Compendio fisica Flashcards

1
Q

grandezza fisica

A

qualsiasi caratteristica di un oggetto o di un evento che possa essere misurata

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2
Q

come quantificare una grandezza fisica

A

misurando il suo valore in rapporto a una prescelta unità

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3
Q

unità di misura di una grandezza

A

quantità definita di tale grandezza che viene assunta come unitaria

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4
Q

misurare una grandezza fisica

A

associare alla grandezza un numero, che esprime il suo rapporto con l’unità di misura

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5
Q

grandezze fondamentali

A

un certo numero di grandezza fisiche non collegate fra loro e le loro rispettive unita di misura

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6
Q

grandezze derivate

A

tutte le altre grandezze fisiche che possono essere espresse, mediante relazioni matematiche, in funziona delle grandezze fondamentali

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7
Q

da cosa sono definite le grandezze fisiche

A

dal sistema internazionale

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8
Q

indipendenza delle grandezze fondamentali

A

ogni grandezza fondamentale è indipendente da ogni altra, ma le definizioni delle loro unità sono interdipendenti

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9
Q

fattore di conversione

A

passaggio da un’unità di misura ad un’altra

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10
Q

moltiplicando per un valore di conversione, cambia la grandezza?

A

NO

cambia solo l’unità di misura

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11
Q

notazione scientifica

A

la scrittura di un numero di una grandezza mediante le potenze di 10

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12
Q

ordine di grandezza

A

potenza di 10 che meglio approssima il numero della grandezza presa in questione

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13
Q

[t]

A

dimensione fisica di un intervallo di tempo

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14
Q

[l]

A

dimensione fisica di una lunghezza

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15
Q

[m]

A

dimensione fisica di una massa

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16
Q

quali numeri non hanno dimensioni fisiche

A

i numeri puri: 2, √2, π

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17
Q

formule che legano le grandezze fisiche

A
  • si possono sommare o sottrarre solo quantità con le stesse dimensioni fisiche
  • i due membri di un’uguaglianza devono avere le stesse dimensioni fisiche
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18
Q

grandezza scalare

A

grandezza fisica specificata da un singolo numero: tale numero misura la grandezza in una data scala, cioè ne esprime il valore rispetto a un’unità di misura appropriata

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19
Q

esempio di grandezza scalare

A

distanza: misurare una distanza significa stabilire quanti metri (mm, km) separano un punto da un altro

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20
Q

lista grandezze scalari

A

distanza, tempo, energia, massa, temperatura

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21
Q

caratteristiche di una grandezza vettoriale

A
  • modulo: numero non negativo che indica il suo valore rispetto all’unità di misura
  • direzione
  • verso (tra i due versi possibili che vi sono lungo la direzione data
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22
Q

esempio grandezza vettoriale

A

spostamento.
Distanza AB, direzione e verso lungo cui ci si deve muovere da A per arrivare a B
forza

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23
Q

da cosa è rappresentata una grandezza vettoriale

A

da un vettore

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24
Q

cosa è graficamente un vettore

A

una freccia che ha una direzione e un verso corrispondenti a quelli della grandezza considerata e ha una lunghezza proporzionale al suo modulo

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25
Q

come si indicano le grandezze vettoriali

A

con una lettera con sopra una freccetta

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26
Q

somma di due vettori

A

non dipende solo dal loro modulo ma anche dalla loro direzione e dal loro verso

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27
Q

prodotto di un vettore per un numero

A

nuovo vettore che ha differenze dal vettore originario

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28
Q

prodotto di un vettore per un numero: differenze dal vettore originario

A
  • stessa direzione
  • stesso verso o verso opposto a seconda che i numero sia positivo o negativo
  • modulo moltiplicato per il valore assoluto del numero
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29
Q

differenza tra due vettori

A

risultato dell’addizione del primo con l’opposto del secondo

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30
Q

vettori componenti di un vettore

A
  • sono rispettivamente paralleli all’asse x e all’asse y

- hanno come somma il vettore originale

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31
Q

meccanica

A

parte della fisica che descrive e prevede i movimenti dei corpi e determina le condizioni per l’assenza dei movimenti

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32
Q

aristotele e galileo sulla meccanica

A

aristotele: gli oggetti in movimento dovevano essere soggetti a forze affinché potessero continuare a muoversi
galileo: ogni oggetto, se già in movimento, continua a muoversi senza bisogno di forze

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33
Q

velocità media

A

il rapporto tra la distanza “d” percorsa lungo una determinata traiettoria e l’intervallo di tempo “Δt” impiegato a percorrerla

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34
Q

unità di misura per la velocità

A

metro al secondo m/s

ma unità di uso comune km/h

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35
Q

velocità istantanea

A

velocità di un dato istante: velocità media in un intervallo di tempo molto piccolo in confronto alla durata del moto

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36
Q

simbolo velocità istantanea

A

v

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37
Q

che tipo di grandezza è la velocità

A

vettoriale

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38
Q

quando è nota la velocità vettoriale istantanea

A

quando, oltre al valore istantaneo della velocità, si conoscono anche la direzione e il verso del moto

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39
Q

cosa indica il modulo della velocità vettoriale istantanea

A

quanto velocemente si svolge il moto

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40
Q

cosa indica la velocità vettoriale istantanea

A

quanto velocemente, in quale direzione e in quale verso si svolge il moto

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41
Q

quando ci riferiamo alla velocità di un oggetto

A

intendiamo sempre la velocità relativa a qualche altro oggetto, preso come sistema di riferimento

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42
Q

variazione nel moto di un oggetto

A

accelerazione

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43
Q

accelerazione

A

rapporto tra la variazione della velocità e l’intervallo di tempo in cui si verifica tale variazione

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44
Q

unità di misura dell’accelerazione

A

metro al secondo quadrato m/s²

unità derivata

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45
Q

quando si ha un’accelerazione

A

ogni volta che la velocità vettoriale presenza una variazione, o nel valore o nella direzione

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46
Q

a cosa corrisponde una direzione costante

A

ad una linea retta: la traiettoria di un oggetto che non curva

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47
Q

moto rettilineo uniforme

A

moto con velocità vettoriale costante, cioè che si svolge in linea retta e che percorre lo stesso numero di metri in ogni secondo di tempo

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48
Q

moto rettilineo uniformemente accelerato

A

un moto che mantiene costante la sua direzione, cioè si svolge lungo una retta, e ha un’accelerazione costante

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49
Q

moto circolare

A

il moto di un oggetto che percorre una circonferenza con velocità di modulo “v” costante

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50
Q

moto circolare come avviene

A

in un moto che si svolge lungo una circonferenza, la direzione di “v->” cambia da un istante all’altro, mentre il suo modulo “v” può essere variabile o anche costante

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51
Q

perché il moto circolare uniforme è periodico

A

perché si ripete identico ad ogni giro

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52
Q

tempo necessario a compiere un giro nel moto circolare uniforme

A

“periodo”

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53
Q

frequenza del moto circolare uniforme

A

indica il numero di giri per unità di tempo: rapporto tra il numero di giri compiuti e il tempo impiegato

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54
Q

velocità angolare di un moto circolare

A

è il rapporto tra la misura in radianti dell’angolo descritto dal corpo in un certo intervallo di tempo e l’intervallo di tempo stesso

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55
Q

radiante

A

(rad) unità di misura degli angoli

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56
Q

misura del radiante

A

data una circonferenza di raggio “r”, la misura in radianti di un angolo al centro “a” è uguale alla lunghezza “L” dell’arco di circonferenza corrispondente ad “a” divisa per “r”

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57
Q

misura della velocità angolare

A

radianti al secondo

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58
Q

misura della frequenza della velocità angolare

A

Hertz

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59
Q

accelerazione del moto circolare uniforme

A

accelerazione centripeta, cioè orientata verso il centro della traiettoria

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60
Q

accelerazione centripeta

A

sempre perpendicolare al vettore, ciò fa sì che il vettore cambi direzione ma mantenga invariato il modulo

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61
Q

forza

A

grandezza fisica che descrive l’interazione tra due corpi o due sistemi

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62
Q

forza non contrastata da altre forze

A
  • applicata a un corpo fermo, mette in movimento il corpo

- applicata a un corpo in movimento, può fermarlo e in tutti i casi cambia la sua velocità

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63
Q

più forze applicate a uno stesso corpo

A

possono bilanciarsi tra loro e annullare, l’una, l’effetto delle altre

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64
Q

forza risultante

A

forza totale: somma di tutte le forze che agiscono su un corpo

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65
Q

forza risultante = 0

A

se un corpo è soggetto ad una forza e ciò nonostante non cambia velocità, è perché su di esso agisce almeno un’altra forza che bilancia la prima

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66
Q

vincolo della forza

A

un corpo fisso che impedisce a un altor corpo di compiere alcuni movimenti

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67
Q

i vincoli possono esercitare delle forze?

A

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68
Q

reazione vincolare di una superficie rigida

A

su un oggetto è sempre perpendicolare alla superficie e ha verso tale da respingere l’oggetto

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69
Q

forza di tensione di una corda

A

è sempre parallela alla corda e ha verso tale da tirare

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70
Q

la reazione vincolare ha un’intensità prestabilita?

A

NO, la sua intensità cambia di caso in caso, a seconda delle altre forze che con essa agiscono su un corpo

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71
Q

forza elastica

A

forza esercitata da una molla, dilatata o compressa rispetto alla lunghezza a risposo

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72
Q

dinamometro

A

strumento di misura delle forze che sfrutta le proprietà della forza elastica di una molla

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73
Q

forze di attrito

A

si oppongono sempre al movimento, oppure al tentativo di mettere in movimento un corpo fermo

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74
Q

forze di attrito su un corpo in movimento

A

agiscono nella direzione della velocità, ma in verso opposto

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75
Q

forze di attrito su un corpo fermo

A

agiscono in direzione e verso tali da controbilanciare la risultante delle altre forze

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76
Q

principi della dinamica

A

postulate da Newton per descrivere il ruolo delle forze

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77
Q

primo principio della dinamica

A

o principio di inerzia.
Ogni oggetto continua a stare nella propria condizione di quiete o di moto rettilineo uniforme (con velocità vettoriale costante), se la forza risultante su di esso è nulla

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78
Q

condizioni di equilibrio per un punto materiale

A

il primo principio della dinamica afferma che un corpo fermo resta fermo se la somma di tutte le forze agenti su di esso è nulla

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79
Q

punto materiale

A

oggetto che è considerato un punto, perché è piccolo rispetto all’ambiente in cui si trova ed entro cui può muoversi. Può traslare ma non avendo dimensioni non può ruotare né deformarsi

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80
Q

condizione di equilibrio per un corpo rigido

A

per un oggetto esteso che non subisce deformazioni, ma che può traslare e anche ruotare.
È più complicata perché deve tenere conto del punto di applicazione di ogni singola forza

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81
Q

esempi di corpi rigidi

A

leve

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82
Q

leva

A

macchina che permette di bilanciare una forza, detta forza resistente, applicando un’altra forza, detta motrice che non sia semplicemente l’opposto della prima ma abbia intensità diversa

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83
Q

in cosa consiste la leva

A

in un’asta rigida che può ruotare attorno a un punto fisso chiamato fulcro

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84
Q

vantaggio della leva

A

rapporto tra l’intensità della forza resistente e l’intensità della forza motrice, all’equilibrio

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85
Q

come si distinguono i 3 tipi di leva

A

a seconda della posizione del fulcro, del punto di applicazione della forza resistente e di quello della forza motrice

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86
Q

secondo principio della dinamica

A

la forza risultante applicata a un corpo è uguale al prodotto della massa per l’accelerazione del corpo

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87
Q

formula del secondo principio della dinamica

A

F = m x a

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88
Q

cosa si deduce dal secondo principio della dinamica

A

a parità di forza applicata, un corpo di massa maggiore acquista un’accelerazione minore: in questo senso la massa misura l’inerzia di un corpo

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89
Q

secondo principio della dinamica: se sono note le forze

A

permette di determinare l’accelerazione di un corpo e quindi prevedere, istante dopo istante, come cambiano la sua velocità e la sua posizione

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90
Q

moto armonico

A

un particolare tipo di moto periodico

es. piccole oscillazioni di un pendolo

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91
Q

terzo principio della dinamica

A

o principio di azione e reazione.
Ogni volta che un oggetto esercita una forza su un secondo oggetto, il secondo esercita sul primo una forza uguale e opposta

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92
Q

cosa si basa sul terzo principio della dinamica

A

tutti i sistemi di locomozione, la propulsione a reazione (razzi)

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93
Q

legge di gravitazione universale

A

sempre dovuta a

94
Q

legge di gravitazione universale

A

sempre dovuta a Newton, che esprime la forza di gravità con cui interagiscono tutti i corpi

95
Q

forza peso

A

la forza di gravità che la terra esercita su tutti i corpi posti sulla sua superficie

96
Q

forza peso e forza gravitazionale

A

la forza peso che agisce su un corpo di massa “m” coincide con la forza gravitazionale della terra calcolata per un valore della distanza “r” uguale al raggio terrestre

97
Q

modulo della forza peso

A

è spesso chiamato peso ed è direttamente proporzionale alla massa

98
Q

differenze peso e massa

A

peso: si misura in newton. Caratteristica del corpo, è la stessa dappertutto
massa: si misura in kg. È diverso a seconda del luogo

99
Q

forza peso

A

è una forza costante ed è orientata verticalmente verso il basso (verso il centro della terra)

100
Q

accelerazione prodotta dalla forza peso

A

costante ed è la stessa per ogni corpo, qualunque sia la massa

101
Q

caduta libera

A

il moto di un corpo soggetto soltanto alla forza perso

102
Q

dove può avvenire la caduta libera

A

sono nel vuoto , cioè in completa assenza di attrito

103
Q

corpo che cade da fermo

A

compie un moto rettilineo uniformemente accelerato, scendendo lungo la verticale con una velocità che aumenta di 9,8 m/s

104
Q

discesa lungo un piano inclinato

A

in condizioni di attrito trascurabile, è un moto analogo a quello di caduta libera, con la differenza che la direzione del moto è quella obliqua del piano e il modulo dell’accelerazione è minore.
Regolando l’inclinazione del piano si può variare a piacere l’accelerazione ma non oltre il limite di 9,8 m/s

105
Q

corpo lanciato verso l’alto in verticale

A

è rettilineo e uniformemente accelerato. L’accelerazione ha verso contrario rispetto alla velocità iniziale.
Quindi il corpo sale e rallenta fino a fermarsi e comincia a cadere. Durante la salita la velocità diminuisce di 9,8 m/s e durante la discesa aumenta con la stessa rapidità

106
Q

lancio obliquo

A

il moto è la sovrapposizione di

  • un moto rettilineo uniforme con velocità nella direzione orizzontale, lungo la quale non ci sono forze
  • un moto rettilineo uniformemente accelerato con accelerazione e velocità iniziale lungo la direzione verticale
107
Q

in che moto si svolge il lancio obliquo

A

lungo una traiettoria parabolica.

Lo spostamento che compie dal lancio all’atterraggio è detto gittata

108
Q

lavoro di una forza

A

è necessario che una forza sia applicata a un corpo che si sposta

109
Q

lavoro motore

A

se la forza costante e lo spostamento hanno la stessa direzione e lo stesso verso

110
Q

lavoro resistente

A

se la forza costante e lo spostamento hanno la stessa direzione ma versi opposti

111
Q

unità di misura del lavoro

A

joule (J)

112
Q

lavoro totale

A

somma algebrica dei lavori compiuti dalle singole forze

113
Q

potenza nel lavoro di una forza

A

è il rapporto tra il lavoro compiuto dal sistema e l’intervallo di tempo impiegato

114
Q

unità di misura della potenza del lavoro di una forza

A

watt

115
Q

kilowattora

A

lavoro compiuto in un tempo da un sistema che produce una potenza

116
Q

energia di un corpo

A

un corpo che si muove ha energia perché è capace di azione, ossia è in grado di compiere lavoro

117
Q

energia cinetica (K)

A

di un corpo che si muove è il semiprodotto di massa per il quadrato di velocità

118
Q

diversa energia cinetica di un corpo

A

se il lavoro totale compiuto dalle forze a esso applicate è diverso da zero, il suo moto cambia

119
Q

teorema dell’energia cinetica

A

la variazione dell’energia cinetica di un corpo è uguale al lavoro totale compiuto su di esso

120
Q

lavoro motore ed energia cinetica

A

un lavoro motore aumenta l’energia cinetica

121
Q

lavoro resistente ed energia cinetica

A

un lavoro resistente diminuisce l’energia cinetica

122
Q

un corpo fermo ha energia cinetica?

A

NO

123
Q

corpo fermo che si trova in alto, ha energia cinetica?

A

può compiere lavoro quando cade e prende velocita

124
Q

energia di un corpo sollevato da terra

A

energia potenziale gravitazionale

125
Q

a cosa è dovuta l’energia potenziale gravitazionale

A

all’attrazione della gravità terrestre

126
Q

energia potenziale gravitazionale ed energia cinetica

A

misurano la capacità del corpo di compiere lavoro

127
Q

energia potenziale gravitazionale

A

il lavoro che compie la forza peso quando il corpo, dalla sua posizione, è portato a una posizione di riferimento scelta ad arbitrio

128
Q

energia potenziale elastica

A

di una molla è il lavoro che compie la forza elastica quando la molla, dilatata o compressa, torna alla sua lunghezza a riposo

129
Q

forza conservativa

A

se il lavoro di una forza su un corpo dipende dalla posizione di partenza e dalla posizione di arrivo del corpo, ma non dai punti intermedi nella traiettoria

130
Q

forze conservative

A

forza peso, forza elastica, forza di gravità

131
Q

forze non conservative

A

forze di attrito

132
Q

energia meccanica totale

A

somma dell’energia cinetica e dell’energia potenziale.

Ogni volta che una forza conservativa compie del lavoro, una parte dell’energia meccanica di un sistema cambia forma

133
Q

conservazione dell’energia meccanica

A

se non ci sono attriti, la somma dell’energia cinetica e dell’energia potenziale di un sistema si conserva, cioè non cambia nel tempo

134
Q

energia meccanica che manca alla fine di ogni processo reale

A

non è andata distrutta, ma si è trasformata in energia interna dei corpi e dell’ambiente

135
Q

energia interna di un corpo

A

è l’energia complessiva delle molecole che lo costituiscono; un aumento di questa energia si manifesta, di solito, come un aumento di temperatura

136
Q

energia totale si conserva

A

tenendo conto di tutte le energie: meccanica, interna, elettrica, elettromagnetica, ecc

137
Q

volume del liquido

A

può scorrere e assumere la forma del recipiente ma ha un volume proprio ed è difficile da comprimere

138
Q

volume del gas

A

come il liquido può scorrere ma occupa sempre tutto il volume interno del recipiente ed è facilmente comprimibile

139
Q

fluidi

A

i liquidi ed i gas sono così chiamati per la loro proprietà di scorrere, fluire

140
Q

densità

A

di un materiale omogeneo è il rapporto tra la massa e il volume di un suo campione

141
Q

pressione

A

grandezza scalare che misura la spinta perpendicolare a cui è sottoposta una superficie per unità di area

142
Q

unità di misura della pressione

A

pascal

143
Q

pressione atmosferica

A

prodotta dall’aria a causa del suo peso, agisce su ogni superficie a contatto con l’atmosfera

144
Q

manometro

A

strumento utilizzato per misurare la pressione di un fluido in un recipiente

145
Q

barometro

A

strumento utilizzato per misurare la pressione atmosferica

146
Q

legge di pascal

A

una variazione di pressione prodotta su qualunque superficie a contatto con un liquido in equilibrio, completamente racchiuso da pareti, si trasmette inalterata a ogni altra superficie a contatto con il liquido

147
Q

vasi comunicanti

A

due o più recipienti uniti da un tubo.

Un liquido omogeneo versato in un sistema di vasi comunicanti di qualunque forma raggiunge dappertutto lo stesso livello

148
Q

legge di archimede

A

un corpo immerso in un fluido subisce una forza verticale verso l’alto, uguale al peso del fluido spostato

149
Q

spinta aerostati e principio di archimede

A

perché la legge di archimede vale sia per i liquidi che per i gas

150
Q

corpo immerso in un liquido

A

affonda, rimane in equilibrio o emerge a seconda che il suo peso sia maggiore, uguale o minore della spinta di archimede

151
Q

condizione di galleggiamento

A

un corpo affonda, rimane in equilibrio o sale a galla quando la sua densità media è rispettivamente maggiore, uguale o minore di quella del liquido in cui è immerso

152
Q

corrente stazionaria

A

quando la velocità del fluido è costante in ogni punto, anche se può essere diversa da punto a punto

153
Q

temperatura

A

è un indice dei moti casuali delle molecole: moto di agitazione termica

154
Q

moti di agitazione termica

A

maggiore è la temperatura di un corpo, maggiore è l’energia cinetica posseduta in media da ogni sua molecola

155
Q

termometro

A

per misurare la temperatura di un oggetto

156
Q

temperatura

A

grandezza fondamentale

157
Q

unità di misura della temperatura

A

kelvin

158
Q

zero assoluto

A

temperatura di 0 k. Non è possibile raffreddare un corpo o un sistema fino a questa temperatura o al di sotto di essa

159
Q

dilatazione termica

A

tutti i corpi si dilatano o si contraggono a seconda che la temperatura aumenti o diminuisca

160
Q

legge sperimentale della dilatazione lineare

A

all’aumentare della temperatura i solidi si dilatano in tutte le direzioni

161
Q

legge sperimentale della dilatazione volumica

A

i liquidi si dilatano più dei solidi: a parità di aumento di temperatura, l’aumento di volume in rapporto al volume iniziale è maggiore per un liquido che per un solido

162
Q

cos’è il calore

A

un trasferimento di energia

163
Q

come avviene il riscaldamento

A
  • tramite il lavoro delle forze di attrito

- per passaggio di calore

164
Q

unità di misura del calore

A

joule

165
Q

caloria

A

è un’unità di misura che non appartiene al sistema internazionale ma è usata spesso

166
Q

primo principio della termodinamica

A

la somma del calore assorbito da un sistema e del lavoro totale compiuto su di esso è uguale alla variazione della sua energia interna

167
Q

capacità termica

A

la quantità di calore che bisogna fornire a un corpo per aumentare la sua temperatura

168
Q

a cosa è direttamente proporzionale la capacità termica

A

alla massa del corpo

169
Q

cambiamenti di stato che richiedono energia

A
  • fusione
  • vaporizzazione
  • sublimazione
170
Q

cambiamenti di stato che rilasciano energia

A
  • solidificazione
  • condensazione
  • brinamento
171
Q

temperatura di fusione a una pressione fissata

A
  • è la temperatura caratteristica a cui una sostanza allo stato solido fonde (se assorbe calore)
  • coincide con la temperatura di solidificazione, a cui la stessa sostanza, da liquida, diventa calore (se cede calore)
  • si mantiene costante durante la fusione o la solidificazione
172
Q

temperatura di ebollizione a una pressione fissata

A
  • è la temperatura caratteristica a cui una sostanza allo stato liquido bolle
  • si mantiene costante durante l’ebollizione
173
Q

evaporazione

A

è più lenta dell’ebollizione e avviene solo sulla superficie del liquido, mentre l’ebollizione è un processo che interessa tutto il volume

174
Q

quando la temperatura resta costante

A

SÌ fusione ed ebollizione

NO evaporazione

175
Q

trasformazione isobara

A

quando la pressione del gas resta costante e variano solo il suo volume e la sua temperatura

176
Q

prima legge di gay-lussac

A

in una trasformazione isobara, il volume di un gas è direttamente proporzionale alla sua temperatura assoluta

177
Q

trasformazione isocora

A

quando il volume del gas resta costante e variano solo la sua pressione e la sua temperatura

178
Q

seconda legge di gay-lussac

A

in una trasformazione isocora, la pressione di un gas a volume costante è direttamente proporzionale alla sua temperatura assoluta

179
Q

trasformazione isoterma

A

la temperatura resta costante e variano il volume e la pressione

180
Q

trasformazione isoterma

A

la temperatura resta costante e cambiano il volume e la pressione del gas

181
Q

legge di boyle

A

a temperatura costante, la pressione e il volume di un gas sono inversamente proporzionali

182
Q

gas perfetto

A

gas ideale che obbedisce alla prima e alla seconda legge di gay lussac e alla legge di boyle

183
Q

come viene espressa la quantità di gas

A

in moli

184
Q

equazione di stato del gas perfetto

A

legge che, per un gas perfetto, mette in relazione pressione, volume e temperatura fra loro e con il numero di moli

185
Q

prima legge di gay-lussac nell’equazione di stato del gas perfetto

A

se la pressione e le moli sono costanti, allora il volume è direttamente proporzionale alla temperatura

186
Q

seconda legge di gay-lussac nell’equazione di stato del gas perfetto

A

se volume e moli sono costanti, la pressione è direttamente proporzionale alla temperatura

187
Q

legge di boyle nell’equazione di stato del gas perfetto

A

se temperatura e moli sono costanti, pressione e volume sono inversamente proporzionali

188
Q

corpi con cariche elettriche dello stesso segno

A

si respingono

189
Q

corpi con cariche elettriche del segno opposto

A

si attraggono

190
Q

dove hanno origine le forze elettriche

A

dagli elettroni e dai protoni presenti negli atomi

191
Q

perché l’atomo è neutro

A

perché ha lo stesso numero di elettroni e protoni quindi una carica elettrica uguale a zero

192
Q

nucleo dell’atomo

A

protoni e neutroni (privi di carica elettrica)

193
Q

elettroni liberi

A

fuori dal nucleo e quindi liberi di andarsene (atomo positivo) o di aggiungersi (atomo negativo)

194
Q

unità di misura della carica elettrica

A

coulomb

195
Q

agire delle forze elettriche

A

agiscono anche se non sono a contatto tra loro, come le forze gravitazionali

196
Q

campo elettrico

A

grande vettoriale

197
Q

unità di misura del campo elettrico

A

newton fratto coulomb

198
Q

unità di misura del campo magnetico

A

tesla

199
Q

induzione elettromagnetica

A

se un campo magnetico varia nel tempo in una regione dello spazio, nella stessa regione dà origine a un campo elettrico, che a sua volta varia nel tempo

200
Q

onda elettromagnetica

A

propagazione nello spazio dell’energia del campo elettromagnetico

201
Q

lunghezza d’onda

A

distanza tra due creste consecutive

202
Q

direzione di propagazione

A

asse lungo cui è diretto il moto delle creste

203
Q

periodo dell’onda

A

intervallo di tempo che separa il passaggio da un’onda a quella successiva

204
Q

frequenza d’onda

A

reciproco periodo fra il periodo dell’onda e ritorno

205
Q

viaggio delle onde elettromagnetiche

A

indipendentemente dalla loro lunghezza d’onda, viaggiano nel vuoto alla velocità della luce

206
Q

cosa trasportano le onde elettromagnetiche

A

energia

207
Q

velocità di propagazione dell’onda

A

tutte le onde viaggiano con la stessa velocità

208
Q

esempi di onde elettromagnetiche

A

onde radio, radiazione infrarossa, luce visibile, radiazione ultravioletta, raggi gamma e raggi x

209
Q

grandezze oscillanti nelle onde elettromagnetiche

A

il campo elettrico e il campo magnetico

210
Q

tensione elettrica

A

lavoro che compie la forza elettrica quando una carica va da A a B

211
Q

come è chiamata anche la tensione elettrica

A

differenza di potenziale

212
Q

unità di misura della tensione elettrica

A

volt

213
Q

carica positiva sotto l’azione della forza elettrica

A

va sempre in discesa, cioè da un punto a potenziale maggiore a uno a potenziale minore

214
Q

carica negativa sotto l’azione della forza elettrica

A

va sempre in salita, da un potenziale minore a un potenziale maggiore

215
Q

conduttore

A

materiale che contiene cariche elettriche microscopiche dotate di libertà di movimento

216
Q

corrente elettrica

A

flusso di elettroni

217
Q

corrente elettrica in un filo conduttore

A

scorre dall’estremità a potenziale elettrico maggiore verso quella a potenziale elettrico minore

218
Q

intensità di corrente

A

quantità di carica (positiva) che attraversa una sezione trasversale di un filo conduttore in un intervallo di tempo

219
Q

che tipo di grandezza è l’intensità di corrente elettrica

A

grandezza fondamentale

220
Q

unità di misura dell’intensità della corrente elettrica

A

ampere

221
Q

generatore di tensione

A

dispositivo che produce tra i propri terminali, o poli, una differenza di potenziale costante

222
Q

da cosa dipende l’intensità della corrente in un conduttore

A

dalla tensione applicata e dalla resistenza elettrica del conduttore

223
Q

flusso di carica che costituisce una corrente elettrica

A

è sospinto dalla tensione e contrastato dalla resistenza

224
Q

unità di misura della resistenza elettrica

A

ohm

225
Q

legge di ohm

A

la tensione tra le estremità di un conduttore metallico è direttamente proporzionale all’intensità della corrente che lo percorre

226
Q

conduttori che soddisfano la legge di ohm

A

conduttori ohmici

227
Q

conduttori ohmici che hanno una resistenza elettrica non trascurabile

A

resistori

228
Q

un circuito elettrico può contenere più resistori collegati tra loro

A
  • 2 resistori sono collegati in serie se sono posti a contatto uno di seguito all’altro
  • 2 resistori sono collegati in parallelo se un’estremità del primo è connessa a un’estremità del secondo e l’altra estremità del primo all’altra estremità del secondo
229
Q

strumento che misura l’intensità di corrente in un resistore

A

amperometro

230
Q

amperometro

A

la sua risposta è direttamente proporzionale all’intensità della corrente che lo attraversa

231
Q

strumento che misura la tensione tra le estremità di un resistore

A

voltmetro

232
Q

voltmetro

A

rileva la tensione tra i propri terminali