Lezione 2 Flashcards
(7 cards)
Quali sono le principali fasi della storia del cinema secondo la periodizzazione convenzionale?
La periodizzazione tradizionale della storia del cinema lo suddivide in quattro epoche principali: il cinema delle origini, il cinema classico, il cinema moderno e il cinema contemporaneo. È importante sottolineare che si tratta di una suddivisione convenzionale e che in ogni periodo coesistono stili espressivi diversi.
Cosa caratterizza l’era del “cinema delle origini”?
L’era del cinema delle origini, che va dalle origini fino a circa la metà degli anni Dieci, è convenzionalmente chiamata anche “cinema primitivo”. In questa fase, il cinema è principalmente un’attrazione tecnologica, goduta per lo spettacolo delle immagini in movimento piuttosto che per la narrazione. I film sono cortometraggi proiettati inizialmente in contesti spettacolari preesistenti (fiere, circhi, teatri di vaudeville) e solo in seguito in sale dedicate. Linguisticamente, i film delle origini presentano inquadrature dal punto di vista di uno spettatore teatrale, con passaggi da una scena all’altra corrispondenti a cambi di inquadratura.
Cosa si intende per “cinema classico” hollywoodiano e fino a quando dura?
La fase che inizia dalla metà degli anni Dieci, caratterizzata dai cambiamenti nel montaggio e dalla durata maggiore dei film, viene comunemente chiamata “cinema classico” hollywoodiano. Questa fase dura fino alla fine degli anni Cinquanta. Durante questo periodo, il cinema statunitense mantiene una posizione di leadership grazie a una forte organizzazione industriale basata sullo “studio system”, caratterizzata da una produzione standardizzata, divisa per generi e spesso incentrata sulle star, ma anche da elevata qualità narrativa e spettacolare.
Cosa accade tra gli anni Cinquanta e Sessanta che porta all’emergere del cinema moderno?
Tra gli anni Cinquanta e Sessanta, una serie di eventi concomitanti, tra cui la crisi del cinema hollywoodiano dovuta a fattori come sentenze antitrust, concorrenza televisiva e cambiamenti nelle preferenze del pubblico (con l’emergere delle fasce giovanili), spinge verso un nuovo cambiamento di paradigma. In Europa, al contrario, il panorama si dimostra più vitale e alla fine degli anni Cinquanta nasce un nuovo cinema definito “moderno”.
Quali sono le caratteristiche del cinema moderno e chi ne fa parte?
Il cinema moderno nasce alla fine degli anni Cinquanta, principalmente in Europa, recuperando linguisticamente esperienze precedenti come il neorealismo o il piano sequenza di Orson Welles. Ha lo scopo di offrire un’alternativa al cinema americano e ai valori da esso veicolati. Un fenomeno emblematico è la nouvelle vague francese, ma anche autori più anziani come Antonioni, Fellini o Bergman contribuiscono a questa ridefinizione del linguaggio cinematografico. È importante notare che le nuove forme linguistiche del cinema moderno convivono con quelle del cinema classico americano, senza sostituirle.
Come si evolve il cinema contemporaneo a partire dagli anni Settanta?
La fase successiva è chiamata cinema contemporaneo, a volte definito post-moderno. Tra gli anni Sessanta e Settanta, il cinema americano supera la sua crisi grazie a giovani autori che adattano i nuovi linguaggi del cinema europeo alla produzione americana, creando una fusione tra le istanze giovanili di rinnovamento e la tradizione narrativa. Questo fenomeno è noto come “Nuova Hollywood” o “Hollywood Renaissance”. Negli anni Settanta, questi stessi registi iniziano a realizzare film sempre più spettacolari, rilanciando il cinema dei grandi studios. I grandi studios vengono gradualmente acquisiti da conglomerati finanziari e i film diventano parte di strategie commerciali più ampie, con un uso crescente di effetti speciali e una maggiore integrazione con l’elettronica e le tecnologie digitali.
Oltre ai mutamenti linguistici, quali altri aspetti si intrecciano nella storia del cinema?
Oltre ai mutamenti di carattere linguistico, la storia del cinema si intreccia con altri aspetti fondamentali relativi alla sua dimensione comunicativa e industriale. Questi includono:
Le tecnologie: Il cinema è un prodotto di un processo di sviluppo tecnologico iniziato con la seconda rivoluzione industriale e basato sulla capacità di riprodurre il movimento tramite immagini fotografiche. La sua storia è anche una storia di incessanti sperimentazioni tecnologiche sia per le riprese che per l’esperienza dello spettatore.
L’industria: Il cinema è un’attività commerciale con criteri di programmazione e finanziamento industriali. Si possono identificare due modelli principali: il cinema americano, caratterizzato da un’organizzazione industriale di tipo fordista basata sulla produzione a ciclo continuo con capitali privati, e le cinematografie nazionali europee, che dopo la Prima Guerra Mondiale diventano dipendenti dagli aiuti statali a causa delle dimensioni ridotte dei mercati nazionali e della concorrenza americana.
Il pubblico: I mutamenti nella composizione sociale del pubblico e nelle sue preferenze determinano cambiamenti fondamentali nella storia del cinema. Dallo spettacolo per un pubblico popolare a basso prezzo, il cinema si evolve per attrarre il pubblico borghese, portando al passaggio al lungometraggio, al coinvolgimento di letterati e all’adattamento di opere teatrali e letterarie. Anche l’emergere del cinema moderno è legato all’evoluzione del pubblico, mediamente più istruito e con maggiore disponibilità economica.