11) verbi deponenti ; nomi verbali Flashcards

1
Q

i verbi deponenti:

A

I verbi deponenti sono quei verbi latini, sia transitivi che intransitivi, che sono passivi nella forma ma attivi nella diatesi/utilizzo (mentre i verbi comuni devono necessariamente essere transitivi se hanno una diatesi passiva). Ad essi fanno però eccezione alcuni tempi:
1. il participio presente, participio futuro, inifinito futuro, gerundio e supino in -um; presentano forma attiva anche nei verbi deponenti.
2. il gerundivo e il supino in -u: presentano sì forma passiva, ma anche diatesi passiva.
3. nei verbi deponenti alcuni participi perfetti di verbi transitivi hanno doppia diatesi: attiva e passiva (mentre nei verbi attivi hanno solo diatesi passiva=accompagnato).
ex. ‘comitatus’ (da comitor) = che ha accompagnato/accompagnato

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2
Q

i verbi semideponenti:

A

Sono pochi verbi che hanno una coniugazione mista:
-coniugazione attiva nei tempi con tema dell’infectum
-coniugazione deponente nei tempi con tema del perfectum
ex.
audeo (e composti)
soleo
fido (e composti)

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3
Q

le forme nominali del verbo: il participio (ablativo assoluto):

A

Il participio, nelle sue varie forme, è una forma nominale del verbo (o ‘nome verbale’). Ha ** funzione attributiva** (ex. quando equivale a un aggettivo), funzione predicativa (quando determina il verbo ‘sum’ nella perifrastica attiva o un altro verbo) e infine funzione di proposizione avverbiale (temporale, causale, ipotetica, concessiva…) quando è un participio congiunto (=concordato conqualsisi sostantivo della prop. principale) o un ablativo assoluto.

Un aspetto interessante del participio è la possibilità di formare un ‘ablativo assoluto’; l’ablativo assoluto è un costrutto indipendente dalla reggente, cioè non legato ad essa attraverso nessun legame grammaticale. Si forma generalmente:
participio (presente o perfetto) in ablativo + un sostantivo/pronome/aggettivo sostantivao in ablativo (=soggetto ‘logico’ del participio).
ex.
Hannibal, hac pugna pugnata, Romam profectus est. nullo resistente (Annibale, combattuta questa battaglia, partì per Roma senza nessuna resistenza).

L’ablativo assoluto è presente solo se il soggetto della reggente non coincide con il soggetto logico dell’ablativo assoluto.

Sono frequenti eccezioni alla regola, come la presenza di ablativi assouti privi di participio, solo nominali (ex. ‘natura duce’ = sotto la guida della natura); oppure privi dell’elemento nominale e costituiti quindi solo dal participio (ex. ‘auspicato’=presi gli auspici ; ‘augurato’=presi gli auguri).

L’ablativo assoluto può avere valore causale, temporale, concessivo.

!!: differenza fra participio in ablativo assoluto e participio congiunto:
1. nel participio congiunto il participio della subordinata riprende un elemento della principale (ex. è un aggettivo che concorda in tutto con il soggetto della principale).
2. nell’ablativo assoluto la principale non può contenere riferimenti diretti all’ablativo assoluto.
3. i verbi transitivi attivi e i verbi intansitivi deponenti reggono l’ablativo assoluto
4. i verbi transitivi deponenti reggono il participio congiunto (mentre i verbi intransitivi attivi ammettono solo la costruzione ‘cum’ cong.).

ex. participio congiunto
“Hannibal, verens (= quia verebatur) ne dederetur, Cretam venit” (Nepote) = Annibale, siccome temeva di essere consegnato, riparò a Creta

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4
Q

le forme nominali del verbo: l’infinito:

A

L’infinito, oltre alla forma presente, ha una forma perfetta e futura:
-l’infinito perfetto:
attivo: tema del perfectum + ‘-isse’ (avere chiamato)&raquo_space; uguale al piuccheperfetto del congiuntivo ma senza le desinenze finali.
passivo: participio perfetto (in accusativo) + esse (infinito presente verbo ‘sum’)
ex.
vocavisse (avere chiamato) - vocatum/-am… esse

-l’infinito futuro:
attivo: participio futuro (in accusativo) + ‘esse’
passivo: supino in -um (indeclimabile) + ‘iri’ (infinito presente passivo di ‘eo’ / andare).
ex.
vocaturum, -am, -os, -as, -a esse (stare per chiamare)
vocatum iri (stare per essere chiamato / sta per andare chiamato).
o anche ‘fore ut + cong’.

Un’intera proposizione dipendente con un verbo all’infinito e con il soggetto in accusativo può avere funzione di soggetto (=infinitiva soggettiva) o di oggetto (=infinitiva oggettiva) del verbo reggente.
ex.
‘Utile est republicae nobiles homines esse, dignos maioribus suis (E’ utile allo stato che vi siano uomini nobili, degni dei loro avi).
‘Rex nondum Memnonem vita excessisse cognoverat’ (Il re non aveva ancora saputo che Memnone era morto).

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5
Q

le forme nominali del verbo: il gerundio:

A

Il gerundio è un sostantivo verbale della 2° declinazione.
E’ in realtà parte della declinazione dell’infinito (principalmente l’ablativo), motivo per cui non ha il nominativo (che è l’infinito).

n legere
g legendi
d legendo
a legere / ad legendum (compl. di fine = per leggere)
a legendo

E’ usato sopratutto in ablativo per indicare lo strumento (ex. cantando), la circostanza o il mezzo.

Il dativo è molto raro; va solitamente a indicare una finalità (ex. ‘charta inutilis scribendo’=questa carta è inutile per scrivere).

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6
Q

le forme nominali del verbo: il gerundivo:

A

Il gerundivo è un aggettivo verbale che enuncia un’azione da compiere (ex. ‘opus perficiendum’ = un lavoro da portare a termine).

Poichè ha solo valore passivo, lo possiedono solo i verbi transitivi (sia attivi che deponenti).

Il gerundivo presenta la stessa formazione del gerundio, ma con le desinenze di un aggettivo della 1° classe (essendo appunto un aggettivo=concorda con il nome a cui si riferisce, al contrario del gerundio che, essendo un sostantivo verbale, non si accorda al nome a cui si riferisce).
ex. ‘liber (nom.) legendus’ = il libro da leggere
‘ista condensa in animum sunt’ = queste cose devono essere riposte nell’animo.

La costruzione del gerundivo:
-è possibile solo quando il gerundio dovrebbe reggere un oggetto in accusativo (ex. costruzione gerundivo: multiplicandis usuris (abl.); costruzione gerundio: multiplicando (abl.) usuras).
-è obbligatoria nei casi dativo, accusativo con prep. e ablativo con prep.
-si ha però sempre gerundio se l’oggetto è un pronome neutro (ex. obstupui in videndo is = mi stupii nel vedere ciò).

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7
Q

gerundivo: la perifrastica passiva:

A

gerundivo + verbo ‘sum’ dà origine alla forma perifrastica che esprime il dovere o la necessità di svolgere un’azione. (lett. ‘Marco liber legendus est’ = il libro è da leggere da Marco.

La persona da cui deve essere compiuta l’azione è espressa in caso dativo (compl. d’agente (dativo d’agente).
ex. hoc faciendum tibi = devi fare questo.
Nella traduzione italiana suona più naturale volgere la frase all’attivo (il libro va letto.).

!!: con i verbi intransitivi la perifrastica passiva ricorre solo alla 3° pers. sing.
ex. moriendum est = si deve morire ; NON ‘moriendum es’ (devi morire).

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8
Q

differenze gerundio e gerundivo:

A
  1. gerundio: diatesi attiva (presente sia nei verbi transitivi che intransitivi)
  2. gerundivo: diatesi passiva (presente solo nei verbi transitivi)
  3. gerundio: sostantivo verbale della 2° decl. (presenta solo il genitivo, il dativo, l’accusativo e l’ablativo)&raquo_space; non di accorda al nome a cui si riferisce
  4. gerundivo: aggettivo verbale di 1° classe (presenta tutti i casi come ogni altro aggettivo)&raquo_space; si accoda al nome a cui si riferisce
  5. gerundio: esprime sopratutto lo strumento (ex. cantando), la circostanza o il mezzo.
  6. gerundivo: esprime generalmente la necessità o il dovere di compiere un’azione
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9
Q

le forme nominali del verbo: il supino:

A

Il supino è un sostantivo verbale con tema in ‘-u’ (apparteneva alla 4° decl.).
Rimangono solo due casi:
1. supino in -um (‘supino attivo’): accusativo di destinazione o fine.
2. supino in -u (‘supino passivo’): ablativo di limitazione.
ex.
1. ‘eo dormitum’=vado a dormire
2. ‘difficile intellectu’=difficile a capirsi

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10
Q

participio futuro: la perifrastica attiva:

A

La perifrastica attiva si forma con il participio futuro del verbo + sum.
Essa esprime intenzionalità, destinazione o imminenza nel fare qualcosa.
ex.
‘Marcus laudaturus est Lucium’ = Marco ha intenzione/sta per lodare Lucio
‘Omnes homines morituri sunt’ = tutti gli uomini sono destinati a morire.

il soggetto del verbo = nominativo (Marcus, homines).

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