Lezione 67 Flashcards
(14 cards)
Quale provvedimento aprirà definitivamente le porte all’avvento delle televisioni commerciali in Italia, seppur nel solo ambito locale?
La legge Mammì del 1990
La riforma Rai del 1975
La sentenza della Corte Costituzionale del 1974
La sentenza della Corte Costituzionale del 1976
La sentenza della Corte Costituzionale del 1976
Quale di questi editori dovrà abbandonare il mercato televisivo perché coinvolto nello scandalo della P2?
Mondadori
Rizzoli
De Benedetti
Rusconi
Rizzoli
n che anno Berlusconi dota di connessione via cavo gli appartamenti del quartiere satellite Milano 2?
1979
1980
1984
1978
1978
In che anno vengono emesse le sentenze della Corte Costituzionale che autorizzano le trasmissioni in lingua italiana da parte di emittenti straniere
1971
1975
1974
1976
1974
In che anno l’emittente Retequattro viene acquistata dal gruppo Fininvest?
1984
1978
1980
1982
1984
In che anno l’emittente Telemilano si trasforma in Canale 5?
1978
1980
1982
1984
1980
Come si chiama la concessionaria pubblicitaria di proprietà del gruppo Fininvest?
Publikompass
Sipra
Publitalia ‘80
Cairo Pubblicità
Publitalia ‘80
Quale di queste reti appartenenti a grandi gruppi editoriali crollerà nel 1982 in quanto dipende da una concessionaria pubblicitaria esterna invece di
possederne una propria?
PIN
Italia 1
Canale 5
Retequattro
Italia 1
A che anno risale il Codice postale che assegna allo stato la prerogativa di assegnare le concessive televisive e che, non facendo menzione della tecnologia via
cavo, viene utilizzata da Telebiella come vuoto normativo per entrare nel mercato?
1973
1961
1936
1954
1936
In che anno la Fininvest, con l’acquisto di Retequattro, conquista la supremazia nel settore della televisione privata?
1984
1982
1983
1980
1984
Quale di queste emittenti era di proprietà del gruppo editoriale Rizzoli?
Italia 1
Retequattro
PIN
Telemilano
PIN
Quale tecnologia utilizza Telebiella, la prima emittente privata italiana, per aggirare il problema del monopolio di stato?
Il digitale terrestre
Il cavo
La trasmissione via etere
Il satellite
Il cavo
Parlate dei principali passaggi giuridici e legislativi che hanno portato all’avvento della televisione commerciale in Italia
I principali passaggi giuridici e legislativi che hanno portato all’avvento della televisione commerciale in Italia sono stati caratterizzati da una totale assenza di regolamentazione specifica da parte del Parlamento, che non è intervenuto con una legge organica fino al 1990. Questo ha portato a una stagione definita “Governo dei giudici”, in cui è stata la Corte Costituzionale a consentire l’accesso dei privati alle telecomunicazioni, evidenziando i vuoti normativi esistenti.
Ecco i passaggi chiave:
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Codice postale del 1936: Questo codice assegnava allo Stato il diritto di assegnare le concessioni televisive. Tuttavia, non menzionando la tecnologia via cavo (che all’epoca non esisteva), creò un vuoto normativo che permise all’imprenditore Giuseppe Sacchi di fondare Telebiella nel 1971, la prima emittente privata italiana che trasmetteva via cavo, aggirando così il monopolio della Rai.
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Ministero delle Poste e delle telecomunicazioni (1973) e decreto (1974): Nel 1973, il Ministero varò un nuovo Codice postale per proibire il proliferare delle televisioni via cavo, e un decreto del 1974 vietò le trasmissioni in lingua italiana da parte di emittenti straniere.
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Sentenze della Corte Costituzionale del luglio 1974 (n. 225 e n. 226): Queste sentenze dichiararono illegittime le disposizioni ministeriali del 1973 e 1974, autorizzando definitivamente sia le trasmissioni in lingua italiana di emittenti straniere sia la trasmissione via cavo in ambito locale.
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Riforma Rai del 1975: Questa legge nacque già inadeguata per affrontare i cambiamenti nel settore televisivo italiano, mantenendo di fatto il monopolio statale sull’etere nazionale.
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Sentenza della Corte Costituzionale del luglio 1976 (n. 202): Questa fu la sentenza decisiva che dichiarò incostituzionali alcuni articoli della riforma Rai del 1975, autorizzando implicitamente i privati a trasmettere via etere, ma solo in ambito locale. Questo diede il via a un’incontrollata espansione delle emittenti private locali.
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Sentenza della Corte Costituzionale del 1981 (n. 148): Questa sentenza riaffermò l’esclusiva prerogativa della TV di Stato a effettuare trasmissioni a diffusione nazionale, bloccando progetti di rete nazionale come quello di Rizzoli (PIN). Nonostante ciò, l’assenza di una legislazione organica chiara permise alle reti private di Silvio Berlusconi di crescere attraverso l’interconnessione di emittenti locali.
Parlate delle caratteristiche della programmazione di Canale 5 negli anni Ottanta
Negli anni Ottanta, la programmazione di Canale 5 era caratterizzata principalmente dalla sua comprensione della dimensione pienamente commerciale della TV privata, che richiedeva una strategia diversa da quella tradizionale della televisione di Stato.
I punti chiave includono:
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La programmazione era realizzata in base alle inserzioni pubblicitarie, un approccio reso possibile dal possesso di una propria concessionaria pubblicitaria, Publitalia ‘80, che garantiva autonomia e la possibilità di trattare con inserzionisti di livello nazionale.
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Canale 5 puntava su eventi popolari e di grande richiamo, come dimostrato dall’aggiudicarsi i diritti del “mundialito” (un torneo calcistico) già nel 1980, per sfidare la TV pubblica. Questo evidenziava un interesse strategico per contenuti che potevano attrarre un vasto pubblico.