INNOVAZIONE NELLA PA Flashcards

(133 cards)

1
Q
A
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2
Q

Domanda

A

Risposta

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3
Q

Che cosa si intende per Digital Transformation nella Pubblica Amministrazione?

A

La Digital Transformation � il processo di trasformazione profonda dei modelli organizzativi, gestionali e operativi della P.A., attraverso l�uso pervasivo delle tecnologie digitali, finalizzato a migliorare i servizi, ridurre i costi e aumentare trasparenza e partecipazione.

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4
Q

Quali sono gli obiettivi strategici della Digital Transformation nella P.A.?

A

Gli obiettivi sono: 1) migliorare la qualit� dei servizi ai cittadini e alle imprese, 2) aumentare la trasparenza amministrativa, 3) ridurre i tempi e i costi dei procedimenti, 4) facilitare l�accesso ai dati pubblici e 5) rafforzare la fiducia nelle istituzioni.

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5
Q

Perch� la Digital Transformation non � solo un processo tecnologico?

A

Perch� implica anche un cambiamento culturale, organizzativo e normativo. Richiede una nuova mentalit� orientata all�innovazione, alla collaborazione inter-istituzionale e all�adozione di logiche di servizio-utente centrico.

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6
Q

Quali sono le leve fondamentali per realizzare la Digital Transformation?

A

Sono: 1) la governance pubblica dell�innovazione digitale, 2) l�evoluzione normativa (es. CAD), 3) l�adozione di architetture tecnologiche condivise, 4) la formazione del personale pubblico e 5) la cooperazione tra livelli di governo.

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7
Q

Che ruolo ha l’AgID nel processo di trasformazione digitale?

A

L’Agenzia per l�Italia Digitale (AgID) coordina e monitora l�attuazione della strategia digitale della P.A., definisce standard, promuove l�interoperabilit� tra sistemi informativi pubblici e supporta le amministrazioni nel processo di innovazione.

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8
Q

Qual � la visione europea della trasformazione digitale nella P.A.?

A

L�Unione Europea promuove un�amministrazione digitale transfrontaliera, inclusiva, sicura e interoperabile, attraverso programmi come il Digital Europe Programme e obiettivi come il Digital Compass 2030 (competenze digitali, cloud europeo, identit� digitale unica, interoperabilit� tra Stati membri).

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9
Q

Qual � la differenza tra digitalizzazione e trasformazione digitale?

A

La digitalizzazione riguarda la conversione di processi analogici in digitali (es. documenti elettronici). La trasformazione digitale implica un cambiamento strutturale dell�organizzazione e dei suoi processi, centrato sull�uso strategico del digitale per innovare e semplificare.

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10
Q

In che modo la pandemia da COVID-19 ha influenzato la Digital Transformation?

A

La pandemia ha accelerato i processi di digitalizzazione nella P.A., rendendo urgente l�adozione di strumenti come SPID, CIE, servizi online, smart working e piattaforme digitali per garantire la continuit� dei servizi pubblici.

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11
Q

Quali sono le principali sfide nella realizzazione della Digital Transformation?

A

Le principali sfide sono: 1) superamento del digital divide, 2) sicurezza informatica, 3) interoperabilit� tra sistemi, 4) resistenza al cambiamento organizzativo, 5) adeguamento delle competenze del personale pubblico.

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12
Q

Qual � il legame tra Digital Transformation e sostenibilit�?

A

La trasformazione digitale pu� contribuire alla sostenibilit� ambientale e organizzativa riducendo sprechi, dematerializzando i processi, riducendo spostamenti e promuovendo una gestione pi� efficiente delle risorse pubbliche.

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13
Q
A

Domanda

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14
Q

Che ruolo hanno le tecnologie dell�informazione e della comunicazione (ICT) nella P.A.?

A

Le ICT rappresentano l�infrastruttura fondamentale per l�innovazione nella Pubblica Amministrazione, consentendo l�automazione dei processi, la digitalizzazione dei servizi, la gestione dei dati e il miglioramento dell�interazione con cittadini e imprese.

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15
Q

Quali sono i principali benefici dell�adozione delle ICT nella P.A.?

A

I benefici includono: 1) aumento dell�efficienza operativa, 2) riduzione dei tempi e dei costi, 3) miglioramento della trasparenza, 4) maggiore accessibilit� ai servizi, e 5) abilitazione di nuovi modelli di servizio (es. one-stop-shop).

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16
Q

In che modo le ICT contribuiscono alla semplificazione amministrativa?

A

Consentono di automatizzare procedure, ridurre la burocrazia, offrire servizi online self-service, integrare archivi informatici e favorire la trasparenza e la tracciabilit� delle decisioni amministrative.

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17
Q

Quali sono le principali sfide tecnologiche nell�uso delle ICT nella P.A.?

A

Le sfide comprendono: 1) frammentazione dei sistemi informativi, 2) difficolt� di interoperabilit�, 3) obsolescenza tecnologica, 4) problemi di sicurezza informatica e protezione dei dati personali, 5) mancanza di competenze digitali adeguate.

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18
Q

Qual � il legame tra ICT e accessibilit� nella P.A.?

A

Le ICT permettono di progettare servizi accessibili a tutte le categorie di utenti, inclusi i cittadini con disabilit�, garantendo l�uso di interfacce inclusive, standard di usabilit�, e tecnologie assistive compatibili con la normativa sull�accessibilit� (es. legge n. 4/2004).

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19
Q

Che cosa si intende per interoperabilit� tra sistemi informatici pubblici?

A

� la capacit� dei sistemi informativi delle diverse amministrazioni di scambiarsi dati e informazioni in modo automatico, sicuro e continuo, favorendo la cooperazione tra enti e una visione unitaria del cittadino.

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20
Q

Qual � il ruolo delle piattaforme abilitanti nell�ambito ICT della P.A.?

A

Le piattaforme abilitanti (es. SPID, PagoPA, ANPR, App IO) costituiscono l�infrastruttura condivisa per l�erogazione dei servizi digitali pubblici, permettendo una gestione standardizzata, sicura ed efficiente dei rapporti tra P.A. e utenti.

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21
Q

Che importanza ha il cloud computing nella digitalizzazione della P.A.?

A

Il cloud consente di centralizzare, standardizzare e rendere scalabili i servizi digitali pubblici, migliorando la sicurezza, riducendo i costi infrastrutturali e favorendo la continuit� operativa e l�innovazione tecnologica.

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22
Q

Che cos�� il principio �digital first� applicato alla P.A.?

A

� il principio secondo cui le amministrazioni devono privilegiare l�uso delle tecnologie digitali nella progettazione e nell�erogazione dei servizi, considerando la dimensione digitale come modalit� ordinaria, e non alternativa o opzionale.

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23
Q

Come si integra l�ICT nella strategia organizzativa delle amministrazioni?

A

Attraverso la pianificazione tecnologica coerente con il Piano Triennale per l�Informatica, la formazione del personale, l�adozione di standard interoperabili e la definizione di architetture ICT orientate al cittadino e ai dati.

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24
Q
A

Domanda

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25
Che cos�� il Codice dell�Amministrazione Digitale (CAD)?
� il Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82, che disciplina i diritti di cittadini e imprese all�uso delle tecnologie digitali nei rapporti con le pubbliche amministrazioni e regola l�organizzazione digitale della P.A. e l�erogazione dei servizi pubblici online.
26
Quali sono gli obiettivi fondamentali del CAD?
Garantire l�effettivit� del diritto all�uso delle tecnologie digitali, assicurare trasparenza, efficacia ed economicit� dell�azione amministrativa, promuovere l�accessibilit�, la sicurezza, la disponibilit� e l�interoperabilit� dei sistemi informativi pubblici.
27
Chi � il Responsabile della transizione digitale (RTD)?
� il soggetto designato da ciascuna amministrazione per attuare il CAD, coordinare la trasformazione digitale, assicurare l�adozione degli strumenti previsti dalla normativa e gestire i rapporti con AgID.
28
Quali diritti riconosce il CAD a cittadini e imprese?
Il diritto a usare tecnologie digitali per accedere ai servizi pubblici, inviare istanze e documenti in formato elettronico, effettuare pagamenti telematici, ricevere comunicazioni digitali e partecipare ai procedimenti amministrativi online.
29
Che cos�� il Sistema Pubblico di Connettivit� (SPC)?
� l�insieme delle infrastrutture e regole tecniche che assicurano l�interconnessione e l�interoperabilit� tra i sistemi informativi delle amministrazioni pubbliche, garantendo sicurezza, continuit� operativa e scambio standardizzato di dati.
30
Quali sono i vantaggi del SPC?
Favorisce la cooperazione applicativa tra enti pubblici, riduce la frammentazione dei sistemi, aumenta la sicurezza dei dati e consente la creazione di servizi digitali integrati e condivisi.
31
Qual � il ruolo dell�AgID nel CAD?
L�Agenzia per l�Italia Digitale cura l�attuazione del CAD, emana le regole tecniche, monitora la transizione digitale delle amministrazioni e promuove la standardizzazione e interoperabilit� delle infrastrutture pubbliche digitali.
32
Cosa prevede il CAD in merito ai documenti informatici?
Il CAD equipara, in presenza di specifici requisiti, il documento informatico al documento cartaceo, attribuendogli piena validit� giuridica e probatoria. Regola anche la formazione, gestione, conservazione e accesso ai documenti digitali.
33
Qual � l�obbligo della P.A. in merito ai servizi digitali secondo il CAD?
Le amministrazioni sono obbligate a progettare e fornire servizi digitali accessibili e usabili da cittadini e imprese, assicurando il rispetto dei livelli essenziali di qualit� e tempestivit� previsti dal Codice.
34
Che importanza ha l�interoperabilit� nel CAD?
� un principio cardine: tutte le soluzioni digitali adottate devono garantire la piena interoperabilit� tra sistemi, banche dati e servizi pubblici, per evitare duplicazioni, facilitare l�accesso ai dati e migliorare l�efficienza amministrativa.
35
Domanda
36
Cosa si intende per digitalizzazione dell�azione amministrativa?
� il processo attraverso cui le pubbliche amministrazioni rivedono e riorganizzano i propri procedimenti e servizi utilizzando le tecnologie digitali, con l�obiettivo di aumentarne efficienza, trasparenza, tempestivit� e accessibilit� per cittadini e imprese.
37
Quali sono gli effetti della digitalizzazione sui procedimenti amministrativi?
La digitalizzazione consente la gestione interamente informatica dei procedimenti, dalla protocollazione alla comunicazione dell�atto finale, riducendo tempi, errori, costi e favorendo la tracciabilit� e l�interoperabilit� tra enti.
38
Che ruolo ha la riorganizzazione interna nella digitalizzazione?
� fondamentale. La digitalizzazione non si limita all�introduzione di strumenti tecnologici, ma richiede la revisione dei processi organizzativi, la formazione del personale e l�adozione di una cultura orientata al risultato e al cittadino.
39
Cosa prevede il CAD in merito alla riorganizzazione digitale della P.A.?
Il CAD impone alle amministrazioni di riprogettare i processi in funzione digitale, eliminare documentazione cartacea, adottare piattaforme interoperabili e garantire la piena fruibilit� digitale dei servizi pubblici.
40
Come cambia il ruolo del dipendente pubblico nella P.A. digitale?
Il dipendente assume un ruolo pi� dinamico e proattivo, deve possedere competenze digitali di base e specifiche, collaborare in team interfunzionali e contribuire all�innovazione dei processi attraverso l�uso consapevole delle tecnologie.
41
Quali strumenti organizzativi supportano la digitalizzazione?
Tra gli strumenti vi sono: la mappatura dei processi, la reingegnerizzazione procedimentale, l�adozione di workflow digitali, i sistemi di gestione documentale, l�accesso ai dati in tempo reale e l�utilizzo di dashboard e indicatori di performance.
42
Quali rischi comporta una digitalizzazione non accompagnata da riforma organizzativa?
Rischi di inefficienza, duplicazione dei dati, resistenza al cambiamento, fallimento dei progetti informatici, spreco di risorse e mancato miglioramento dell�esperienza utente. Serve un approccio integrato.
43
Qual � il valore aggiunto della digitalizzazione per il cittadino?
Permette di accedere ai servizi in modo semplice e rapido, senza vincoli di orario o luogo, riduce gli adempimenti burocratici, aumenta la trasparenza e migliora la relazione con l�amministrazione pubblica.
44
La digitalizzazione pu� sostituire il controllo umano nei processi amministrativi?
No, ma pu� automatizzare le attivit� ripetitive e standardizzabili, lasciando all�intervento umano le decisioni complesse, le valutazioni discrezionali e il controllo di qualit� del servizio erogato.
45
Qual � la relazione tra digitalizzazione e performance nella P.A.?
La digitalizzazione migliora la capacit� di misurare, monitorare e valutare le performance organizzative e individuali, grazie alla disponibilit� di dati strutturati, indicatori e strumenti di analisi avanzata.
46
Domanda
47
Che cos�� il Piano Triennale per l�Informatica nella P.A.?
� il documento strategico predisposto dall�Agenzia per l�Italia Digitale (AgID) che definisce obiettivi, priorit� e linee guida per la trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni nel triennio di riferimento, in coerenza con il CAD e le politiche nazionali ed europee.
48
Quali sono le finalit� del Piano Triennale per l�Informatica?
Fornire una visione unitaria e coerente della trasformazione digitale, guidare le amministrazioni nella pianificazione delle attivit� ICT, favorire l�interoperabilit�, la sicurezza e la standardizzazione dei servizi digitali pubblici.
49
Chi deve adottare il Piano Triennale?
Il Piano � redatto da AgID e approvato dal Ministro per l�Innovazione Tecnologica. Le singole amministrazioni devono recepirlo nei propri documenti di pianificazione digitale, in particolare nei Piani triennali ICT degli enti pubblici.
50
Quali sono le aree strategiche coperte dal Piano Triennale?
Tra le principali: 1) infrastrutture digitali (cloud, SPC), 2) interoperabilit�, 3) sicurezza informatica, 4) servizi digitali, 5) dati e analytics, 6) identit� digitale, 7) competenze digitali, 8) monitoraggio delle performance.
51
Qual � il legame tra il Piano Triennale e la semplificazione amministrativa?
Il Piano promuove la reingegnerizzazione digitale dei processi e la dematerializzazione degli atti, facilitando l�accesso ai servizi da parte di cittadini e imprese, e contribuendo alla riduzione degli adempimenti burocratici.
52
Che ruolo ha il cloud nel Piano Triennale?
Il Piano incoraggia la migrazione dei servizi pubblici verso il cloud, in particolare verso il Polo Strategico Nazionale (PSN), al fine di garantire scalabilit�, sicurezza, continuit� operativa e ottimizzazione delle risorse digitali pubbliche.
53
Come vengono monitorati gli obiettivi del Piano Triennale?
Attraverso strumenti di monitoraggio predisposti da AgID, che valutano il grado di attuazione delle misure da parte delle amministrazioni, anche mediante indicatori di performance e report periodici pubblici.
54
Qual � il ruolo del Responsabile della Transizione Digitale nel Piano Triennale?
� il referente interno di ciascuna amministrazione per l�attuazione del Piano, cura la redazione del piano ICT dell�ente e coordina le azioni necessarie al rispetto delle linee guida e degli standard tecnici previsti.
55
In che modo il Piano Triennale favorisce l�innovazione?
Orientando le scelte tecnologiche delle amministrazioni verso soluzioni interoperabili, sicure e scalabili, promuovendo il riuso delle soluzioni digitali e incentivando la collaborazione tra enti pubblici e con il settore privato.
56
Il Piano Triennale � vincolante per le amministrazioni?
S�, nei limiti previsti dal CAD. Le amministrazioni devono conformarsi alle linee guida e agli standard contenuti nel Piano, salvo motivate eccezioni. Il mancato adeguamento pu� comportare responsabilit� e perdita di accesso a finanziamenti.
57
Domanda
58
Qual � il ruolo della digitalizzazione della P.A. nel PNRR?
La digitalizzazione della P.A. rappresenta uno degli assi strategici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l�obiettivo di rendere l�amministrazione pi� efficiente, trasparente e orientata ai bisogni di cittadini e imprese.
59
Qual � la missione del PNRR che riguarda la digitalizzazione della P.A.?
� la Missione 1, Componente 1, denominata 'Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella P.A.', che prevede interventi su infrastrutture, competenze, servizi digitali, interoperabilit� e sicurezza informatica.
60
Quanti miliardi sono destinati alla digitalizzazione della P.A. nel PNRR?
Sono previsti circa 6,14 miliardi di euro per interventi destinati alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, secondo gli obiettivi fissati nella Missione 1 del Piano.
61
Quali sono le linee di intervento principali per la P.A. digitale nel PNRR?
1) Migrazione al cloud e rafforzamento del Polo Strategico Nazionale (PSN), 2) potenziamento dei servizi digitali (es. App IO), 3) interoperabilit� tra banche dati, 4) digitalizzazione dei procedimenti, 5) formazione delle competenze digitali nella P.A.
62
Che cos�� il Polo Strategico Nazionale (PSN)?
� un�infrastruttura cloud pubblica ad alta affidabilit� e sicurezza, realizzata per ospitare dati e servizi critici delle amministrazioni centrali e locali, assicurando sovranit�, continuit� e protezione dei dati pubblici strategici.
63
Qual � l�obiettivo del PNRR in tema di identit� digitale?
Diffondere l�uso di SPID e CIE come strumenti unici di accesso ai servizi pubblici digitali, integrandoli in tutte le amministrazioni e rendendo l�accesso ai servizi pi� semplice e sicuro per tutti i cittadini.
64
Qual � il ruolo della formazione nel PNRR per la P.A.?
Il PNRR prevede investimenti rilevanti per accrescere le competenze digitali del personale pubblico, attraverso programmi formativi specifici, piattaforme online, percorsi di upskilling e reskilling per favorire l�adozione del digitale.
65
Come viene monitorata l�attuazione degli interventi PNRR nella digitalizzazione?
Attraverso milestone e target definiti per ciascun intervento, soggetti attuatori responsabili, rendicontazione periodica alla Commissione europea e controllo del rispetto dei tempi e dei risultati.
66
Qual � il collegamento tra PNRR e semplificazione normativa?
Il PNRR stimola la semplificazione amministrativa e normativa come condizione abilitante per la digitalizzazione, rimuovendo ostacoli regolatori e incentivando l�utilizzo di strumenti digitali nei procedimenti.
67
Perch� il PNRR rappresenta un�occasione unica per la digitalizzazione della P.A.?
Perch� concentra risorse straordinarie, prevede scadenze vincolanti, coinvolge tutte le amministrazioni e impone una visione unitaria e sistemica dell�innovazione, creando le condizioni per un cambiamento strutturale duraturo.
68
Domanda
69
Come si articolano i rapporti tra Stato, Regioni ed Enti locali in materia di informatizzazione della P.A.?
Si basano sul principio di leale collaborazione e sull�esercizio delle competenze concorrenti previste dall�art. 117 della Costituzione. Lo Stato definisce principi fondamentali, mentre Regioni ed Enti locali attuano i servizi sul territorio, nel rispetto delle direttive nazionali.
70
Qual � il ruolo dello Stato nei rapporti multilivello per l�informatizzazione?
Lo Stato ha il compito di definire la strategia digitale nazionale, coordinare le iniziative attraverso l�AgID, garantire l�interoperabilit� tra i sistemi, assicurare la sicurezza informatica e promuovere l�omogeneit� dei servizi pubblici digitali.
71
Quali strumenti favoriscono il coordinamento tra i diversi livelli istituzionali?
I principali strumenti sono: 1) il Piano Triennale per l�Informatica, 2) l�Agenda Digitale Italiana ed Europea, 3) i tavoli interistituzionali promossi da AgID e Dipartimento per la trasformazione digitale, 4) accordi quadro e convenzioni multilivello.
72
Che ruolo svolge l�AgID nei rapporti tra livelli di governo?
AgID promuove la coerenza tra le politiche digitali nazionali e territoriali, fornisce linee guida tecniche, supporta le amministrazioni locali nell�adozione delle piattaforme nazionali e monitora l�attuazione degli interventi digitali.
73
Le Regioni possono adottare proprie strategie digitali?
S�, le Regioni possono adottare Agende Digitali regionali, in coerenza con le linee guida nazionali, per rispondere alle specificit� territoriali e favorire la diffusione dei servizi digitali locali.
74
In cosa consiste il principio di interoperabilit� multilivello?
Consiste nella capacit� dei sistemi informativi di enti diversi (centrali e locali) di dialogare tra loro, scambiarsi dati in tempo reale, garantendo efficienza, trasparenza e continuit� nell�erogazione dei servizi pubblici.
75
Quali difficolt� emergono nel coordinamento tra i diversi livelli?
Le principali difficolt� riguardano: disomogeneit� tecnologica, carenze di risorse, resistenze culturali, mancanza di competenze digitali, ritardi nell�adozione delle piattaforme condivise e frammentazione normativa.
76
Qual � l�importanza del principio di sussidiariet� nella digitalizzazione pubblica?
Permette di valorizzare l�autonomia degli enti territoriali nella gestione digitale dei servizi, garantendo per� l�unit� tecnologica e informativa del sistema pubblico attraverso regole comuni e strumenti condivisi.
77
Come pu� essere favorita la cooperazione interistituzionale?
Attraverso progetti condivisi, interoperabilit� applicativa, riuso delle soluzioni digitali, formazione congiunta, piattaforme comuni (es. pagoPA, SPID, ANPR), e rafforzamento del ruolo del Responsabile per la transizione digitale a livello locale.
78
La frammentazione dei sistemi informativi locali � un problema?
S�, ostacola la coerenza dell�ecosistema digitale pubblico. La standardizzazione e l�interoperabilit� sono essenziali per superare le differenze infrastrutturali tra enti e garantire un accesso uniforme ai servizi da parte dei cittadini.
79
Domanda
80
Che cos�� la Carta della cittadinanza digitale?
� l�insieme dei diritti digitali riconosciuti a cittadini e imprese nei rapporti con la pubblica amministrazione, sanciti nel Codice dell�Amministrazione Digitale (CAD), che garantiscono l�accesso ai servizi pubblici digitali in modo semplice, trasparente e sicuro.
81
Quali sono i principali diritti digitali garantiti dalla Carta?
1) Il diritto all�identit� digitale, 2) il diritto all�accesso telematico ai servizi pubblici, 3) il diritto alla partecipazione al procedimento amministrativo online, 4) il diritto a ricevere comunicazioni elettroniche dalla P.A., 5) il diritto all�uso delle tecnologie assistive e inclusive.
82
Che cosa prevede l�art. 1 del CAD sulla cittadinanza digitale?
Stabilisce che le pubbliche amministrazioni devono garantire a cittadini e imprese l�accesso ai dati, ai documenti e ai servizi in formato digitale, utilizzando modalit� tecnologiche sicure, accessibili e interoperabili.
83
Quali sono le condizioni per l�esercizio dei diritti digitali?
Le amministrazioni devono garantire: l�adozione delle piattaforme digitali nazionali (es. SPID, pagoPA, ANPR), l�accessibilit� dei servizi, la protezione dei dati personali, e la trasparenza nei procedimenti online.
84
Qual � il ruolo del cittadino nella cittadinanza digitale?
Il cittadino diventa parte attiva del processo amministrativo digitale, pu� interagire direttamente con la P.A., esercitare i propri diritti, inviare istanze e ricevere risposte tramite strumenti informatici, partecipando in modo consapevole e responsabile.
85
Come si tutela l�effettivit� dei diritti digitali?
Attraverso l�intervento del Difensore civico per il digitale, istituito presso l�AgID, che raccoglie segnalazioni e reclami da parte degli utenti in caso di violazioni dei diritti previsti dalla Carta e promuove soluzioni presso le amministrazioni inadempienti.
86
Che cosa si intende per obbligo di 'digital by default'?
Significa che i servizi pubblici devono essere progettati per essere digitali come modalit� principale di erogazione, semplici da usare e accessibili a tutti, garantendo l�inclusivit� e la non discriminazione nell�accesso.
87
La cittadinanza digitale si applica anche agli stranieri?
S�. Tutti i soggetti, anche non residenti, hanno diritto di accedere ai servizi digitali pubblici, purch� in possesso di un�identit� digitale riconosciuta o delle credenziali ammesse dal sistema nazionale.
88
Qual � il legame tra cittadinanza digitale e inclusione sociale?
La cittadinanza digitale promuove l�inclusione garantendo l�accesso ai servizi pubblici a tutte le fasce della popolazione, comprese quelle pi� vulnerabili, riducendo il digital divide attraverso l�accessibilit� e la semplificazione.
89
Come si collegano la cittadinanza digitale e le politiche europee?
L�Italia si ispira ai principi del 'Digital Compass 2030' dell�UE, che mira a garantire che tutti i cittadini europei abbiano accesso ai servizi digitali pubblici, con identit� digitale sicura, connettivit�, e alfabetizzazione digitale di base.
90
Domanda
91
Che cos�� lo SPID?
Lo SPID (Sistema Pubblico di Identit� Digitale) � il sistema che consente ai cittadini e alle imprese di accedere con un�unica identit� digitale ai servizi online delle pubbliche amministrazioni e degli enti aderenti, in modo sicuro e protetto.
92
Che cos�� la CIE?
La CIE (Carta di Identit� Elettronica) � un documento di riconoscimento dotato di microchip che pu� essere utilizzato anche per l�accesso digitale ai servizi online della P.A., in alternativa o in aggiunta allo SPID.
93
In cosa consiste l�identit� digitale?
� un insieme di credenziali elettroniche che permettono l�autenticazione univoca dell�utente nei confronti dei servizi digitali della pubblica amministrazione, nel rispetto della privacy e della sicurezza informatica.
94
Qual � la differenza tra SPID e CIE?
Entrambi consentono l�accesso ai servizi digitali pubblici, ma lo SPID � rilasciato da provider accreditati, mentre la CIE � un documento emesso dallo Stato con funzionalit� digitali integrate. Entrambi sono interoperabili e riconosciuti a livello europeo (eIDAS).
95
Che cos�� l�INAD?
L�INAD (Indice Nazionale dei Domicili Digitali) � il registro che raccoglie i domicili digitali (es. PEC) di cittadini, professionisti e imprese, permettendo alle P.A. di notificare e comunicare ufficialmente in via elettronica.
96
Qual � la funzione dell�INAD per il cittadino?
Permette al cittadino di eleggere un domicilio digitale valido per ricevere tutte le comunicazioni ufficiali della P.A., evitando la posta cartacea e garantendo tempi pi� rapidi e certezza delle notifiche.
97
Che cos�� l�App IO?
� l�applicazione ufficiale dei servizi pubblici digitali italiani, che consente a cittadini e imprese di interagire con le pubbliche amministrazioni, ricevere notifiche, accedere ai bonus, pagare tributi e usufruire di servizi personalizzati.
98
Quali sono i vantaggi dell�uso di App IO?
Consente un unico punto di accesso ai servizi pubblici, semplifica l�interazione con le amministrazioni, consente di ricevere avvisi, pagare tramite pagoPA e conservare ricevute e comunicazioni in un�unica piattaforma sicura.
99
Che cosa garantisce la sicurezza nell�uso di SPID, CIE, App IO e INAD?
Tutti questi strumenti sono progettati per garantire l�autenticazione sicura, la protezione dei dati personali, la tracciabilit� delle operazioni e la conformit� al Regolamento europeo eIDAS e alla normativa nazionale sulla privacy.
100
Perch� questi strumenti sono considerati abilitanti nella digitalizzazione della P.A.?
Perch� costituiscono l�infrastruttura di base che permette ai cittadini e alle imprese di accedere ai servizi pubblici in modo uniforme, semplice, sicuro ed efficiente, realizzando concretamente i diritti di cittadinanza digitale.
101
Domanda
102
Che cos�� la PEC?
La PEC (Posta Elettronica Certificata) � un sistema di posta elettronica che consente di inviare e ricevere comunicazioni con valore legale, equivalente a una raccomandata con ricevuta di ritorno, utilizzata da cittadini, imprese e P.A. per scambi ufficiali.
103
Quali sono i limiti della PEC?
La PEC ha limiti di interoperabilit� a livello europeo, non � conforme agli standard tecnici internazionali (come eIDAS) e non sempre garantisce la tracciabilit� completa del recapito tra sistemi diversi dai fornitori nazionali.
104
Che cos�� la REM?
La REM (Registered Electronic Mail) � il sistema europeo di recapito elettronico certificato qualificato, definito dal Regolamento eIDAS, che garantisce l�interoperabilit� transfrontaliera, la sicurezza e la piena validit� giuridica dei messaggi elettronici.
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Qual � la differenza tra PEC e REM?
La PEC � uno standard nazionale, valido in Italia; la REM � invece uno standard europeo, interoperabile a livello UE, con requisiti pi� stringenti di sicurezza, tracciabilit�, autenticazione e certificazione dei messaggi elettronici.
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Perch� si sta passando dalla PEC alla REM?
Per adeguarsi al Regolamento europeo eIDAS, garantire la comunicazione digitale transfrontaliera sicura e legale tra cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche, e superare i limiti della PEC in contesto europeo.
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Chi sono i gestori autorizzati della REM?
Sono i cosiddetti 'qualified trust service providers' accreditati secondo il regolamento eIDAS e vigilati da enti nazionali competenti (in Italia, AgID), che assicurano il rispetto dei requisiti tecnici e legali previsti.
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La REM sostituir� del tutto la PEC?
Nel medio periodo � prevista la coesistenza tra PEC e REM, ma con tendenza a una graduale transizione verso sistemi conformi a REM per assicurare interoperabilit� e legalit� a livello europeo.
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Che valore legale ha un messaggio inviato tramite REM?
Il messaggio inviato tramite REM ha pieno valore legale in tutta l�Unione Europea, sia come prova dell�invio e della ricezione sia in caso di controversie giudiziarie, grazie alla certificazione qualificata del servizio.
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Quali sono i requisiti tecnici della REM secondo eIDAS?
Autenticazione forte del mittente, certificazione dell�invio e della ricezione, integrit� del contenuto, conservazione sicura delle ricevute e tracciabilit� completa del flusso di trasmissione.
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Che impatto ha la REM sulla digitalizzazione della P.A.?
Favorisce l�unificazione degli strumenti di comunicazione elettronica, aumenta la sicurezza delle comunicazioni, migliora l�efficienza dei procedimenti amministrativi e consente scambi certificati anche con soggetti europei.
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Domanda
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Che cos�� l�IT-Wallet?
L�IT-Wallet � il portafoglio digitale europeo (EU Digital Identity Wallet) che permetter� ai cittadini di conservare, gestire e utilizzare in formato elettronico certificati, documenti d�identit�, titoli abilitativi e informazioni personali, attraverso un�applicazione sicura e interoperabile in tutta l�UE.
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Quali sono le finalit� dell�IT-Wallet?
Consentire l�identificazione e l�autenticazione sicura online e offline, semplificare l�accesso ai servizi pubblici e privati, garantire il controllo da parte del cittadino dei propri dati e favorire la piena realizzazione della cittadinanza digitale europea.
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Chi promuove il progetto IT-Wallet?
Il progetto � promosso dalla Commissione Europea e si inserisce nel quadro normativo del Regolamento eIDAS 2.0, in via di aggiornamento per includere nuove regole sull�identit� digitale europea e sui portafogli digitali nazionali interoperabili.
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Che funzione avr� l�IT-Wallet in Italia?
In Italia l�IT-Wallet sar� integrato nell�app IO, e consentir� ai cittadini di disporre, su un�unica piattaforma digitale, di documenti come carta d�identit�, patente, tessera sanitaria, certificati scolastici, professionali e sanitari, validi su tutto il territorio europeo.
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Quali sono i vantaggi per il cittadino dell�IT-Wallet?
1) Accesso semplice e sicuro a servizi pubblici e privati, 2) conservazione protetta dei documenti, 3) maggiore controllo sui dati personali, 4) interoperabilit� a livello europeo, 5) eliminazione del cartaceo.
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Che cos�� il principio del 'self-sovereign identity' legato all�IT-Wallet?
� il principio secondo cui il cittadino ha il pieno controllo sulla propria identit� digitale e sui dati che decide di condividere, nel rispetto della privacy e con strumenti tecnologici che impediscono accessi non autorizzati.
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Come sar� garantita la sicurezza dell�IT-Wallet?
Tramite autenticazione forte, crittografia dei dati, standard di sicurezza comuni a livello UE, uso di dispositivi mobili certificati e verifiche di identit� digitali basate su SPID, CIE e altri sistemi riconosciuti.
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Che documenti potranno essere conservati nell�IT-Wallet?
Carte d�identit�, patenti, titoli di studio, certificati professionali, dati fiscali e previdenziali, certificati medici, attestazioni INPS, green pass, e altri documenti con valore legale.
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Qual � il ruolo dell�app IO nello sviluppo dell�IT-Wallet?
L�app IO sar� la piattaforma italiana integrata per l�uso del portafoglio digitale europeo, fungendo da strumento unico per l�accesso ai servizi digitali e alla conservazione sicura dei documenti digitali personali.
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Qual � l�impatto dell�IT-Wallet sulla modernizzazione della P.A.?
Introduce un nuovo paradigma di rapporto digitale tra cittadino e amministrazione, basato su identit� digitale europea, semplificazione documentale, interoperabilit�, e fiducia nei servizi pubblici digitali transfrontalieri.
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Domanda
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Che cos�� il documento informatico secondo il CAD?
� la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti, formata mediante un sistema informatico secondo regole specifiche, che ne assicurano integrit�, leggibilit�, immodificabilit� e, se richiesto, autenticit� e validit� probatoria.
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Quali requisiti deve avere un documento informatico per essere valido?
Deve essere formato e gestito secondo le regole tecniche previste dal CAD e dalle linee guida AgID, assicurando integrit�, autenticit�, reperibilit�, leggibilit� e conservazione nel tempo, anche mediante firme elettroniche e protocollazione.
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Che tipi di firme elettroniche esistono?
1) Firma elettronica semplice, 2) firma elettronica avanzata (FEA), 3) firma elettronica qualificata (FEQ), 4) firma digitale. Solo le ultime due hanno pieno valore legale equiparabile alla firma autografa, secondo il Regolamento eIDAS.
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Che cos�� la firma digitale?
� un tipo di firma elettronica qualificata basata su un sistema di crittografia asimmetrica, che garantisce autenticit�, integrit� e non ripudio del documento. Ha pieno valore legale ed � regolata sia dal CAD sia dal Regolamento eIDAS.
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Che differenza c�� tra firma digitale e firma elettronica qualificata?
La firma digitale � una specifica implementazione italiana della firma elettronica qualificata, con infrastruttura nazionale (certificatori accreditati). Entrambe hanno pari valore legale, ma la firma digitale � specifica per l�ordinamento italiano.
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Che cos�� la firma elettronica avanzata (FEA)?
� una firma che consente l�identificazione del firmatario e la connessione univoca con i dati firmati, ma non ha gli stessi requisiti di certificazione della firma qualificata. Pu� essere utilizzata in alcuni contesti, come firme grafometriche o biometriche, se garantite da idonee misure di sicurezza.
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Qual � il valore giuridico di un documento firmato digitalmente?
� equiparato al documento cartaceo sottoscritto con firma autografa, ha efficacia probatoria piena ai sensi dell�art. 2702 c.c. e pu� essere utilizzato in giudizio come prova, salvo querela di falso.
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Come si garantisce la conservazione a norma dei documenti informatici?
Attraverso sistemi di conservazione digitale che rispettano i requisiti tecnici e organizzativi stabiliti da AgID, assicurano integrit�, leggibilit� e reperibilit� nel tempo, e prevedono la figura del responsabile della conservazione.
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Che cos�� il sigillo elettronico?
� un meccanismo simile alla firma, ma riferito a persone giuridiche (enti, amministrazioni, aziende), che attesta l�origine e l�integrit� di un documento elettronico proveniente da un�organizzazione.
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Qual � il ruolo delle firme elettroniche nella digitalizzazione della P.A.?
Consentono di dematerializzare i procedimenti, firmare atti ufficiali, garantire sicurezza e tracciabilit�, facilitare l�interazione a distanza tra amministrazione e utenti, riducendo i tempi e i costi della gestione documentale.