Lezione 012 Flashcards
(33 cards)
- Le cellule connesse da giunzioni serrate (dette anche strette) hanno generalmente la funzione di
A) Sigillare temporaneamente alcune cavità corporee per permettere l’accumulo di sostanze solo da un lato della cavità
B) Impedire il passaggio di ioni e la conseguente formazione di un gradiente tra i diversi compartimenti dell’organismo
C) Sigillare alcune cavità corporee, impedendo il passaggio di fluidi e sostanze tra le cellule
D) Impedire il trasporto attivo di determinate sostanze in alcuni compartimenti dell’organismo
C) Sigillare alcune cavità corporee, impedendo il passaggio di fluidi e sostanze tra le cellule
Le giunzioni serrate (tight junctions) sono strutture proteiche che si trovano tra le cellule epiteliali e hanno la funzione di sigillare lo spazio tra le cellule. Questo impedisce il passaggio di fluidi e molecole tra le cellule, mantenendo la separazione tra i compartimenti corporei e creando barriere per il controllo del passaggio di sostanze.
Queste giunzioni sono fondamentali in strutture come l’epitelio intestinale, dove impediscono il passaggio non regolato di nutrienti e tossine.
Le altre opzioni non descrivono correttamente la funzione delle giunzioni serrate:
A) si riferisce a un altro tipo di barriera, non specifico delle giunzioni serrate.
B) anche se le giunzioni serrate impediscono il passaggio di ioni, la loro funzione principale è più ampiamente la separazione dei compartimenti cellulari.
D) le giunzioni serrate non influenzano direttamente il trasporto attivo delle sostanze, ma piuttosto impediscono la diffusione tra le cellule.
- Il trasporto attivo
A)Sfrutta l’energia del gradiente di concentrazione
B) È una forma di osmosi
C) È un processo che avviene secondo gradiente
D) Sfrutta l’ATP come fonte di energia per il movimento delle sostanze
D) Sfrutta l’ATP come fonte di energia per il movimento delle sostanze
Il trasporto attivo è un tipo di trasporto cellulare che richiede energia per spostare le sostanze contro il loro gradiente di concentrazione, cioè da una zona di bassa concentrazione a una zona di alta concentrazione. Questo processo utilizza ATP (adenosina trifosfato) come fonte di energia per “pompare” attivamente le molecole attraverso la membrana cellulare, attraverso proteine di trasporto specializzate, come le pompe ioniche.
A) Il trasporto attivo non sfrutta il gradiente di concentrazione, ma lo combatte, muovendo le molecole contro il gradiente.
B) L’osmosi è un tipo di diffusione passiva dell’acqua, non richiede energia.
C) Il trasporto attivo avviene contro il gradiente di concentrazione, non secondo il gradiente.
- La pompa sodio potassio funziona
A) utilizzando il gradiente elettrochimico
B) utilizzando ATP
C) utilizzando un flusso di ioni sodio
D) utilizzando glucosio
B) utilizzando ATP
La pompa sodio-potassio è una proteina di trasporto che utilizza l’ATP come fonte di energia per muovere attivamente ioni sodio (Na⁺) fuori dalla cellula e ioni potassio (K⁺) all’interno della cellula, contro i loro rispettivi gradienti di concentrazione. Questa pompa è fondamentale per mantenere l’equilibrio ionico e il potenziale elettrico della membrana cellulare.
A) La pompa sodio-potassio non sfrutta direttamente il gradiente elettrochimico per il suo funzionamento, ma piuttosto lo crea, spostando gli ioni contro i loro gradienti.
C) Sebbene la pompa sposti ioni sodio, non lo fa sfruttando un flusso di sodio, ma utilizzando ATP.
D) La pompa sodio-potassio non usa glucosio per il suo funzionamento, ma ATP.
- La membrana plasmatica delle cellule eucariotiche presenta tutte le seguenti funzioni, tranne una. Quale?
A) È una barriera selettiva permeabile che circonda la cellula
B) Facilita il trasporto degli zuccheri
C) È il luogo dove avviene la sintesi proteica
D) È un sito per i recettori degli ormoni
C) È il luogo dove avviene la sintesi proteica
La membrana plasmatica delle cellule eucariotiche ha diverse funzioni cruciali:
A) Funzione di barriera selettiva permeabile che regola l’ingresso e l’uscita di sostanze dalla cellula.
B) Facilita il trasporto di zuccheri, aminoacidi e altre molecole attraverso canali e trasportatori situati sulla membrana.
D) La membrana plasmatica ospita recettori che permettono la comunicazione tra la cellula e l’ambiente esterno, inclusi gli ormoni.
La sintesi proteica, tuttavia, non avviene sulla membrana plasmatica, ma sui ribosomi (che si trovano nel citoplasma o attaccati al reticolo endoplasmatico rugoso).
- La membrana cellulare è fragile ed ha bisogno di un supporto interno di proteine fibrose: questo supporto si chiama
A) citoscheletro
B) spettrina
C) cortex cellulare
D) matrice
C) cortex cellulare
Si riferisce a una rete di proteine situata immediatamente sotto la membrana plasmatica che contribuisce al supporto strutturale, è una parte del citoscheletro.
A) Citoscheletro: è una rete di filamenti proteici che si estende attraverso il citoplasma e fornisce supporto meccanico alla cellula. Esso aiuta a mantenere la forma della cellula, a facilitare i movimenti intracellulari e a sostenere la membrana plasmatica.
B) Spettrina: È una proteina che fa parte del citoscheletro, ma non è l’unica a dare supporto alla membrana.
D) Matrice: Si riferisce alla matrice extracellulare, che è la rete di macromolecole fuori dalla cellula che fornisce supporto e adesione, ma non si trova all’interno della cellula.
- La diffusione facilitata ed il trasporto attivo:
A) Richiedono entrambi l’intervento di proteine trasportatrici
B) Avvengono entrambi contro un gradiente di concentrazione elettrochimico
C) Richiedono entrambi ATP
D) Provvedono entrambi al trasporto dei soluti in una sola direzione
A) Richiedono entrambi l’intervento di proteine trasportatrici
Diffusione facilitata: Si tratta di un processo passivo che permette il passaggio di sostanze attraverso la membrana cellulare, ma con l’aiuto di proteine trasportatrici. Non richiede ATP e avviene lungo il gradiente di concentrazione (cioè da una zona a concentrazione più alta verso una zona a concentrazione più bassa).
Trasporto attivo: È un processo che richiede ATP per spostare le sostanze contro il gradiente di concentrazione (cioè da una zona a concentrazione bassa a una zona a concentrazione più alta), e utilizza anch’esso proteine trasportatrici.
B) è errata perché la diffusione facilitata avviene lungo il gradiente, mentre il trasporto attivo avviene contro il gradiente.
C) è errata perché solo il trasporto attivo richiede ATP.
D) è parzialmente corretta, ma non esattamente per entrambi i processi: mentre entrambi i trasporti sono direzionali, la diffusione facilitata avviene lungo il gradiente (quindi non in una sola direzione come il trasporto attivo, che è contro il gradiente).
- La batteriorodopsina funziona come
A) uniporto
B) simporto
C) cotrasportatore
D) antiporto
A) uniporto
La batteriorodopsina è una proteina di membrana che funge da uniporto, trasportando protoni (H⁺) attraverso la membrana cellulare in un’unica direzione, sfruttando l’energia derivante dalla luce. Non avviene scambio di altre molecole come in simporto, antiporto o cotrasportatori, ma semplicemente il trasporto di ioni protoni attraverso la membrana, contribuendo alla generazione di un gradiente protonico, che può essere utilizzato per produrre energia in certi batteri fotosintetici.
B) Simporto implica il trasporto di due molecole nella stessa direzione, ma la batteriorodopsina non è un sistema di simporto.
C) Cotrasportatore è un termine generico, ma non descrive accuratamente il funzionamento della batteriorodopsina, che non trasporta più molecole contemporaneamente.
D) Antiporto implica lo scambio di due molecole in direzioni opposte, ma la batteriorodopsina non funziona in questo modo.
- Il trasporto passivo
A) è un processo che avviene contro gradiente di concentrazione
B) è una forma di diffusione semplice
C) Sfrutta l’energia dell’ATP
D) Sfrutta l’energia del gradiente elettrochimico
D) Sfrutta l’energia del gradiente elettrochimico
Il trasporto passivo è un processo di movimento di molecole attraverso una membrana cellulare che non richiede energia. Avviene secondo il gradiente elettrochimico, ossia dalla zona a maggiore concentrazione verso quella a minore concentrazione (diffusione). Il trasporto passivo include la diffusione semplice, la diffusione facilitata e l’osmosi.
A) È un processo che avviene contro gradiente di concentrazione è sbagliato perché il trasporto passivo avviene sempre con il gradiente.
B) È una forma di diffusione semplice è vero in parte, ma non tutte le forme di trasporto passivo sono diffusione semplice (ad esempio la diffusione facilitata).
C) Sfrutta l’energia dell’ATP è sbagliato, in quanto il trasporto passivo non richiede ATP. Il trasporto attivo, invece, sfrutta l’energia da ATP.
- Guardando le code idrofobiche, quale di questi fosfolipidi è quello che da più fluidità alla membrana
A) 24 carboni ed 1 doppio legame
B) 15 carboni e 2 doppi legami
C) 16 carboni e nessun doppio legame
D) 20 carboni e 2 doppi legami
D) 20 carboni e 2 doppi legami
La fluidità della membrana cellulare è influenzata dalla composizione degli acidi grassi dei fosfolipidi che la costituiscono. Le code idrofobiche dei fosfolipidi, formate da acidi grassi, giocano un ruolo cruciale nella fluidità della membrana. Più doppi legami ci sono nelle code degli acidi grassi, più la catena si piega, riducendo la possibilità di interazioni strette tra le molecole e, quindi, aumentando la fluidità.
- I trasportatori, al contrario dei canali ionici funzionano
A) aprendo e chiudendo delle porte
B) selezionando per carica
C) legandosi ai soluti con siti specifici
D) selezionando per dimensioni
C) legandosi ai soluti con siti specifici
I trasportatori (o “proteine di trasporto”) funzionano in modo diverso dai canali ionici. I trasportatori legano specificamente il soluto con un sito di legame sulla proteina, e attraverso un cambiamento conformazionale della proteina, il soluto viene trasportato attraverso la membrana. Questo processo richiede generalmente un “cambio di conformazione” nella proteina che facilita il passaggio del soluto.
- I trasportatori ABC
A) sono importanti nella diffusione facilitata di alcuni ioni
B) costituiscono un gruppo di proteine canale
C) utilizzano l’energia dell’ATP per trasportare ioni e molecole
D) permettono la diffusione passiva attraverso i loro canali
C) utilizzano l’energia dell’ATP per trasportare ioni e molecole
I trasportatori ABC (ATP-Binding Cassette) sono una famiglia di proteine di trasporto che utilizzano l’energia derivante dall’idrolisi dell’ATP per trasportare vari substrati attraverso le membrane cellulari. Questi substrati possono essere ioni, lipidi, metaboliti, farmaci e altre molecole, e il trasporto avviene generalmente contro un gradiente di concentrazione, rendendo il processo attivo (richiede ATP).
- I lipidi di membrana sono capaci di svolgere diversi movimenti, quale di questi non avviene spontaneamente?
A) movimenti laterali
B) rotazione
C) flessione delle code idrofobiche
D) passaggio da uno strato all’altro della membrana
D) passaggio da uno strato all’altro della membrana
I lipidi di membrana possono compiere diversi tipi di movimenti spontanei all’interno della bicapa lipidica:
A) movimenti laterali: Questo movimento è molto comune e si verifica quando i lipidi si spostano lateralmente lungo lo stesso strato della membrana. È un movimento spontaneo che avviene facilmente.
B) rotazione: I lipidi possono ruotare attorno al loro asse longitudinale. Anche questo movimento è spontaneo e avviene facilmente.
C) flessione delle code idrofobiche: La flessione delle code idrofobiche (cioè, il movimento delle catene di acidi grassi) è un altro movimento spontaneo che avviene per adattarsi alla fluidità della membrana.
D) passaggio da uno strato all’altro della membrana: Questo tipo di movimento, chiamato flip-flop, è molto meno frequente e non avviene spontaneamente. In genere, richiede l’intervento di enzimi specifici, chiamati flippasi o scramblasi, che facilitano il trasferimento dei lipidi da un lato all’altro della membrana.
- I gradienti elettrochimici
A) sono necessari per il trasporto attraverso le acquaporine
B) sono il risultato delle differenze di concentrazione e delle cariche elettriche ai 2 lati della membrana
C) alimentano la diffusione semplice
D) alimentano il trasporto attivo
B) sono il risultato delle differenze di concentrazione e delle cariche elettriche ai 2 lati della membrana
Un gradiente elettrochimico è il risultato combinato di due fattori:
Differenze di concentrazione di ioni o molecole da un lato all’altro della membrana (gradiente di concentrazione).
Differenze di carica elettrica tra l’interno e l’esterno della cellula, che influenzano il movimento delle particelle cariche (gradiente elettrico).
Questi gradienti sono essenziali per diversi processi cellulari, tra cui il trasporto di molecole attraverso la membrana.
A) sono necessari per il trasporto attraverso le acquaporine: Le acquaporine sono canali per il passaggio di acqua, ma non sono direttamente influenzate dal gradiente elettrochimico. Piuttosto, il movimento di acqua avviene per osmosi, che dipende dalla concentrazione di soluti.
C) alimentano la diffusione semplice: La diffusione semplice è un processo passivo che si verifica secondo il gradiente di concentrazione, ma non dipende dal gradiente elettrochimico, che implica anche la componente elettrica.
D) alimentano il trasporto attivo: Il trasporto attivo, che richiede energia (tipicamente ATP), può avvenire contro un gradiente elettrochimico, ma il gradiente elettrochimico è più associato ai trasporti passivi come la diffusione facilitata.
- Dove vengono sintetizzate la maggior parte delle membrane nella cellula?
A) Nel nucleo
B) Nei ribosomi
C) Nel reticolo endoplasmatico
D) Nell’apparato del Golgi
C) Nel reticolo endoplasmatico
La maggior parte delle membrane cellulari (come quelle del reticolo endoplasmatico, del Golgi, della membrana plasmatica e dei vescicoli) viene sintetizzata nel reticolo endoplasmatico (RE), che si presenta in due forme:
RE ruvido (RER): contiene ribosomi sulla sua superficie e sintetizza principalmente proteine destinate a essere inserite nelle membrane cellulari o secretate.
RE liscio (SER): è coinvolto nella sintesi dei lipidi, che sono componenti essenziali delle membrane.
Anche l’apparato del Golgi gioca un ruolo importante nel modificare e “smistare” i lipidi e le proteine sintetizzate nel reticolo endoplasmatico verso le membrane cellulari appropriate.
A) Nel nucleo: Il nucleo è la sede della sintesi dell’RNA e della replicazione del DNA, ma non è il principale sito di sintesi delle membrane.
B) Nei ribosomi: I ribosomi sintetizzano proteine, ma non sono direttamente coinvolti nella sintesi delle membrane.
D) Nell’apparato del Golgi: L’apparato del Golgi modifica e distribuisce i lipidi e le proteine provenienti dal reticolo endoplasmatico, ma non è il sito principale di sintesi delle membrane.
- Cosa succede se una membrana viene bucata con una punta?
A) si forma una vescicola
B) la membrana si espande
C) la membrana collassa
D) l’apertura prodotta si richiude
D) l’apertura prodotta si richiude
Se una membrana cellulare viene bucata o danneggiata, la sua struttura è progettata per auto-ripararsi. Questo avviene grazie alla proprietà dei lipidi che compongono la membrana, i quali tendono a riorganizzarsi rapidamente per “sigillare” l’apertura. Il processo di riparazione può avvenire attraverso un meccanismo di fusione lipidica che chiude il foro, ripristinando l’integrità della membrana. Questo comportamento aiuta la cellula a mantenere la sua barriera protettiva contro l’ambiente esterno.
- Le proteine che selezionano i soluti principalmente in base alle dimensioni e alla carica elettrica sono:
A) uniporti
B) trasportatori passivi
C) canali ionici
D) trasportatori attivi
C) canali ionici
I canali ionici selezionano i soluti (come ioni) principalmente in base a due fattori:
Dimensione: Solo ioni di una certa dimensione possono passare attraverso il canale.
Carica elettrica: I canali ionici sono specifici per ioni con una carica particolare (ad esempio, canali per sodio, potassio, calcio, cloro, ecc.).
I canali ionici agiscono come pori che consentono il passaggio di ioni attraverso la membrana in risposta a segnali elettrici o chimici, senza richiedere energia (quindi è un trasporto passivo).
- Le giunzioni serrate hanno generalmente la funzione di
A) Sigillare alcune cavità corporee, impedendo il passaggio di materiali tra le cellule
B) Permettere il passaggio di ioni e la formazione di un gradiente di concentrazione
C) Sigillare temporaneamente alcuni vasi sanguigni.
D) Permettere il trasporto di determinate sostanze tra le cellule
A) Sigillare alcune cavità corporee, impedendo il passaggio di materiali tra le cellule
Le giunzioni serrate (o tight junctions) sono strutture proteiche che sigillano strettamente le cellule adiacenti. La loro funzione principale è quella di impedire il passaggio di fluidi, soluti e altre sostanze tra le cellule, creando una barriera che regola il flusso tra gli spazi extracellulari. Questo è particolarmente importante in tessuti come quelli dell’epitelio intestinale o renale, dove il controllo del passaggio di sostanze è essenziale per la funzione del tessuto.
- Le giunzioni che permettono il trasporto di molecole tra due cellule vegetali adiacenti sono
A) I desmosomi
B) I plasmodesmi
C) Le giunzioni comunicanti
D) Le giunzioni aderenti
B) I plasmodesmi
I plasmodesmi sono canali microscopici che attraversano le pareti cellulari delle piante, permettendo la comunicazione diretta tra le cellule vegetali adiacenti. Questi canali consentono il passaggio di molecole come acqua, ioni e piccole sostanze tra le cellule, facilitando il trasporto di materiale e la comunicazione tra di esse.
A) I desmosomi: Sono giunzioni cellulare che connettono meccanicamente le cellule animali, ma non permettono il trasporto diretto di molecole.
C) Le giunzioni comunicanti: Sono giunzioni cellulari che permettono la comunicazione tra le cellule animali (gap junctions), non quelle vegetali.
D) Le giunzioni aderenti: Servono a mantenere le cellule aderenti le une alle altre e sono tipiche delle cellule animali, ma non permettono il passaggio di molecole tra di esse.
- Le pompe del sodio/potassio sulla membrana sono esempi di
A) canali ionici
B) trasportatori accoppiati
C) pompe ATP-dipendenti
D) proteine che mediano il trasporto passivo
C) pompe ATP-dipendenti
Le pompe sodio/potassio (Na+/K+ ATPasi) sono esempi di pompe ATP-dipendenti perché utilizzano l’energia derivante dall’ATP per trasportare attivamente ioni sodio (Na+) e potassio (K+) contro i rispettivi gradienti di concentrazione. Per ogni ciclo di attivazione, 3 ioni sodio vengono espulsi dalla cellula e 2 ioni potassio vengono importati.
A) canali ionici: I canali ionici permettono il passaggio passivo di ioni, ma non utilizzano ATP per il trasporto. La pompa sodio/potassio, al contrario, è un processo attivo.
B) trasportatori accoppiati: Questi trasportatori sono coinvolti nel movimento di due o più molecole in direzione opposta o nella stessa direzione, ma non sono specifici per la pompa sodio/potassio.
D) proteine che mediano il trasporto passivo: Il trasporto della pompa sodio/potassio è un trasporto attivo, non passivo.
- L’osmosi è un tipo di
A) trasporto attivo
B) diffusione
C) reazione chimica
D) movimento casuale
B) diffusione
L’osmosi è un tipo di diffusione, in particolare la diffusione dell’acqua attraverso una membrana semipermeabile, dalla zona a bassa concentrazione di soluti verso la zona ad alta concentrazione di soluti. L’osmosi non richiede energia (ATP) ed è quindi un processo passivo.
A) trasporto attivo: L’osmosi è un processo passivo, non richiede energia.
C) reazione chimica: L’osmosi non è una reazione chimica, ma un processo fisico.
D) movimento casuale: L’osmosi non è solo un movimento casuale; avviene lungo un gradiente di concentrazione di soluti.
- Quale delle seguenti affermazione relative ai fosfolipidi di membrana è sbagliata:
A) Possono spostarsi rapidamente da un versante all’altro della membrana
B) Possiedono “teste” idrofiliche
C) Sono anfipatici
D) Possiedono “code” idrofobiche
A) Possono spostarsi rapidamente da un versante all’altro della membrana
I fosfolipidi di membrana sono anfipatici, cioè hanno una parte idrofilica (la testa) e una parte idrofobica (le code). Questo li rende perfetti per formare la doppia membrana che costituisce la membrana cellulare.
Tuttavia, spostarsi da un versante all’altro della membrana non avviene facilmente. Questo movimento, chiamato flip-flop, è lento e raro senza l’intervento di enzimi specializzati chiamati flippasi. In condizioni normali, i fosfolipidi si spostano principalmente lateralmente all’interno dello stesso strato della membrana (movimento laterale).
- Le proteine che usano il movimento di un soluto secondo gradiente per fornire energia per il trasporto contro gradiente di un secondo soluto si chiamano
A) porine
B) trasportatori accoppiati
C) trasportatori passivi
D) canali ionici
B) trasportatori accoppiati
I trasportatori accoppiati (o cotransportatori) utilizzano il movimento di un soluto che si sposta secondo gradiente (ovvero dalla zona a concentrazione alta a quella a concentrazione bassa) per fornire l’energia necessaria a trasportare un secondo soluto contro gradiente (dalla zona a bassa concentrazione a quella ad alta concentrazione). Questo è un tipo di trasporto che sfrutta l’energia del gradiente di concentrazione creato da altre modalità di trasporto (ad esempio, trasporto attivo tramite pompe).
Ci sono due principali tipi di trasportatori accoppiati:
Simporto: entrambi i soluti vengono trasportati nella stessa direzione.
Antiporto: i due soluti vengono trasportati in direzioni opposte.
A) porine: Le porine sono canali proteici che permettono il passaggio passivo di piccole molecole e ioni attraverso la membrana, ma non sono accoppiati al trasporto di soluti contro gradiente.
C) trasportatori passivi: Questi trasportatori operano in base al gradiente di concentrazione, ma non sono coinvolti nel trasporto contro gradiente, quindi non usano energia.
D) canali ionici: I canali ionici permettono il passaggio di ioni secondo il gradiente, ma non accoppiano il trasporto di due soluti in modo simile ai trasportatori accoppiati.
- L’esocitosi prevede
A) L’attivazione di un recettore di membrana
B) Il rilascio del materiale contenuto in una vescicola all’esterno della cellula
C) L’ingresso nella cellula di materiali liquidi
D) L’ingresso nella cellula di materiali solidi
B) Il rilascio del materiale contenuto in una vescicola all’esterno della cellula
L’esocitosi è un processo mediante il quale la cellula rilascia materiale all’esterno. Questo avviene quando una vescicola che contiene sostanze, come proteine, ormoni o rifiuti cellulari, si fonde con la membrana plasmatica e rilascia il suo contenuto nell’ambiente extracellulare.
A) L’attivazione di un recettore di membrana: Questo è tipico della endocitosi, non dell’esocitosi. In esocitosi, non si attivano recettori per l’ingresso di sostanze, ma avviene un processo di fusione della vescicola con la membrana.
C) L’ingresso nella cellula di materiali liquidi: Questo descrive un processo chiamato pinocitosi, che è un tipo di endocitosi.
D) L’ingresso nella cellula di materiali solidi: Questo descrive un processo chiamato fagocitosi, che è anch’esso un tipo di endocitosi.
- Nel cotrasporto:
A) il trasporto di un soluto secondo il suo gradiente elettrochimico rende possibile il trasporto di un altro soluto contro gradiente
B) una proteina canale trasporta ioni per diffusione facilitata
C) l’osmosi alimenta il trasporto di ioni contro il gradiente elettrochimico
D) un trasportatore ad uniporto trasporta un soluto contro il suo gradiente di concentrazione
A) il trasporto di un soluto secondo il suo gradiente elettrochimico rende possibile il trasporto di un altro soluto contro gradiente
Nel cotrasporto, un soluto viene trasportato lungo il suo gradiente elettrochimico (spesso per diffusione), e questo processo fornisce l’energia necessaria per trasportare un altro soluto contro il suo gradiente elettrochimico. Esistono due tipi di cotrasporto:
Simporto: entrambi i soluti vengono trasportati nella stessa direzione.
Antiporto: i due soluti vengono trasportati in direzioni opposte.
B) una proteina canale trasporta ioni per diffusione facilitata: Questa è una descrizione di un trasportatore di diffusione facilitata, non di cotrasporto. I canali non utilizzano un gradiente per trasportare un secondo soluto.
C) l’osmosi alimenta il trasporto di ioni contro il gradiente elettrochimico: L’osmosi riguarda il movimento dell’acqua, non il trasporto di soluti contro il gradiente, quindi non è un esempio di cotrasporto.
D) un trasportatore ad uniporto trasporta un soluto contro il suo gradiente di concentrazione: Questo descrive un trasporto attivo che utilizza ATP, ma non è un esempio di cotrasporto, dove è il gradiente di un soluto a facilitare il trasporto di un altro.