Ipocalcemia Flashcards
(5 cards)
clinica (in genere è asintomatica soprattutto se acuta, onvece se cronica comporta sintomi più frequentemente)
- spasmi muscolari
- allungamento QT
- spasmi laringei
- convulsioni
- depressione
- parestesie periorali
- cataratta
epidemiologia
- La causa principale è la tiroidectomia
- autoimmune
- sindrome di De George
- emocromatosi
DDX
1.ipocalcemia
2.valutare la FOSFOREMIA
A : bassa, valutare vitamina d3
-deficit vitamina d3
- se normale vitamina d3, resistenza alla vitamina d3 (rachitismo)
B : alta, valutare PTH - alto :pseudoipoparatiroidismo - basso : ipoparatiroidismo
Trattamento
- calcio se ipocalcemia acuta
- vitamina d3 (3-4 grammi in ipoparatiroidismo)
L’ipocalcemia dovuta a pancreatite acuta può essere accompagnata da PTH diminuito, normale o elevato e solitamente è asintomatica
.
Si può avere ipocalcemia con PTH elevato, come nei casi di iperfosforemia acuta grave dovuta a rabdomiolisi, insufficienza renale acuta o lisi tumorale.
I valori del calcio sierico sono strettamente dipendenti dai valori dell’albuminemia.
Nell’ipocalcemia dovuta a ipomagnesemia si ha un deficit di liberazione e di risposta al PTH.
L’ipocalcemia cronica di solito è asintomatica, provocando tra le altre manifestazioni anche alterazioni cardiache, come l’accorciamento del QT e l’aumento del rischio di intossicazione digitalica.
I disturbi del metabolismo osseo potrebbero essere frequentemente domandati nel test. Prima di diagnosticare un’ipocalcemia dobbiamo essere sicuri che i valori di albumina siano nella norma (solitamente sono diminuiti nelle patologie gravi), dato che la diminuzione di 1gr/dl di albumina si accompagna ad una diminuzione di 0,8 mg/dl di calcio. I valori di calcio ionico sono più affidabili perché non dipendono dall’albuminemia. Nella pancreatite acuta non è chiaro il meccanismo responsabile dell’ipocalcemia: il consumo di calcio è stato attribuito al processo di saponificazione nella steatonecrosi, ma tuttavia esistono altri fattori come l’ipoalbuminemia, la diminuzione della risposta al PTH e l’ipomagnesemia. Il PTH aumenta la calcemia e diminuisce la fosfatemia, così che nella situazioni in cui i valori di fosforo sono molto elevati (rabdomiolisi, lisi tumorale o insufficienza renale acuta) viene stimolata la liberazione di PTH nonostante l’ipocalcemia, visto che si formano dei complessi formati da fosforo e calcio che precipitano nei tessuti molli. L’ipomagnesemia produce ipocalcemia tramite due meccanismi: altera la secrezione di PTH e diminuisce la risposta periferica all’ormone. L’ipocalcemia cronica, a differenza dell’ipercalcemia, solitamente non è asintomatica, ma provoca sintomi neuromuscolari e neurologici. All’ECG l’ipocalcemia provoca un prolungamento del QT (l’ipercalcemia lo accorcia) e diminuisce l’efficacia dei farmaci digitalici.