Lezione 19 Flashcards
(8 cards)
Per quale motivo la MPPDA istituisce il codice Hays?
Perché genuinamente preoccupata per l’escalation di situazioni scabrose presenti nei film hollywoodiani
Perché genuinamente preoccupata per gli scandali sessuali che hanno colpito numerose star hollywoodiane
Perché teme l’eventuale introduzione di una censura statale
Perché preoccupata di perdere spettatori presso il pubblico cattolico
Perché teme l’eventuale introduzione di una censura statale
Quale di questi modi di produzione è caratteristico della Hollywood degli anni Trenta e Quaranta?
Il «Central producer system of production», nel quale un unico produttore, insieme all’ufficio da lui diretto, cura l’organizzazione della pre e della post produzione di tutti i
film realizzati da una determinata compagnia.
Nessuno tra quelli elencati nelle altre risposte.
Il «Producer-unit system of production», nel quale un gruppo di produttori supervisiona la realizzazione di circa 6-8 film all’anno ciascuno.
Il «Director-unit system of production», nel quale quattro registi-produttori, ognuno dei quali si occupa di una tipologia di film differente, organizza il lavoro di una serie
di dipendenti specializzati.
Il «Producer-unit system of production», nel quale un gruppo di produttori supervisiona la realizzazione di circa 6-8 film all’anno ciascuno.
A chi viene affidata la gestione del controllo nella Hollywood degli anni Trenta?
Alla Production Code Administration (PCA), una società creata appositamente dal consorzio delle case americane MPPDA.
Al governo federale, che sorveglia la produzione cinematografica tramite un’apposita commissione.
Alle singole censure statali dei vari territori che compongono gli Stati Uniti d’America
Agli enti religiosi che gravitano intorno alla statunitense “Legion of Decency”
Alla Production Code Administration (PCA), una società creata appositamente dal consorzio delle case americane MPPDA.
Qual è il ruolo svolto da Will Hays rispetto al codice di autocensura cinematografica che porta il suo nome?
Tutte e tre le altre risposte sono esatte
Hays aveva introdotto il codice
Hays aveva scritto il codice
Hays amministrava il codice
Hays amministrava il codice
Quale tra questi film è citato nelle lezioni come un esempio di screwball comedy?
È arrivata la felicità
Amami stanotte
Susanna
Ninotchka
Susanna
Quale di questi cineasti provenienti dal muto tedesco si è specializzato, una volta arrivato a Hollywood, nella commedia sofisticata?
Otto Preminger
Ernst Lubitsch
Fritz Lang
Friedrich W. Murnau
Ernst Lubitsch
Parlate delle caratteristiche e dei generi principali del cinema hollywoodiano degli anni Trenta
Il sistema hollywoodiano degli anni Trenta è dominato da otto grandi case di produzione (majors) con una struttura a concentrazione verticale (produzione, distribuzione e sale di proprietà). Dal 1931 si passa a un sistema in cui ogni studio assume gruppi di produttori, ciascuno specializzato in una particolare tipologia di film (genere) (“Producer-unit system of production”).
Un elemento distintivo è l’istituzione di un sistema di autocensura, noto come Codice Hays. Sebbene stilato in precedenza, diviene strettamente operativo dal 1934 con la Production Code Administration (PCA), imponendo restrizioni morali, specialmente sulla rappresentazione del crimine e della sessualità.
Per quanto riguarda i generi, il sonoro favorisce l’emergere o il consolidamento di alcuni filoni:
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Il musical, che esplode con il sonoro e si evolve in diverse forme, come il modello backstage e i numeri elaborati di Busby Berkeley.
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La commedia romantica, che fiorisce e si distingue in due linee: la “commedia sofisticata” (predominio del dialogo, registro ironico, alta società, es. Ernst Lubitsch) e la “screwball comedy” (azione e dialogo, gag visive, ritmi serrati, es. Howard Hawks). Le commedie di Frank Capra rappresentano un caso a parte.
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L’horror, che nasce come genere con l’avvento del sonoro, legato in particolare alla Universal (es. Dracula, Frankenstein).
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Il gangster film, che si afferma con il sonoro, spesso prodotto dalla Warner Bros. e basato sullo schema ascesa-caduta di un boss (es. Scarface).
Scegliete un genere cinematografico del periodo della Hollywood classica ed evidenziatene le caratteristiche, avendo cura di menzionare i suoi titoli più
importanti
Il genere horror, propriamente detto, nasce soltanto con l’avvento del sonoro. Sebbene film a tematica orrorifica esistessero già nel periodo muto, sia in Europa (come i classici dell’espressionismo tedesco) che negli Stati Uniti (ad esempio, Il fantasma dell’opera del 1925), è con il sonoro che si afferma come genere definito.
Questo genere è legato indissolubilmente alla casa di produzione Universal, che ne lega il proprio marchio al cinema fantastico. Il ciclo horror della Universal dura all’incirca dal 1930 al 1936.
Tra i titoli più importanti di questo periodo, secondo le fonti, troviamo:
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Dracula (1930 o 1931) di Tod Browning. Questo film, tratto da uno spettacolo di Broadway prima ancora che dal romanzo di Stoker, deve gran parte del suo successo all’attore di origine ungherese Bela Lugosi, che propone un vampiro raffinato e galante. Browning aveva già una predilezione per soggetti terrificanti e morbosi nel decennio precedente.
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Freaks (1932), sempre di Tod Browning, è un cupo dramma di ambientazione circense che utilizzava autentici “mostri” come interpreti. Fu boicottato all’epoca dai censori e condannato dalla critica.
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Frankenstein (1931) di James Whale. Questo film fa di Boris Karloff la seconda grande star del film dell’orrore grazie alla sua interpretazione della creatura. James Whale, regista di origine inglese e provenienza teatrale, si specializzò nel genere fantastico con l’avvento del sonoro.
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L’uomo invisibile (The Invisible Man, 1933) e La moglie di Frankenstein (The Bride of Frankenstein, 1935) sono altri titoli significativi diretti da James Whale. Una sequenza finale da La moglie di Frankenstein è inclusa tra i materiali audiovisivi consigliati per la lezione.
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La mummia (The Mummy, 1933), diretto da Karl Freund (un celebre operatore del muto tedesco), in cui Boris Karloff interpreta la mummia di un sacerdote egizio che torna in vita.
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Il gatto nero (The Black Cat, 1934) di Edgar Ulmer, che si distingue per l’ambientazione della vicenda in affascinanti scenografie di gusto modernista anziché nell’usuale immaginario gotico.
