ch13 Flashcards

(20 cards)

1
Q

La Nozione di Ambiente

A

Il concetto di ambiente abbraccia una vasta gamma di contesti naturali e umani, comprendendo fattori viventi e non viventi di un ecosistema. La tutela
ambientale mira a difendere la qualità della vita umana attraverso la prevenzione dell’inquinamento e la gestione del territorio in modo ecologicamente sostenibile. La corrispondenza tra la tutela ambientale e la salute umana è un principio fondamentale.

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2
Q

La Definizione Giuridica di Ambiente

A

Il riconoscimento giuridico dell’ambiente è stato un
processo graduale. A livello europeo, il Trattato di Lisbona ha inserito l’ambiente come materia di competenza concorrente. In Italia, la Costituzione ha incluso la tutela dell’ambiente come principio fondamentale dopo la riforma del 2022. Il dibattito giuridico ha contribuito a definire l’ambiente come un bene immateriale unitario, protetto costituzionalmente.

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3
Q

Il Diritto dell’Ambiente

A

l diritto dell’ambiente è una branca specialistica del diritto pubblico che si occupa della tutela delle risorse naturali e della salute umana in relazione all’ambiente.
Include la regolamentazione delle fonti energetiche, dell’habitat umano, degli organismi viventi e dello spazio. L’incremento dell’attività industriale ha reso necessaria una maggiore attenzione alla salvaguardia ambientale.

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4
Q

Il Diritto dell’Ambiente in Ambito Internazionale

A

A livello internazionale, il diritto dell’ambiente si basa su principi generali e trattati internazionali. Tra questi, il divieto di inquinamento transfrontaliero e i principi di prevenzione e precauzione hanno assunto
particolare importanza. La collaborazione tra gli Stati è fondamentale per affrontare le sfide
ambientali su scala globale

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5
Q

I Principi Generali del Diritto Internazionale dell’Ambiente

A

I principi generali del diritto internazionale dell’ambiente includono il principio di prevenzione, precauzione e chi inquina paga. Questi principi stabiliscono obblighi per gli Stati nel prevenire danni ambientali e nel garantire la responsabilità per le proprie azioni. La cooperazione internazionale è essenziale per il raggiungimento di tali obiettivi.

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6
Q

Il Cambiamento Climatico

A

Le conferenze internazionali, come il Vertice di Rio del 1992 e il Vertice di Parigi del 2015, hanno sottolineato l’importanza della cooperazione globale nel contrastare il cambiamento climatico. I trattati, come il Protocollo di Kyoto e gli Accordi di Parigi, hanno stabilito obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra e promosso azioni per lo sviluppo sostenibile.

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7
Q

I Soggetti del Diritto Internazionale dell’Ambiente

A

Gli Stati sono i principali soggetti del diritto internazionale dell’ambiente, ma organizzazioni internazionali, agenzie specializzate e organizzazioni non governative svolgono un ruolo importante nel coordinare gli sforzi per la tutela ambientale. Il diritto dell’ambiente è una disciplina complessa che si occupa della tutela delle risorse naturali e della salute umana su scala nazionale e internazionale. I principi
generali e i trattati internazionali forniscono il quadro normativo per affrontare le sfide ambientali e promuovere lo sviluppo sostenibile. La crescente consapevolezza delle sfide ambientali ha posto l’ambiente al centro dell’agenda globale, con la necessità di sviluppare un quadro normativo adeguato per affrontare i problemi emergenti. Questo riassunto esamina l’evoluzione della tutela ambientale in Italia, con particolare attenzione alla dimensione
costituzionale, legislativa e amministrativa.

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8
Q

La Tutela Costituzionale dell’Ambiente

A

Inizialmente, la Costituzione italiana del 1948 non
trattava esplicitamente il tema dell’ambiente. Tuttavia, già dai suoi principi fondamentali emergeva una sensibilità verso la protezione delle risorse naturali e della salute pubblica, come evidenziato dagli articoli 2 e 3. Questi articoli riconoscono il diritto alla vita e alla salute come fondamentali, sottolineando la responsabilità collettiva nel garantire il benessere delle persone e il rispetto dell’ambiente.

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9
Q

La Revisione del Titolo V della Costituzione

A

La revisione del Titolo V della Costituzione nel
2001 ha segnato un momento cruciale per la tutela ambientale in Italia. Con l’inserimento del termine “ambiente” e “ecosistema” nell’art.117, secondo comma, lettera s, la Costituzione ha riconosciuto esplicitamente la competenza legislativa esclusiva dello Stato nella tutela dell’ambiente. Questo cambiamento ha conferito un fondamento costituzionale alla protezione dell’ambiente, riconoscendola come una questione di interesse nazionale.

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10
Q

La Legge Costituzionale 1/2022

A

La Legge Costituzionale 1/2022 ha ulteriormente rafforzato la tutela dell’ambiente modificando gli articoli 9 e 41 della Costituzione. Queste modifiche
includono esplicitamente la tutela dell’ambiente tra i principi fondamentali dello Stato e stabiliscono che l’iniziativa economica non può danneggiare l’ambiente. Inoltre, la legge prevede che la legislazione statale disciplini i modi e le forme di tutela degli animali, ampliando così il campo di intervento legislativo in materia ambientale.

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11
Q

Principi di Allocazione delle Funzioni Amministrative

A

L’allocazione delle funzioni amministrative per la tutela dell’ambiente si basa su principi come la sussidiarietà, la leale collaborazione e l’adeguatezza. Questi principi guidano la distribuzione delle competenze tra i diversi livelli di governo, garantendo un coordinamento efficace nell’affrontare le sfide
ambientali.

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12
Q

Il Ruolo del Ministero dell’Ambiente

A

L’istituzione del Ministero dell’Ambiente nel 1986 ha
rappresentato un passo significativo verso una gestione più organica delle questioni ambientali. Il Ministero è stato incaricato di promuovere, conservare e recuperare le condizioni ambientali nel rispetto degli interessi della collettività. Inoltre, ha svolto un ruolo chiave nella vigilanza, prevenzione e repressione delle violazioni ambientali. Quindi;
l’evoluzione normativa e giuridica in materia di tutela dell’ambiente in Italia riflette la crescente consapevolezza dell’importanza di proteggere l’ambiente per il bene delle generazioni presenti e future. L’inclusione della tutela ambientale nella Costituzione e le modifiche legislative recenti testimoniano l’impegno dello Stato italiano nel garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali e la salvaguardia dell’ambiente per le generazioni a venire.

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13
Q

Il Ministero dell’Ambiente: Le Altre Materie

A

Il ruolo del Ministero dell’Ambiente, nel contesto di altre materie, è delineato in termini relazionali attraverso l’istituzione di accordi con altre amministrazioni. In relazione alle questioni riguardanti cave e torbiere, si prevede una cooperazione con il Ministero dell’Industria. Per quanto concerne la difesa del mare, si prospetta una collaborazione con il Ministero della Marina Mercantile. Per quanto attiene
all’inquinamento atmosferico e acustico, nelle materie non esclusivamente attribuite alla competenza del Ministero dell’Ambiente, si prevede un coordinamento tra quest’ultimo e il Ministero della Sanità.

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14
Q

Il Ministero dell’Ambiente: Il Coordinamento

A

Spesso, le problematiche di coordinamento
tra differenti enti sono state affrontate dal legislatore non attraverso la distribuzione di competenze e l’istituzione di meccanismi procedurali di coordinamento, bensì tramite l’istituzione di organi ad hoc. Un esempio tangibile di questa prassi è rappresentato dal Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale, istituito dall’articolo 8 della Legge n. 157/1992 presso il Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste. Tale comitato, composto da rappresentanti nominati dai vari ministeri coinvolti, agisce come forum di discussione e
coordinamento delle politiche relative alla fauna selvatica e alla caccia.

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15
Q

Il Ministero per la Transizione Ecologica

A

La riforma ministeriale del 2021 ha trasformato il
Ministero dell’Ambiente nel Ministero per la Transizione Ecologica. Tale cambiamento riflette
l’intento di superare l’opposizione ideologica tra ambiente e sviluppo, spostando il focus dell’azione amministrativa dal mero concetto di “ambiente” al processo dinamico della “transizione ecologica”. Questa nuova prospettiva mira a integrare considerazioni ecologiche in ogni processo di pianificazione economica e territoriale.

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16
Q

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

A

Con il Decreto Legge n. 173/2021 è stato istituito il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Questa nuova struttura ha assunto le competenze precedentemente attribuite al Ministero dello Sviluppo Economico, specialmente nel settore cruciale della politica energetica. Per facilitare l’esercizio di queste nuove competenze, è stato creato il Dipartimento per l’Energia e il Clima, che riunisce direzioni importanti come quella per il clima, l’energia e l’aria.

17
Q

Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica

A

Parallelamente al Ministero, è stato istituito il Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica (CITE). Presieduto dal Presidente del Consiglio o dal Ministro della Transizione Ecologica, il CITE comprende i Ministri dell’Economia e delle Finanze, dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, del Lavoro e delle Politiche Sociali, e delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Il suo compito principale è coordinare le politiche volte alla riduzione delle
emissioni di gas serra, alla promozione della mobilità sostenibile e all’adattamento ai cambiamenti climatici, tra gli altri.

18
Q

Le Unità Operative

A

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica si avvale delle strutture di altri apparati ministeriali, come gli Uffici Territoriali del Governo, il Corpo Forestale dello Stato (ora parte dell’Arma dei Carabinieri), le Capitanerie di Porto, e reparti specializzati della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato.

19
Q

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)

A

L’ISPRA, istituito con la Legge n. 133/2008, svolge un ruolo di supporto al Ministero dell’Ambiente. Questo
istituto si occupa di ricerca, consulenza strategica, monitoraggio e controllo ambientale, contribuendo alla formazione del Sistema Nazionale a Rete per la Protezione dell’Ambiente (SNPA).

20
Q

Il Tutto Conta

A

L’evoluzione e l’organizzazione del Ministero dell’Ambiente, ora focalizzato sulla transizione ecologica e la sicurezza energetica, riflettono la crescente consapevolezza della necessità di un approccio integrato per affrontare le sfide ambientali. La sinergia tra gli attori istituzionali, il coordinamento interministeriale e il supporto tecnico-scientifico sono
fondamentali per perseguire una gestione sostenibile dell’ambiente e delle risorse naturali.