Sport - Cap. 10 - Le basi biologiche del benessere Flashcards
(10 cards)
Quale metodo sperimentale ha permesso lo studio psicobiologico del desiderio e del piacere?
La Skinner Box, con la quale è possibile misurare la desiderabilità di un dato stimolo, in termini di quantità di lavoro che il soggetto (uomo o animale) è disposto a svolgere per ottenere quella data ricompensa.
Quali sono gli effetti della stimolazione elettrica del fascicolo mediale proencefalico (FMP)?
Si produce una sensazione di piacere, che spinge i ratti (soggetti tipici di questi esperimenti tramite stimolazione) ad esercitare oltre 150 pressioni della leva nella Skinner Box. Questo è un livello di risposta estremamente, difficile da ottenere con altri tipi di ricompensa.
Lo stato di piacere generato è quindi superiore a quello che si ottiene con ricompense “naturali”.
Inoltre, la stimolazione dei centri del piacere non è dipendente, in termini di incentivo, dalla motivazione specifica (viene preferita all’acqua anche da ratti assetati).
Come si caratterizza il comportamento d’abuso e come si collega alla tossicodipendenza?
Il comportamento d’abuso è definito come “un comportamento di ricerca e consumo compulsivo, cioè eccessivo ed estremamente focalizzato, che non può essere controllato od ostacolato dall’esperienza delle conseguenze negative sociali, economiche e sanitarie prodotte dal comportamento” (Piazza e Le Moal, 1996).
E’ solo in parte sinonimo di tossicodipendenza (anche gioco d’azzardo e bulimia nervosa rientrano nell’abuso)
Quali sistemi di neurotrasmissione cerebrali sono attivati dai farmaci che producono abuso?
Dipende dal tipo di farmaco:
- oppioidi (morfina, eroina) attivano recettori specifici riproducendo l’effetto di sostanze endogene, le endorfine
- psicostimolanti (cocaina, anfetamina) aumentano la concentrazione dei neurotrasmettitori amminici nella fessura sinaptica
- alcool modula l’attività dei recettori dell’acido gamma-ammino-butirrico.
Tutte queste sostanze, tramite meccanismi diversi, hanno però, tra gli altri, un effetto comune:
facilitano l’attività neurotrasmettitoriale delle ammine cerebrali
Che cos’è un incentivo?
Si intende con incentivo uno stimolo che viene desiderato (dal soggetto), indipendentemente dalla sua capacità di produrre piacere.
Sono detti incentivi in quanto incentivano, cioè provocano, orientano e rinforzano il comportamento dell’organismo verso obiettivi specifici e verso risposte funzionali al raggiungimento di questi obiettivi.
Il meccanismo che regola gli incentivi ha un alto valore adattivo, cioè ha un ruolo importante nel favorire la sopravvivenza.
L’abuso può quindi essere spiegato senza ricorrere al concetto di piacere, ma solo a quello di incentivo
Qual è il ruolo del sistema dopaminergico mesotelencefalico (SDM)?
E’ uno dei più importanti sistemi di neurotrasmissione amminici coinvolti nelle afferenze ed efferenze dell’FMP. E’ costituito da gruppi di neuroni che utilizzano dopamina per la neurotrasmissione, localizzati in due aree specifiche del mesencefalo:
- area ventrale del tegmento
- sostanza nera
Da un punto di vista comportamentale, il sistema dopaminergico mesotelencefalico è attivato selettivamente da stimoli incentivanti, e la sua attivazione è condizione necessaria alla realizzazione e al mantenimento dell’attività comportamentale orientata al raggiungimento dello stimolo.
Il ruolo dell’SDM è dunque implicata nell’attribuzione di valore incentivante a stimoli, ambienti e comportamenti.
Perché il pericolo controllato costituisce un incentivo?
Poiché la presenza di indici diretti o indiretti di pericolo promuove l’attivazione della trasmissione dopaminergica mesotelencefalica, attivazione che dovrebbe dunque permettere una rapida, flessibile ed efficiente risposta di difesa attiva.
La possibilità di attivare o meno questo risposte, dunque il controllo, è la discriminante fra effetti incentivanti (ricercare il paracadutismo) o negativi.
Quali sono gli effetti della perdita di controllo in situazioni stressanti?
Tra gli effetti negativi, osservati negli animali tramite il paradigma “shocked-yoked” (due animali ricevono una scossa elettrica automatica, solo uno la può interrompere, quando lo fa la interrompe anche all’altro, che però non ha controllo), si osservano (nel soggetto senza controllo:
- immunodepressione
- incapacità di sfuggire a stimoli negativi evitabili
- incapacità di perseguire stimoli positivi
- ulcere gastriche
Quali sistemi neuroendocrini vengono attivati in situazioni di stress?
- Attivazione della trasmissione dopaminergica mesotelencefalica –> favorisce l’espressione e il mantenimento di strategia di difesa comportamentale
- Attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-corteccia surrenale (attiva una catena ormonale che culmina con il rilascio di ormoni corticosteroidi nel sistema ematico) –> questi ormoni intervengono nei meccanismi di difesa ed energetici (sistema immunitario)
- Rilascio ematico e cerebrale degli oppioidi endogeni (azione simile alla morfina) –> riducono la percezione del dolore
In genere, accanto a questi effetti, l’attivazione dei sistemi neuroendocrini produce uno stato euforico e una condizione emozionale positiva
Quali sono gli effetti psicobiologici dell’attività fisica e della pratica sportiva?
Esperimenti animali hanno mostrato che l’attività fisica favorisce:
- la sintesi della dopamina
- riproduce e potenzia gli effetti cerebrali dei farmaci antidepressivi e ansiolitici
- modula gli effetti neuroendocrini delle esperienze negative (tolleranza allo stress)
La pratica sportiva (che comprende anche la sola attività fisica, ma che risulta un concetto più ampio), in funzione dell’allenamento e del raggiungimento degli obiettivi, esercizio di controllo, rappresenta più che un semplice incentivo.
