Lezione 59 Flashcards
(2 cards)
Descriva i caratteri dei modelli di welfare-state individuati da Esping Andersen
Modello istituzionale-redistributivo: Questo modello è di tipo universalistico, garantendo servizi e tutele essenziali come sanità e istruzione a tutta la popolazione. La redistribuzione avviene tramite il prelievo fiscale e non in base alle capacità contributive individuali. Questo modello è diffuso nei paesi del Nord Europa, come Svezia, Norvegia e Danimarca.
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Modello residuale: Questo modello riconosce in modo limitato i diritti sociali ed è rivolto principalmente alle fasce più deboli della popolazione. L’assistenza sociale è gestita dal mercato e dalle famiglie, con un impegno limitato della spesa pubblica. È un modello che si ritrova negli Stati Uniti (anni ‘30 e ‘60), Canada, Australia e Gran Bretagna.
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Modello remunerativo (o conservatore-corporativo): In questo modello, le tutele sociali non sono un diritto di cittadinanza ma dipendono dall’appartenenza professionale. I diritti sociali sono differenziati in base alla posizione lavorativa e la tutela sociale è finanziata dai contributi, piuttosto che dal prelievo fiscale, tramite trasferimenti monetari statali. La famiglia ha un ruolo centrale, con differenze di genere e ruoli di cura tipicamente affidati alle donne. Questo modello è diffuso nell’Europa continentale e meridionale, come Germania, Austria, Italia, Portogallo e Spagna. In Italia, questo modello è caratterizzato da tratti particolaristici e clientelari.
Spieghi quali processi storici contribuiscono dapprima all’emergere e, successivamente al
consolidamento dei diversi sistema di welfare-state.
Processi storici che hanno portato all’emergere dei sistemi di welfare-state:
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Mobilitazione delle classi sociali subalterne: L’organizzazione politica e sindacale dei lavoratori ha svolto un ruolo chiave nella nascita dei primi sistemi di welfare.
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Reazione delle élite nei regimi autoritari: In contesti come la Germania di Bismarck, il welfare è nato come un’iniziativa dall’alto per l’integrazione sociale.
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Influenza dei partiti operai e cattolici: Nei regimi parlamentari, sebbene inizialmente resistenti, i partiti operai e di matrice cattolica hanno contribuito allo sviluppo del welfare, specialmente nei paesi dove erano parte del governo.
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Formazione della classe operaia e nuove domande sociali: La nascita della classe operaia e l’organizzazione politica hanno creato nuove domande sociali che lo stato moderno ha dovuto integrare.
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Sviluppo dello stato sociale keynesiano: Il welfare-state e lo stato sociale keynesiano si sono sviluppati in modo interdipendente, influenzandosi reciprocamente.
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Espansione economica e della spesa pubblica: Negli anni ‘50, l’espansione economica ha portato ad un aumento dell’occupazione, dei consumi e della spesa pubblica, inclusa quella sociale.