lezione 5 Flashcards
(10 cards)
differenze tra categorie lessicali e categorie funzionali
un sintagma può anche essere fatto da una sola parola se quella parola è quella giusta, la testa, che appartiene però alle categorie lessicali. Se la testa di sintagma è una parola che appartiene alle categorie funzionali, questa non può stare sola.
quali sono le categorie lessicali
Nome, verbo, aggettivo e avverbio
Hanno un potenziale referenziale, fanno riferimento a un’entità nel mondo (nomi o stati). Si tratta delle classi aperte, in una lingua posso sempre aggiungere elementi a queste categorie a causa della variazione diacronica.
quali sono le categorie funzionali
Preposizione, determinanti (per esempio gli articoli), complementetatori, flessione, …
Non hanno un valore denotativo, sono categorie chiuse perché ci vogliono processi lunghissimi per farne entrare di nuovi nel lessico. Hanno un significato ma non è di tipo descrittivo-connotativo
elementi di misurazione (alcuno/ognuno/tutto)
sono parole che definiamo morfologicamente e quindi come aggettivi. Secondo un’ottica sintattica invece è solo un’illusione e si tratta di determinanti perché al contrario degli aggettivi in una frase posso usarne massimo uno. il più delle volte questi elementi sono in distribuzione complementare con l’articolo
cos’è il principio di proiezione
le strutture sintattiche sono proiettate dagli elementi lessicali. Gli elementi che io inserisco e voglio combinare proiettano, rendono visibili, le loro qualità/necessità. Quando io vedo una struttura sintattica, questa struttura deriva da delle caratteristiche portate dentro la sintassi da elementi lessicali. Di conseguenza, quando c’è una struttura sintattica c’è sempre una base lessicale.
ruolo di semantica e grammatica nella proiezione
I tratti semantici e grammaticali dei lessemi sono visibili alla sintassi e determinano la costruzione della struttura – l’elemento lessicale proietta sia un’informazione grammaticale, sia un’informazione semantica. sono le differenze in questi tratti a portare una variazione tra le lingue
modello a Y rovesciata
è un modello tradizionale secondo cui tutto nasce da una scelta parola che inserisco nel sistema (inserzione lessicale), per poi applicarci le regole della sintassi. Il risultato esce dalla nostra bocca da un lato venendo pronunciata (forma fonetica) e dall’altro venendo interpretata (forma logica). L’idea è che se io vedo parte della semantica, l’unione a formare un significato complesso viene dopo ed è dettato dalla sintassi. Ci sono quindi due combinazioni di senso: uno delle parole singole, uno per cui interpreto la mia frase per il suo riconoscimento.
cos’è il pro-drop
parametro del soggetto nullo. in italiano possiamo emettere un soggetto pronominale ma ci sono lingue in cui è impossibile farlo, come il tedesco, in cui il soggetto deve essere sempre esplicitato. Le lingue si distinguono quindi tra pro-drop e non pro-drop. Secondo l’ipotesi di Chomsky si potrebbe dire che la differenza deriva dalla flessione del verbo. Non è la funzione a definire in modo universale le cose ma è una funzione linguistica che va definita dal verbo.
strutture in grado di proiettare
non solo i lessemi interi possono proiettare, bensì anche le parti di lessema. Nella sintassi generativa gli elementi che esprimono la flessione sono considerati una classe di parole e li si tratta come teste di sintagmi appositi. La flessione verbale, inoltre, si può dividere tra categorie flessibili verbali in senso stretto (modo, tempo, aspetto e diatesi, rivolte strettamente all’evento) e categorie flessive contestuali (persona e numero, in accordo tra oggetto e predicato).
cosa sono DP e IP
DP = sintagma del determinante, IP = sintagma della flessione, sintagma che ospita la flessione verbale, la si trova solo per la flessione del verbo