CAP 9 Flashcards
(9 cards)
QUAL’È LO SCOPO E COME È STRUTTURATO IL BUDGET ECONOMICO?
Il budget economico è uno dei principali strumenti di pianificazione aziendale e serve a stimare i costi e i ricavi futuri dell’esercizio. Ha la forma di un conto economico preventivo e permette di prevedere il reddito netto, il margine lordo, il reddito operativo e il risultato ante-imposte. Si costruisce partendo da vari budget settoriali, come quelli di vendita e acquisto. Si basa sul costo del venduto, che si suddivide in costi fissi (ammortamenti, costi generali) e costi variabili (materie prime, manodopera, rimanenze ecc.).
BUDGET ECONOMICO PER UN’IMPRESA PLURI-PRODOTTO
In un’azienda che produce più prodotti, il budget economico serve a capire quanto ogni linea di prodotto contribuisce a coprire i costi generali dell’impresa e a generare utile. La prima voce è il fatturato netto, da cui si calcola il margine lordo di contribuzione (ossia il guadagno che resta dopo aver tolto i costi diretti). I costi fissi diretti sono associati a una singola linea di prodotto, mentre i costi generali (di struttura) si considerano solo alla fine, senza essere divisi tra i prodotti. Il risultato operativo mostra quindi il rendimento complessivo dell’attività principale dell’impresa.
STRUTTURA DEL BUDGET PATRIMONIALE E A COSA SERVE
Il budget patrimoniale è una previsione della situazione patrimoniale dell’impresa alla fine del periodo di budget. Mostra come cambieranno investimenti e fonti di finanziamento in base alle operazioni programmate. Parte dallo stato patrimoniale iniziale e lo aggiorna con valori previsionali. Classifica le voci in base alla loro liquidità: capitale circolante: disponibilità liquide, crediti, scorte, ecc. ; capitale fisso netto: beni immateriali, tecnici e finanziari. Il passivo si distingue invece in: debiti a breve termine, debiti a medio-lungo termine e capitale proprio.
FUNZIONI DEL BUDGET
Le principali funzioni del budget sono: Pianificazione: definisce obiettivi e azioni nel tempo. ; Coordinamento: garantisce coerenza tra i piani delle diverse aree aziendali. ; Apprendimento: aiuta a comprendere i vincoli interni e l’effetto delle proprie decisioni sugli altri reparti. ; Motivazione: assegna responsabilità e obiettivi chiari a ciascun responsabile.; Valutazione e controllo: verifica il livello di raggiungimento degli obiettivi (controllo tecnico) valutando le prestazioni delle persone responsabili di quegli obiettivi (controllo della responsabilità).
RENDICONTO FINANZIARIO PREVENTIVO
Il rendiconto finanziario preventivo serve a determinare il flusso di cassa netto generato dalla gestione aziendale e capire se le risorse finanziarie previste coprono il fabbisogno degli investimenti, considerando le entrate e uscite monetarie previste. Per calcolarlo, si parte dal flusso di cassa operativo, che viene poi corretto tenendo conto delle variazioni nei crediti, nelle rimanenze e nei debiti verso fornitori. Vanno poi considerati i pagamenti per interessi, imposte e dividendi, arrivando così al flusso di cassa netto finale. Il flusso di cassa potenziale, invece, rappresenta quanto si genererebbe se non ci fossero variazioni nei crediti, debiti o scorte.
PRINCIPIO DELLA CONTROLLABILITÀ
Il principio della controllabilità sancisce che ognuno viene fatto responsabile. Ai responsabili dei reparti vengono dati obiettivi di costo relativi al proprio reparto, invece allo staff amministrativo vengono dati obiettivi di spesa. La controllabilità piena delle diverse leve non esiste mai perché ci sono delle variabili che fanno sì che l’autonomia nella manovra delle leve non possa mai essere perfetta.
STRUTTURA E SCOPO BUDGET DELLE FONTI E DEGLI IMPIEGHI
Il budget delle fonti e degli impieghi analizza come variano le risorse finanziarie dell’impresa durante il periodo di budget. È diviso in due sezioni: Impieghi di capitale: mostra come vengono utilizzate le risorse (es. acquisti, rimborsi, dividendi). ; Fonti di capitale: mostra come vengono finanziati gli investimenti (es. autofinanziamento, nuovi capitali, debiti).
L’obiettivo è confrontare impieghi e fonti per verificare se le risorse disponibili coprono gli investimenti pianificati. Se non bastano, bisogna trovare nuove fonti.
IMPIEGHI BUDGET DELLE FONTI E DEGLI IMPIEGHI
Nel budget delle fonti e degli impieghi, gli impieghi indicano l’uso delle risorse finanziarie (es. aumento della cassa o acquisto di beni), mentre le fonti rappresentano l’origine delle risorse (es. nuovi debiti o vendite). In sintesi: Un aumento delle attività o una riduzione delle passività è un impiego. ; Un aumento delle passività o una riduzione delle attività è una fonte.
Il flusso monetario riflette le operazioni pianificate. Il risultato della gestione può essere letto: in termini economici (utile operativo), o monetari (cash flow operativo), correggendo l’utile per escludere voci non monetarie.
STILE DIREZIONALE PARTECIPATIVO
Lo stile direzionale partecipativo riguarda il livello di coinvolgimento dei dipendenti nella definizione dei valori del budget. Esistono due approcci principali: Stile partecipativo (bottom-up): i subordinati partecipano attivamente alla definizione degli obiettivi. Questo stile favorisce il dialogo, la condivisione e la motivazione. ; Stile direttivo (top-down): gli obiettivi vengono imposti dai superiori, con scarso o nullo contributo da parte dei subordinati.
La partecipazione attiva al processo decisionale favorisce l’accettazione degli obiettivi, aumenta la motivazione e riduce la distanza informativa tra chi comanda e chi esegue.