12) verbi anomali ; verbi difettivi: Flashcards

1
Q

i verbi anomali: verbo ‘sum’:

A

Sono ‘anomali’ i verbi che presentano delle irregolarità nel paradigma.

Il verbo ‘sum’ ad esempio è un verbo anomalo poichè è caratterzzato dal suppletivismo di temi, cioè dalla compresenza nel paradigma di temi provenienti da radici diverse.
Nel caso di ‘sum’, abbiamo le radici:
1. ‘s-‘ / ‘es-‘ per i tempi provenienti dall’infectum (ind. presente, imperfetto, futuro semplice, congiuntivo presente, congiuntivo imperfetto…)
2. ‘fu’- per i tempi provenienti dal ‘perfectum’ (ind. perfetto, piuccheperfetto, fut. anteriore, cong. perfetto e piucc).

Non ha supino e tempi derivati (participio perfetto e il participio futuro).

Un elemento caratteristico del verbo sum e composti è l’alternanza e/zero della radice es-/s-.

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2
Q

i verbi anomali: verbo ‘possum’:

A

‘possum’ (< potis-sum - pŏtis=potente, capace).
Il verbo ‘possum’ presenta:
-desinenza ‘pot-‘ nei tempi dell’infectum + sum dove la ‘t’ si conserva davanti ad una vocale (Ex. pot-est)
-l’infinito presente ‘posse’ al posto di ‘pot-esse’
-desinenza ‘potu-‘ nei tempi del perfectum
-futuro semplice: = al futuro anteriore ma senza la ‘u’ (potero, poteris, poterunt (=perfetto senza la u)/ potuero, potueris, potuerint).
-congiuntivo = coniugazione di ‘volo’ (possim, possem).

Non ha supino e tempi derivati (participio perfetto e il participio futuro).

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3
Q

i verbi anomali: ‘fero’:

A

Anche il verbo ‘fero’ (3° con.) (porto, tramando) presentea suppletivismo dei temi:
-‘fer-‘ per i tempi dell’infectum
-‘tul-‘ per i tempi del perfectum
-‘lat-‘ per i tempi del supino

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4
Q

i verbi anomali: ‘volo’ ‘nolo’ ‘malo’

A

La coniugazione di ‘volo’ (3° con.) (voglio) e dei suoi composti ‘nolo’ (ne + volo=non voglio) e ‘malo’ (magis+volo=preferisco) presenta suppletivismo di temi:
Presenta ovunque il tema ‘vol-‘, tranne:
-tema ‘vi/vul-‘ per 2°, 3° pers. sing. e 2° pers. plur. del presente indicativo (vis, vult, vultis)&raquo_space; queste persone hanno anche forme perifrastiche ‘non vis’, ‘non vult’, ‘non vultis’ per il verbo nolo
-tema ‘vel-‘ per il presente e imperfetto congiuntivo (ex. velim, velis - vellem, velles)
-l’imperfeto congiuntivo non si forma con l’aggiunta di ‘-re-‘ al tema dell’infectum, ma con un raddoppiamento della l + desinenze.
-perfectum: ‘volui’ (analogico di ‘potui’).

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5
Q

i verbi anomali: ‘eo’ e composti (nequo, queo)

A

Il verbo ‘eo’ (vado) (con. mista). Ha prevalentementa tema in ‘i-‘, ma:
-tema ‘e-‘ per la 1° pers. sing. del presente indicativo e tema ‘i-‘ per tutte le altre persone.
-‘eunt’ = 3° pers. plur. indicativo presente
-futuro semplice ‘ibo’ ‘ibis’ etc.
-tema ‘e-‘ per il presente del congiuntivo.
-tema in ‘e-‘ per il gerundio e gerundivo. (eundi, eundo…)

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6
Q

i verbi anomali: ‘fio’:

A

è la forma passiva di ‘facio’ (fare) equiparabile a ‘facior ; al contrario delle altre forme passive, non presenta la desinenza ‘or’.

‘fio’ = essere fatto, diventare, accadere.

-tema ‘fi-‘ per i tempi dell’infectum
-forme passive del verbo ‘facio’ nei tempi del perfectum e del gerundivo (ex. factus, a, um sum = io fui / io sono stato fatto / diventai)
-forme (non esiste passivo) di ‘sum’ nel participio e infinito futuro attivi (futurus, a, um = che diventerà + esse).

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7
Q

i verbi anomali: ‘edo’:

A

Il verbo ‘edo’ (mangiare) presenta per la maggior parte il tema ‘ed-‘. Tranne:
-participio perfetto e futuro: ‘es-‘ (esus, a, um / esurus, a, um (+ esse per inf, fut.).
-supino: essum , essu

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8
Q

i verbi difettivi:

A

Sono detti ‘difettivi’ i verbi che presentano una coniugazione incompleta; alcuni mancano di tutto il sistema dell’infectum (Ex. coepi, memini, odi), altri di buona parte (Ex. il verbo ‘inquam’/dico, presenta solo il presente del congiuntivo e non ha il piucc. o il fut. anteriore dell’indicativo).

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9
Q

‘tempo’ e ‘aspetto’:

A

In latino i verbi possono originariamente indicare, oltre al tempo (=il momento, passato, presente o futuro, in cui si colloca l’azione), anche l’aspetto dell’azione (=il modo in cui il soggetto vede la durata dell’azione).
La categoria dell’aspetto opera in due sistemi:
-infectum (durativo/incompiuto)&raquo_space; presente, imperfetto, futuro semplice
-perfectum (momentaneo/compiuto)&raquo_space; perfetto, piuccheperfetto, futuro anteriore

A questa differenza aspettuale si deve la distinzione fra infectum e perfectum.
Mentre il tema del supino esiste generalmente solo per differenziare i verbi finiti (con desinenze personali) da quelli indefiniti (senza desinenze personali, con valore di aggettivo o sostantivo verbale, che hanno infatti il tema del supino). L’esistenza dell’infinito e delle forme passive di alcuni tempi verbali formati dal part. perfetto (=tema supino) è un’eccezione.

Tuttavia, se l’infectum ha mantenuto il valore aspettuale durativo, il perfectum, dal valore aspettuale compiuto ha man mano semplicemente sviluppato il valore temporale di passato.
Ora la differenza fra infectum e perfectum è praticamente divenuta non più incompiuto/compiuto, ma presente/passato.

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10
Q

verbi derivati: frequentativi, incoativi, desiderativi:

A

I verbi derivati sono quelli che originano o da altri verbi (i verbi originali sono detti ‘primitivi’) o da nomi/aggettivi.
-verbi deverbali (ex. ‘capto’=cerco di prendere > ‘capio’=prendo)
-verbi denominali (ex. ‘pugno’=combatto > ‘pugnus’=pugno)

Fra i verbi derivati, i verbi deverbali sono i più comuni e si dividono in:
1. frequentativi: derivano per lo più dal tema del supino del verbo primitivo e sono caratterizzati dai suffissi ‘-to’/’-so’ , ‘-ito’. Seguono la 1° con. ed indicano l’azione del verbo primitivo ripetuta o intensificata.
ex.
‘canto’ (vado cantando, canto con forza) > ‘cano’ (canto/suono)
‘capto’ (cerco di prendere) > ‘capio’ (prendo)
‘dicto’ (dico in continuazione, detto) > ‘dico’ (dico)

  1. incoativi: seguono la 3° con., hanno suffisso ‘-sco’ e indicano la progressione e lo svilupparsi di un processo.
    ex.
    ‘albesco’ (divento bianco) > ‘abeo’ (sono bianco)
    ‘ardesco’ (mi infiammo) > ‘ardeo’ (ardo)
    ‘floresco’ (comincio a fiorire) > ‘floreo’ (sono in fiore)
  2. desiderativi: sono caratterizzati dal suffisso ‘-so’ (se sono della 3° con.) o ‘-urio’ (se sono della 4° con.). Indicano intenzione o sforzo.
    ex.
    ‘capesso’ (voglio, cerco di prendere) > ‘capio’ (prendo)
    ‘esurio’ (voglio mangiare, ho fame) > ‘edo’ (mangio)

1°, 3°, 3°, 4°

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11
Q

verbi causativi/fattivi:

A

Sono verbi della 2° con. (-ère) caratterizzati dalla vocale radicale -o. Indicano ‘causare’ o ‘far fare l’azione espressa dalla radice’.
ex.
‘doceo’ = faccio imparare.
‘moneo’ = faccio ricordare
‘noceo’ = faccio danno

E’ una categoria arcaica proveniente dall’indoeuropeo che in latino diventa presto improduttiva: per rendere il concetto di ‘far fare’ il latino utilizzeà:
1. composti con ‘facio’ (‘calefacio’ = faccio riscaldare)
2. verbi di vario significato (‘fugo’ = faccio fuggire)
3. perifrasi varie (ex. iubeo + infinito ; curo + gerundivo).

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