Quale apparato è maggiormente colpito dall’influenza?
L’apparato respiratorio.
Quale percentuale delle morti è causata dalle infezioni respiratorie acute?
13% delle cause di morte.
Le IRA sono una delle maggiori cause di morbosità e mortalità a livello mondiale.
Quali sono i principali responsabili della morbosità per IRA?
Virus
Quali sono i principali responsabili della mortalità per IRA?
Batteri
Quali caratteristiche dell’influenza la rendono un importante problema di sanità pubblica a livello mondiale?
Contagiosità
Ubiquità
Variabilità antigenica del virus
Andamento epidemico/pandemico
Severe complicanze nei soggetti a rischio
Impatto su costi/risorse sanitarie
Qual è il patogeno responsabile dell’influenza?
I virus influenzali.
Quali sono i sintomi dell’influenza?
Febbre (in genere alta)
Mal di testa
Stanchezza
Tosse secca
Dolore alla gola
Congestione o aumento delle secrezioni nasali
Mialgie
Sintomi gastroenterii: nausea e diarrea
Quali sono le complicanze più comuni dell’influenza?
Bronchite
Otite media (nei bambini) e sinusite
Polmonite batterica secondaria
Quali sono le complicanze meno comuni dell’influenza?
Meningite, encefalite, meningoencefalite
Polmonite da virus influenzale (primitiva)
Quali sono i soggetti maggiormente a rischio di complicanze dell’influenza?
Bambini < 6 mesi
Donne incinte
Persone anziane
Soggetti con patologie preesistenti: malattie respiratorie, cardiache, condizioni neurologiche o immunosoppressione
Quali sono i rischi dell’influenza in gravidanza?
Aumento della mortalità perinatale
Prematurità
Basso peso alla nascita
Che caratteristiche hanno le epidemie di influenza in Italia?
Elevato numero di casi e incremento delle ospedalizzazioni.
Di quanto è l’eccesso di morti causato dalle epidemie di influenza in Italia? Quale fascia di età è maggiormente colpita? A quali cause sono dovute le excess deaths?
Eccesso di 8,000 decessi, di cui l’84% in soggetti > 65 anni.
1,000 morti sono dovute a polmoniti, 7,000 ad altre cause.
Quanti e quali sono i tipi di virus influenzali?
Tre tipi: A, B e C
Tipo A: causa epidemie quasi tutti gli anni, è la causa tipica di epidemia. Serbatoio: uccelli selvatici, ma anche altri mammiferi.
Tipo B: causa malattie meno severe e epidemie più piccole, interessa soprattutto i bambini, e il serbatoio principale è l’uomo.
Tipo C: solo affezioni respiratorie minori.
Che tipo di genoma hanno i virus influenzali?
RNA
Quali sono gli antigeni di superficie dei virus influenzali?
Due antigeni di superficie:
Hemagglutinina (H): 16 tipi
Neuroamminidasi (N): 9 tipi
Totale: 144 possibili combinazioni.
Quali animali possono ospitare i virus dell’influenza A?
Uomo
Suini
Volatili domestici
Volatili selvatici
Balene e foche
Cavalli
Quali, tra le specie ospite, possono trasmettere il virus dell’influenza A all’uomo?
Volatili (domestici e selvatici) e suini.
Quali sono i modelli di variabilità antigenica dei virus influenzali?
Antigenic drift (virus A e B)
Antigenic shift (solo virus A)
In cosa consiste l’antigenic shift?
L’antigenic shift, o riassortimento genetico, avviene quando due ceppi di virus influenzali si combinano per formare un nuovo sottotipo, i cui antigeni di superficie sono un misto di quelli dei due ceppi di partenza.
Avviene quando due virus si incontrano in uno stesso ospite, detto “mixing vessel”.
Cos’è il salto di specie?
Il virus diventa pericoloso anche per altre specie.
Quali sono state le principali epidemie di influenza?
1918-19: Influenza spagnola (H1N1) 20-50 milioni di morti
1957: Influenza asiatica (H2N2) 2 milioni di morti
1968: Influenza di Hong-Kong (H3N2) 1 milione di morti
1997-2008: allerte per pandemie di H5N1 (suina)
Quanti casi di H5N1 sono stati riportati al WHO nel 2017?
858 casi e 453 morti.
Qual è il virus responsabile dell’influenza suina?
A(H1N1), un virus quadruplo-riassortante.
Da quali ceppi deriva il virus A(H1N1) quadruplo riassortante?
HA suino Nord-Americano
NA e M suino Eurasiatico
PB2 e PA asiatici
PB1 umano (H3N2)
Quante sono le fasi della pandemia?
Sei.
Quali sono le sei fasi della pandemia?
1) Non vengono scoperti nuovi virus; basso rischio di infezione uomo-animale
2) Non vengono scoperti nuovi virus influenzali. Esiste il rischio di infezione animale-uomo.
3) Non c’è ancora trasmissione diretta della malattia da persona a persona (al massimo solo casi sporadici provocati da un contatto molto ravvicinato).
4) Piccoli cluster epidemici. Limitata trasmissione uomo-uomo.
5) Grandi cluster epidemici. Localizzata trasmissione uomo uomo.
6) Pandemia. Il virus si trasmette a tutta la popolazione.
Quanti decessi sono stati provocati dalla pandemia di A(H1N1)pdm09 nel 2009?
18,000 decessi in 214 Paesi. La pandemia è stata meno esplosiva e meno fatale delle precedenti pandemie.
Quali strategie sono attualmente implementate per controllare l’influenza nei periodi interpandemici?
Sorveglianza
Prevenzione mediante la vaccinazione
Terapia degli affetti: specifica, coadiuvante e delle complicanze batteriche
Quali strategie sono raccomandate alla popolazione per prevenire il contagio?
Lavaggio delle mani
Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce e tossisce..)
Isolamento volontario delle persone con malattie respiratorie febbrili
Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale in ambienti sanitari
Quali sono i 5 momenti fondamentali dell’igiene delle mani?
Prima del contatto con il paziente
Prima di una procedura asettica
Dopo esposizione a un fluido biologico
Dopo il contatto con il paziente
Dopo il contatto con ciò che sta intorno al paziente
Quali sono gli organismi deputati alla sorveglianza dell’influenza, ai vari livelli?
Livello locale: Medici sentinella (MMG e PLS)
Livello regionale: centri riferimento regionali
Livello nazionale: National Influenza Center (ISS)
Livello europeo: EuroFlu (ECDC)
Livello mondiale: WHO
Cos’è InfluNet?
InfluNet è il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica
dell’influenza, coordinata dal Ministero della Salute, con la collaborazione dell’ISS, del Centro
Interuniversitario per la Ricerca sull’Influenza (CIRI), dei MMG e PLS, della rete dei laboratori
periferici per l’influenza e degli Assessorati regionali alla Sanità.
Si occupa di:
1) sorveglianza epidemiologica: stimare l’incidenza settimanale della sindrome influenzale durante la stagione invernale, in modo da rilevare la durata e l’intensità dell’epidemia.
2) sorveglianza virologica: per monitorare la circolazione dei diversi tipi e sottotipi di virus influenzali.
Cos’è InfluWeb?
E’ un sistema di rilevazione della sindrome influenzale che si avvale dell’uso di una piattaforma web, in grado di raccogliere dati da cittadini volontari su tutto il territorio: raccoglie informazioni della presenza di sindrome influenzale tra i partecipanti.
Qual è l’utilità di InfluWeb?
Raccogliere dati anche tra i cittadini che non si rivolgono al SSN.
Cos’è il SISMG?
E’ il sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera; è attivo tutto l’anno in 34 città italiane, e permette di identificare tempestivamente eventuali variazioni della mortalità attribuibili a diversi fattori (epidemie, esposizioni ambientali…).
La segnalazione dei casi di influenza è obbligatoria da parte di Regioni e PA?
Non per tutti. Le Regioni e PA sono tenute a segnalare al Ministero e all’ISS solo i casi gravi e complicati di influenza confermata in laboratorio, le cui condizioni prevedano il ricovero in UTI e/o il ricorso alla terapia in Ossigenazione extracorporea a membrana.
Da cosa dipende soprattutto l’efficacia dei vaccini anti-influenzali?
Dal match tra i virus contenuti nel vaccino a quelli circolanti.
Di che tipo sono i vaccini anti-influenzali?
Vaccini inattivati, ad eccezione di uno che è a virus vivi attenuati, da somministrare per via nasale.
Quali sono i diversi vaccini anti-influenzali a virus inattivati disponibili in Italia?
Vaccino a split: virus frammentati
Dal 2014 è disponibile il vaccino quadrivalente split indicato per adulti e bambini >3 anni, per la prevenzione dell’influenza da A e B
Vaccino a subunità: Ag di superficie (H e N)
Vaccino adiuvato: Ag di superficie + adiuvante oleoso metabolizzabile (MF59)
Vaccino intradermico: vaccino split in una siringa particolare che consente di inoculare nel derma la dose di 15 microg/ceppo in 0,1 mL di volume
Per quali soggetti è autorizzata la somministrazione dei vaccini adiuvati?
Soggetti >= 64 anni.
Qual è la funzione degli adiuvanti nel vaccino?
Potenziare la risposta immunitaria alla vaccinazione.
Quali ceppi saranno inclusi nel vaccino 2017/18?
A/Michigan/45/2015 (H1N1) pdm09-like (nuova variante)
A/Hong Kong/4801/2014 (H3N2)-like virus
B/Brisbane/60/2008-like virus
Per il vaccino quadrivalente, oltre ai tre indicati, l’OMS raccomanda l’inserimento del ceppo B/Phuket/3073/2013-like (lineaggio B/Yamagata).
Come vaccinare soggetti 6-36 m (anti-influenza)?
Vaccino a sub-unità opp. split
Per i bambini mai vaccinati: 2 dosi a distanza di almeno 4 settimane, formulazione pediatrica o mezza dose adulti.
Per i bambini vaccinati negli anni precedenti 1 dose, come sopra.
Come vaccinare soggetti 3-9 anni (anti-influenza)?
Vaccino a sub-unità opp. split (tri o tetravalente)
Per i bambini mai vaccinati: 2 dosi (0,50 mL) a distanza di almeno 4 settimane.
Per i bambini vaccinati negli anni precedenti 1 dose.
Come vaccinare soggetti 10-17 anni (anti-influenza)?
Vaccino a sub-unità opp. split (tri o tetravalente).
1 dose (0,50 mL)
Come vaccinare soggetti 18-64 anni (anti-influenza)?
Vaccino a sub-unità opp. split (tri o tetravalente o trivalente prodotto su colture cellulari)
1 dose (0,50 mL)
Come vaccinare soggetti 60-64 anni (anti-influenza)?
Vaccino a sub-unità opp. split (tri o tetravalente) oppure intradermico.
1 dose
Come vaccinare soggetti over 65 (anti-influenza)?
Vaccino a subunità (incluso adiuvato), split (tri, tetra, tri da colture), intradermico
1 dose
A chi non deve essere somministrato il vaccino anti-influenzale?
- Lattanti < 6 mesi (mancano dati)
- Soggetti che abbiano avuto una reazione allergica grave (anafilassi) ad una precedente dose o a un componente del vaccino
- Una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre (temporanea controindicazione)
- Anamnesi positiva per GBS insorta entro 6 settimane dalla somministrazione di un precedente vaccino anti-influenzale.
La sindrome di Guillan Barrè è controindicazione assoluta alla somministrazione del vaccino anti-influenzale?
Sì, se associata alla somminsitrazione del vaccino.
Se GBS insorta da più di un anno, senza correlazione alla vaccinazione, è comunque motivo di precauzione.
Le vaccinazioni si possono somministrare nel corso di un’epidemia influenzale?
Sì, nei soggetti asintomatici.
Quali sono le reazioni avverse locali alla somministrazione di vaccino antinfluenzale?
Dolore
Eritema
Gonfiore nel sito di iniezione
Quali sono le più comuni reazioni avverse sistemiche alla somministrazione di vaccino antinfluenzale? In quali tempi insorgono?
Malessere generale
Febbre
Mialgie
Esordio 6-12h dalla somministrazione, drata 1-2d.
Qual è il periodo destinato alla conduzione delle campagne di vaccinazione anti-influenzale in Italia?
Da metà ottobre fino a fine dicembre.
A chi è rivolta la vaccinazione anti-influenzale?
Soggetti over 65
Soggetti 6 m - 64 ani affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza:
malattie croniche respiratorie
malattie CV
DM e malattie metaboliche (BMI >30)
insufficienza renale/surrenale cronica
malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
immunocompromissione
interventi chiurgici importanti in programma
aumentato rischio di aspirazione
epatopatie croniche
Bambini o adolescenti in trattamento a lungo termine con ASA (rischio di Reye)
Donne al III trimestre
Individui ricoverati in lungodegenze
Personale sanitario
Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio
Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo / categorie di lavoratori:
Polizia
VVF
Personale a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezioni: allevatori addetti all'attività di allevamento addetti al trasporto di animali vivi macellatori o vaccinatori veterinari
SARS
2002, parte da Hong Kong. Dura circa 1 anno.
8,500 casi, letalità 10%
Patogeno responsabile di SARS
Coronavirus.
MERS
2012, Arabia Saudita.
MERS patogeno
Coronavirus.
Serbatoio MERS.
Cammelli e dromedari.
Morbosità/letalità MERS.
Rispettivamente bassa e alta.
Patogeno influenza
Orthomixovirus
Genoma virus influenza
7 filamenti di RNA che si riassortiscono in modo variabile.
In cosa consiste l’antigenic drift?
Piccole variazioni negli epitopi degli antigeni, che però non impediscono al SI di riconoscere un virus. Per questo motivo l’andamento è ciclico. Le epidemie stagionali sono tipicamente da B.