Sport - Cap. 11 - Doping, disturbi alimentari ed esercizio fisico compulsivo Flashcards

(7 cards)

1
Q

Come viene definito il doping dal CIO?

A

La definizione del comitato olimpico internazionale è: “La somministrazione o l’uso di sostanze esogene in quantità inusuali o con metodi inusuali per un individuo sano, con lo scopo esclusivo di raggiungere un miglioramento artificiale della prestazione in competizioni” (Prokop, 1990)

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2
Q

Quali sono le conseguenze delle principali sostanze dopanti sulla prestazione e quali sono gli effetti collaterali delle stesse sostanze?

A

Aumento di forza, resistenza, massa muscolare.
Riduzione della percezione di dolore e della fatica.

Danni all’organismo, problemi comportamentali, morte

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3
Q

Quali sono i principali modelli teorici con cui è stato spiegato il ricorso al doping e quale risulta più adeguato per spiegare questo comportamento?

A

I principali modelli teorici sono l’Health Belief Model (Becker e Mainman, 1975) e la TPB.
Il primo è risultato poco applicabile al fenomeno doping in quanto è pensato per descrivere comportamenti che si manifestano in un unico episodio (es. la resistenza che molte persone mostrano nel sottoporsi a screening per eventuali malattie asintomatiche).
Per questo, la TPB sembra più adeguata, in quanto:
1. i comportamenti di abuso sono ripetuti nel tempo
2. gli atleti mostrano di conoscere relativamente bene gli effetti collaterali delle sostanze (credenze comportamentali) anche se le assumono. La TPB prevede altre variabili nella spiegazione del comportamento

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4
Q

Come si manifestano i principali disturbi dell’alimentazione?

A

Secondo il DSM IV, in tre diverse forme:
1. anoressia: rifiuto di mantenere il peso corporeo adeguato per età e struttura fisica, intensa paura di ingrassare anche se si è sottopeso, autostima dipendente dal peso e dalla percezione di autocontrollo sul peso, amenorrea (per più di due mesi)

  1. bulimia: ricorrenti episodi di sovralimentazione seguiti da condotte di compenso (vomito, lassativi, esercizio); autostima dipendente da peso e forma fisica; abbuffate e compensi almeno due volte a settimana per tre mesi
  2. disturbi non altrimenti specificati: sindromi che non soddisfano tutti i criteri diagnostici relativi alle altre sindromi (es. anoressia con ciclo mestruale, abbuffate e compensi meno di due volte a settimana)
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5
Q

Qual è il modello più adeguato per spiegare l’insorgenza dei disturbi alimentari e perché?

A

Il modello più adeguato sembra essere quello multifattoriale e probabilistico biopsicosociale.
- Multifattoriale e probabilistico perché non identifica un’unica causa, ma una serie di fattori di rischio, che aumentano la probabilità di manifestazione del disturbo. Inoltre, la natura probabilistica del modello permette di estendere le analisi e le previsioni anche alla popolazione non clinica

  • biopsicosociale perché i fattori di rischio sono di natura diversa:
    1. biologici (genere, genetica, grasso corporeo, struttura ossea)
    2. psicologici (concetto di sé, autostima, paura di diventare grassi, distorsioni nella percezione e valutazione del proprio corpo)
    3. sociali (modelli di riferimento familiari, dei pari, culturali
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6
Q

Perché fra gli atleti i disturbi alimentari sono maggiormente presenti?

A

La maggiore prevalenza negli sportivi è stata spiegata in riferimento a fattori socio-culturali:

  • raggiungimento di un peso ideale per la prestazione (in genere non ottimale per la struttura fisica dell’atleta
  • discipline in cui l’aspetto fisico e la “grazia” sono determinanti del risultato
  • ideali di bellezza condivisi in maniera praticamente omogenea in un dato ambiente (corpo magro per le femmine e muscoloso per i maschi)
  • estrema competitività dell’ambiente

Alcuni autori hanno ipotizzato anche l’influenza di fattori comportamentali, in particolare:
- il ricorso ciclico alla restrizione alimentare seguita da disinibizione (negli animali si osservano variazioni nella velocità con cui si verifica una successiva perdita di peso e l’aumento della quantità di depositi corporei di grasso e la preferenza per cibi dolci e grassi)

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7
Q

Quali sono le principali interpretazioni e spiegazioni del cosiddetto “esercizio fisico compulsivo”?

A

Con esercizio fisico compulsivo si definisce un’attività fisica caratterizzata da:

  • frequenza e durata molto elevate
  • necessità di svolgere l’attività secondo programmi rigidi e prestabiliti anche in presenza di fatica eccessiva o di infortunio
  • conseguenze negative sul benessere, sulla qualità delle relazioni interpersonali, sulla vita professionale e sul concetto di sé

Le interpretazioni variano dal ritenere esercizio fisico compulsivo e disturbi alimentari come l’uno antecedente dell’altro (e viceversa).

Altri autori propongono invece un modello che prevede che entrambi i disturbi siano derivati da un terzo disturbo mentale (ossessivo compulsivo) con sintomi differenti.

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