Le circostanze Flashcards

1
Q

Come definiresti le circostanze?

A

Sono situazioni, inerenti al reato o alla persona del colpevole, che, se presenti, comportano la modificazione della pena (in aumento o diminuzione) di un reato già perfetto.

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2
Q

Quale è l’etimologia della parola circostanza?

A

Deriva dal latino dal “circumstantia, der. di circumstare”, cioè stare intorno.

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3
Q

Abbiamo incontrato le circostanze nel capitolo relativo al concorso apparente di norme. Ti ricordi dove e perché?

A

Ne abbiamo parlato a proposito del rapporto di specialità intercorrente tra la figura comune di reato e la figura circostanziata, quando sono previste in norme diverse (es. furto 624 e furto con destrezza 625).

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4
Q

Cosa significa che le circostanze “possono scomparire nel caso concreto” (cit. Marinucci-Dolcini)?

A

Quando concorrono circostanze eterogenee, il giudice deve procedere al bilanciamento (69) delle stesse: tale giudizio può concludersi nel senso della prevalenza delle une sulle altre. Quelle che non prevalgono “scompaiono”.

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5
Q

Come si riconoscono le circostanze nel codice penale e come si differenziano rispetto agli elementi costitutivi di una autonoma fattispecie di reato?

A

Si devono adottare dei criteri formali:

  1. Rubrica “Circostanze Aggravanti” e applicazione agli articoli che precedono (es. 339).
  2. Presenza nel testo dell’articolo delle formule “la pena è aumentata/diminuita se…”.
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6
Q

Qual è la differenza tra 624, 624bis, 625 e 625bis?

A

Il 624 è il furto (reato-base).
Il 624bis “furto in abitazione e furto con strappo” individua delle autonome fattispecie di reato.
Il 625 “Circostanze aggravanti” contiene le aggravanti del reato di furto (624).
Il 625bis “Circostanze attenuanti” contiene le attenuanti applicabili al 624, 624bis e 625.

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7
Q

Cosa sono i delitti aggravati dall’evento? Sono delle aggravanti o autonome figure di reato? Dove li abbiamo incontrati?

A

Sono fattispecie caratterizzate da un fatto-base punito per la sua oggettiva pericolosità nei confronti di un determinato bene giuridico, cui si aggiunge un evento che traduce il pericolo nella lesione dello stesso bene (es. evento morte a seguito di reato di abuso di mezzi di correzione 571, maltrattamenti contro familiari o conviventi 572, rissa 588).
Si tratta di una delle figure di responsabilità oggettiva presenti nel codice: ex art. 42 co 3: l’evento è imputato all’agente a titolo di r.o. (oggi, dopo la sentenza 1085/1988, almeno a titolo di colpa).

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8
Q

Quali sono i 5 modi di classificazione delle circostanze?

A
  1. Comuni e speciali.
  2. Aggravanti e attenuanti.
  3. A efficacia comune e efficacia speciale.
  4. Definite e indefinite.
  5. Oggettive e soggettive.
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9
Q

Quali sono gli articoli del codice che contengono le circostanze comuni?

A

61, 62, 62bis, 111, 112, 114.

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10
Q

Che differenza c’è tra circostanze attenuanti comuni e circostanze attenuanti generiche?

A

Le circostanze attenuanti comuni sono tipiche e descritte dall’art. 62 e si applicano a tutti i reati.
Le circostanze attenuanti generiche sono atipiche e descritte nel 62bis “Il giudice, indipendentemente dalle circostanze previste nell’articolo 62, può prendere in considerazione altre circostanze diverse, qualora le ritenga tali da giustificare una diminuzione della pena.”

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11
Q

Nomina almeno 5 circostanze aggravanti comuni (su 11) e 3 circostanze attenuanti comuni (su 6).

A

Vedi sul codice artt. 61 e 62.

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12
Q

Qual è la regola base del concorso eterogeneo?

A

Gli aumenti o le diminuzioni si operano sulla quantità di pena risultante dall’aumento o dalla diminuzione precedente (63 co 2). (es. 1 anno +1/3= 1 anno e 4 mesi + 1/3 = …).

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13
Q

Gli aumenti e diminuzioni sono solo quantitativi o anche qualitativi?

A

Possono essere anche qualitativi, quindi mutando la specie della pena: es. 576 - 577 da reclusione ad ergastolo.

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14
Q

Qual è la differenza tra circostanze a efficacia comune e a efficacia speciale? Perché è importante?

A

Le circostanze a efficacia comune comportano un aumento/diminuzione fino a un terzo della pena.
Le circostanze a efficacia speciale comportano:
1. una pena di specie diversa;
2. una cornice di pena diversa; o
3. un aumento o diminuzione della pena superiore ad un terzo.
La rilevanza è data dalla disciplina peculiare del concorso omogeneo di circostanze, quando ci sono una o più circostanze a efficacia speciale (63 co 3, 4, 5).

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15
Q

Quali sono le circostanze indefinite?

A

Sono quelle la cui individuazione è rimessa alla discrezionalità del giudice.
Possono essere aggravanti e attenuanti, sia comuni che speciali:
Attenuanti comuni indefinite = 62 co 1 n. 4; 62bis.
Attenuanti speciali indefinite = 311.

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16
Q

Quali sono i criteri di imputazione delle circostanze?

A

Sono disciplinati dall’art. 59.

  1. Rilevanza oggettiva delle circostanze attenuanti (59 co 1) = sono valutate a favore dell’agente anche se da lui non conosciute, o ritenute inesistenti per errore.
  2. Imputazione colposa per le circostanze aggravanti (59 co 2)= soltanto se da lui conosciute ovvero ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da colpa.
  3. Irrilevanza delle circostanze aggravanti e attenuanti erroneamente supposte dall’agente (59 co 3): se l’agente ritiene per errore che esistano circostanze aggravanti o attenuanti, queste non sono valutate contro o a favore di lui.
17
Q

Fai un esempio per chiarire come è mutata, nel passaggio dal 1930 alla riforma del 1990, la imputabilità delle circostanze.

A

Secondo l’orginale disciplina del codice, le circostanze si applicavano oggettivamente anche se non conosciute o per errore ritenute inesistenti.
Quindi se Tizio, ignorantissimo, fosse entrato in casa di Caio per danneggiare qualcosa e si fosse diretto (a caso) su di un vaso cinese antico, avrebbe visto contestata anche l’aggravante del danno patrimoniale di rilevante entità nonostante il suo grado di cultura.
Ora, invece, gli verrebbe contestata solo se sapeva del valore del vaso o poteva rendersene conto.

18
Q

Cosa dispone l’art. 60?

A

Parla dell’applicazione delle circostanze nel caso di errore sulla persona dell’offeso.

“Nel caso di errore sulla persona offesa da un reato, non sono poste a carico dell’agente le circostanze aggravanti, che riguardano le condizioni o qualità della persona offesa, o i rapporti tra offeso e colpevole. [anche se l’errore è dovuto a colpa].
Sono invece valutate a suo favore le circostanze attenuanti, erroneamente supposte, che concernono le condizioni, le qualità o i rapporti predetti.
Le disposizioni di questo articolo non si applicano, se si tratta di circostanze che riguardano l’età o altre condizioni o qualità, fisiche o psichiche, della persona offesa.”

19
Q

Come avviene l’aumento o la diminuzione della pena nel caso vi sia una sola circostanza?

A

Avviene con un giudizio bifasico: il giudice quantifica la pena per il reato base (133) e, in una seconda fase, aumenta o diminuisce la pena in applicazione della circostanza. Tanto emerge anche in sentenza.

20
Q

Secondo te il giudice può valutare un elemento ai sensi del 133 (cornice edittale) e come aggravante?

A

La questione è dibattuta in Giurisprudenza. Non di rado la Cassazione ha ammesso che lo stesso elemento possa essere valutato per diverse finalità (es. commisurazione della pena e attenuanti).

21
Q

Quando si usano gli articoli 64 e 65?

A

Nel caso di circostanze il cui aumento non è definito dalla legge nell’ammontare.

22
Q

Come può essere il concorso di più circostanze?

A

Omogeneo (se sono tutte aggravanti o tutte attenuanti)

Eterogeneo (se sono miste).

23
Q

Qual è la regola del concorso eterogeneo di circostanze?

A

Il giudice deve procedere con il bilanciamento (69) che può avere un triplice esito: prevalgono le aggravanti, prevalgono le attenuanti o si equivalgono.

24
Q

Ci sono delle deroghe al giudizio di comparazione?

A

Si, in particolare:

  • in caso di recidiva reiterata (99 co 4), determinazione al reato di persona non imputabile o non punibile (111), minore, infermo, ecc. (112 co 4), l’art. 69 co 4 stabilisce il divieto di prevalenza delle circostanze attenuanti.
  • in altri casi (terrorismo 280 co 5, omicidio e lesioni compiute dal conducente in stato di ebbrezza 590bis, ecc.) l’aumento di pena deve essere SEMPRE applicato.
25
Q

Puoi fare un esempio particolare di aggravante che sfugge al giudizio di bilanciamento?

A

Art. 13 co 4 l. 19 febbraio n. 40/2004 sul divieto di sperimentazione su embrioni.

  1. È vietata qualsiasi sperimentazione su ciascun embrione umano.
  2. La ricerca clinica e sperimentale su ciascun embrione umano è consentita a condizione che si perseguano finalità esclusivamente terapeutiche e diagnostiche ad essa collegate volte alla tutela della salute e allo sviluppo dell’embrione stesso, e qualora non siano disponibili metodologie alternative.
  3. Sono, comunque, vietati:
    a) la produzione di embrioni umani a fini di ricerca o di sperimentazione o comunque a fini diversi da quello previsto dalla presente legge;
    b) ogni forma di selezione a scopo eugenetico degli embrioni e dei gameti ovvero interventi che, attraverso tecniche di selezione, di manipolazione o comunque tramite procedimenti artificiali, siano diretti ad alterare il patrimonio genetico dell’embrione o del gamete ovvero a predeterminarne caratteristiche genetiche, ad eccezione degli interventi aventi finalità diagnostiche e terapeutiche, di cui al comma 2 del presente articolo;
    c) interventi di clonazione mediante trasferimento di nucleo o di scissione precoce dell’embrione o di ectogenesi sia a fini procreativi sia di ricerca;
    d) la fecondazione di un gamete umano con un gamete di specie diversa e la produzione di ibridi o di chimere.
  4. La violazione dei divieti di cui al comma 1 è punita con la reclusione da due a sei anni e con la multa da 50.000 a 150.000 euro. In caso di violazione di uno dei divieti di cui al comma 3 la pena è aumentata. Le circostanze attenuanti concorrenti con le circostanze aggravanti previste dal comma 3 non possono essere ritenute equivalenti o prevalenti rispetto a queste.
26
Q

Si può profilare un concorso “apparente” di circostanze? Puoi fare degli esempi?

A

Si, ed è disciplinato dall’art. 68.
Es. 246 co 3 prevale sul 61 n. 5 per il principio di specialità.
il 577 co 1 n. 1 comprende in sé il 61 n. 11.

27
Q

Cos’è la recidiva? Di cosa si compone?

A

Si tratta di una circostanza inerente la persona del colpevole ed è composta da due elementi:

  1. commissione di un delitto non colposo dopo che il soggetto è stato condannato con sentenza definitiva per un precedente delitto non colposo (99 co 1).
  2. Insensibilità all’ammonimento derivante dalla precedente condanna ed accentuata capacità a delinquere.
28
Q

Cos’è la facoltatività della recidiva?

A

Ci si riferisce al potere discrezionale del giudice nell’applicazione della recidiva, comunque giuridicamente vincolato.

29
Q

Quali forme di recidiva esistono?

A

Ex art. 99, distinguiamo recidiva semplice (co 1), aggravata (co 2), pluriaggravata (co3) e reiterata (co 4).