commissione viene affidato il compito di formulare un testo semidefinitivo. L’aula potrà votarlo come tale senza possibilità di modifica;
  • procedimento in sede legislativa: esso può essere attuato solo quando vi è un largo consenso. Se non vi si oppongono il governo, oppure 1/10 dei componenti della camera o 1/5 di quelli della commissione competente, i progetti di legge possono essere approvati in commissione senza delibera dell’assemblea.
32
Q

procedimento legislativo normale

A

Se il procedimento seguito è quello normale, l’esame in assemblea del progetto di legge si sviluppa attraverso tre momenti: discussione generale; esame e votazione articolo per articolo, nel corso della quale si discute e si vota su ciascun articolo in cui il progetto è ripartito e sui singoli emendamenti presentati; seguono le dichiarazioni di voto e ovviamente la votazione finale.
Se il progetto è approvato esso viene trasmesso con apposito messaggio al presidente dell’altra camera. Questa dovrà approvare il progetto nella stessa identica formulazione, qualsiasi modificazione comporta il ritorno alla camera che lo aveva approvato (il su è giù delle navette). La camera alla quale è stato rinviato il progetto riesamina solamente ciò che è stato cambiato. Nel caso in cui, invece, il progetto sia già stato approvato nello stesso testo dall’altra camera esso va al presidente della Repubblica per la 4) PROMULGAZIONE e al ministro della giustizia per la 5) PUBBLICAZIONE.

33
Q

procedimenti legislativi speciali

A

Le Camere prevedono procedimenti speciali diversi da quanto descritto per alcuni oggetti:
- esame dei disegni di legge di conversione di decreti legge;
- esame dei progetti di legge costituzionale;
- esame della legge di bilancio e della legge finanziaria;
- esame della legge comunitaria.

34
Q

Sessione di bilancio

A

è un periodo di circa un mese e mazzo durante il quale i lavori parlamentari sono finalizzati alla discussione e votazione della legge di stabilità e del bilancio di previsione. Essa costituisce la fase finale del ciclo annuale di bilancio.
Il ciclo annuale di bilancio prende avvio in aprile con la relazione sull’economia e la finanza pubblica presentata al ministro dell’economia; prosegue con la presentazione del rendiconto generale e con il conseguente disegno di legge di assestamento; quindi con la decisione di finanza pubblica la quale fissa le grandezze di massima e gli obiettivi del triennio. Il governo entro il 15 di ottobre presenta il disegno di legge di bilancio e il disegno di legge di stabilità. La legge di stabilità fissa il livello massimo del saldo netto (entrate meno uscite) che deve essere finanziato emettendo titolo di stato, nonché l’eventuale aumento o riduzione delle tasse, i fondi destinati al rinnovo dei contratti pubblici, ecc..

35
Q

Legge comunitaria

A

è lo strumento con cui viene assicurato il periodico adeguamento dell’ordinamento interno all’ordinamento dell’Unione europea. E’ stata istituita nel 1989 e deve essere presentata dal governo alle Camere entro il 31 gennaio.

36
Q

Riordino normativo

A

attraverso la legge di semplificazione si sarebbe dovuto procedere periodicamente a delegificare e semplificare settori dell’ordinamento. Si sono avute solamente due leggi si tale genere, anche se lo sforzo di semplificazione è stato ugualmente perseguito. Uno degli interventi più recenti è la norma tagli-leggi con cui si è proceduto all’abrogazione generalizzata delle leggi anteriori al 1970, salvando solamente le disposizioni indispensabili.

37
Q

Quali sono i principali strumenti utilizzati dalle Camere per specificare e integrare l’indirizzo politico generale?

A

La funzione principale delle Camere è quella di determinare l’indirizzo politico del paese, indicando al governo cosa fare e a quale scopo.

I principali strumenti utilizzati sono:

  • Le mozioni, che provocano una deliberazione su un determinato argomento e possono chiedere al governo di muoversi in una direzione specifica.
  • Le risoluzioni, che hanno le stesse finalità delle mozioni ma possono essere presentate in circostanze diverse, come atto di indirizzo conclusivo di un dibattito o votate in commissione.
  • Gli ordini del giorno di istruzione al governo, che costituiscono l’atto di indirizzo più blando e spesso si traducono in promesse future non accettate.
38
Q

Quali sono i margini entro cui le Camere possono muoversi nell’integrare l’indirizzo politico generale?

A

I margini sono circoscritti dai termini del rapporto tra governo e maggioranza. Per questioni considerate poco rilevanti dal governo, la maggioranza può essere lasciata libera di pronunciarsi. Per temi più delicati, l’atto di indirizzo è concordato direttamente tra governo e maggioranza. Se l’atto di indirizzo è proposto solo dall’opposizione, la maggioranza farà in modo che sia accantonato.

39
Q

Quali sono alcuni degli strumenti disponibili al singolo parlamentare per esercitare funzioni di controllo e informazione?

A

Alcuni degli strumenti disponibili sono:
- Interrogazioni: domande rivolte per iscritto al governo per chiedere informazioni, con risposta orale o scritta. L’interrogante può dichiarare se è soddisfatto della risposta in pochi minuti, senza aprire un dibattito.
- Interpellanze: domande al governo per sapere il motivo di un certo comportamento e cosa intende fare in relazione a specifici aspetti della sua politica. L’interpellante può replicare più a lungo rispetto alle interrogazioni.

40
Q

Quali sono alcuni degli strumenti disponibili alle commissioni parlamentari per esercitare funzioni di controllo e informazione?

A

Alcuni degli strumenti disponibili alle commissioni sono:

  • Richiesta di presenza dei ministri in commissione per riferire su questioni politiche o amministrative.
  • Richiesta al governo di presentare relazioni sull’esecuzione delle leggi e sull’attuazione degli strumenti di indirizzo approvati dalla camera.
  • Possibilità di disporre indagini conoscitive su determinate questio
41
Q

Cosa prevede la Costituzione riguardo all’istituzione di commissioni d’inchiesta?

A

La Costituzione prevede che le Camere possano istituire commissioni d’inchiesta, le quali devono avere per oggetto materie di interesse pubblico e devono essere composte in modo da riflettere la proporzione dei gruppi parlamentari. Tali commissioni dispongono degli stessi poteri e sono sottoposte alle medesime limitazioni dell’autorità giudiziaria.

42
Q

Qual è il ruolo delle commissioni d’inchiesta nel contesto del controllo parlamentare?

A

Le commissioni d’inchiesta costituiscono lo strumento di controllo più incisivo. Esse affrontano questioni politicamente sensibili e spesso vengono istituite su richiesta dell’opposizione e dell’opinione pubblica per indagare sulle responsabilità dell’amministrazione o dei suoi dirigenti.

43
Q

Qual è il metodo utilizzato per cadenziare i lavori parlamentari a partire dal 1971?

A

I lavori parlamentari sono cadenzati secondo criteri concordati dalla conferenza dei capigruppo, su proposta del governo, della maggioranza e dell’opposizione. Questo metodo è reso possibile tramite il contingentamento dei tempi, che impone che i procedimenti in assemblea si concludano entro una data prefissata. Il tempo disponibile è ripartito in quote fra governo, relatori e rappresentanti dei gruppi.

44
Q

Qual è il metodo di votazione più comune durante i lavori parlamentari?

A

La maggior parte delle votazioni avviene a scrutinio palese, rendendo impossibili le imboscate dei cosiddetti franchi tiratori e obbligando ciascun gruppo a assumersi le proprie responsabilità.

45
Q

Cos’è l’ostruzionismo nel contesto parlamentare?

A

L’ostruzionismo è l’utilizzo esasperato di tutte le facoltà previste dal regolamento parlamentare allo scopo di ritardare o impedire che l’assemblea deliberi. È una tattica spesso utilizzata dall’opposizione per attirare l’attenzione dei mezzi di informazione e per contrastare le iniziative della maggioranza.

46
Q

Di cosa necessita il parlamentarismo?

A

Il parlamentarismo necessita della collaborazione fra il governo e il parlamento. Per anni tuttavia così non è stato. Sono proprio i regolamenti parlamentari a disciplinare aspetti importanti del rapporto fiduciatario, a partire da un istituto che prende il nome di fiducia.

47
Q

la questione di fiducia

A

La questione della fiducia consiste nell’annuncio formale fatto dal governo, nell’imminenza di una qualsiasi votazione parlamentare, che esso la considera tanto rilevanti ai fini del proprio indirizzo che si dimetterà nel caso in cui l’assemblea si pronunci negativamente.
Nonostante ciò i governi italiani restano in una condizione più limitata di preminenza rispetto ai governi di altri paesi.

48
Q

rapporto tra Parlamento e Presidente della Repubblica

A

il Parlamento in seduta comune lo elegge e ne ascolta il giuramento; ad esso trasmette le leggi per la promulgazione, o presidenti dei gruppi parlamentari sono ascoltati dal presidente; il parla mentolo può mettere in stato d’accusa ma non può sindacarne l’attività.

49
Q

rapporto tra Parlamento e Corte costituzionale

A

il parlamento elegge 1/3 dei giudici costituzionali; le leggi del parlamento sono sottoposte al controllo di costituzionalità, esso sostiene l’accusa nei confronti del presidente.

50
Q

rapporto tra Parlamento e Potere giudiziario

A

il parlamento elegge 1/3 dei componenti del Consiglio superiore della magistratura; ciascuna camera è chiamata a decidere sulle eccezioni di insindacabilità delle opinioni espresse dai parlamentari nell’esercizio delle funzioni e sulle richieste di provvedimenti restrittivi della libertà personale a carico dei propri componenti.

51
Q

rapporto tra parlamento e regioni

A

la Costituzione ha previsto una commissione parlamentare per le questioni regionali. Inoltre le due camere possono prevedere la partecipazione di rappresentanti delle regioni ai lavori di questa commissione. I consiglio regionali possono presentare proposte di legge alle camere.

52
Q

rapporto tra parlamento e Unione Europea

A

i regolamenti parlamentari prevedono specifiche procedure di indirizzo e di controllo sull’attività governativa in ambito europeo. In entrambe le camere è istituita una commissione “politiche dell’Ue” con compiti relativi:
- all’esame in sede referente della legge comunitaria;
- all’esame in sede consultiva degli schemi di atti di governi attuativi di direttive Ue;
- esame in sede politica degli atti e progetti dell’unione.
Il Trattato di Lisbona conferisce ai parlamenti nazionali il compito di vigilare sul principio di sussidiarietà, partecipando alle politiche volte a garantire libertà, sicurezza e giustizia.

53
Q

rapporto tra parlamento e Organi ausiliari e autorità indipendenti

A

le Camere si avvalgono di pareri, studi ed indagini del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro. La Corte dei conti riferisce direttamente alle camere.