Semplificazione e trasparenza della PA Flashcards
(9 cards)
Il principio di trasparenza: un obbligo per le PA
Il principio di trasparenza: un obbligo per le PA
Il principio di trasparenza, introdotto dalla legge n. 15/2005 e rafforzato dal d.lgs. n. 33/2013, impone alle PA l’obbligo di rendere visibile e controllabile il proprio operato da parte dei cittadini.
✅ Obblighi principali:
- Le PA devono pubblicare sui propri siti istituzionali tutte le informazioni su organizzazione e attività.
- Tali informazioni devono essere accessibili tramite una sezione chiamata “Amministrazione trasparente” nella homepage.
- Non è più il cittadino a dover chiedere i documenti: è la PA che deve pubblicarli spontaneamente.
👤 Responsabile per la trasparenza:
- Ogni PA nomina un responsabile per la trasparenza (che è anche responsabile per la prevenzione della corruzione).
- Questo soggetto vigila sugli obblighi di pubblicazione.
🔓 Accesso civico:
- I cittadini hanno diritto di accedere liberamente e senza identificazione alla sezione trasparente.
- Se qualcosa non è stato pubblicato, possono esercitare il diritto di accesso civico rivolgendosi al responsabile.
🆕 Novità del d.lgs. n. 97/2016:
- Estensione delle informazioni da pubblicare.
- Possibilità per chiunque (anche senza interesse diretto) di fare richieste specifiche (es. giornalisti).
- Le richieste possono essere respinte solo per motivi di riservatezza tutelata dalla legge.
L’accesso ai documenti amministrativi
3. L’accesso ai documenti: un diritto del cittadino
Con la legge n. 225/1990, è stato introdotto il diritto di accesso ai documenti amministrativi, superando il precedente principio del segreto dell’attività amministrativa.
🔍 Che cos’è il diritto di accesso?
È il diritto del cittadino a:
- Prendere visione dei documenti amministrativi;
- Ottenerne copia, se necessario.
📌 Come si esercita?
- Si presenta una richiesta motivata alla PA che ha formato o detiene il documento.
-
Esame gratuito, ma:
- Per le copie possono essere richiesti: costi di riproduzione, bollo, diritti di ricerca o visura.
👥 Chi può richiederlo?
Solo chi ha un interesse personale, concreto e attuale legato alla tutela di un proprio diritto o interesse giuridicamente rilevante.
⚖️ Se la PA rifiuta?
- È possibile ricorrere al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) entro 30 giorni contro:
- Il rifiuto espresso;
- Il rifiuto tacito (cioè la mancata risposta).
🏛️ Contro chi si può esercitare?
- Pubbliche Amministrazioni;
- Aziende autonome;
- Enti pubblici;
- Concessionari di servizi pubblici.
🚫 Limiti all’accesso:
L’accesso è escluso per:
- Documenti coperti da segreto di Stato;
- Documenti riservati per motivi di:
- Sicurezza pubblica, ordine pubblico, criminalità;
- Difesa nazionale, relazioni internazionali;
- Tutela della riservatezza dei terzi.
La semplificazione per cittadini e imprese
4. La semplificazione per cittadini e imprese (Legge 241/1990 e successive)
La legge ha introdotto strumenti per velocizzare i rapporti tra cittadini/imprese e la PA, sostituendo molti controlli preventivi con controlli successivi entro termini certi.
Principali innovazioni:
🔹 Silenzio-assenso (art. 20)
Il cittadino presenta una richiesta completa e corretta; la PA ha 90 giorni per rifiutarla. Se non risponde, la richiesta si intende accolta.
Sanzioni penali (1–2 anni) in caso di documentazione falsa.
🔹 SCIA – Segnalazione Certificata Inizio Attività (art. 19)
Se i requisiti sono oggettivamente verificabili e non vi sono limiti numerici, il cittadino può iniziare subito l’attività inviando una SCIA, anche online.
La PA ha 60 giorni (30 in edilizia) per vietare o correggere.
False dichiarazioni: reclusione da 1 a 3 anni.
Non si applica in presenza di vincoli ambientali, culturali, militari, UE, o zone sismiche.
🔹 CILA – Comunicazione Inizio Lavori Asseverata
Per lavori edilizi non strutturali (es. spostamento pareti, apertura porte).
Serve comunicazione al Comune con documentazione firmata da un tecnico.
Dal 2014 include anche frazionamento/accorpamento di unità immobiliari.
Autocertificazione
🔹 Autocertificazione (legge 127/1997)
Sostituisce quasi tutti i certificati richiesti dalla PA.
È una dichiarazione firmata dal cittadino sotto responsabilità personale.
Non serve autenticare firma o foto per documenti come concorsi, carta d’identità o patente.
Obbligatoria per la PA e i gestori di servizi pubblici (Enel, Acea, ecc.); la mancata accettazione è violazione dei doveri d’ufficio.
📌 Cosa si può autocertificare:
- Dati anagrafici, stato civile, famiglia
- Titoli di studio, qualifiche professionali
- Situazione fiscale, contributiva, posizione giuridica
- Appartenenza ad albi, disoccupazione, qualità di studente, pensionato, ecc.
📌 Dati non autocertificabili: si dichiarano con atto notorio.
Se presentato di persona, non serve autentica; se inviato, va con documento d’identità.
False dichiarazioni: perdita del beneficio e denuncia per falso in atto pubblico.
🔹 Durata dei certificati
- Illimitata: nascita, morte, titoli di studio.
-
6 mesi: matrimonio, stato civile, residenza, cittadinanza, ecc.
→ Prolungabili con dichiarazione in calce (senza autentica).
Conferenza dei Servizi
🔹 Conferenza dei Servizi
Serve per ottenere pareri rapidi da più enti (es. per costruire una casa).
Due modalità:
- Semplificata (più comune): pareri inviati via telematica. Se non arrivano entro 45 o 90 giorni, vale il silenzio-assenso.
- Simultanea: riunione (anche online) tra enti, usata solo per decisioni complesse.
Introduzione alla digitalizzazione della PA
5. La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione
Introduzione alla digitalizzazione della PA
La digitalizzazione ha trasformato radicalmente il modo in cui la Pubblica Amministrazione interagisce con cittadini e imprese. Essa consente maggiore efficienza, trasparenza e riduzione dei tempi e dei costi. In Italia il processo è iniziato con la legge 241/1990 (semplificazione amministrativa), ma ha preso forma concreta nel tempo, non senza difficoltà.
Tappe principali del processo
Tappe principali del processo
Il primo riferimento all’uso di strumenti telematici è l’art. 3-bis della legge 241/1990. La svolta arriva nel 2005 con il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), che regola l’uso delle tecnologie nella PA e riconosce diritti ai cittadini nel rapporto digitale con la pubblica amministrazione.
Strumenti principali dell’amministrazione digitale
Strumenti principali dell’amministrazione digitale
- Siti internet istituzionali: obbligatori per ogni PA, devono essere accessibili, chiari e aggiornati, con bandi, gare e indirizzi PEC pubblicati.
- Posta elettronica certificata (PEC): ha valore legale come una raccomandata A/R, obbligatoria per le PA nei rapporti con i cittadini.
- Documento informatico: ha piena validità giuridica come quello cartaceo.
- Archivio digitale: consente la conservazione e la gestione informatica dei documenti, riducendo tempi e costi.
- Firma digitale: garantisce l’autenticità e l’integrità dei documenti informatici; ha lo stesso valore legale della firma autografa.
- Carte elettroniche: come la Carta d’Identità Elettronica (CIE) e la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), per accedere ai servizi digitali della PA.
Diritti dei cittadini nell’amministrazione digitale
Diritti dei cittadini nell’amministrazione digitale
- Diritto all’uso delle tecnologie: i cittadini devono poter interagire digitalmente con la PA senza doversi recare fisicamente negli uffici.
- Diritto al pagamento elettronico: tramite progetti come PagoPA, i cittadini possono pagare online multe, tasse scolastiche, ecc.
- Diritto all’uso della PEC: la PA è obbligata a usare la PEC per comunicazioni ufficiali e legalmente rilevanti.
Agenzia per l’Italia Digitale (AgID)
È un’agenzia della Presidenza del Consiglio che coordina e monitora l’attuazione dell’Agenda Digitale Italiana. Cura il Piano Triennale per l’informatica nella PA e favorisce l’innovazione digitale.
SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale
SPID consente l’accesso a tutti i servizi online della PA con un’unica identità digitale (username e password). Dal 2021, SPID e la CIE sono gli unici strumenti validi per identificarsi online con la PA. L’identità SPID è gratuita e rilasciata da soggetti privati accreditati (Identity Provider).