ch5 Flashcards
(3 cards)
trattati e convenzioni internazionali pt1
ch5
Il Diritto dell’Ambiente, in quanto disciplina legale, ha attraversato un cammino complesso sia a livello nazionale che internazionale, nonostante la sua garanzia costituzionale. A livello globale, l’inquinamento transfrontaliero ha rappresentato una delle principali sfide, che includeva ambiti come l’inquinamento marittimo e l’utilizzo dell’energia nucleare. Tali questioni sono state affrontate attraverso trattati e convenzioni internazionali, che
costituiscono le principali fonti normative di riferimento, con particolare menzione al Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), il quale è stato il primo organo internazionale specificamente dedicato alla questione ambientale. La Conferenza
intergovernativa sull’ambiente umano tenutasi a Stoccolma nel 1972 e quella di Rio de Janeiro del 1992 sono stati momenti cruciali nel panorama internazionale, poiché hanno portato all’istituzione di organizzazioni come l’UNEP e all’adozione di trattati significativi come la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e la Convenzione sulla
diversità biologica.
trattati e convenzioni internazionali pt2
ch5
Tuttavia, nonostante tali progressi, l’attuazione pratica di queste normative è stata spesso insufficiente, evidenziando una distanza significativa tra gli standard previsti e la realtà operativa. Il rapporto tra diritto internazionale, dell’Unione Europea e nazionale è regolato da disposizioni costituzionali che richiedono la conformità agli obblighi internazionali. In Europa, i principi e glim obiettivi internazionali sono stati recepiti nel diritto comunitario, rendendo la tutela ambientale uno dei settori chiave dell’azione dell’UE. Il Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) dedica un intero titolo (artt. 191-193)
alla politica ambientale, stabilendo obiettivi e principi fondamentali, mentre i Trattati costituiscono la base per il diritto comunitario ambientale, vincolando gli Stati membri al suo rispetto. I principi come il principio di precauzione e “chi inquina paga” guidano le politiche ambientali europee, con un’attenzione crescente alla sostenibilità e all’integrazione delle politiche ambientali in settori come l’economia e l’energia.
Il Green Deal europeo, lanciato nel dicembre 2019, si propone di rendere l’Europa il primo continente al mondo a impatto climatico zero. La normativa dell’UE sul clima del 2021 vincola l’UE a conseguire la neutralità climatica entro il 2050 e fissa un obiettivo di riduzione delle emissioni nette di gas a effetto
serra del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
trattati e convenzioni internazionali pt3
ch5
I Programmi di Azione per l’Ambiente (PAA) dell’UE, avviati sin dal 1973, definiscono proposte legislative e obiettivi futuri per la politica ambientale dell’Unione. L’8º PAA, entrato in vigore nel maggio 2022, ribadisce la visione per il 2050 delineata nel settimo PAA: garantire il benessere per tutti, nel rispetto dei
limiti del pianeta. Il Parlamento Europeo svolge un ruolo cruciale nell’elaborazione del diritto ambientale dell’UE, con un’attenzione particolare alla piena attuazione delle normative esistenti. Le direttive europee stabiliscono obiettivi che gli Stati membri devono raggiungere, mentre i regolamenti sono direttamente applicabili in tutti gli Stati membri. La cooperazione internazionale svolge un ruolo essenziale nel contrasto alle sfide ambientali globali, con l’UE che partecipa attivamente ai negoziati e all’adozione di importanti accordi internazionali
come l’Accordo di Parigi sul clima e l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. L’attuazione, l’applicazione e il monitoraggio delle politiche ambientali sono essenziali per garantire il rispetto degli obblighi internazionali e la protezione dell’ambiente per le generazioni future. Inoltre, al fine di affrontare le disparità tra gli Stati membri nell’attuazione delle politiche ambientali dell’UE, sono state adottate misure per migliorare l’applicazione del
diritto ambientale, inclusi criteri minimi per le ispezioni ambientali e sanzioni penali efficaci per i crimini ambientali più gravi.