Interpretazione della legge penale Flashcards
Interpretazione della legge penale
il termine interpretazione viene inteso sia come complesso delle operazioni intellettuali volte a capire il significato della norma giuridica (𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁à 𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝘁𝗶𝘃𝗮 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝘁𝗿𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘳𝘮𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘳𝘭𝘢 𝘢𝘱𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢𝘳𝘦) sia come il 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗼𝘁𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗼 dall’interprete con la sua attività.
Con questa affermazione possiamo distinguere l𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁à e l’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲
𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗼
Classificazione dell’interpretazione
La dottrina effettua una classificazione della interpretazione in base al 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮
la norma o in base al 𝗺𝗲𝘁𝗼𝗱𝗼 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.
Classificazione dell’interpretazione:
In base 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮
• 𝗜𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝘂𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮 rappresenta l’attività ermeneutica svolta dall’organo che ha prodotto la norma da interpretare;
• 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘂𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 rappresenta l’attività ermeneutica svolta dai pubblici ufficiali come
ad esempio l’interpretazione offerta tramite circolari ministeriali;
• 𝗜𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗴𝗶𝘂𝗱𝗶𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗼 𝗴𝗶𝘂𝗿𝗶𝘀𝗽𝗿𝘂𝗱𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲 che rappresenta l’attività ermeneutica 𝗽𝗶ù 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 e viene svolta dal giudice che assegna alla legge il significato con cui la legge risolverà il caso a lui sottoposto.
𝘌’ 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘪𝘥𝘦𝘳𝘢𝘵𝘢 𝘶𝘯’𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵à 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘱𝘳𝘦𝘵𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰𝘳𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪𝘯𝘧𝘭𝘶𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘳𝘦𝘵𝘢 𝘢𝘱𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘥𝘪𝘳𝘪𝘵𝘵𝘰;
• 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗼𝘁𝘁𝗿𝗶𝗻𝗮𝗹𝗲 indica l’attività ermeneutica svolta data dagli studiosi del diritto in
una data materia.
Classificazione dell’interpretazione:
In base 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮, necessità per persone diverse
- il cittadino deve interpretare la norma per capire se un determinato comportamento è possibile o meno
- il giudice deve interpretare la norma per capire come applicarla nel caso che è sottoposto alla sua attenzione
- l’avvocato che deve interpretare la norma per capire
quali elementi portare a favore del suo cliente.
Le teorie sull’interpretazione si sono preoccupate di fissare regole idonee a guidare l’attività dell’interprete per ridurre il rischio di decisioni giudiziarie arbitrarie.
Problematicità del vincolo del giudice alla legge
Gli studi sulla teoria dell’interpretazione segnalano il fatto che l’idea del giudice come mero esecutore della legge non è altro che 𝘂𝗻’𝗶𝗹𝗹𝘂𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲. Questo è spiegato da diversi motivi:
- Limiti oggettivi inerenti all’uso del linguaggio
- Ambiguità ed equivocità del lessico
• Natura del procedimento di sussunzione del caso concreto della norma generale e
astratta
• Uso strategico dell’interpretazione
Problematicità del vincolo del giudice alla legge:
• Limiti oggettivi inerenti all’uso del linguaggio
L’atto interpretativo si rileva indispensabile
per scegliere il significato semantico della norma più congruo alla volontà legislativa.
Il legame tra i segni linguistici e il loro significato non è un legame ontologico, solo alcuni linguaggi riescono ad assegnare alle parole dei significati univoci
mentre
linguaggio comune è caratterizzato dalla possibilità di
attribuire alla stessa parola diversi significati semantici.
Questo è un vantaggio perché arricchisce la comunicazione di diverse sfumature di
significati.
Problematicità del vincolo del giudice alla legge:
• Ambiguità ed equivocità del lessico
La possibilità di usare la stessa parola attribuendogli
più significati porta dei problemi di interpretazione che
hanno portato il legislatore ad usare queste parole con un significato più tecnicizzato.
I problemi di interpretazione più significativi sono quelli che sono sulla linea di confine di ciò che è lecito o ciò che non lo è.
Il diritto penale, dunque, fa uso di un 𝗹𝗶𝗻𝗴𝘂𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗺𝗶𝘀𝘁𝗼
composto dal linguaggio comune e da un linguaggio composto da termini tecnici-giuridici.
Problematicità del vincolo del giudice alla legge:
• Natura del procedimento di sussunzione del caso concreto della norma generale e astratta
Tale procedimento è dunque il procedimento con cui il giudice definisce se il fatto commesso dall’imputato è compreso o meno dalla norma incriminatrice.
Perché il giudice deve:
- 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘱𝘳𝘦𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘳𝘮𝘢 𝘳𝘪𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘪𝘭 𝘤𝘢𝘴𝘰 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘢𝘵𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦
- 𝘢𝘤𝘤𝘦𝘳𝘵𝘢 𝘪𝘭 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘯𝘦𝘭 𝘮𝘰𝘥𝘰 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘴𝘪 è 𝘦𝘧𝘧𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘪𝘶𝘵𝘰 𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘢 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘧𝘪𝘯𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘴𝘦 𝘪𝘭 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘮𝘱𝘶𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭 𝘳𝘦𝘰 𝘱𝘶ò 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘮𝘱𝘳𝘦𝘴𝘰 𝘥𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘳𝘮𝘢 𝘪𝘯𝘤𝘳𝘪𝘮𝘪𝘯𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦.
Problematicità del vincolo del giudice alla legge:
• Uso strategico dell’interpretazione
l’interprete difficilmente è mero esecutore della legge in quanto nello scegliere il possibile significato della norma da applicare finisce per essere
𝗶𝗻𝗳𝗹𝘂𝗲𝗻𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗲𝗿𝗶𝗲 𝗱𝗶 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗲𝘅𝘁𝗿𝗮-𝗴𝗶𝘂𝗿𝗶𝗱𝗶𝗰𝗶
Come ad esempio:
- le vedute personali
- le emozioni che influenzano un giudice nell’emettere giudizio in un processo particolarmente difficile.
Il mondo del diritto non è mai stato caratterizzato da degli interpreti distaccati, ma portano grandi interessi al soggetto l’attività interpretativa (es. l’avvocato).
Questa tensione tra l’approccio strategico e il discorso di verità è senza dubbio un elemento costitutivo del mondo del diritto.
Classificazione dell’interpretazione:
in base al 𝗺𝗲𝘁𝗼𝗱𝗼 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.
Per quanto riguarda la classificazione in base al metodo abbiamo diversi criteri ermeneutici:
- Criterio lessicale-semantico
- Criterio storico
- Criterio logico-sistematico
Classificazione dell’interpretazione:
𝗺𝗲𝘁𝗼𝗱𝗼 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.
• Criterio lessicale-semantico
Questo criterio invita l’interprete a dare alla legge il 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗿𝗼𝗹𝗲 con cui la legge viene scritta.
Non costituisce una guida sicura a causa dei limiti oggettivi dell’uso del linguaggio e quindi è caratterizzato dal problema che in alcuni casi non è facilmente individuabile il significato proprio di una parola.
Esempio: cosa si intende per prostituzione? Si intende solo il rapporto sessuale fisico a fronte di un pagamento in denaro o comprende anche una prestazione a distanza videoripresa?
Classificazione dell’interpretazione:
𝗺𝗲𝘁𝗼𝗱𝗼 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.
• Criterio storico
Il concetto di volontà storica si presta ad essere inteso in due sensi come 𝐯𝐨𝐥𝐨𝐧𝐭à 𝐬𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐞𝐠𝐢𝐬𝐥𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 e come 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁à 𝗼𝗯𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗹𝗲𝗴𝗶𝘀𝗹𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 espressa tramite la legge.
Il limite di questo criterio sta nel fatto che la ricerca della volontà del legislatore è molto complicata, in quanto:
- non sempre esprime la sua volontà in maniera esplicita
- E’ rappresentato ad un organo collegiale quindi è il risultato dell’attività di più soggetti che possono avere diverse volontà
- soprattutto per quanto riguarda le leggi più antiche in quanto non è possibile stabilire la volontà soggettiva del legislatore
Classificazione dell’interpretazione:
𝗺𝗲𝘁𝗼𝗱𝗼 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.
• Criterio logico-sistematico
Consiste nel cercare, tra tutti i possibili significati della norma penale, quello più 𝗰𝗼𝗲𝗿𝗲𝗻𝘁𝗲 con l’ordinamento nel suo insieme.
Questo metodo è molto utile nell’interpretazione delle norme penali che richiamano elementi normativi giuridici, penali e extra-penali.
Gli elementi giuridici sono quegli elementi del fatto
descritti con parole per cui il cui significato viene richiamata un’altra norma del contesto giuridico.
Un esempio di elemento giuridico sono quelle che vengono definite 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗲 𝗱𝗶 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲:
Esempio: una ragazza minorenne chiede al fidanzato di essere filmata dalla videocamera del telefono mentre fa l’amore con lui. Le immagini registrate dal ragazzo e memorizzate dal suo telefono, costituiscono materiale pornografico realizzato utilizzando minori
La memorizzazione del materiale pornografico rientra nell’ambito dell’articolo 600-ter comma 1( 𝘌’ 𝘱𝘶𝘯𝘪𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘳𝘦𝘤𝘭𝘶𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘢 6 𝘢 12 𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘢 𝘥𝘢 €24.000 𝘢 € 240.000 𝘤𝘩𝘪𝘶𝘯𝘲𝘶𝘦 𝘶𝘵𝘪𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘮𝘪𝘯𝘰𝘳𝘪 𝘥𝘪 𝘢𝘯𝘯𝘪 18, 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢 𝘦𝘴𝘪𝘣𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘰 𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢𝘤𝘰𝘭𝘪 𝘱𝘰𝘳𝘯𝘰𝘨𝘳𝘢𝘧𝘪𝘤𝘪 𝘰𝘷𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘶𝘤𝘦 𝘮𝘢𝘵𝘦𝘳𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘱𝘰𝘳𝘯𝘰𝘨𝘳𝘢𝘧𝘪𝘤𝘰.”) oppure se l’ipotesi criminosa possa essere ritenuta non sussistente in
virtù dell’evidente consenso della ragazza?
La risposta è positiva, cioè anche se richiesto dalla fidanzata, il ragazzo che ha prodotto il materiale pornografico commette reato.
Perché nella norma incriminatrice di cui parliamo, manca qualsiasi riferimento al consenso della partner quattordicenne quale elemento che rende lecita la produzione delle immagini pornografiche.
Se però utilizziamo nell’interpretazione, il criterio sistematico, la conclusione è differente. Il consenso infatti della vittima, ai sensi dell’articolo 600 quater rende lecito qualunque atto sessuale compiuto da chi
abbia raggiunto i 16 anni di età.
Classificazione dell’interpretazione:
𝗺𝗲𝘁𝗼𝗱𝗼 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.
• Criterio teleologico
Consiste nel definire lo scopo oggettivo della norma al momento dell’interpretazione.
L’interprete si deve sforzare, attraverso il criterio teleologico, di capire lo scopo di tutela che la norma vuole perseguire nel momento in cui viene interpretata.
Assume un ruolo centrale la considerazione del
bene giuridico protetto.
Il criterio teleologico si è rilevato centrale nell’attività ermeneutica. Lo scopo della norma è ormai noto, è esso stesso il prodotto di un complesso iter-ricostruttivo nel quale finisco con l’infilarsi le vedute personali dei singoli interpreti.
Classificazione dell’interpretazione:
𝗺𝗲𝘁𝗼𝗱𝗼 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.
• Criterio teleologico
Esempio: L’articolo 609 bis del Codice Penale
Incrimina la violenza sessuale e ci dice che:
“Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da sei a dodici anni.Alla stessa pena soggiace chi induce taluno a compiere o subire atti sessuali:
1) abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del
fatto;
2) traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole sostituito ad altra persona.
Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi.”
Nell’atto sessuale è previsto anche il bacio furtivo contro la volontà della ragazza? Il criterio
teleologico consentirebbe di comprendere nella norma solo il bacio furtivo ma non il bacio
sulla guancia.
