Lezione 036 Flashcards
(3 cards)
- Quale delle seguenti affermazioni sullo splicing del pre-mRNA è falsa?
A) Nei geni degli eucarioti questo processo provvede alla rimozione degli introni.
B) Dopo la rimozione degli introni gli esoni vengono legati insieme
C) Può essere ‘alternativo’ e portare alla formazione di mRNA maturi diversi
D) Si tratta di un processo comune nei procarioti.
D) Si tratta di un processo comune nei procarioti.
Lo splicing del pre-mRNA è un processo che avviene solo negli eucarioti e consiste nella rimozione degli introni (sequenze non codificanti) e nella fusione degli esoni (sequenze codificanti) per formare l’mRNA maturo. Questo processo non è comune nei procarioti, che generalmente non hanno introni e esoni nel loro DNA, quindi non richiedono lo splicing. Lo splicing alternativo consente la produzione di diverse varianti di mRNA da un singolo gene, aumentando la diversità proteica.
- Quale ruolo ha l’apposizione della coda di poliA al 3’ sulla stabilità dell’mRNA?
A) Più è corta la coda di poliA, più l’mRNA è stabile
B) Più è lunga la coda di poliA, più l’mRNA è stabile
C) La coda di poliA non ha nessun effetto sulla stabilità dell’mRNA
D) Più è lunga la coda di poliA, più l’mRNA è instabile
B) Più è lunga la coda di poliA, più l’mRNA è stabile
La coda di poliA è una sequenza di adenina aggiunta al 3’ dell’mRNA durante il processo di maturazione. La coda di poliA gioca un ruolo fondamentale nella stabilità dell’mRNA, nella sua protezione dalla degradazione enzimatica e nel trasporto dal nucleo al citoplasma.
Più lunga è la coda di poliA, maggiore è la stabilità dell’mRNA, perché impedisce la degradazione da parte degli esonucleasi e facilita la traduzione da parte dei ribosomi.
Al contrario, una coda di poliA più corta porta a un mRNA meno stabile, che è soggetto a una rapida degradazione.
Endonucleasi= enzima che taglia il legame fosfodiestere che unisce nucleotidi adiacenti in un sito interno della catena di DNA (DNasi) o RNA (RNasi). Esonucleasi= enzima che rimuove i nucleotidi dall’estremità della catena di DNA o RNA, spezzando il legame fosfodiesterico finale.
- Quale caratteristica riguardo i geni distingue i procarioti dagli eucarioti?
A) A differenza dei procarioti, i geni degli eucarioti contengono lunghe sequenze interposte tra le sequenze codificanti.
B) A differenza degli eucarioti, i geni dei procarioti non contengono lunghe sequenze interposte tra le sequenze codificanti ma contengono il cappuccio 5’.
C) A differenza dei procarioti, i geni degli eucarioti contengono il promotore.
D) A differenza degli eucarioti, i geni dei procarioti contengono lunghe sequenze interposte tra le sequenze codificanti.
A) A differenza dei procarioti, i geni degli eucarioti contengono lunghe sequenze interposte tra le sequenze codificanti.
Una delle principali differenze tra i geni degli eucarioti e quelli dei procarioti è la presenza di introni (sequenze non codificanti) che vengono rimossi durante il processo di splicing, lasciando gli esoni (sequenze codificanti) per formare l’mRNA maturo. Queste sequenze interposte tra le sequenze codificanti sono una caratteristica tipica dei geni eucariotici.
Nei procarioti, i geni sono generalmente continuativi, senza introni, e l’mRNA che viene trascritto è già pronto per la traduzione senza la necessità di modifiche post-trascrizionali come lo splicing.
I procarioti non hanno introni nei loro geni, e non c’è un cappuccio 5’ come negli eucarioti. Il rivestimento in 5’ (anche cappuccio in 5’, o 5’ cap all’inglese) è un nucleotide alterato speciale sull’estremità 5’ dell’RNA messaggero precursore e altri trascritti primari di RNA trovati negli eucarioti. Il processo del cosiddetto capping (“rivestimento”) in 5’ è vitale nella creazione di RNA messaggero maturo, in grado poi di avviare il processo di traduzione del mRNA in proteina. Il rivestimento assicura la stabilità dell’RNA messaggero mentre avviene la traduzione durante la sintesi proteica ed è un processo altamente regolato che avviene nel nucleo cellulare.
Il trasporto dal nucleo al citoplasma è preceduto da una modificazione del trascritto di mRNA. Questo processo è definito maturazione dell’RNA, o RNA processing. La RNA polimerasi II sintetizza infatti un mRNA precursore o pre-mRNA che viene modificato e la maturazione dell’RNA inizia già durante la trascrizione con l’apposizione (o aggiunta) del cappuccio (in inglese cap) all’estremità 5’ dell’mRNA appena sintetizzato.
Il cappuccio 5’ è costituto da una guanina (G) con legato un gruppo metilico, detta 7 metilguanosina, un nucleotide non comune, che si lega al ponte trifosfato dei 3 gruppi fosforici dell’estremità 5’. Sembra che il cappuccio 5’ abbia la funzione di evitare la degradazione dell’mRNA da parte di alcuni enzimi.
Un’altra modificazione post-trascrizionale dell’RNA è la poli-adenilazione o aggiunta della coda di poliA che consiste nell’aggiunta di 100-250 adenine (A) all’estremità 3’- OH del pre-mRNA, mediante legame covalente.
Si ritiene che l’apposizione del cappuccio 5’ e della coda di poliA al 3’ abbiano un ruolo nell’aumentare la stabilità dell’mRNA (più è lunga la coda di poliA, più l’mRNA è stabile), evitando la degradazione dell’mRNA da parte di enzimi presenti nel citoplasma. Inoltre, queste componenti aggiuntive coadiuvano l’esportazione dell’mRNA dal nucleo al citoplasma, e favoriscono il legame con i ribosomi.
Sia i procarioti che gli eucarioti hanno promotori nelle loro sequenze di DNA, che sono necessari per l’inizio della trascrizione.