Misure di frequenza Flashcards
(49 cards)
Qual’è lo scopo delle misure di frequenza degli eventi morbosi
Misurare e sintetizzare vari aspetti relativi alle malattie o alle infezioni nelle popolazioni (rappresentando sinteticamente situazioni complesse ed analizzando eventuali cambiamenti nello spazio e nel tempo) per poi valutare i fattori di rischio, mettere a punto misure di controllo e valutare le misure di controllo adottate
Cos’è la prevalenza e come può essere indicata
La prevalenza è la proporzione di animali malati o infetti rispetto all’intera popolazione in un determinato momento. Si calcola come un numero compreso tra 0 e 1, ottenuto dividendo il numero di animali malati/infetti per il numero totale di animali (sia malati che sani) nella popolazione.
Il numeratore è il numero di animali malati (o infetti), mentre il denominatore è la somma di animali malati (o infetti) e animali sani. La prevalenza può anche essere espressa in percentuale, moltiplicando il risultato per 100.
cos’è una proporzione
La proporzione è un quoziente che rappresenta il rapporto tra una parte e il tutto, ed è definita come a/a+b. Per sua natura, la proporzione è compresa tra 0 e 1.
Ad esempio, la prevalenza può essere espressa come la proporzione di animali malati rispetto alla somma di animali malati e animali sani.
Cos’è un rapporto (ratio)?
Il rapporto (ratio) è un quoziente tra due numeri che misurano entità diverse, dove il numeratore non è incluso nel denominatore, né viceversa.
Ad esempio, il rapporto tra i sessi (sex ratio) di 2:1 indica che ci sono il doppio di maschi rispetto alle femmine. In questo caso, la proporzione di maschi sarebbe 0,67, ovvero il 67%.
Cos’è la prevalenza e come viene definita?
La prevalenza è la proporzione di animali malati o infetti rispetto all’intera popolazione in un dato momento. Deve essere specificato a quale tipo di prevalenza ci si riferisce, come infezione, malattia (e quale malattia) o positività a test diagnostici, e su quale popolazione si sta lavorando.
Come può essere interpretata la prevalenza?
a prevalenza è una frequenza relativa e può essere concepita come la probabilità di essere ammalati. In pratica, è la probabilità che, pescando a caso, un individuo della popolazione risulti malato.
Qual è la relazione tra la scoperta di nuove terapie e la prevalenza di una malattia?
Se vengono scoperte nuove terapie che aumentano la sopravvivenza a malattie incurabili, la prevalenza tende ad aumentare, poiché più individui sopravvivono alla malattia.
Come si calcola la prevalenza utilizzando la media aritmetica?
La prevalenza può essere calcolata come la media aritmetica degli animali malati e sani, considerando 0 per gli animali sani e 1 per quelli malati. Ad esempio, se su 10 animali, 2 sono malati e 8 sani, la prevalenza sarà 2/10 =0,2, ossia il 20%.
Cos’è l’incidenza e come viene misurata?
L’incidenza misura i nuovi casi di malattia che si verificano in una popolazione a rischio durante un certo intervallo di tempo. Viene espressa come incidenza cumulativa (IC) o densità di incidenza, sempre riferita a un periodo di tempo specifico, come giorni, settimane, mesi o anni.
Gli animali già malati all’inizio del periodo vengono considerati nell’incidenza?
No, gli animali già malati all’inizio del periodo non vengono conteggiati, poiché non sono più a rischio di sviluppare la malattia durante il periodo in esame.
Come si calcola l’incidenza cumulativa?
L’incidenza cumulativa si calcola come la proporzione di nuovi casi di malattia in un determinato periodo rispetto alla popolazione a rischio all’inizio del periodo. La formula è:
IC = numerodinuovicasi / numerodianimaliarischioall’iniziodelperiodo
In che modo l’incidenza è legata al tempo?
L’incidenza è sempre riferita a un intervallo di tempo specifico, misurato in giorni, settimane, mesi o anni. La densità di incidenza considera la frequenza dei nuovi casi di malattia in relazione al tempo trascorso.
Quale sono le differenze tra prevalenza e incidenza?
La prevalenza misura la proporzione di individui malati in un dato momento o periodo, inclusi sia i casi nuovi che quelli già esistenti. È un indicatore istantaneo che si riferisce all’intera popolazione, sana e malata.
L’incidenza, invece, misura il numero di nuovi casi di malattia in un determinato periodo di tempo, ed è riferita solo alla popolazione a rischio. Indica la velocità con cui si sviluppano nuovi casi di malattia.
In sintesi, la prevalenza fornisce una fotografia istantanea della diffusione di una malattia, mentre l’incidenza misura la velocità con cui nuovi casi si sviluppano nel tempo.
Cosa indica l’incidenza cumulativa (IC)
L’incidenza cumulativa rappresenta la probabilità che un animale sano si ammali durante un determinato periodo di tempo. È un indicatore del rischio medio di ammalarsi per gli individui sani di una popolazione in un intervallo di tempo specifico.
Perché è importante specificare il tempo quando si parla di incidenza?
È importante specificare il tempo perché il rischio di ammalarsi varia a seconda del periodo considerato. Ad esempio, un rischio del 2% di contrarre un raffreddore nei prossimi 10 minuti è molto diverso da un rischio del 2% nei prossimi 10 mesi o anni.
Cos’è il tasso di incidenza o densità di incidenza?
l tasso di incidenza misura la velocità con cui si sviluppano nuovi casi di malattia in una popolazione a rischio. Può essere calcolato come tasso medio o istantaneo, anche se il tasso istantaneo è difficile da misurare poiché il numero di animali sani cambia nel tempo.
Qual è la differenza tra un tasso istantaneo e un tasso medio di incidenza?
tasso istantaneo di incidenza rappresenta la velocità con cui i nuovi casi di malattia si sviluppano in un momento specifico, mentre il tasso medio è una stima della velocità di incidenza calcolata su un periodo di tempo.
Cosa misura la densità di incidenza?
La densità di incidenza, o tasso di incidenza, misura la velocità con cui si verificano nuovi casi di malattia in una popolazione durante un determinato periodo di tempo.
Come viene calcolata la densità di incidenza?
La densità di incidenza si calcola osservando la popolazione per un certo periodo, conteggiando i nuovi casi (che vanno al numeratore), e considerando la variazione del numero di animali a rischio nel tempo, calcolando il numero medio di animali a rischio durante ogni sottoperiodo.
Cosa succede al periodo di osservazione nel calcolo della densità di incidenza?
Il periodo di osservazione (ad esempio, un anno) viene suddiviso in sottoperiodi, come i mesi, per una misurazione più precisa della densità di incidenza.
Come viene determinato il denominatore nella densità di incidenza?
Il denominatore tiene conto della variazione del numero di animali a rischio nel tempo, calcolando il numero di animali a rischio per ogni sottoperiodo.
Cosa si intende con “animale-tempo” nella formula della densità di incidenza?
“Animale-tempo” è la somma, per tutti gli animali, di quanto tempo ciascun animale è stato a rischio durante l’osservazione.
La densità di incidenza è uguale all’incidenza cumulativa?
Sì, la densità di incidenza è uguale all’incidenza cumulativa, ma viene calcolata tenendo in considerazione la variazione nel numero di animali a rischio durante l’intervallo di tempo.
Cosa significa una densità di incidenza (I) pari a 0,5 per animale-mese?
Significa che, in media, si verificano 0,5 casi di malattia per ogni animale in un mese. Tuttavia, non implica che si verifichino 50 casi ogni mese seguendo 100 animali recettivi, poiché la densità di incidenza tiene conto della variazione nel numero di animali a rischio nel tempo.