lezione 15 Flashcards

(22 cards)

1
Q

perché i verbi non sono una classe di parole omogenee?

A

sono una classe di parole contenuto che ha però anche delle parti funzionali, come gli ausiliari usati per le forme composte. per tenere conto di questa differenza si distingue tra verbi pesanti e verbi leggeri.

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2
Q

esempi di verbi leggeri

A

ausiliari, aspettuali/fasali (perifrasi), verbi modali e verbi supporto (costruzioni del tipo fare paura in cui il focus della predicazione è contenuto dal nome mentre il verbo è generico e può non avere un significato ma serve solo a realizzare i tratti di TAM)

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3
Q

cos’è una perifrasi verbale?

A
  • composizioni di più parole in cui la semantica del tutto non corrisponde alla semantica delle varie parti
  • composte da un verbo leggero seguito da uno pesante di modo non finito, con un significato lessicale più prominente
  • spesso i due verbi sono uniti da una preposizione, ma non è una regola fissa
  • l’inventario di verbi ‘leggeri’ è generalmente ristretto (benché potenzialmente aperto), mentre lo slot del verbo principale dovrebbe essere idealmente riempibile da qualsiasi verbo
  • gli elementi della perifrasi possono essere separati solo da una classe ridotta di elementi ma solitamente sono coese e anche se interrotte hanno scope semantico su tutto il significato
  • la perifrasi esprime (anche) significati di natura tempo-aspettuale
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4
Q

quattro tipi di perifrasi secondo Bertini

A

perifrasi che esprimono aspetto imperfettivo di tipo gerundivale
perifrasi che esprimono aspetto imperfettivo di tipo abituale
perifrasi modali
perifrasi fasali

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5
Q

caratteristiche delle perifrasi che esprimono aspetto imperfettivo di tipo gerundivale

A

perifrasi che hanno valore di tipo progressivo (stare + gerundio) o continuativo, con un’altura incrementale (andare/venire + gerundio).

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6
Q

caratteristiche delle perifrasi che esprimono aspetto imperfettivo di tipo abituale

A

hanno il valore all’interno dell’imperfettivo di abituale, come essere solito, solere, …

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7
Q

perifrasi modali

A

con un valore spiccatamente deontico, come avere da + infinito

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8
Q

perifrasi fasali

A

sono delle perifrasi che vanno a focalizzare una fase temporale specifica interna all’evento, riguardano più da vicino l’aspetto lessicale che quello temporale. Possono avere diversi tipi di valore: imminenziale (stare per + infinito, in totale sono 7/8, indicano azioni che sono sul punto di avvenire), incoativo (iniziare a + infinito, scoppiare a + infinito, …), continuativo (continuare a + infinito) e terminativo (o culminativo, finire di + infinito o di interruzione, smettere di + infinito)

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9
Q

cosa si intende per costruzioni simili alle perifrasi?

A

esistono delle costruzioni che comprendono due verbi, assomigliano molto alle perifrasi e hanno significato complesso. un esempio è il caso di prendere unito al verbo.

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10
Q

come si compone la costruzione prendere_e_V

A

combinazione tra un verbo V pesante e prendere che è leggero e non semanticizzato. non è tanto l’evento di prendere la cosa importante perché sembra avere un valore fasale di tipo incoativo con tratto improvviso.
L’unione di PRENDERE con il secondo verbo non ha l’effetto semantico di enumerazione e/o sequenzialità che ci potremmo aspettare data la struttura coordinativa della costruzione

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11
Q

perché la costruzione prendere_e_V non è una perifrasi?

A

Piuttosto, prendere sembra apportare un significato di tipo aspettuale che esprime un valore di intensità o vivacità. è una costruzione che esprime delle caratteristiche formali diverse dalle perifrasi: È composta da una congiunzione e non da una preposizione, che la rende un caso singolare e rendere una forzatura inserirlo tra le perifrasi.

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12
Q

cos’è un verbo seriale?

A

si tratta di una macro-famiglia di verbi localizzati per la maggior parte nelle lingue asiatiche, sono costruzioni composte da due verbi concatenati che veicolano un significato complesso senza che i due significati si sommino. questi verbi hanno una serie di informazioni tipiche, tra cui il veicolare informazioni riguardo a forma e tempo.

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13
Q

perché prendere_e_V non è un verbo seriale?

A

PRENDERE_e_V condivide alcune delle caratteristiche tipiche dei verbi seriali:
- Generalmente denotano un evento unico (complesso), ma non sempre (ad es. causa-effetto)
- Generalmente compaiono alla stessa forma, ma non è strettamente necessario che lo siano
Tra le funzioni tipiche abbiamo: valori direzionali/locativi; argument marking (transitivi, comitativi, strumentali, ecc.); valori TAM; etc.
Tuttavia, i verbi seriali sono tipicamente caratterizzati dall’assenza di marcatori espliciti di coordinazione (contrariamente alla nostra costruzione)

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14
Q

cos’è una pseudo-coordinazione?

A

è una combinazione di due verbi, di cui uno leggero connessi da una congiunzione. anche dal punto di vista tipologico queste costruzioni veicolano una semantica aspettuale o di sorpresa e l’evento denotato dal verbo è solitamente qualcosa di inaspettato e improvviso. è una costruzione molto produttiva nelle lingue nordiche

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15
Q

prendere_e_V è una pseudo-coordinazione?

A

a livello formale e di significato si: comprende anche il surplus semantico che produce un effetto di sorpresa. Per definizione fornita da Ross i due V compaiono tipicamente nella stessa forma flessa e denotano un unico evento complesso. la pseudo-coordinazione può veicolare una semantica di tipo aspettuale, e può veicolare anche una semantica di “sorpresa”, caratterizzando l’evento denotato da V come inatteso o improvviso. si possiamo collocarla qui

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16
Q

altre caratteristiche di prendere_e_V

A

è una costruzione soggetta a varianti marcate topologicamente e non ha una diffusione uniforme (prendere vs. pigliare, prendere vs. prendere su). è considerabile una costruzione con valore mirativo oltre che aspettuale.

17
Q

esistono altre pseudo-coordinazioni in italiano?

A

Si, ce ne sono altre cinque o sei. Hanno il tratto comune di esprimere una serie di significati che vanno oltre l’aspettuale puro e che esprimono una serie di situazioni espresse dal verbo due non strettamente grammaticale ma anche soggettivo e introspettivo. Non tutte le costruzioni hanno la stessa frequenza e lo slot di verbo di V può essere occupato da gruppi di verbi più o meno ristretti in base al tipo di pseudo-coordinazione. In molti casi non sono costruzioni neutre, ma usate in maniera soggettiva, e sono costruzioni molto più espressive. Ci può essere anche una funzione di tipo testuale-narrativa come l’effetto suspence (coerente con la semantica della sorpresa).

18
Q

esempi di altre pseudo-coordinazioni in italiano

A

mettersi lì + V, saltare su + V, andare lì + V, stare lì + V, uscirsene fuori + V

19
Q

di cosa parla l’articolo di De Wit & Brisard?

A

è l’articolo introduttivo di un volume che riguarda l’aspetto oltre a quello temporale o grammaticale. ha lo scopo di unire tutta la letteratura sull’aspetto e sull’azionalità per affermare che le costruzioni aspettuali possono assumere una serie di valori oltre a quelli temporali.

20
Q

tre casi particolari dell’articolo per intenderne la linea di ricerca

A
  • Non-temporally motivated uses of aspectual constructions
  • Effects of non-canonical contexts on aspectual interpretation
    -Non-canonical aspectual encoding
21
Q

Non-temporally motivated uses of aspectual constructions

A

citano il fatto delle costruzioni imperfettive usato per evocare situazioni che in realtà sono ipotetiche più che per stabilire un effettivo riferimento al tempo passato.
Un caso è il perfetto che può sviluppare dei significati o evidenziali (categoria che marca la fonte dell’informazione) o mirativi. In alcune lingue le costruzioni che usano le marche di perfetto possono essere utilizzate per marcare o sorpresa o la fonte dell’informazione. Ci sono varie situazioni in cui costruzioni aspettuali vanno a veicolari ulteriori significati non temporali.

22
Q

Effects of non-canonical contexts on aspectual interpretation

A

la coercion può essere anche di tipo aspettuale e non valenziale, per esempio è abbastanza noto il fenomeno per cui un verbo stativo può essere messo in costruzione progressiva, in cui tecnicamente non dovrebbe comparire. In questo caso si forza di adattarsi al contesto modificando il proprio profilo aspettuale. In inglese il progressivo ha un valore continuativo, quando viene unito al futuro tramite perifrasi assume un significato che non è più aspettuale di continuità ma del tipo “matter-of-course”. Anche in questi casi usiamo una perifrasi progressiva che assume però una semantica differente.