Lezione 12 Flashcards
(8 cards)
Quale di queste tendenze del cinema tedesco non appartiene agli anni ’20:
L’espressionismo
L’autorenfilm
La Nuova Oggettività
Il kammerspielfilm
L’autorenfilm
Quale tra le seguenti può essere considerata LA caratteristica distintiva del Kammerspielfilm degli anni Venti?
La progressiva sostituzione delle didascalie con intricati movimenti della macchina da presa.
Nessuna di quelle elencate nelle altre risposte.
La rappresentazione impietosa della società contemporanea, con un interesse particolare e un po’ compiaciuto per il mondo della prostituzione.
L’utilizzo di violenti contrasti fotografici, ottenuti con un sapiente uso dell’illumi
La progressiva sostituzione delle didascalie con intricati movimenti della macchina da presa.
Quale di queste opere viene comunemente considerata il film capostipite dell’espressionismo tedesco?
Il gabinetto del dottor Caligari (Das Kabinett des Doktors Caligari, Robert Wiene)
Nosferatu (Friedrich W. Murnau)
La via senza gioia (Die Freudlose Gasse).
Lo studente di Praga (Der Student von Prag, Stellan Rye)
Il gabinetto del dottor Caligari (Das Kabinett des Doktors Caligari, Robert Wiene)
Quale dei seguenti cineasti ha avuto un ruolo fondamentale nello stabilire un’estetica della Nuova Oggettività?
Georg W. Pabst
Friedrich W. Murnau
Fritz Lang
Ernst Lubitsch
Georg W. Pabst
Quale tra questi è l’unico scrittore coinvolto nel progetto dell’Autorenfilm ad impegnarsi nella stesura di un soggetto originale, Lo studente di Praga?
Gerhard Hauptmann
Arthur Schnitzler
Max Reinhardt
Hanns Heinz Ewers
Hanns Heinz Ewers
In quale anno viene creata la UFA?
1911
1917
1922
1926
1917
Quale di queste tendenze del cinema di Weimar raffigurava impietosamente la realtà sociale dell’epoca descrivendo la rapida proletarizzazione della classe
piccolo borghese e dedicando un interesse particolare e un po’ compiaciuto al mondo della prostituzione?
Kolossal in costume
Espressionismo
Kammerspielfilm
Nuova oggettiviità
Nuova oggettiviità
Parlate delle principali correnti che si sono sviluppate nel cinema tedesco degli anni Venti
Durante la Repubblica di Weimar (1919-1933), il cinema tedesco conobbe un periodo di grande avanzamento tecnico-stilistico e di notevole volume produttivo. Negli anni Venti, in particolare, si svilupparono diverse importanti tendenze:
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I Kolossal in costume, realizzati all’inizio degli anni Venti da cineasti come Ernst Lubitsch. Questi film furono uno strumento principale per la penetrazione tedesca nei mercati stranieri nel primo dopoguerra e puntavano a ottenere risultati estremamente spettacolari a costi contenuti. Esempi citati sono Madame Dubarry (1919) e Anna Bolena (1920).
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L’Espressionismo, sebbene sia un’etichetta problematica e con affinità formali (ma non rapporti effettivi) con l’omonima avanguardia storica. Si sviluppò per un breve periodo all’inizio degli anni ‘20. È caratterizzato da tematiche fantastiche, estrema astrazione della recitazione, violenti contrasti fotografici ottenuti con l’illuminazione artificiale e scenografie ostentatamente bidimensionali e dipinte. Il gabinetto del dottor Caligari (Robert Wiene, 1920) viene considerato il capostipite dell’espressionismo cinematografico, e Nosferatu (F. W. Murnau, 1922) è un altro film espressionista citato. Questa tendenza si esaurì definitivamente a metà decennio.
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I Kammerspielfilme, sviluppatisi nei primi anni Venti. Prendevano il nome dalle analogie con il teatro da camera e riprendevano chiaroscuro ed elementi onirici, trasferendoli in vicende melodrammatiche. Erano caratterizzati dalla presenza di pochissimi personaggi in spazi chiusi. In questi film, si lavorò per eliminare progressivamente le didascalie a favore di intricati movimenti della macchina da presa. Furono diretti, tra gli altri, da Lupu Pick e Murnau.
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La Nuova Oggettività, che emerse a metà degli anni Venti quando l’espressionismo si esaurì. Questa sensibilità mirava a conservare la cupezza e la carica onirica delle tendenze precedenti, trasferendole però in disperati affreschi urbani. La Nuova Oggettività raffigurava impietosamente la realtà sociale dell’epoca, descrivendo la proletarizzazione della classe piccolo borghese, il divario tra speculatori e fasce basse della società, e dedicando interesse al mondo della prostituzione. Era rappresentata in particolare da opere di registi come G. W. Pabst o Piel Jutzi. Questa tendenza era criticata per il suo pessimismo e formalismo ed era destinata ad esaurirsi alla fine del decennio.