L’ORGANIZZAZIONE E L’ESERCIZIO DEL POTERE POLITICO Flashcards

1
Q

forma di governo della Gran Bretagna

A

Il modello primogenito è quello della monarchia inglese tra 1600/1700, ovvero di una costituzionale. In questa fase i poteri dello stato erano concepiti come separati: nella Camera dei Comuni si facevano sentire interessi diversi e contrapposti a quelli della grande nobiltà fondiaria e della Corono; il potere politico- amministrativo restava nelle mani del re.
Nell’Ottocento la monarchia costituzionale si trasformò in un governo parlamentare in versione monista, nel quale l’indirizzo politico dipendeva solo dai rapporti tra governo e parlamento. Tra furono gli elementi cruciali di tale rivoluzione:
- all’interno al governo di sua maestà emerse la figura del primo ministro;
- facendo ricorso all’istituto dell’impeachment la Camera dei Comuni pose le basi del rapporto
fiduciario: il governo non poteva esercitare le sue funzioni se gli veniva a mancare la fiducia del
Parlamento;
- la Camera dei comuni si organizzo in due parti contrapposte.

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2
Q

forma di governo degli Stati Uniti

A

A Filadelfia nel 1787 fu stesa la più antica costituzione scritta ancora in vigore, quella americana. I costituenti delinearono i termini di separazione dei rapporti fra il Presidente e il Congresso: in nessun caso il presidente poteva mandare a casa il Congressi e che questo non poteva liberarsi del presidente salvo l’ipotesi di messa in stato d’accusa (impeachment).

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3
Q

forma di governo europea

A

in Europa il ruolo dello Costituzioni scritte fu decisivo.

→ In Francia, con la Costituzione del 1830, si affermò la monarchia orleanista, caratterizzata da un marcato dualismo: il governo rispondeva sia al re che al parlamento. All’indomani della Seconda guerra mondiale si ebbero in Europa varie ondate costituzionali. La soluzione voluta dal generale francese de Gaulle fu una forma di governo semi-presidenziale, caratterizzato dal forte ruolo del presidente.

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4
Q

forma di governo presidenziale

A
  • Si chiama così perche titolare del potere esecutivo è in prima persona il presidente: si tratta di una forma di governo a direzione monocratica. Il modello di riferimento è quello degli Usa: il presidente viene scelto direttamente dal corpo elettorale, per mezzo dei grandi elettori.
  • Vige un regime di separazione dei poteri, il potere legislativo non può sfiduciare il presidente, dall’altro in nessun caso il presidente può sciogliere le assemblee. È salvo il caso dell’impeachment ovvero il procedimento parlamentare di messa d’accusa del presidente.
  • Le leggi le fa il Congresso e il presidente ha in materia poteri limitati, ha solo il potere di veto.
  • La logica istituzionale di tale forma di governo è quella dei pesi contrapposti, o checks and bilance, ovvero un potere controlla l’altro.
  • Si può verificare il caso del governo diviso: si ha quando il presidente appartiene a un partito, ed una o entrambe le camere vedono in maggioranza l’altro partito. Il presidente deve cercare un accomodamento con la maggioranza congressuale.
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5
Q

forma di governo parlamentare

A
  • Si chiama così perche l’esecutivo è considerato espressione del Parlamento. Si tratta di una forma di governo largamente diffusa, soprattutto in Europa.
  • L’esecutivo è generalmente nominato da un organo terzo, il capo dello stato. Il parlamento può, votando il qualsiasi momento la sfiducia, obbligare il governo a dimettersi. Per tale ragione tutte le forme di governo parlamentari prevedono la possibilità di scioglimento del parlamento prima della scadenza delle naturale.
  • Nelle forme di governo parlamentare il capo di stato ha funzioni prevalentemente cerimoniali, simboliche, o comunque relativamente limitate.
  • Fra tutte le forme di governo quella parlamentare è quella maggiormente sensibile al formato e alla meccanica del sistema partitico.
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6
Q

forma di governo semi-presidenziale

A
  • Si chiama così perché combina alcune caratteristiche della forma di governo presidenziale e di quella parlamentare.
  • Il modello di riferimento è la Francia della Quinta Repubblica. Qui i poteri del presidente includono tutti quelli dei capi di stato dei regimi parlamentari, cui si aggiungono altri incisivi poteri, soprattutto nell’ambito della politica estera.
  • Il presidente ha il potere di condizionare la durata del parlamento (con lo sciogli mento) e il parlamento ha il potere di far dimettere il governo (con la sfiducia).
  • Nella forma di governo semi-presidenziale si possono verificare diversi casi: si può verificare una uniformità (presidente e maggioranza parlamentare appartenenti allo stesso schieramento) oppure difformità. In quest’ultimo caso si ha la coabitazione fra un presidente e un primo ministro di partiti diversi, sorge quindi la necessità di trovare giorno per giorno un modus vivendi.
  • Anche se alcuni studiosi hanno ritenuto questo modello dotato di una utile flessibilità, proprio in Francia è stata modificata la Costituzione per ridurre i casi di coabitazione.
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7
Q

forma di governo direttoriale

A
  • Titolare del potere esecutivo è un questo caso un organo collegiale: il direttorio. Esso è al tempo stesso vertice del governo e vertice dello stato. Questo collegio non è eletto dai cittadini direttamente, bensì dal parlamento.
  • Il parlamento non può sfiduciare il governo e obbligarlo a dimettersi. A sua volta l’esecutivo non può condizionare il mandato parlamentare che dura sempre fino al termine.
  • Il modello di riferimento di tale forma di governo è la Svizzera.
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8
Q

Quali caratteristiche aveva l’ordinamento statutario del regno di Sardegna e come si evolse nel corso del tempo?

A

L’ordinamento statutario del regno di Sardegna nacque nel 1848 con i caratteri della monarchia costituzionale. Immediatamente però presidenti di nomina regia, in particolare Cavour, giudicarono utile avvalersi del sostegno dell’assemblea elettiva per meglio perseguire il proprio indirizzo.
Tuttavia nei periodi di crisi la corona non manco di intervenire pesantemente e scelse presidenti del Consiglio fra i proprio fedelissimi. Fino all’avvento del fascismo il regime italiano fu un governo parlamentare dualista. Questa visione dualista riemerse anche in sede costituente.

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9
Q

Qual è stata la natura della forma di governo italiana secondo la Costituzione?

A

Secondo la Costituzione è il presidente della Repubblica a nominare il presidente del Consiglio. Il governo necessita la fiducia di entrambe le Camere, al tempo stesso esse possono approvare una mozione di sfiducia. Si può quindi affermare che la forma di governo italiana non è mai stata riconducibile alla tipologia del governo parlamentare a direzione monocratica. Unica eccezione fu il periodo degaspariano, il presidente del Consiglio Alcide de Gasperi, era anche il leader indiscusso del partito di maggioranza relativa, la Dc.
Sempre inoltre i governi furono governi di coalizione, si fondavano su una maggioranza parlamentare composita che raggiunse anche i sei o sette gruppi. Ciascun ministro rispondeva più al proprio partito e alla propria corrente che non al presidente del Consiglio. Ciò aveva ridotto la nostra forma di governo a un singolare esempio di governo a direzione plurima dissociata. Si trattò soprattutto di governi instabili, dalla durata media di 11 mesi.

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10
Q

Quali sono stati i segni di crisi nel funzionamento delle forme di governo italiane nella seconda metà degli anni Settanta?

A

Nella seconda metà degli anni Settanta, il funzionamento delle forme di governo italiane cominciò a manifestare segni di crisi. La governabilità e la stabilità furono percepite come condizioni indispensabili di sviluppo, difficilmente compatibili con il governo a direzione plurima dissociata.

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11
Q

Quali scopi si pensava di raggiungere trasformando il sistema proporzionale in uno maggioritario?

A

Trasformando il sistema proporzionale in uno maggioritario, si pensava di raggiungere diversi scopi:

  • Istaurare una competizione bipolare;
  • Imporre un ricambio della classe politica;
  • Moralizzare la vita pubblica;
  • Semplificare il sistema dei partiti.
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12
Q

Qual è stata la conseguenza della trasformazione del sistema proporzionale in uno maggioritario?

A

La logica della competizione politica è diventata decisamente bipolare e, al contempo, la figura del presidente del Consiglio si è rafforzata. In conclusione, l’ordinamento italiano si è orientato verso governi di legislatura e direzione monocratica, fondati su coalizioni formate prima delle elezioni e legittimate direttamente dal voto.

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