lezione 2 Flashcards
(37 cards)
cos’è la parola secondo Saussure
come impariamo da Saussure, è il segno linguistico per eccellenza in quanto insieme di significato e significante
cos’è il lessema
unità astratta che si riferisce a tutta una serie di forme flesse
cos’è il lessico mentale
Il lessico mentale è una nozione astratta che uta distinta da quelle di dizionario e vocabolario. Il lessico mentale è più dinamico perché contiene informazioni, come gli output di processi estremamente produttivi
peculiarità del dizionario
è sottoposto a un principio di economia della rappresentazione a cui il lessico mentale non è sottoposto perché queste informazioni vengono codificate.
maggior differenza tra lessico mentale e dizionario
il lessico mentale non è una lista, ma una rete molto strutturata e complessa di relazioni tra nodi. Per questo motivo parliamo molto di associazioni e di combinazioni preferenziali tra parole
dove si trova il significato?
Il significato è composto di diversi strati e tutti possono concorrere a spiegare l’uso delle espressioni linguistiche da parte dei parlanti
* Senso, referente, denotazione, connotazione, ecc.
a che principio fa riferimento il lessico mentale?
principio di economia, online processing vs. storage
concetto di parola
e parole / i lessemi sono la classica unità minima di significato delle lingue.
Quello di parola è un concetto intuitivo per i parlanti di una lingua ma difficile da definire in termini tecnici.
perché è difficile definire la parola?
È difficile cogliere la nozione di parole da un punto di vista tecnico, non è facile trovare dei criteri definitori che siano vari soprattutto a livello intra-linguistico, ma anche a livello interlinguistico ci sono una serie di criteri che non sempre danno lo stesso tipo di esito.
la parola è l’unico livello in cui posso ricercare il significato?
no. posso cercare del significato anche in unità più piccole, interne alla parola, come i morfemi, e addirittura c’è chi ricerca il significato all’interno dei suoni.Possiamo anche guardare sopra la parola, tipo nelle combinazioni di parole idiomatiche, in cui è l’insieme delle singole parole a generare significato. In alcuni modelli teorici anche le strutture sintattiche possono essere concettualizzate come segni e quindi come portatrici di significato.
cos’è il morfema?
il morfema è definito come l’unità più piccola della lingua dotata di significato, ci sono lingue che sono tendenzialmente mono-morfemiche e lingue che hanno solo parole molto complesse.
come si divide in morfemi?
dipende dal tipo di lingua. La divisione dei morfemi è particolarmente evidente nelle lingue agglutinanti, come il turco, in cui l’indice di fusione è molto basso e ogni morfema codifica una sola informazione grammaticale.
tipi di approccio per analisi del significato
- Word-based approaches: l’unità minima d’analisi del morfema è la parola, non si scende sotto.
- Morpheme-based approaches: teorie che si basa sulla concatenazione dei singoli morfemi è qui che si concentrano i singoli morfemi.
die grandi sottoclassi di morfemi
morfemi lessicali (le radici che portano un contenuto informativo) e grammaticali (portano un significato che va a riferirsi alle categorie grammaticali).
dove si trova il significato grammaticale?
nella linguistica tradizionale si ricollega alle categorie grammaticali e alla loro espressione tramite mezzi morfologici.
perché la divisione in categorie grammaticali è problematica?
Le classiche categorie grammaticali che troviamo nei manuali e che ereditiamo dalla nostra tradizione linguistica, si problematizzano quando allarghiamo lo spettro alla variazione intralinguistica
i due principali problemi della divisione in categorie grammaticali
- Ci sono delle categorie in altre lingue che non esistono nella tradizione delle lingue indoeuropee
- Anche le categorie più note possono presentare sorprese rispetto allo scibile
problemi legati al numero
applichiamo i valori di singolare e plurale, ci riferisce al conteggio di identità e referenti ed è associata ad una classe di parole nominale. In realtà, questa categoria può essere associata anche ad eventi non parlando di pluralità ma di plurazionalità
come si esprime la plurazionalità
In una lingua come l’italiano, la plurazionalità è esprimibile, ad esempio, formando il progressivo di un verbo puntuale/semelfattivo (☞ Aktionsart) come bussare (es. stava bussando) o facendo uso di forme libere come gli avverbi (es. ripetutamente). Alcune lingue, invece, marcano morfologicamente la plurazionalità attraverso un morfema specifico e obbligatorio che si lega alle radici.
problemi legati al tempo
noi lo ricolleghiamo alla categoria dei verbi, ma ci sono delle lingue in cui la categoria del tempo viene e deve essere marcata anche sui nomi. La stessa cosa vale per la possibilità, la potenzialità. Si parla in questi casi di tempo nominale.
cos’è l’evidenzialità?
in connessione alla modalità, esprime la fonte dell’informazione. È una marca grammaticale obbligatoria in molte lingue del mondo e ha il presupposto di marcare la fonte da cui prendo l’informazione
cos’è il mirativo
categoria che esprime sorpresa rispetto a un evento inatteso. L’evento non è marcato come neutro, ma come inatteso rispetto alle aspettative del parlante in base alle conoscenze condivise. Se tolgo la marca l’evento torna ad essere neutro e cambia quindi il significato.
cos’è il frustrativo
categoria che si sviluppa dopo il mirativo, marche che esprimono che l’azione che non ha raggiunto l’esito desiderato. Molto vicino è l’apprensivo, categoria che esprime la paura prima che un evento si verifichi.
cos’è il fono-simbolismo
Un fenomeno che prevede l’esistenza di corrispondenze semi-sistematiche tra la presenza di certi suoni e la presenza di determinati significati. Alcuni linguisti trovano delle corrispondenze sistematiche tra i suoni di alcune parole e il significato che le parole hanno