Il corpo elettorale Flashcards
(15 cards)
come si configura lo stato?
organi costituzionali
Lo stato si configura come persona giuridica e agisce per mezzo dei propri organi, detti organi costituzionali:
- corpo elettorale
- il parlamento
- il presidente della repubblica
- il governo
- la corte costituzionale
Si trovano su un piano giuridico di parità, cioè nessuno è subordinato all’altro ed esercitano una parte della sovranità, nelle misure e nei modi stabiliti dalla costituzione.
Organi di rilievo costituzionale
Organi di rilievo costituzionale sono:
- il consiglio superiore della magistratura
- il consiglio di stato
- la cosrte dei conti
- il consiglio supremo di difesa
Non esercitano alcuna sovranità ma svolgono funzioni importatnti e sono regolamentati dalle leggi ordinarie.
Da chi è composto il corpo elettorale?
Il popolo è il primo organo costituzionale, l’organo originario da cui deriva la sovranità.
il popolo, si riferisce al corpo elettorale, cioè quella parte dei cittadini a cui è riconosciuto il diritto di voto.
il corpo elettorale tente a coincidere con il popolo, escluse tutte quelle persone che non hanno raggiunto la maggiore età e si trovano in specialissime condizioni previste nel 223/1967
Consultazioni elettorali
nel nostro ordinamento sono previsti due tipi di consultazioni elettorali:
- elezioni politiche: quelle dirette a eleggere i componenti del parlamento nazionale ed europeo
- elezioni amministrative: quelle dirette per eleggere i consigli regionali e comunali, i presidenti di regione e i sindaci.
Com’è regolamentato il diritto di voto
Il voto, secondo comma dell’art. 48 stabilisce che è personale ed uguale, libro e segreto. Il suo esercizio è un dovere civico.
Personalità:
-Significa che ogni cittadino deve esercitare in prima persona il proprio diritto di voto
-non è ammessa alcuna forma di deroga
-coloro che non possono esprimere il proprio voto per impedimenti fisici possono essere assisiti da una persona da essi stessi designata.
Uguaglianza:
-i voti espressi hanno lo stesso valore
-a nessuno può essere concesso più di un voto.
libertà: l’elettore deve essere protetto da ogni forma di:
-coercizione
-minaccia
-violenza diretta a condizionarne la volontà
Segretezza: nessuno può pretendere di conoscere il voto espresso
Come votano gli italiani all’estero
Gli elettori che risiedono all’estero hanno diritto di eleggere 6 deputati e 4 senatori, inviando per posta il prorpio voto.
devono essere iscritti in un’apposita anagrafe cioè l’anagrafe degli italiani residenti all’estero, AIRE
Quali sono i requisiti di un buon sistema elettorale
Un buon sistema elettorale deve raggiungere due obiettivi fondamentali:
Sicura guida politica al Paese:
È più facilmente garantita con pochi partiti in Parlamento, poiché un solo partito può ottenere la maggioranza e governare stabilmente.
Con molti partiti, sono necessarie coalizioni, spesso instabili e soggette a tensioni interne.
garantire che l’assemblea eletta rispecchi fedelmente:
Si realizza con la presenza di molti partiti, che permettono agli elettori di scegliere quello che meglio riflette le proprie idee.
Pochi partiti limitano la rappresentatività restringendo le opzioni di scelta.
Questi due obiettivi sono in contrasto: la stabilità politica si ottiene con pochi partiti, mentre la rappresentatività richiede una molteplicità di forze politiche.
Sistema proporzionale plurinominale
Adottato in Italia dal 1948-1993, per l’elezione della Camera dei deputati (e parzialmente anche per il Senato).
Esso prevede la suddivisione del territorio nazionale in zone piuttosto ampie, dette circoscrizioni.
Agli elettori residenti in ciascuna circoscrizione deve eleggere un certo numero di candidati che andranno a ricoprire altrettanti seggi in Parlamento.
Questo sistema viene chiamato:
proporzionale, perché i partiti conquistano, in ciascuna circoscrizione, un numero di seggi proporzionale al numero di voti ottenuti;
plurinominale, perché in ciascuna circoscrizione viene eletta una pluralità di candidati.
sistema proporzionale plurinominale: Quali sono i pregi e i difetti di questo sistema?
Il maggior pregio è nella sicura democraticità. Con esso, infatti, anche i partiti che ottengono una bassa percentuale di voti hanno diritto a un corrispondente numero di seggi.
Il maggior difetto è nel fatto che questo sistema favorisce la dispersione del voto degli elettori tra numerose formazioni politiche
Il sistema maggioritario a collegio
uninominale e turno unico
Viene chiamato:
⚫ maggioritario, perché tra tutti i concorrenti in un medesimo collegio si aggiudica il seggio in palio il candidato che ottiene il maggior numero di voti rispetto agli altri;
⚫ a collegio uninominale, perché, come abbiamo detto, ciascun collegio può eleggere un solo candidato;
⚫ a turno unico, perché è previsto un solo turno elettorale.
Il sistema maggioritario può condurre a risultati che non sempre riflettono fe- delmente l’orientamento del corpo elettorale.
I sistemi corretti
I due sistemi appena descritti possono essere utilizzati così come sono oppure possono essere corretti in vario modo.
I correttivi maggiormente impiegati sono:
⚫ il doppio turno;
⚫ la soglia di sbarramento;
⚫ il premio di maggioranza.
Doppio turno
Doppio turno
Prevede due fasi elettorali e può essere applicato sia al sistema maggioritario sia al proporzionale:
Sistema maggioritario:
- Primo turno: Eletti subito i candidati che superano il 50% dei voti. Se nessuno raggiunge questa soglia, si va al secondo turno (ballottaggio).
- Secondo turno: Competono solo i candidati che hanno superato una soglia minima; vince chi ottiene più voti.
Sistema proporzionale:
-La competizione avviene tra liste (non candidati).
Al secondo turno accedono solo le liste che superano una soglia minima stabilita dalla legge, riducendo il numero di partiti in Parlamento.
Soglia di sbarramento e premio di maggioranza
Soglia di sbarramento e premio di maggioranza
Soglia di sbarramento: Le liste che non superano una certa percentuale di voti non ottengono seggi in Parlamento.
Premio di maggioranza: La lista con più voti ottiene un numero maggiore di seggi rispetto a quelli proporzionali ai voti ricevuti.
Entrambi i correttivi mantengono il pluralismo, ma semplificano la vita parlamentare:
La soglia di sbarramento esclude i partiti più piccoli.
Il premio di maggioranza facilita la formazione di maggioranze stabili.
La legge elettorale italiana attuale
La legge elettorale italiana attuale (approvata nel 2017) prevede un sistema misto maggioritario-proporzionale:
- 37% dei seggi: Assegnati con il sistema maggioritario in collegi uninominali a turno unico; viene eletto il candidato con più voti.
- 61% dei seggi: Assegnati con il sistema proporzionale in collegi plurinominali; i partiti presentano liste bloccate, senza possibilità di preferenza per gli elettori.
- 2% dei seggi: Riservati al voto degli italiani all’estero, assegnati con sistema proporzionale e voto di preferenza.
Inoltre, è previsto un limite per garantire la parità di genere: le liste non possono includere più del 60% di candidati di un solo sesso.
Il sistema potrebbe essere modificato in futuro per adeguarsi alla riduzione del numero di parlamentari approvata nel 2020.
Evoluzione dei sistemi elettorali nella Repubblica Italiana
Evoluzione dei sistemi elettorali nella Repubblica Italiana
1946-1993: Sistema proporzionale con voto di preferenza
- Seggi assegnati proporzionalmente ai voti ricevuti dai partiti.
- Gli elettori potevano esprimere preferenze sui candidati.
- Problemi: Frammentazione partitica e instabilità governativa.
1993-2005: Sistema misto (Mattarellum)
- 75% dei seggi con sistema maggioritario uninominale.
- 25% con sistema proporzionale.
- Obiettivo: Ridurre il numero di partiti e garantire maggioranze stabili.
2005-2015: Sistema proporzionale corretto (Porcellum)
- Proporzionale con liste bloccate (senza preferenze).
- Introduzione del premio di maggioranza per garantire stabilità:
- Premio alla lista/coalizione con almeno il 40% dei voti.
- Critiche: Scarsa rappresentatività e liste bloccate decise dai partiti.
2015-2017: Italicum
- Applicato solo alla Camera (mai interamente utilizzato).
- Premio di maggioranza: Alla lista vincente con più del 40% o al ballottaggio.
- Critiche: Favoriva il partito di maggioranza e sollevava dubbi di costituzionalità.
2017-oggi: Rosatellum
- Sistema misto:
- 36% dei seggi con sistema maggioritario uninominale.
- 64% con sistema proporzionale (collegi plurinominali).
- Non prevede voto di preferenza; le liste sono bloccate.
- Obiettivo: Equilibrare stabilità e rappresentatività, pur con difficoltà legate a coalizioni e frammentazione.