Emergenze mediche - Complicanze del diabete Flashcards

(49 cards)

1
Q

Criteri diagnostici della chetoacidosi diabetica

A
  • glicemia >250 mg/dl
  • corpi chetonici nel sangue e nell’urina
  • pH < 7.3
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2
Q

Quali sono le condizioni che possono precipitare la chetoacidosi diabetica?

A

Aumento del fabbisogno insulinico
- infezioni
- eventi stressanti

Sospensione o riduzione di una terapia insulina già in atto

Patologie acute
- pancreatite
- gastroenterite
- IMA

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3
Q

Quali sono gli effetti metabolici che portano alla chetoacidosi diabetica?

A

Carenza di insulina + ipersecrezione di glucagone
- proteolidi
- stimolo alla glicogenolisi epatica e alla gluconeogenesi (supportata dalla proteolisi)
- attivazione della lipasi ormoni-sensibile con formazione di FFA che diventano corpi chetonici

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4
Q

Quali sono gli effetti fisiopatologici della chetoacidosi nella DKA?

A
  • acidosi metabolica
  • respiro di Kussmal
  • alito/odore di frutta marcia
  • incapacità del rene di compenso dell’acidosi per bassa portata
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5
Q

Quali sono gli effetti fisiopatologici della iperglicemia nella DKA?

A
  • diuresi osmotica: disidratazione e squilibri elettrolitici
  • ipovolemia
  • il rene con bassa portata peggiora l’acidosi
  • il muscolo con ipossia fa metabolismo anaerobico con produzione di acido lattico
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6
Q

Quali sono i segni e sintomi clinici che si associano a chetoacidosi diabetica?

A

1) iperglicemia cronica
- poliuria
- polidipsia
- disidratazione e perdita di peso
- iponatremia diluzionale

2) Deplezione di volume
- lingua e mucose asciutte, cute secca, anidrosi delle ascelle
- turgore cutaneo ridotto
- bulbi oculari infossati
- tachicardia
- ipotensione ortostatica
- shock ipovolemico

3) Acidosi e deplezione di K
- anoressia
- nausea e vomito
- dolori addominali (può simulare un addome acuto)
- ileo paralitico

4) Segni e sintomi neurologici
- alterazioni dello stato di coscienza: obnubilamento fino al sopore, perdita di reattività agli stimoli (coma)
- alterazioni del comportamento
- NON rigidità nucale o segni neurologici focali

5) Acidosi metabolica e aumento dei chetoacidi
- respiro di kussmaul
- alito fruttato

6) segni e sintomi della malattia che è causa precipitante

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7
Q

risultati attesi alla misurazione della glicemia in un pz con chetoacidosi diabetica

A
  • glicemia 300-800 mg/dl
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8
Q

risultati attesi alla misurazione degli elettroliti sierici in un pz con chetoacidosi diabetica

A

Potassio
- ipopotassemia con perdita di ca 300-400 mEq/L
- si possono avere livelli normali o lievemente aumentati

Sodio
- iponatriemia diluzionale (glicemia fa uscire l’H2o dalle cellule per osmosi)

Cloro
- solitamente normale
- può essere aumentato rispetto al Na e si ha acidosi ipercloremica

Magnesio
- ridotto per perdita renale e redistribuzione da carenza insulinica

Fosfato
- deficit per diuresi osmotica e alterato riassorbimento renale

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9
Q

risultati attesi all’EGA in un pz con chetoacidosi diabetica

A
  • acidosi metabolica (pH<7.3)
  • HCO3- < 15 mEq/L
  • Gap anionico > 20 mEq/L (il bicarbonato è consumato per tamponare l’eccesso di chetoacidi) o addirittura >40 mEq/L (contestuale acidosi lattica)
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10
Q

risultati attesi alla misurazione dell’osmolarità plasmatica efficace (=tonicità) in un pz con chetoacidosi diabetica

A
  • aumento (310-350 mOsm/L)
  • clinicamente significativa >320 mOsm/L
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11
Q

risultati attesi agli esami di funzionalità renale in un pz con chetoacidosi diabetica

A
  • azotemia e creatininemia aumentate
    -> IRA pre-renale
  • NB: la creatininemia non è attendibile in presenza di chetoni nel sangue -> si usa l’azotemia
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12
Q

risultati attesi all’emocromo in un pz con chetoacidosi diabetica

A

ci può essere leucocitosi neutrofila
- infezione come causa precipitante
- leucocitosi da disidratazione

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13
Q

risultati attesi all’esame delle urine in un pz con chetoacidosi diabetica

A
  • corpi chetonici (si può dosare solo l’aceto-acetato)
  • positività all’esame microscopico in caso di IVU
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14
Q

DDX della chetoacidosi diabetica

A
  • chetoacidosi alcolica o da digiuno (non c’è iperglicemia)
  • altre cause di acidosi con GA aumentato (acidosi lattica o acidosi da intossicazione da ASA) (non c’è chetonemia o chetonuria)
  • acidosi tubulare renale prossimale (non c’è iperglicemia e non c’è chetonuria, il pH urinario è >5.5 e il GA è normale)
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15
Q

Qual è la terapia del deficit di volume in un pz con chetoacidosi diabetico?

A

Prima fase: ristabilimento del volume e della perfusione con fisiologica 0,9% a 1L/h
- devo risolvere l’ipovolemia prima dell’iperosmolarità
- in questo modo la modifica dell’osmolarità è più graduale (minor rischio di edema cerebrale)
- la migliorata perfusione aiuta l’eliminazione renale di glucosio e corpi chetonici

Seconda fase : recupero dei liquidi intracellulare
- dopo le prime 10-12 h si fa soluzione ipotonica e si incoraggia il pz a bere
- si ripristina il deficit di H2o intracellulare

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16
Q

Qual è la terapia dell’iperglicemia in un pz con chetoacidosi diabetico?

A

Idratazione

Terapia insulina (inibisce la chetogenesi e migliora l’acidosi). NON si inizia se K<3,3 mEq/L (!!!)
- Dose di carico di insulina rapida EV
- Infusione continua di insulina rapida EV
- se la glicemia e scesa a 250 mg/dl si riduce la velocità (rischio edema cerebrale)
- si passa a terapia insulina SC se 1) il pz si alimenta 2) glicemia < 200 mg/dl 3) almeno 2 tra GA <12 mEq/L, bicarbonato > 15 mEq/L e pH venoso >7.3

Trattamento delle ipoglicemie da terapia
- NON sospendo la terapia insulinica
- riduco laterali insulinica oppure gli do glucosio

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17
Q

Qual è la terapia dei deficit elettrolitici nei pz con chetoacidosi diabetica?

A

Potassio
- supplementazione di K non appena si inizia l’insulina
- si inizia con infusione parenterale e poi si passa a K per os quando il pz è in grado di alimentarsi se la kaliemia è ancora basa

Magnesio
- non si sa se l’ipomagnesemia abbia rilevanza clinica in questo contesto, ma la terapia è sicura -> nel dubbio la facciamo
- inizialmente infusione ev e poi terapia per os quando il pz si può alimentare se la magnesemia è ancora bassa

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18
Q

Qual è la terapia dell’acidosi nel pz con chetoacidosi diabetica

A

Tendenzialmente non si tratta, ma si risolve con
- tp insulinica -> diminuisce la produzione di chetoni
- reintegro di volume -> favorisce l’escrezione urinaria di chetoni

Se necessario (pH <6.9-7) si fa tp con bicarbonato

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19
Q

Quali sono gli effetti collaterali della terapia dell’acidosi con bicarbonato nel pz con chetoacidosi diabetica?

A
  • Alcalosi tardiva da rimbalzo
  • Acidosi paradossa del SNC
  • Spostamento a sx della curva di dissociazione dell’Hb
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20
Q

Complicanze della chetoacidosi diabetica

A
  • Edema cerebrale
  • Infezioni
  • Tromboembolie
  • Dilatazione o erosione gastrica
  • Acidosi ipercloremia
  • ARDS acuto
  • Chetoacidosi euglicemica
21
Q

Terapia dell’edema cerebrale in corso di chetoacidosi diabetica

A
  • manipolo 18%
  • corticosteroidi (desametasone ev)
  • monitoraggio dei parametri vitali e della pervietà delle vie aeree
22
Q

Come si deve monitorare il pz con chetoacidosi diabetica?

A
  • monitoraggio di PA, FC, TC, FR, saturazione, stato di coscienza
  • catetere vescicale
  • misurazione glicemia oraria
  • misurazione Na e K (ogni 2-3h per le prime 12h, poi ogni 4-6h)
  • valutazione dell’equilibrio acido-base
  • monitoraggio della chetonuria
  • monitoraggio del GA
  • monitoraggio ECG
23
Q

Quali sono i criteri diagnostici di ipoglicemia in un pz diabetico?

A
  • Sintomi di ipoglicemia
  • riscontro di bassi livelli glicemici in corrispondenza temporale con i sintomi
  • rapida reversibilità dei sintomi con la somministrazione di glucosio
24
Q

Come si definisce l’ipoglicemia severa?

A

Situazione di ipoglicemia in cui il pz necessita di terzi per l’assunzione della terapia

25
Come si definisce l'ipoglicemia sintomatica?
- sintomi di ipoglicemia - riscontro di glicemia < 70 mg/dl
26
Come si definisce l'ipoglicemia asintomatica?
- assenza di sintomi - riscontro di glicemia < 70 mg/dl
27
Come si definisce la probabile ipoglicemia sintomatica?
- sindrome ipoglicemia - non si riscontra ipoglicemia
28
Come si definisce l'ipoglicemia relativa?
- glicemia > 70 mg/dl - sintomatologia compatibile con ipoglicemia
29
Cause di ipoglicemia in un pz diabetico
- somministrazione di insulina/sulfaniluree - tumori (insulinomi, neoplasie produttrici di IGF) - alcolismo - Altri farmaci (propanololo, salicilati, fluoxetina) - insufficienza epatica e renale - deficit enzimatici congeniti - malaria
30
Fattori di rischio di ipoglicemia diabetica
- trattamento insulinico intensivo - ridotta assunzione di carboidrati - eccessivo esercizio fisico - riduzione della clearance del farmaco per insufficienza renale - aumento della sensibilità insulinica per perdita di peso
31
Quali sono i sistemi che normalmente si attivano in caso di ipoglicemia?
- riduzione della secrezione di insulina - produzione di glucagone - attivazione del sistema adrenergico
32
Sintomi e segni di ipoglicemia
Sintomi neurogeni - ansia - cardiopalmo - sudorazione - tremore - irritabilità Sintomi neuroglicopenici - vertigini - stanchezza - fame - cefalea - difficoltà a concentrarsi - amnesia - convulsioni - coma Segni e sintomi gravi - Eventi vascolari (ictus e IMA) nel soggetto anziano con comorbilità - deficit cognitivi a lungo termine (ipoglicemie frequenti nel bambino) - fratture traumatiche - incidenti
33
A che livelli di glicemia compaiono i vari sintomi?
- 80-85 mg/dl -> riduzione di insulina - 55-70 mg/dl -> aumento del glucagone con senso di fame - <55 mg/dl -> attivazione adrenergica con cefalea, irritabilità, confusione mentale, disturbi della visione - < 40 mg/dl -> alterazioni dello stato di coscienza con convulsioni, ipotermia e coma
34
Terapia dell'ipoglicemia nel pz diabetico
Pz cosciente - 10-20 g di saccarosio per os - carboidrati complessi Pz incosciente con accesso venoso disponibile - 10-20 g di bolo di glucosio ev - eventualmente ripetere la dose fino al ripristino dello stato di coscienza - al risveglio di fa glucosio ev Pz incosciente senza accesso venoso - 1 mg di glucagone IM - eventualmente ripetere - Al ripristino dello stato di coscienza saccarosio per os e poi carboidrati complessi
35
Terapia dell'ipoglicemia tumorale nel pz diabetico
- insulinoma: tp chirurgica (nel frattempo diazossido) - tumori non pancreatici: corticosteroidi e glucagone SC e/o GH sintetico Aumento della frequenza dei pasti, passato in tarda serata, carboidrati a lento assorbimento, glucosate
36
Da cosa è caratterizzata la sindrome iperglicemia iperosmolare del diabetico?
- marcata ipoglicemia - grave disidratazione - iperosmolarità plasmatica
37
criteri diagnostici della sindrome iperglicemia iperosmolare
- glicemia = 600-1200 mg/dl - Osmolarità plasmatica >330 mEq/L - HCO3 > 18 mEq/L - pH > 7.3 - chetonemia o chetonuria assenti - GA normale (eventualmente aumentato di poco se c'è acidosi lattica)
38
Quali sono i fattori patogenetici che portano allo sviluppo della sindrome iperglicemia iperosmolare del diabetico?
- estrema iperglicemia (deficit relativo di insulina con valori normali di glucagone) - inadeguato apporto idrico
39
Quali sono i fattori precipitanti della sindrome iperglicemia iperosmolare del diabetico?
- TIA o ictus - infezioni - traumi - pancreatite acuta - colpi di calore o ustioni - farmaci (corticosteroidi, diuretici, fenitoina o propaololo)
40
Quali sono i cambiamenti metabolici che si hanno nella sindrome iperglicemica iperosmolare del diabetico?
- ridotta capostazione periferica del glucosio - catabolismo delle proteine muscolari - produzione epatica di glucosio - NON si ha produzione dei FFA - > NO chetogenesi -> NO acidosi
41
Quali sono i meccanismi fisiopatologici che portano alle manifestazioni cliniche della sindrome iperglicemica iperosmolare nel diabetico?
Si ha disidratazione -> ipotensione e iperosmolarità Ipotensione - ridotta perfusione muscolare (metabolismo anaerobio con acidosi) - ridotta perfusione renale (fino all'oliguria/anuria) Iperosmolarità - spostamento di H2O verso l'interstizio con iponatriemia diluzionale - ipopotassemia associata a diuresi osmotica e iperaldosteronismo secondario - iperviscosità del sangue fino a rischio trombotico aumentato
42
Clinica della sindrome iperglicemica iperosmolare del diabete
Sintomi da scompenso glicemico - poliuria - polidipsia - dimagrimento - astenia Sintomi e segni neurologici - peggioramento dello stato di coscienza fino al coma - emtparesi ed emianopsia - possibili convulsioni - possibili allucinazioni - possibile abolizione del ROT e Babinski + Deplezione di volume (MOLTO GRAVE) - perdita massiva di elettroliti - lingua e mucose asciutte - turgore cutaneo ridotto - bulbi oculari infossari - Shock ipovolemico e riduzione della diuresi in fase avanzata Sintomi GI - dolore addominale - nausea e vomito Assenza di altre malattie coesistenti Assenza di segni e sintomi di acidosi
43
Quali risultati ci aspettiamo agli esami ematochimici in un pz con sindrome iperglicemica iperosmolare da diabete?
Glicemia - elevatissima (fino a 2000 mg/dl) Equilibrio acido base - generalmente normale - lieve acidosi lattica Elettroliti - iperdosiemia, ma non così elevata per l'iperosmolarità data dalla glicemia (iponatriemia diluzionale) Osmolarità plasmatica efficace - > 50 mOsm/L Funzione renale - generalmente compromessa (azotemia e creatininemia aumentate) Emocromo - emoconcentrazione Enzimi sferici (aspecifici) - AST e ALT aumentate - CPK aumentata - LDH aumentata
44
Quali sono gli obiettivi in urgenza della terapia della sindrome iperglicemica iperosmolare diabetica?
- ripristino della stabilità emodinamica nel giro di 24h - Correzione duratura della glicemia nel giro di 24-48h
45
Come viene fatta la terapia del deficit di volume nella sindrome iperglicemica iperosmolare diabetica?
Prima fase: ristabilimento del volume ematico e della perfusione - fisiologica allo 0,9% - mi fermo quando ho un aumento della diuresi di 100 ml/h in assenza di glicosuria Seconda fase: ripristino dei liquidi intracellulari - Invito il pz a bere e somministro soluzione ipotonica - fino alla normalizzazione del deficit di volume non devo iniziare a mille la terapia insulinica.
46
Come viene fatta la terapia dell'iperglicemia nella sindrome iperglicemica iperosmolare diabetica?
1) idratazione 2) terapia insulinica - regolare in bolo (0,33 U/kg) - regolare in infusione (0,1 U/kg/h - dopo circa 4-5 h, con glicemia a 250 mg/dl riduco la velocità di riduzione della glicemia: glucosio al 5% ev + NaCl concentrato + insulina regolare a circa 0,33 U/g di glucosio - quando il pz si alimenta si passa all'insulina convenzionale SC 3) in caso di ipoglicemie riduco l'insulina o do glucosio al 10% ma NON interrompo del tutto
47
Come viene fatta la terapia degli squilibri elettrolitici nella sindrome iperglicemica iperosmolare diabetica?
Supplementazione di K - KCl in infuzisione ev - se la kaliemia è ancora alterata quando il pz si alimenta -> K per os fino a normalizzazione
48
Come monitoro un pz con sindrome iperglicemica iperosmolare?
- registrazione oraria di glicemia ed elettroliti - parametri vitali monitorati - monitoraggio della diuresi oraria - sondino naso gastrico in caso di stato mentale alterato - monitoraffio ECG orario
49
Complicanze della sindrome iperglicemica iperosmolare
- edema cerebrale - infezioni - tromboembolie - dilatazione gastrica - erosione gastrica