Capitolo 7: L'atto di accertamento Flashcards

1
Q

Requisiti dell’atto

A
  • Competenza: Ufficio, Soggetto intestatario dell’atto, Destinatario dell’atto, individuazione dell’accertamento
  • Motivazione
  • Parte dispositiva
  • Liquidazione dell’imposta
  • Irrogazione delle sanzione
  • Istruzioni sul pagamento del tributo
  • Sottoscrizione
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2
Q

Requisiti dell’atto: Competenza esterna

A

L’atto di accertamento deve essere emesso dall’ente impositore competente.
Competenza esterna dell’ente impositore che viene determinata in ragione del tributo oggetto di accertamento:
- per i tributi erariali: la competenza spetta all’Agenzia delle entrate
- per i tributi doganali e diritti di confine: Agenzia delle Dogane
- per i tributi regionali diversi dall’Irap: Regione
- tributi locali: Comune

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3
Q

Requisiti dell’atto: Competenza interna

A

Competenza interna, criterio che varia a seconda dell’imposta:
- imposta di registro: ufficio competente è quello nella cui circoscrizione risiede il pubblico ufficiale obbligato a richiedere la registrazione
- imposta sulle successioni: ultima residenza del defunto
- imposte sui redditi: la competenza è data dalla circoscrizione in cui si trova il domicilio fiscale del contribuente

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4
Q

Domicilio fiscale

A

Il domicilio fiscale varia seconda della natura del contribuente:
- per le persone fisiche residenti: il domicilio fiscale corrisponde al comune nella cui anagrafe sono iscritte
- per le persone giuridiche: il comune in cui si trova la loro sede legale, o in mancanza la sede amministrativa.

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5
Q

Competenza dell’ufficio

A

La competenza dell’ufficio va individuata al momento di presentazione della dichiarazione e permane sino all’esaurimento del rapporto d’imposta. Se cambia la residenza resta competente l’ufficio in ragione del domicilio al tempo in cui è stata presentata la dichiarazione.
Viene in considerazione un solo ed unico criterio di competenza: territoriale.

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6
Q

Il contenuto dell’avviso

A

L’atto di accertamento si compone di due parti essenziali:
- una parte motiva
- una parte dispositiva

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7
Q

Motivazione

A

Con la motivazione dell’atto di accertamento l’Ente impositore esplicita al contribuente le ragione alla base della pretesa vantata nei suoi confronti.
La motivazione dei provvedimenti amministrativi deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell’amministrazione.

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8
Q

Il contenuto della motivazione si divide in due parti

A
  • Parte necessaria: Si compone a sua volta dell’indicazione dei fatti e delle circostanze che giustificano il ricorso ad una determinata metodologia di accertamento; dell’indicazione dei presupposti di fatto o dell’esposizione del fatto storico; delle ragioni giuridiche
  • Parte eventuale: L’atto di accertamento deve indicare, ufficio presso cui è possibile ottenere informazioni e il responsabile del procedimento, ufficio presso il quale presentare istanza di autotutela , ed il termine, le modalità e l’organo giurisdizionale cui proporre ricorso.
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9
Q

Motivazione (II)

A

La motivazione deve esternare il percorso logico-giuridico a fondamento della pretesa impositiva. L’atto di accertamento deve adempiere a due finalità concorrenti:
- consentire la lettura e comprensione dell’atto
- facilitare il suo controllo da parte dei destinatari e del giudice;
E deve permettere al contribuente di avere piena contezza delle ragioni dell’Amministrazione, in modo da poter valutare l’opportunità di prestare o meno acquiescenza al provvedimento o di impugnarlo.
La motivazione costituisce un requisito di legittimità dell’accertamento ( in sua assenza l’avviso è legittimo),la prova integra un parametro di fondatezza( in mancanza, l’avviso pur legittimo è infondato).

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10
Q

Tipologie di motivazione

A
  • ordinaria
  • per relationem
  • rafforzata
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11
Q

Motivazione per relationem

A

Si ha motivazione per relationem quando la motivazione di un atto è operata mediante il rinvio ad altri atti o documenti.
E’ consentita solo se l’atto richiamato è:
- già conosciuto/conoscibile dal destinatario dell’avviso
- allegato all’avviso di accertamento
- riprodotto nelle sue parti essenziali nell’avviso di accertamento

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12
Q

Contenuto essenziale

A

Per contenuto essenziale si deve intendere l’insieme di quelle parti (oggetto, contenuto, e destinatari) dell’atto o del documento, necessarie e sufficienti per sostenere il contenuto del provvedimento adottato.

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13
Q

Il richiamo degli atti nella motivazione per relationem

A

Gli atti richiamati, ove non già conosciuti, devono essere allegati all’accertamento ovvero riprodotti per contenuto essenziale, in difetto, l’accertamento è nullo ( per difetto di motivazione).

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14
Q

Motivazione rafforzata

A

E’ una motivazione ulteriore in aggiunta a quella ordinaria, incentrata sulle ragioni di dissenso e non condivisione degli argomenti addotti dal contribuente nelle memorie presentate.
L’obbligo di motivazione rafforzata è prescritto espressamente:
- in materia di abuso del diritto
- in materia di PVC emesso ad esito di una verifica
- in materia di sanzioni

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15
Q

Parte dispositiva

A

L’accertamento deve recare l’indicazione dell’imponibile o degli imponibili accertati, delle aliquote applicate e delle imposte liquidate.
Negli accertamenti nei confronti di soggetti in regime di trasparenza: l’unico elemento da indicare è la base imponibile
In tutti gli altri casi l’accertamento deve indicare a pena di nullità: la BI, aliquota, imposta.
L’omessa indicazione di uno degli elementi determina la nullità dell’atto a prova dell’esigenza di precisione e chiarezza delle indicazioni nell’avviso.

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16
Q

Requisiti formali dell’atto

A

L’atto di accertamento deve essere redatto per iscritto, la struttura dell’atto è rigorosamente formalizzata:
La prima sezione identifica:
- L’ufficio che procede
- Il destinatario dell’atto
- L’individuazione dell’oggetto dell’accertamento

17
Q

Sottoscrizione

A

L’avviso di accertamento, in quanto atto amministrativo provvedimentale, che manifesta la volontà dell’Agenzia delle entrate, deve essere sottoscritto.
In difetto di sottoscrizione, l’avviso è nullo.
In materia di imposte sui redditi, prescrive una sottoscrizione qualificata. L’accertamento deve essere sottoscritto dal capo dell’ufficio o da impiegato da lui delegato, a pena di nullità.

18
Q

Notifica

A

L’atto di accertamento una volta confezionato dall’ente impositore competente deve essere portato a conoscenza del contribuente.
Il provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati acquista efficacia con la comunicazione allo stesso effettuata; che nel caso degli atti tributari questa comunicazione è svolta mediante il procedimento di notifica.

19
Q

Notifica: Definizione

A

Peculiare procedimento, formalizzato, caratterizzato dalla predeterminazione del soggetto che ha titolo per effettuare la notifica, nei tempi e modi di consegna dell’atto.

20
Q

Notifica: modalità di notifica

A

La notificazione degli avvisi e degli altri atti che per legge devono essere notificati al contribuente , può essere fatta a mezzo della posta, direttamente dagli uffici. ( o per mezzo PEC per imprese e professionisti).

21
Q

Notifica: Vizio di notifica

A

In via generale, il vizio di notifica, quand’anche di nullità, non determina l’illegittimità dell’atto di accertamento. La notifica costituisce una condizione di mera efficacia dell’atto e non un elemento costitutivo del medesimo. ( attiene alla efficacia e non alla validità).
La nullità non può essere pronunciata se lo stesso ha comunque raggiunto il proprio scopo.
Il raggiungimento dello scopo è costituito qui dalla piena conoscenza dell’atto impositivo.
La sanatoria non è invece ammessa in caso di notifica inesistente. La notificazione è inesistente solo nell’ipotesi di mancanza materiale dell’atto ovvero nel caso di mancanza di elementi essenziali (trasmissione e consegna).

22
Q

Termini decadenziali

A

L’esercizio del potere di accertamento deve essere circoscritto entro termini temporali certi. I termini entro cui deve essere esercitato il potere di accertamento sono termini decadenziali, dove l’evento impeditivo è dato dalla notifica; per impedire la decadenza l’ufficio deve notificare l’avviso al contribuente entro termini prescritti.

23
Q

Termini decadenziali: Imposte principali

A
  • Se l’accertamento è in rettifica, entro 31 dicembre del 5°anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione
  • Se l’accertamento è d’ufficio, entro il 31 dicembre del 7° successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata nei casi di dichiarazione nulla o omessa.
24
Q

Termini decadenziali (II)

A

La proposizione del ricorso in Commissione tributaria sana l’eventuale vizio di notifica dell’avviso impugnato. Il ricorso, se vale a sanare il vizio di nullità della notifica dell’avviso di accertamento, non vale a rimettere in termini l’agenzia. Così se il ricorso viene presentato quando è già scaduto il termine decadenziale, la sanatoria del vizio di notifica non può sanare la già intervenuta decadenza.

25
Q

Termini decadenziali: La decadenza

A

La decadenza dell’ufficio deve essere censurata con il ricorso avverso l’atto per cui si ritiene intervenuta la decadenza. Non può essere eccepita in sede di ricorso avverso un atto ulteriore e differente dall’avviso di accertamento, trattandosi di un vizio proprio di tale atto.
La decadenza non è rilevabile d’ufficio, in quanto rimessa alla disponibilità di parte; inoltre, deve essere eccepita fin dal ricorso introduttivo.

26
Q

Vizi dell’atto

A

L’atto di accertamento deve conformarsi al paradigma normativo altrimenti è viziato.

27
Q

Tipologie di vizio: Formali

A

Compromettono la legittimità dell’atto. I vizi formali possono investire l’esercizio dell’attività di accertamento e sono relativi a:
- presupposti per l’esercizio dell’azione di accertamento
- condizioni per poter impiegare una determinata modalità di accertamento
- modalità di esercizio dell’azione
- limiti all’esercizio dell’azione
Sono vizi formali anche quelli relativi ai requisiti dell’atto come:
- competenza dell’ufficio
- esistenza, completezza, intelligibilità della motivazione
- esistenza della delega

28
Q

Tipologie di vizio: Sostanziali

A

Coinvolgono la fondatezza dell’atto: quelli relativi al merito della pretesa, ovvero all’applicazione delle norme tributarie relative al presupposto, base imponibile, aliquote e soggetto passivo. Può attenere a profili di solo diritto, ossia all’interpretazione e all’applicazione delle norme tributarie, oppure afferire a profili fattuali, ossia alla sussistenza dei fatti costitutivi della pretesa.

29
Q

Il regime dell’invalidità

A

Le conseguenze di dette violazioni, non sono uniformi, si può distinguere tra:
- vizi che danno luogo a mere irregolarità: prive di conseguenze effettive sulla legittimità e fondatezza dell’avviso. (es: indicazione del termine)
- vizi che comportano l’annullamento dell’atto: Si tratta di ipotesi di annullabilità in quanto il vizio deve essere eccepito tempestivamente dal contribuente nel proprio ricorso; non può essere rilevabile d’ufficio.
- vizi di nullità in senso stretto: vizi di nullità rilevabili d’ufficio dal giudice in ogni stato e grado del giudizio (es: difetto di competenza dell’ufficio).