Platelminti (trematodi) Flashcards

(23 cards)

1
Q

Quali son le 5 famiglie di trematodi di interesse zootecnico

A
  • Fasciolidae - Fasciola hepatica
  • Dicrocoeliidae - Dicrocoelium dendriticum
  • Paramphistomidae - Paramphistomum spp.; Calicophoron spp.
  • Schistosomatidae - Schistosoma bovis
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Q

Descrivi le caratteristiche generali di Fasciola hepatica e il suo ciclo biologico.

A

Fasciola hepatica è un trematode digeneo, un verme piatto parassita di forma fogliare, lungo circa 3 cm e largo 1 cm, con un tegumento spinoso. Vive nei dotti biliari degli ospiti definitivi, principalmente ruminanti. Il ciclo biologico inizia con le uova emesse con le feci, da cui si sviluppa il miracidio, che infetta un mollusco d’acqua dolce (ospite intermedio). Nel mollusco, il miracidio si trasforma in sporocisti, redie e cercarie. Le cercarie si incistano sulle piante acquatiche come metacercarie, che vengono ingerite dall’ospite definitivo. Nell’intestino, le metacercarie liberano la forma immatura (adolescaria), che migra al fegato, diventando adulta nei dotti biliari.

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3
Q

Quali sono gli ospiti di Fasciola hepatica e come avviene l’infezione?

A

Ospiti definitivi: Principalmente ruminanti domestici (bovini, ovini, caprini) e selvatici, ma anche altri erbivori e, raramente, l’uomo.

Ospiti intermedi: Molluschi d’acqua dolce della famiglia Lymnaeidae, come Galba truncatula in Europa.

Infezione: L’ospite definitivo si infetta ingerendo metacercarie incistate su erbe acquatiche. Le metacercarie liberano la forma immatura, che migra al fegato attraverso la parete intestinale e il peritoneo.

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4
Q

Quali sono le fasi larvali di Fasciola hepatica e il loro ruolo nel ciclo?

A

Le fasi larvali sono:

Miracidio: Forma ciliata a vita libera che infetta il mollusco.

Sporocisti: Si sviluppa nel mollusco e produce redie.

Redia: Si nutre e produce cercarie.

Cercaria: Fuoriesce dal mollusco e si incista sulle piante come metacercaria.

Metacercaria: Forma infettiva per l’ospite definitivo.

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5
Q

Quali sono i danni causati da Fasciola hepatica negli ospiti definitivi?

A

Fasi giovanili: Lesioni a intestino, peritoneo e fegato durante la migrazione.

Adulto: Ostruzione dei dotti biliari, infiammazione, anemia (per ematofagia) e produzione di sostanze tossiche.

Effetti clinici: Riduzione della produzione di latte, lana e carne, edemi, anemia e, nei casi gravi, morte (soprattutto negli ovini).

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6
Q

Quali sono i fattori di rischio e le condizioni ambientali che favoriscono la diffusione di Fasciola hepatica?

A

Ambienti umidi: Stagni, terreni acidi e argillosi con ristagni d’acqua.

Temperature miti: Favoriscono lo sviluppo delle fasi larvali nel mollusco.

Pratiche agricole: Pascolo in zone umide, uso di foraggi contaminati o irrigazione con acque stagnanti.

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7
Q

Come si può prevenire e controllare l’infezione da Fasciola hepatica?

A

Interventi ambientali: Drenaggio, bonifica e uso di molluschicidi.

Controllo alimentare: Evitare pascoli e foraggi da zone a rischio; usare insilati di almeno 60 giorni.

Terapia: Somministrazione di antielmintici fasciolicidi.

Igiene: Non spargere deiezioni fresche sui terreni.

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8
Q

Come viene diagnosticata l’infezione da Fasciola hepatica?

A

Sospetto clinico: Riduzione delle produzioni, edemi, anemia e inappetenza in aree a rischio.

Diagnosi diretta: Esame coprologico per individuare le uova nelle feci.

Diagnosi indiretta: Esami sierologici per anticorpi o ricerca di antigeni nelle feci.

Al macello: Ispezione del fegato e dei dotti biliari.

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9
Q

Quali sono gli effetti economici di Fasciola hepatica sulle produzioni animali?

A

Riduzione delle produzioni: Latte, lana e carne.

Scarti alla macellazione: Fegato danneggiato non adatto al consumo.

Ridotta fertilità: Negli animali infetti.

Costi di trattamento e prevenzione: Terapia e interventi ambientali.

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10
Q

Perché Fasciola hepatica è considerata un parassita di importanza veterinaria e zoonotica?

A

Importanza veterinaria: Causa gravi perdite economiche nelle produzioni animali.

Zoonosi: Raramente infetta l’uomo, soprattutto attraverso il consumo di verdure crude o acqua contaminata con metacercarie.

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11
Q

Quali sono le caratteristiche generali di dicrocoelium dendriticum

A

Caratteristiche generali:

Trematode digeneo di forma lanceolata (a foglia stretta e appuntita), lungo 0,5-1 cm e largo 0,2 cm.

Colore grigio-brunastro, con tegumento liscio.

Vive nei dotti biliari e nella cistifellea degli ospiti definitivi, principalmente ruminanti.

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12
Q

Com’è il ciclo biologico del dicrocoelium dendriticum

A

Gli adulti producono uova che contengono già il miracidio, emesse con le feci.

Le uova vengono ingerite dal 1° ospite intermedio (molluschi terricoli), dove il miracidio si trasforma in sporocisti e poi in cercarie.

Le cercarie vengono espulse in masse gelatinose (slime balls) e ingerite dal 2° ospite intermedio (formiche).

Nelle formiche, le cercarie diventano metacercarie, e una di esse modifica il comportamento della formica, facendola aggrappare agli steli d’erba.

L’ospite definitivo si infetta ingerendo le formiche, e i giovani dicrocoeli migrano al fegato attraverso il coledoco, completando il ciclo in circa 6 mesi.

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13
Q

Quali sono gli ospiti di Dicrocoelium dendriticum

A

Ospiti definitivi:

Principalmente ruminanti domestici (bovini, ovini, caprini) e selvatici.

Altri erbivori (equidi, lagomorfi) e, raramente, l’uomo (zoonosi minore).

Ospiti intermedi:

1° ospite: Molluschi terricoli (es. Helicella, Zebrina).

2° ospite: Formiche (es. Formica).

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14
Q

come avviene l’infezione di Dicrocoelium dendriticum

A

L’ospite definitivo si infetta ingerendo formiche contenenti metacercarie.

Le metacercarie liberano i giovani dicrocoeli nell’intestino, che migrano al fegato attraverso il coledoco.

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15
Q

Quali sono le fasi larvali di Dicrocoelium dendriticum e il loro ruolo nel ciclo?

A

Fasi larvali:

Miracidio: Presente nell’uovo, ciliato, si sviluppa nel 1° ospite intermedio.

Sporocisti: Si forma nel mollusco e produce cercarie.

Cercaria: Fuoriesce dal mollusco in slime balls e viene ingerita dalla formica.

Metacercaria: Si sviluppa nella formica ed è la forma infettiva per l’ospite definitivo.

Nota: Manca la fase di redia.

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16
Q

Quali sono i danni causati da Dicrocoelium dendriticum negli ospiti definitivi?

A

Azione patogena:

Meno grave rispetto a Fasciola hepatica per:

Dimensioni ridotte.

Tegumento liscio (non causa lesioni meccaniche).

Non è ematofago.

Non migra nel parenchima epatico.

Sintomi:

Spesso asintomatico, soprattutto nei bovini.

Nei piccoli ruminanti, sintomi lievi possono comparire con cariche parassitarie elevate (>1000 dicrocoeli).

Fegato non adatto al consumo (scarti alla macellazione).

Riduzione della produzione di latte.

17
Q

Quali sono i fattori di rischio e le condizioni ambientali che favoriscono la diffusione di Dicrocoelium dendriticum?

A

Ambiente:

Non strettamente legato ad ambienti umidi, ma necessita della presenza di ospiti intermedi (molluschi e formiche).

Fattori di rischio:

Pascolo in orari freschi (quando le formiche sono attive).

Presenza di molluschi e formiche nell’ambiente.

Temperatura:

Influenza la velocità del ciclo:

3-5 mesi nel mollusco.

Almeno 40 giorni nella formica a 25°C.

18
Q

Come si può prevenire e controllare l’infezione da Dicrocoelium dendriticum?

A

Interventi ambientali:

Riduzione della popolazione di molluschi e formiche.

Gestione del pascolo (evitare orari freschi).

Diagnosi precoce:

Esami coprologici per individuare le uova.

Monitoraggio degli animali.

Terapia:

Uso di antielmintici specifici.

19
Q

Come viene diagnosticata l’infezione da Dicrocoelium dendriticum?

A

Al macello:

Ispezione del fegato e dei dotti biliari.

Sull’animale vivo:

Esame coprologico per individuare le uova.

Attenzione ai falsi positivi nell’uomo, causati dall’ingestione di uova con fegato infetto.

20
Q

Quali sono gli effetti economici di Dicrocoelium dendriticum sulle produzioni animali?

A

Riduzione delle produzioni:

Latte, soprattutto nei piccoli ruminanti.

Scarti alla macellazione:

Fegato danneggiato non adatto al consumo.

Infezioni miste:

Frequenti con Fasciola hepatica ed Echinococcus, che aggravano i sintomi.

21
Q

Perché Dicrocoelium dendriticum è considerato un parassita di importanza veterinaria e zoonotica?

A

Importanza veterinaria:

Causa perdite economiche nelle produzioni animali, soprattutto nei piccoli ruminanti.

Zoonosi:

Raramente infetta l’uomo, principalmente attraverso l’ingestione di uova con fegato infetto.

22
Q

Cosa sono fasciolosi e dicrocoeliosi (distomatosi epatiche)?

A

Per distomatosi si intende l’infezione o la malattia sostenuta da trematodi digenei che si localizzano a livello del fegato

23
Q

Quali sono le differenze tra dicrocoelium dentriticum e fascicola hepatica?

A

Dicrocoelium dendriticum:
Ciclo complesso con due ospiti intermedi molluschi e formiche).
Manca la fase di redia.
Nessuna migrazione epatica: i giovani dicrocoeli raggiungono i dotti biliari direttamente.
Meno patogeno, associato ad ambienti secchi.

Fasciola hepatica:
Ciclo con un solo ospite intermedio (molluschi acquatici).
Include la fase di redia.
Migrazione epatica: le forme immature causano danni al parenchima epatico.
Più patogena, associata ad ambienti umidi.